Struttura impresa imprenditore spazio economico Storia dellimpresa 2015

  • Slides: 16
Download presentation
Struttura, impresa, imprenditore, spazio economico Storia dell'impresa 2015 -16

Struttura, impresa, imprenditore, spazio economico Storia dell'impresa 2015 -16

LA TRADIZIONE CONTINENTALE: impresa e imprenditore Risale all’Italia prerinascimentale: legittimazione del profitto come remunerazione

LA TRADIZIONE CONTINENTALE: impresa e imprenditore Risale all’Italia prerinascimentale: legittimazione del profitto come remunerazione del rischio RICHARD CANTILLON (1755): l’ imprenditore (entrepreneur) è chi cerca di sfruttare le opportunità del mercato create dalla discrepanza fra domanda e offerta, cioè «il vero organizzatore di tutto ciò che si produce» l’ABATE BAUDEAU (1730 – 1792): la fisiocrazia riconosce uno specifico ruolo alla classe imprenditoriale nell’attività economica (fittavolo): rischio + innovazione MELCHIORRE GIOIA (1815): gli « intraprenditori» sono « agenti intermedi » tra i proprietari e i capitalisti da una parte e la massa degli operai dall’altra JEAN-BAPTISTE SAY (1828), il primo a sottolineare con forza il ruolo manageriale dell’imprenditore. Distinzione fra la funzione di fornire capitale e quella di sovrintendere, dirigere e controllare la produzione Storia dell'impresa 2015 -16

La tradizione economica anglosassone, impresa e imprenditore Nella scuola economica classica la funzione imprenditoriale

La tradizione economica anglosassone, impresa e imprenditore Nella scuola economica classica la funzione imprenditoriale è ampiamente trascurata, almeno fino alla metà del XIX secolo. - ADAM SMITH (1776) ignora l’imprenditore: egli concettualmente coglie la differenza, a livello di funzione, fra il procurare lo stock di capitale necessario all’attività produttiva, in cambio di profitti, e quella di ispezione e direzione, retribuita da salario; però identificava i titolari delle due funzioni in un solo soggetto, non distinguendo fra capitalista e imprenditore Storia dell'impresa 2015 -16

 • David RICARDO (1821) non riconosceva nella capacità innovativa la caratteristica distintiva del

• David RICARDO (1821) non riconosceva nella capacità innovativa la caratteristica distintiva del capitalista/ imprenditore rispetto agli altri capitalisti: il suo vantaggio sarebbe stato al più presto riassorbito dal sistema e ricondotto all’interno della logica dell’equilibrio • JOHN STUART MILL (1848), lamenta l’assenza in lingua inglese di un vocabolo equivalente a entrepreneur, di fatto introduce nel suo idioma il termine francese, al quale però finiva con l’attribuire la connotazione di dirigente stipendiato, retribuito con una quota del monte salari e non titolare quindi di una funzione autonoma Storia dell'impresa 2015 -16

 • KARL MARX nel Capitale distingue fra «capitalista attivo» che realizza un guadagno

• KARL MARX nel Capitale distingue fra «capitalista attivo» che realizza un guadagno d’imprenditore e «proprietario del capitale» : il primo paga al secondo l’interesse, una «porzione del profitto lordo che spetta alla proprietà del capitale in quanto tale» ; queste potenziali aperture vengono però ricondotte all’interno delle ferree leggi di funzionamento del sistema capitalistico. Il guadagno d’imprenditore non si contrappone al lavoro salariato, ma solo all’interesse; è quindi un salario, un salario di controllo del lavoro. Storia dell'impresa 2015 -16

Impresa e imprenditore: Marshall, Knight, Schumpeter ALFRED MARSHALL inaugura in Gran Bretagna un ambito

Impresa e imprenditore: Marshall, Knight, Schumpeter ALFRED MARSHALL inaugura in Gran Bretagna un ambito di studi, l’economia industriale, in cui riserva all’ imprenditore un ruolo specifico: quello di organizzatore della produzione, retribuito con una quota dei profitti: osserva infatti che «sembra preferibile in certi casi riconoscere la organizzazione come un quarto fattore della produzione» . Marshall tende però a limitare questi casi soprattutto alle piccole e medie imprese. Invece negli USA del ‘ 900 c’è una linea di ricerca di matrice istituzionalista, che parte da Knight e arriva a Coase e Williamson Per FRANK KNIGHT l’aspetto che definisce l’imprenditore non è l’innovazione ma il rischio e l’incertezza. Mentre il rischio è qualcosa di misurabile e valutabile ex-ante, l’incertezza fa riferimento a qualcosa che non lo è, perché implica situazioni nuove e sconosciute: il compito della previsione, della direzione della tecnologia e del controllo della produzione spetta a un ristretto gruppo: gli imprenditori Storia dell'impresa 2015 -16

L’impresa e l’imprenditore come innovatore: Joseph A. Schumpeter. L’ innovazione è per S. l’anima

L’impresa e l’imprenditore come innovatore: Joseph A. Schumpeter. L’ innovazione è per S. l’anima del processo capitalista la capacità di compenetrazione di aspetti micro e macro-economici, trova la sua massima applicazione nella figura dell’ imprenditore innovatore Schumpeter (Triesch, 1883 – Taconic, USA, 1950) economista austriaco, tra i maggiori del XX secolo Storia dell'impresa 2015 -16

Þ Teoria dell’innovazione concetti base - Le innovazioni sono il fatto fondamentale del capitalismo:

Þ Teoria dell’innovazione concetti base - Le innovazioni sono il fatto fondamentale del capitalismo: esse provocano cambiamenti che danno luogo alla “evoluzione economica” - L’innovazione è “l’introduzione di una nuova funzione di produzione”: un nuovo prodotto/processo, nuove forme di organizzazione, nuovi mercati… - Tutte le innovazioni sono incorporate in una “nuova impresa” fondata a questo scopo - Le innovazioni associate con l’ascesa di “uomini nuovi” - Le innovazioni non sono eventi isolati, distribuiti in modo uniforme nel tempo, ma tendono ad ammassarsi in grappoli perché prima alcune imprese, poi la maggior parte di esse, segue la scia dell’innovazione riuscita - Le innovazioni non sono mai distribuite casualmente in tutto il sistema economico ma tendono a concentrarsi in certi settori e nei loro dintorni - Il progresso non è per sua natura armonioso, ma al contrario tortuoso, discontinuo e caratterizzato da scosse che sembrano delle vere e proprie esplosioni. Storia dell'impresa 2015 -16

 L’imprenditore Gli imprenditori sono coloro che realizzano le innovazioni (cioè una nuova combinazione

L’imprenditore Gli imprenditori sono coloro che realizzano le innovazioni (cioè una nuova combinazione dei fattori produttivi) [Nel capitalismo concorrenziale l’imprenditore è facilmente identificato col capo della azienda, il più delle volte col proprietario Nelle corporations l’identificazione è più difficile: l’imprenditore spesso non corrisponde al capitalista che soffre il rischio, ma al direttore-manager] L’imprenditore il vero protagonista dello sviluppo economico, economico che “scavalcando l’esperienza economica e la routine sperimentata e attuale, riconosce e attua… nuove possibilità entro i rapporti della vita economica”. - Quando riesce a realizzare il suo obbiettivo, l’imprenditore ottiene il profitto, che è il premio dell’innovazione nella società capitalistica. Il profitto è per sua natura temporaneo: il vantaggio infatti è limitato nel tempo dalla capacità dell’innovatore di proteggere la sua innovazione; nel momento in cui essa verrà imitata dalla concorrenza, il suo vantaggio svanirà. Alla fine del processo di imitazione-diffusione, che induce dinamismo nel sistema l’innovazione non sarà più tale e il sistema si riavvierà sulla strada dell’equilibrio stazionario, finché una nuova innovazione (o grappolo) non riaprirà il ciclo. Storia dell'impresa 2015 -16

) 1) 1786 -1842 (tessile e metallurgia. 1° R. I. ) 2) 1843 -1897

) 1) 1786 -1842 (tessile e metallurgia. 1° R. I. ) 2) 1843 -1897 (ferrovie: Usa e Germania) 3) 1897 -1938 (2° R. I. : chimica, elettricità. , automobile. ) Storia dell'impresa 2015 -16

Impresa e impreditore: La scuola neo-austriaca • In ambito continentale vanno collocati gli studiosi

Impresa e impreditore: La scuola neo-austriaca • In ambito continentale vanno collocati gli studiosi della cosiddetta scuola “neoaustriaca” ( Leopold von Mises, Friedrich von Hayek , Israel Kirzner) che spiegano la superiorità dell’economia di mercato rispetto a sistemi alternativi con la sua capacità di creare incentivi affinché gli agenti/imprenditori si impegnino a superare i vincoli produttivi esistenti • La natura dinamica del processo tendenziale dell’economia verso l’equilibrio implica l’aspetto fondamentale dell’acquisizione e della diffusione delle informazioni, ovvero della conoscenza. Il processo attraverso cui la conoscenza individuale viene modificata è spiegato essenzialmente mediante il sistema dei prezzi. • Gli individui che agiscono sul mercato hanno la conoscenza soltanto di particolari circostanze di tempo e di luogo, e ciò fa da di essi dei price-takers. • Se un agente economico ha conoscenze maggiori, rifiuta di comportarsi come un price-taker; agirà piuttosto in modo di manipolare a suo vantaggio il mercato Storia dell'impresa 2015 -16

ISRAEL KIRZNER (1973), l’essenza della imprenditorialità risieda nell’attenzione (alertness) verso gli squilibri del mercato,

ISRAEL KIRZNER (1973), l’essenza della imprenditorialità risieda nell’attenzione (alertness) verso gli squilibri del mercato, come potenziali fonti di profitto: anche in K. l’imprenditore è colui che vede ciò che gli altri non sono riusciti a vedere, tuttavia anziché forza squilibrante come in Schumpeter, per K. egli agisce come forza che riporta tendenzialmente all’equilibrio Gli sviluppi più recenti: MARK CASSON (1982): l’imprenditore è «colui che si specializza nel prendere decisioni critiche e fondamentali (judgemental) riguardo al coordinamento di risorse scarse» . La ricompensa dell’imprenditore - il profitto - è «la rendita dell’abilità» , una temporanea rendita monopolistica che gli proviene dalla superiore capacità di giudizio. Storia dell'impresa 2015 -16

The entrepreneurial History • Research Center in. Entrepreneurial History, creato nel 1948 ad Harvard

The entrepreneurial History • Research Center in. Entrepreneurial History, creato nel 1948 ad Harvard da Schumpeter e A. Cole: l’analisi delle esperienze imprenditoriali del passato ha consentito di definire con maggior rigore i limiti e le caratteristiche della figura dell’imprenditore Storia dell'impresa 2015 -16

La nuova economia imprenditoriale (1) • Risveglio di interesse delle discipline economico-sociali nei confronti

La nuova economia imprenditoriale (1) • Risveglio di interesse delle discipline economico-sociali nei confronti dell’imprenditorialità a seguito della straordinaria fioritura di nuove iniziative imprenditoriali • La “new entrepreneurial economy” trova spiegazione soprattutto nella progressiva affermazione di una nuova traiettoria tecnologica, caratterizzata dal grande sviluppo delle ICT – Il cluster di innovazioni ad esse connesse come GPT • La matrice essenzialmente tecnologica di tali sviluppi ha di nuovo concentrato l’attenzione – sul ruolo che l’innovazione svolge nel definire l’imprenditorialità – sul rapporto fra imprenditorialità e sviluppo economico, rilanciando l’attualità delle originali intuizioni di Schumpeter • Tuttavia anche nella teoria economica mainstream affiora una nuova sensibilità – Today entrepreneurship is likely to become more and more part of economics (Economist 2009) – Romer 2007 Storia dell'impresa 2015 -16

La nuova economia imprenditoriale • • come passare da valutazioni qualitative a stilizzazioni e

La nuova economia imprenditoriale • • come passare da valutazioni qualitative a stilizzazioni e misurazioni di eventuali rapporti causali fra innovazione -imprenditorialità - sviluppo ? I due temi più dibattuti a livello teorico riguardano 1. La definizione dell’imprenditore 2. Il rapporto tra imprenditorialità e crescita economica (1) La capacità di innovare esaurisce le qualità che definiscono l’imprenditore? l’imprenditore • Nella letteratura economica altri due grandi temi hanno improntato la messa a fuoco del concetto di imprenditore: – – • quello del rischio e dell’arbitraggio (da Cantillon a Kirzner) quello di coordinamento dei fattori produttivi (Marshall) Anche le altre scienze sociali si sono appassionate al tema dell’ imprenditorialità, mettendone in luce – – le componenti caratteriali e psicologiche, ovvero endogene e/o quelle di ambiente e di contesto, cioè esogene Storia dell'impresa 2015 -16

La nuova economia imprenditoriale • Ne è conseguita la riflessione riguardo all’identificazione dei fattori

La nuova economia imprenditoriale • Ne è conseguita la riflessione riguardo all’identificazione dei fattori che determinano l’imprenditorialità – – Fino a che punto l’imprenditorialità è un fenomeno spontaneo? Come è possibile allevarla e stimolarla? Dove si pone, quindi, il confine fra nature e nurture ? Global heroes oppure self-employed? (2) La semplice esistenza di un ceto imprenditoriale è condizione necessaria e sufficiente per innescare uno sviluppo virtuoso dell’economia? • imprenditori innovative vs. imprenditori replicative e redistributive vs. • • productive (Baumol) More entrepreneurship= more growth? (Naudé 2008, Gries & Naudé, 2008) Talento, una dimensione latente individuata da Florida e Tinagli come uno delle tre T (insieme a tecnologia e tolleranza) che sono alla base della creative class che oggi induce sviluppo Storia dell'impresa 2015 -16