STRATEGIE PER UN EFFICACE METODO DI STUDIO Liceo

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STRATEGIE PER UN EFFICACE METODO DI STUDIO Liceo Vittoria Colonna Prof. ssa D. Macrì

STRATEGIE PER UN EFFICACE METODO DI STUDIO Liceo Vittoria Colonna Prof. ssa D. Macrì

 • Arriva a lezione preparato: è l’unica strategia che consente di comprendere l’argomento

• Arriva a lezione preparato: è l’unica strategia che consente di comprendere l’argomento e ricordare il maggior numero di informazioni • Chiedi al docente chiarimenti (sulla lezione precedente e sugli argomenti oggetto della lezione che stai ascoltando) • Ascolto attivo: migliore è la tua concentrazione in aula, minore sarà il tempo necessario all’apprendimento (passaggio dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine) • Prendi i tuoi appunti • Riepilogo finale dei contenuti appresi: confronta i tuoi appunti con i compagni (Una volta a casa, rimetti ordine fra gli appunti presi in aula per fissare i concetti appresi durante la lezione e ripassa l’argomento ad intervalli precisi) LO STUDIO COMINCIA A LEZIONE: ACQUISIZIONE E COMPRENSIONE DEI CONCETTI

Organizza il lavoro: • Sulla pagina degli appunti scrivi sempre la data, il titolo

Organizza il lavoro: • Sulla pagina degli appunti scrivi sempre la data, il titolo dell’argomento e le relative pagine del libro di testo per poter ritrovare gli appunti in qualsiasi momento • Crea il tuo sistema di abbreviazioni e segni • Dividi il foglio in più sezioni: concetti chiave; termini che non conosci; approfondimenti suggeriti dal docente • Scrivi le domande che scaturiscono naturalmente dall’ascolto e i concetti che non hai compreso per approfondirli successivamente • Lascia spazio per l’elaborazione successiva degli appunti Errori da evitare: scrivere tutto ciò che si ascolta; ricopiare ciò che si legge nelle slide; trascrivere le parole del docente anche quando non si comprendono COME PRENDERE APPUNTI

Metodo Cornell Esempio di metodo di organizzazione del foglio di lavoro

Metodo Cornell Esempio di metodo di organizzazione del foglio di lavoro

 • Rendi confortevole lo spazio nel quale studierai ORGANIZZA IL TUO STUDIO DOMESTICO

• Rendi confortevole lo spazio nel quale studierai ORGANIZZA IL TUO STUDIO DOMESTICO L’organizzazione è METODO: lo studio non si improvvisa • Costruisci una tabella oraria: indica quanto tempo dedicherai alle discipline e quanti intervalli prevedi (consigliabile 1 intervallo di 10 minuti ogni 45 di studio e 1 intervallo di 20 dopo due ore di lavoro) • Prepara il materiale di lavoro: dizionari, appunti, quaderni, libri, tabelle, ecc. e disattiva le chat! Potrai rispondere durante le pause. • Comincia sempre con i compiti più complessi, quelli che richiedono maggiore energia e lucidità mentale • Alterna lo studio di argomenti orali con gli esercizi

PROPOSTA PER UN METODO DI STUDIO EFFICACE • Comincia con la lettura e il

PROPOSTA PER UN METODO DI STUDIO EFFICACE • Comincia con la lettura e il riordino degli appunti presi in aula per riattivare la memoria dei concetti generali • Leggi l’argomento sul libro di testo: parti dall’analisi degli elementi paratestuali (titoli, approfondimenti, sintesi, elementi iconografici, mappe); sottolinea in due fasi, nella prima tutto ciò che aiuta la comprensione, nella seconda (con l’uso di matite colorate) i concetti principali che riletti riattiveranno la memoria dell’argomento appreso • Costruisci una mappa concettuale (sintesi di appunti e informazioni apprese dal libro di testo) • Collega le nuove conoscenze già acquisite (passaggio fondamentale per la rielaborazione personale) • Ripeti a voce alta con l’aiuto della mappa concettuale • Ripeti senza l’aiuto della mappa concettuale: può essere utile registrare la propria performance pe rintracciare, nel riascolto, eventuali punti deboli • Cicli di ripasso per la memorizzazione: un’ora dopo; un giorno dopo; una settimana dopo; un mese dopo.

COME PREPARARE UNA ESPOSIZIONE ORALE: PADRONANZA E CONSAPEVOLEZZA • La parola chiave è RIELABORAZIONE:

COME PREPARARE UNA ESPOSIZIONE ORALE: PADRONANZA E CONSAPEVOLEZZA • La parola chiave è RIELABORAZIONE: non ripetere mai il testo per come compare sul libro oppure con le parole usate dal docente; di ogni concetto va operata una rielaborazione personale (mai usare termini o espressioni che non si padroneggiano pienamente) • Fai riferimento al lessico specifico e alla consapevolezza delle fonti delle tue informazioni • Usa un registro linguistico medio-alto ma chiaro: dimostra padronanza del registro usato ma l’esposizione deve essere comprensibile a chi non conosce l’argomento • Parla lentamente: solo chi memorizza senza comprendere parla velocemente • Non attendere che le parole «giuste» tornino alla memoria: usa perifrasi • Quando l’argomento lo rende possibile, inserisci personali approfondimenti e/o riflessioni critiche

Le mappe concettuali ci aiutano ad individuare: • I concetti più importanti di un

Le mappe concettuali ci aiutano ad individuare: • I concetti più importanti di un argomento • Il loro ordine gerarchico (es. concetti chiave, secondari, etc. ) • Le relazioni tra tali concetti (es. il concetto A è causa del concetto B, etc. ) Ogni mappa concettuale è composta da 2 elementi chiave: • I nodi concettuali. Sono i concetti più importanti rappresentati da un’etichetta (2 -3 parole al massimo) che ne identifica il significato (è costituita da nomi e aggettivi) • Le relazioni associative. Sono le frecce che collegano i nodi concettuali e l’etichetta spiega la natura del collegamento tra i diversi concetti (è costituita da verbi) Terminata la lettura di un capitolo, crea una lista dei 10 -20 concetti più importanti, utilizzando non più di 2 -3 parole di testo per etichettare tali concetti • Riporta i concetti individuati su un foglio e traccia delle linee che colleghino i concetti chiave con i concetti secondari; inserisci le etichette delle relazioni tra i concetti • Individua i legami trasversali che esistono tra i diversi concetti • Utilizza icone, disegni stilizzati e colori diversi per facilitare la memorizzazione della tua mappa COME SI COSTRUISCE UNA MAPPA CONCETTUALE

Esempi di mappa concettuale

Esempi di mappa concettuale

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZION E 1. P. A. V. – la tecnica base P.

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZION E 1. P. A. V. – la tecnica base P. A. V. acronimo di PARADOSSOAZIONE-VIVIDO • La P. A. V. ci ricorda che per memorizzare qualunque cosa dobbiamo prima trasformarla in un’immagine, poiché il nostro cervello tende a funzionare per circa l’ 80% per immagini • L’immagine deve essere qualcosa che ci colpisca, che attiri la nostra attenzione in modo eclatante, solo così sarà facile ricordarla. Bisogna creare un PARADOSSO, ossia un’immagine che sia assolutamente distante dalla realtà e per questo più facile da ricordare • L’immagine deve anche contenere un’AZIONE, dunque un’immagine in movimento per stimolare meglio la memoria • La scena che stai dipingendo nella mente deve essere VIVIDA e per renderla tale devi fare in modo di coinvolgere i tuoi sensi, per sentirti come se fossi proprio lì a vivere la scena di persona

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZIONE • La conversione fonetica è un sistema di codificazione. Essa

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZIONE • La conversione fonetica è un sistema di codificazione. Essa prevede che ad ogni numero, da 0 a 9, venga associato un suono consonantico cosicché ogni sequenza numerica possa essere convertita in parole e addirittura frasi (a seconda della lunghezza della cifra che devi memorizzare). 2. 1 Sistema della rima 2. Conversione fonetica – per memorizzare i numeri • Consiste nel far corrispondere ogni numero ad una parola che fa rima con il numero stesso (uno=bruno; due=bue; tre=re etc…). • Poi con le parole che secondo tuo gusto farai rimare con il numero della sequenza da memorizzare potrai anche stavolta creare delle immagini, utilizzando il principio P. A. V.

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZIONE 3. Mappe mentali – per memorizzare i concetti • Le

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZIONE 3. Mappe mentali – per memorizzare i concetti • Le Mappe Mentali si costruiscono partendo da un nucleo centrale dal quale poi si diramano in sottocategorie tutti gli altri concetti. Il tutto si costruisce con le parole chiave, ossia quei termini che hanno la capacità di rappresentare da soli un intero concetto. • Tramite le diramazioni della Mappa Mentale puoi costruire lo scheletro, la struttura del tuo argomento di studio e dunque memorizzare le informazioni in maniera sistematica e completa, partendo dalle informazioni generali, fino a quelle più puntuali. Potrai ricordare sempre lo schema generale dal quale sei partito.

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZIONE 3. 1 Tecnica dei loci 3. 2 Palazzo della memoria

TECNICHE PER LA MEMORIZZAZIONE 3. 1 Tecnica dei loci 3. 2 Palazzo della memoria 3. 1 Tecnica dei loci, inventata e praticata da Cicerone. • Facciamo un percorso mentale. La tecnica dei loci funziona proprio immaginando un luogo o un percorso familiare nel quale ritrovare delle tappe, dei punti di riferimento. • Ad ogni tappa di questo percorso immaginario farai corrispondere un concetto, che avrai precedentemente trasformato in immagine seguendo la P. A. V, e alla fine ti sembrerà sostanzialmente di camminare all’interno del tuo discorso. • Se ti ricordi la posizione degli oggetti, potrai facilmente fare avanti e indietro tra i concetti del tuo esame. 3. 2 Palazzo della memoria • Quando devi memorizzare un argomento vasto costituito da tante categorie diverse, potrai costruire una struttura complessa e articolata, un palazzo nel quale ogni ambiente con i suoi loci corrisponde ad una sezione dell’argomento di studio. • Con il metodo dei loci sei in grado di riempire innumerevoli stanze diverse, utilizzando loci differenti a patto che rappresentino qualcosa di vivido e reale nella tua mente.