Strategie 2018 2020 Il progetto Il biologico rappresenta
Strategie 2018 -2020
Il progetto. Il biologico rappresenta la scelta per una produzione più attenta ai bisogni del territorio, rispetto della natura e valorizzazione del patrimonio naturale presente. Per conformazione territoriale e tradizione l’Umbria è riconosciuta non a caso come il cuore verde d’Italia, per questa sua naturale prevalenza agricola. Le recenti ricerche svolte in ambito agrituristico mostrano la spiccata tendenza del consumatore a scegliere itinerari turistici che uniscono esperienze enogastronomiche e paesaggi rurali, possibilmente in contatto con la natura e con le famiglie locali, impegnate in aziende attente alla qualità sostenibile.
In questo quadro si inserisce il nostro progetto, con la creazione di una rete di associati che condividono la stessa voglia di valorizzare il territorio in modo sostenibile, strategico e professionale.
Può il biologico contribuire alla crescita del nostro territorio? La coltivazione biologica è il primo passo da fare per iniziare ad occuparsi del territorio con il rispetto che merita. L’ambizione di creare un unico territorio senza contaminazione dannose non solo è possibile, ma è già in corso. In questo momento la società civile può avere un ruolo fondamentale per far ripartire alcuni settori economici fino ad oggi non adeguatamente valorizzati.
Può il biologico contribuire alla crescita del nostro territorio? Si pensi al turismo (che ad oggi in Italia è circa il 10% del PIL). Si pensi alla possibilità di rifornire le mense scolastiche con prodotti sostenibili del territorio, accompagnati da apposite informazione da fornire agli alunni , calibrate in base all’età e agli istituti di appartenenza. Si pensi a percorsi sensoriali attraverso le campagne da svolgere con varie opzioni, con la possibilità concreta di creare tour di alto profilo esperienziale, così da intercettare e costruire una rete pronta ad accogliere ed organizzare un sistema di pianificazione strategica virtuoso e sostenibile per il territorio umbro.
Può il biologico contribuire alla crescita del nostro territorio? Sono 3 gli assi portanti: agricoltura sostenibile, turismo selezionato, formazione strategica del territorio. La strategia opportuna sarà individuata ponendo, se possibile, obiettivi con ambizione crescente, seguendo la predisposizione del territorio e la potenzialità del progetto pilota a divenire una nuova visione strategica del territorio.
Può il biologico contribuire alla crescita del nostro territorio? I Punti chiave sono: definizione delle aree di competenza, creazione di progetti a breve termine di facile realizzazione, inserimento di tutte le attività in un programma unico finalizzato alla creazione di un sistema virtuoso che possa essere il soggetto ideale per lo sviluppo di progetti, anche attraverso finanziamenti, come ad esempio: economia circolare, mobilità sostenibile, semplificazione per la gestione delle risorse.
Le azioni: Integrare le esperienze e le conoscenze. Condivisione della visione e delle strategie. Gli strumenti attuativi individuano azioni di promozione nel territorio indirizzate al territorio stesso: diffondere l’idea di Dibium verso altri produttori. Integrare le esperienze dei singoli produttori (case history) con documentazione che attesti la bontà della scelta biologica per i produttori e per i consumatori; integrare e confermare le esperienze con studi di settore, tendenze della governance, report accademici.
Le azioni: Integrare le esperienze e le conoscenze. Condivisione della visione e delle strategie. ✔ Integrare le case history all’interno del sito internet. ✔ Promuovere incontri e convegni conoscitivi. ✔ Realizzare workshop e corsi di formazione mirati.
Le azioni: da prodotti per il territorio a territorio per i prodotti. I vantaggi della promozione di un territorio come culla dell’esperienza biologica. Individuazione di una serie di azioni di promozione verso l’esterno: diffondere l’idea di Dibium verso i consumatori e i mercati target.
Le azioni: da prodotti per il territorio a territorio per i prodotti. ✔ Domanda e offerta: come attrarre mercati naturalmente predisposti ed azioni per crearne di nuovi. Modulazione dell’offerta turistica del territorio in sinergia con esperti portatori di domanda (tour operator o consulenti specializzati) ✔ Creazione di contenuti di comunicazione mirati per rendere vendibile il territorio. Riunire le strategie di comunicazione dei singoli associati in una strategia di comunicazione comune. Realizzazione di messaggi mirati alla realizzazione di una visione emozionale del territorio (che chiamiamo in seguito: l’idea di Dibium) composta da tante piccole esperienze offerte dai singoli associati.
Le azioni: da prodotti per il territorio a territorio per i prodotti. ✔ Azioni di promozione verso l’esterno: diffondere l’idea di Dibium verso i consumatori e i mercati target. Veicolare la comunicazione attraverso il nostro sito internet, le piattaforme social ed in partnership con strutture specializzate alla diffusione e canalizzazione mirata dei messaggi e operatori turistici partners. ✔ Realizzazione di una serie di eventi, in collaborazione o a supporto, con strutture accentratrici di offerta (alberghi, promoter turistici, convegni nazionali ed internazionali). ✔ Presentare la bontà dell’offerta del territorio e dell’idea di Dibium: i prodotti, la cultura, l’ospitalità. Eventualmente attuare forme di “offerte promozionali”.
La prospettiva: da progetto pilota ad esempio virtuoso. Monitoring di tutte le azioni intraprese e dei risultati conseguiti, eventuale correzione o sostituzione delle azioni per ottenere maggiori risultati. Gli obiettivi raggiunti dopo una fase di sperimentazione saranno poi utilizzati per: ✔ Creare od intensificare i rapporti con tutti i tipi di maestranza. ✔ Azioni di promozione verso altri territori per costruire relazioni di interesse e scambio di esperienze. ✔ Esportare il nostro progetto pilota verso altri territori contigui. Creare una partnership internazionale per costruire progetti europei con i relativi fondi.
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