Statistica q Scienza che studia i fenomeni collettivi

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Statistica q Scienza che studia i fenomeni collettivi. § q per esempio: età dei

Statistica q Scienza che studia i fenomeni collettivi. § q per esempio: età dei cittadini di un certo paese, la lunghezza delle foglie di un certo tipo di pianta, la durata delle lampadine di una certa marca, ecc… Raccolta di metodi e strumenti matematici utili per organizzare e descrivere una o più serie di dati. q Serve a descrivere in modo sintetico i modi in cui un fenomeno si manifesta e a trarre conclusioni generali applicabili ad una scala più amplia.

Statistica descrittiva Þ Ha lo scopo di descrivere una situazione, un fenomeno usando dei

Statistica descrittiva Þ Ha lo scopo di descrivere una situazione, un fenomeno usando dei numeri. § Le caratteristiche della popolazione italiana (censimento); § le automobili circolanti in Italia; § l’energia prodotta da tutte le contrali elettriche italiane, ecc. . Þ Si tratta principalmente di conteggi estesi a tutta la popolazione statistica e della loro elaborazione per rendere la descrizione oggettiva. Statistica inferenziale Þ In altri casi il conteggio è troppo dispendioso o impossibile da fare perché così lungo che la situazione può cambiare prima di finirlo (es quante persone lavorano e quante sono disoccupate, i telespettatori di un certo programma ecc…. ); Þ Allora si studia un piccolo gruppo estratto dalla popolazione (cioè un “campione statistico”) e si generalizza il risultato dal campione a tutta la popolazione d’origine.

Statistica inferenziale

Statistica inferenziale

Statistica descrittiva Raccolta delle informazioni Il fenomeno collettivo si presenta in modo diverso in

Statistica descrittiva Raccolta delle informazioni Il fenomeno collettivo si presenta in modo diverso in ciascuna unità statistica e prende perciò il nome di VARIABILE. Popolazione STATISTICA Soggetti interessati al fenomeno. Ciascun soggetto della popolazione prende il nome di UNITÀ STATISTICA. VARIABILI STATISTICHE QUALITATIVE Per esempio: nazionalità, colore preferito, sport praticato ecc QUANTITATIVE Quando assumono valori numerici: § Discreti (numero componenti di un nucleo familiare, numero di vani di un appartamento, ecc); § Continui (es. altezza, peso, ecc).

Esempio q Indagine sul numero di addetti negli esercizi commerciali di una cittadina q

Esempio q Indagine sul numero di addetti negli esercizi commerciali di una cittadina q Variabile considerata: numero degli addetti (variabile quantitativa discreta) q Dati raccolti: q Numero di unità statistiche: 40

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 1. Ha lo scopo di rendere evidenti le caratteristiche

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 1. Ha lo scopo di rendere evidenti le caratteristiche salienti del fenomeno studiato; 2. È diversa a seconda del tipo di variabile che si sta studiando. 1. Tabella delle frequenze 2. Rappresentazione grafica delle frequenze 3. Elaborazione statistica dei dati

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 1. Tabella delle frequenze § Frequenza assoluta di un

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 1. Tabella delle frequenze § Frequenza assoluta di un dato (= numero di unità statistiche presentano quel dato). § Frequenza relativa di un dato (= rapporto tra la frequenza assoluta e il numero totale di unità statistiche): • • Numero decimale compreso tra zero e 1; Percentuale. Nota Nel caso delle variabili continue è necessario raggruppare i dati in classi di eguale ampiezza.

Esempio q Dati raccolti: q Tabella delle frequenze: q Numero totale delle unità statistiche:

Esempio q Dati raccolti: q Tabella delle frequenze: q Numero totale delle unità statistiche: 40.

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 2. Rappresentazione grafica delle frequenze § Ideogramma: visualizzazione tramite

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 2. Rappresentazione grafica delle frequenze § Ideogramma: visualizzazione tramite un simbolo legato al dato statistico, le cui dimensioni (o il cui numero) è proporzionale alla frequenza del dato stesso. § Istogramma: rettangoli (o parallelepipedi) aventi stessa base e altezza proporzionale alla frequenza del dato. § Areogramma (o diagramma a torta): usato per rappresentare le frequenze percentuali tramite settori circolari con ampiezze proporzionali alle frequenze stesse.

Esempio q Tabella delle frequenze: q Numero totale delle unità statistiche: 40. q Rappresentazioni

Esempio q Tabella delle frequenze: q Numero totale delle unità statistiche: 40. q Rappresentazioni grafiche:

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 3. Elaborazione statistica dei dati: gli indici statistici Sono

Statistica descrittiva Analisi delle informazioni 3. Elaborazione statistica dei dati: gli indici statistici Sono numeri che esprimono in modo sintetico come si è manifestata la proprietà in esame nella popolazione studiata. Li possiamo interpretare come i valori che meglio sintetizzano i dati raccolti, possono essere il valore più frequente oppure quello che occupa la posizione intermedia nella distribuzione. Ø Moda valore più frequente. Ø Media somma di tutti i valori registrati divisa per il numero totale di valori Ø Mediana valore che occupa la posizione centrale

Moda q. Valore q. La più frequente. si può ricavare per tutti i tipi

Moda q. Valore q. La più frequente. si può ricavare per tutti i tipi di variabile (qualitative e quantitative). q. Viene usata solo per scopi descrittivi (non nella statistica inferenziale). q. Facile da identificare quanto si ha la rappresentazioni delle frequenze sotto forma di istogrammi. q. Se in una serie di dati c’è un solo valore più frequente si parla di distribuzione unimodale, se ce ne sono 2 di distribuzione bimodale, se sono di più di distribuzione multimodale. q. Per le variabili continue può variare a seconda di come si definiscono le classi di distribuzione Esempio: La moda è 1005

Media qÈ la somma di tutti i valori registrati divisa per il numero totale

Media qÈ la somma di tutti i valori registrati divisa per il numero totale di valori. q. Calcolo: q. La si può calcolare solo per le variabili quantitative. Esempio:

Mediana q. Valore qÈ che occupa la posizione centrale in un insieme ordinato di

Mediana q. Valore qÈ che occupa la posizione centrale in un insieme ordinato di dati. una misura poco influenzata dalla presenza di dati anomali. q. Calcolo: 1. Disporre i dati in ordine crescente (o decrescente) e contare quanti sono (n); 2. Se n è dispari allora la mediana è il dato centrale (in posizione ); 3. Se n è pari allora la mediana è la media aritmetica dei due dati centrali. q. La si può calcolare solo per le variabili quantitative. Esempio: 1. 2.

APPROFONDIMENTO La deviazione standard σ q. Dà una misura della dispersione dei dati intorno

APPROFONDIMENTO La deviazione standard σ q. Dà una misura della dispersione dei dati intorno alla media. q. Calcolo:

APPROFONDIMENTO I quartili

APPROFONDIMENTO I quartili

Esempio di calcolo dei quartili

Esempio di calcolo dei quartili