Stabilit finanziaria e politiche macroprudenziali Giorgio Gobbi Servizio
Stabilità finanziaria e politiche macroprudenziali Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria Banca d’Italia Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016
Traccia dell’intervento 1. La crisi finanziaria Ø Ø Ø 2. Politiche macroprudenziali in Europa Ø Ø 3. Assetto istituzionale Le prime esperienze In Italia Ø Ø 4. Vigilanza micro insufficiente Esternalità e interconnessioni nell’industria finanziaria Politiche macroprudenziali Assetto istituzionale Analisi per la stabilità finanziaria Prospettive e problemi aperti Ø Ø Ø Complessità vs efficacia Politiche dal lato dell’offerta e politiche dal lato della domanda Oltre le banche Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 2
1. La crisi finanziaria 3
Un problema di mano invisibile “Economists view the world as being the outcome of the “invisible hand”, that is, a world where private decisions are unknowingly guided by prices to allocate resources efficiently. The credit crisis raises the question of how it is that we could get slapped in the face by the invisible hand. What happened? Many private decisions were made over a long time, which created the shadow banking system. That system was vulnerable to a banking panic. The U. S. had a banking panic starting in August 2007, one that continues today. But, you say, banking panics, like the one in the movie It’s a Wonderful Life, don’t happen anymore. Indeed, until these recent events, most people did not think of banking panics as something to be concerned about. ” Gary Gorton “Slapped by the Invisible Hand”, 2010. Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 4
Vigilanza micro e stabilità finanziaria Ø Fondamento della vigilanza microprudenziale: ridurre la probabilità di insolvenza di ogni singola istituzione finanziaria (banca) per minimizzare la probabilità dell’insorgenza di episodi di panico (bank run) Ø Strategia inefficace per contenere i danni una volta che lo shock si realizza: l’entità del contagio dipende da molti fattori al di fuori dello scopo della vigilanza micro: • • • Fragilità finanziaria dell’economia (debito e ciclo finanziario) Dimensione dell’istituzione finanziaria in crisi (too big to fail) Interazione tra i diversi mercati finanziari Grado di interconnessione tra istituzioni finanziarie Relazioni tra entità soggette a diversi regimi di vigilanza (shadow banking) Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 5
Approcci macro “The objective of financial stability policy is unclear. Is it the resilience of the financial system, avoiding the costs of systemic collapse, or managing the credit cycle, containing the costs of resource misallocation and over-indebtedness? This column argues that the answers have serious implications for what can decently be delegated to independent ‘macroprudential authorities’, but have barely been debated in those terms. ” Paul Tucker , Vox, 28 September 2016 Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 6
Per saperne di più C. Borio, Implementing a macroprudential framework: balancing boldness and realism, BIS (2010) http: //www. bis. org/repofficepubl/hkimr 201007. 12 c. htm G. Galati, R. Moessner, Macroprudential policy – A Literature Review, Journal of Economic Surveys (2012) E. Cerutti, S. Claessens, L. Laeven, The use and effectiveness of macroprudential policies: New evidence, Journal of Financial Stability, in corso di stampa Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 7
2. Politiche macroprudenziali in Europa 8
Riforme della finanziario in Europa Ø La crisi ha innescato profonde riforme del regolamentare a livello globale: nascita di macroprudenziali Ø In Europa il processo si è concretizzato in due fasi: sistema autorità Prima • Rafforzamento della vigilanza microprudenziale con la costituzione di 3 nuove authorities (EBA, EIOPA, ESMA) • Costituzione di una nuovo organimo per la supervisione macroprudenziale (ESRB) Seconda • Realizzazione dell’Unione Bancaria (SSM, SRM, DIS…? ) con un importante trasferimento di responsabilità in materia di politiche prudenziali a livello europeo Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 9
Responsabilità di politica macroprudenziale La conduzione della politica macroprudenziale è condivisa tra autorità nazionali, BCE, Comm/Council e ESRB Ø Autorità macroprudenziali nazionali • Ø BCE • Ø poteri in campo bancario, concorrenti a quelli delle autorità nazionali, ma con possibilità di intervenire soltanto in senso restrittivo (hard powers) Commissione/Consiglio EU • Ø poteri di attivare/disattivare strumenti (hard powers) potere di rigettare misure proposte da autorità nazionali o di richiedere l’attuazione di misure più stringenti (hard powers) ESRB • poteri di raccomandazione e segnalazione diretta a governi, autorità nazionali e Commissione (soft powers) Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 10
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Le misure macroprudenziali in Europa Ø L’entrata in vigore di CRD 4 -CRR ha fornito il quadro normativo per l’attivazione di politiche macroprudenziali Ø Le misure finora adottate sono state • • Ø molto diverse tra paesi quasi esclusivamente rivolte al settore bancario Gli strumenti finora utilizzati sono stati rivolti a • • • crescita del credito eccessiva (risk weights, LTVs, affordability tests) disallineamento incentivi e moral hazard (Systemic risk buffer e Pillar II) mismatch di scadenze (ratios à la LCR, NSFR) Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 12
Ciclo finanziario ancora lontano dalla ripresa (1) Domestic credit-to-GDP gap (EU; percentages) Fonte: Commissione Europea, BRI, BCE ed elaborazioni BCE. Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 13
Ciclo finanziario ancora lontano dalla ripresa (2) Fonte: ESRB. Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 14
3. In Italia 15
Assetto istituzionale Ø L’ordinamento giuridico affida alla Banca d’Italia la responsabilità di salvaguardare, nell’esercizio dei suoi compiti, la stabilità del sistema finanziario nazionale. Ø La Banca assolve questo mandato sia attraverso l’esercizio della vigilanza microprudenziale sulle banche, su altri intermediari finanziari e su alcuni mercati, sia con l’attivazione di politiche macroprudenziali orientate al complesso del sistema finanziario. Ø Di prossima costituzione il “Comitato per le politiche macroprudenziali”, composto dalla Banca d’Italia, Consob, Ivass e dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione Covip; partecipano inoltre in qualità di osservatori il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato AGCM. Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 16
Politiche macroprudenziali Ø Countercyclical capital buffer (CCB) è finalizzato a contrastare la prociclicità del sistema finanziario attraverso la costituzione da parte delle banche di una riserva aggiuntiva di capitale nelle fasi di espansione finanziaria, da ridurre nelle fasi di contrazione. Ø Requisiti patrimoniali più stringenti per le istituzioni di importanza sistemica a livello globale o nazionale. Ø Strumenti non armonizzati a livello europeo, come l’imposizione di un limite al rapporto tra l’ammontare dei mutui e il valore degli immobili in garanzia (loan-to-value ratio) o al rapporto tra le rate dei mutui e il reddito dei debitori (loan-to-income) http: //www. bancaditalia. it/compiti/stabilita-finanziaria/politica-macroprudenziale/index. html Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 17
…………. … … Giorgio Gobbi – Università di Brescia – 2 dicembre 2014 1 2016 18
Analisi e strumenti per la stabilità finanziaria P. Alessandri, P. Bologna, R. Fiori e E. Sette, A note on the implementation of a countercyclical capital buffer in Italy, Banca d’Italia, Questioni di economia e finanza, 2015. F. Ciocchetta, W. Cornacchia, R. Felici e M. Loberto, Assessing financial stability risks arising from the real estate market in Italy, Banca d’Italia, Questioni di economia e finanza, 2016 V. Michelangeli e M. Pietrunti, A microsimulation model to evaluate Italian households’ financial vulnerability, Internatiational Journal of Microsimulation, 2014 A. De Socio e V. Michelangeli, Modelling Italian firms’ financial vulnerability, Banca d’Italia, Questioni di economia e finanza, 2015. Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 19
4. Prospettive e problemi aperti 20
Complessità e rischi Ø L’architettura europea per la stabilità finanziaria è molto articolata. Ne deriva un’elevata complessità procedurale Ø Rischi • • Ø Inerzia Restrizioni ingiustificate dai fondamentali Coordinamento tra autorità per evitare • • conflitti tra autorità (BCE vs nazionali, micro vs macro) frammentazione dei mercati Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 21
Incidere sulla domanda e offerta? Ø Gli strumenti macroprudenziali che incidono sull’offerta (buffer di capitale) sono una gemmazione della regolamentazione microprudenziale e possono essere utilizzati secondo un approccio consolidato Ø Chi e come devono essere applicati gli strumenti che incidono sulla domanda (es. LTV, LTI)? Problemi distributivi molto rilevanti Ø Limitare i danni o limitare i rischi (Tucker)? Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 22
Politiche macroprudenziali oltre le banche Ø Stringendo la regolamentazione sulle banche (micro e macro), c’è il rischio di una migrazione dei rischi verso altri segmenti dell’industria finanziaria (shadow banking). Estensione delle politiche macroprudenziali? Ø Due problemi assai rilevanti: • La regolamentazione microprudenziale per gli operatori non bancari è molto eterogenea tra istituzioni e paesi • I mercati finanziari sono molto integrati a livello globale e quindi è necessario un livello molto elevato di coordinamento delle politiche Giorgio Gobbi –Luiss – 3 novembre 2016 23
Grazie per l’attenzione! 24
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