SHINTOISMO Diffusione e localizzazione geografica Lo Shintoismo praticato

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SHINTOISMO

SHINTOISMO

Diffusione e localizzazione geografica • Lo Shintoismo è praticato quasi esclusivamente in Giappone, praticato

Diffusione e localizzazione geografica • Lo Shintoismo è praticato quasi esclusivamente in Giappone, praticato unitamente al Buddhismo. • Secondo alcune fonti vi sono circa 100 milioni di giapponesi che praticano una combinazione di Shintoismo e Buddhismo.

Il termine shintoismo deriva dal cinese SHIN esseri spirituali e TAO la via e

Il termine shintoismo deriva dal cinese SHIN esseri spirituali e TAO la via e significa culto degli esseri spirituali: quindi VIA DEGLI DEI. Lo Shintoismo non ha fondatore. Lo shintoismo comprende: • miti: sull’origine del Giappone • Pratiche e credenze religiose • Templi presenti in ogni villaggio

Divinità • Lo shintoismo è nato dalla venerazione e dallo stupore che gli elementi

Divinità • Lo shintoismo è nato dalla venerazione e dallo stupore che gli elementi naturali come sole acqua, formazioni rocciose, alberi e suoni incutevano sull’uomo. • Ad ogni fenomeno si accostava una divinità (KAMI) e questa pratica diede luogo a un complesso pantheon e a una ricca mitologia.

KAMI • Elemento centrale dello shintoismo è la credenza nell’esistenza dei KAMI, spiriti o

KAMI • Elemento centrale dello shintoismo è la credenza nell’esistenza dei KAMI, spiriti o divinità presenti in ogni luogo. • I KAMI sono molti: spiriti che abitano gli alberi, le montagne, quelli che proteggono coloro che svolgono alcuni mestieri (pescatori e tessitori) o quelli che hanno fondato la famiglia, un villaggio o una nazione. L‘imperatore stesso è stato da sempre considerato una divinità. Dopo la sconfitta del Giappone durante la seconda guerra mondiale, l’imperatore Showa dichiarò di non essere una divinità. Esso però rimane simbolo dello Stato. • I giapponesi parlano con i kami. • I kami sono celesti e terrestri: i più importanti sono i creatori IZANAGI e IZANAMI e il kami del sole, AMATERASU. • Il mondo è una creatura dei Kami perché è una loro manifestazione. Ogni essere animato è sacro, perché è un kami o semplicemente il luogo in cui risiede il kami. • Per questo motivo, l’uomo deve purificarsi attraverso abluzioni, unico modo per poter incontrarsi con il divino.

Oggetti sacri dello shintoismo • Quando un imperatore giapponese viene designato, gli vengono consegnati

Oggetti sacri dello shintoismo • Quando un imperatore giapponese viene designato, gli vengono consegnati tre involucri contenenti ciascuno dei tre oggetti sacri, simboli della Casa Imperiale: i Sacri Tesori del Giappone.

1. Lo specchio in bronzo Utilizzato per tirare fuori con l’inganno la del Sole

1. Lo specchio in bronzo Utilizzato per tirare fuori con l’inganno la del Sole Amaterasu dalla grotta nella quale, a causa di una lite con il fratello, il dio dei mari e della tempesta, si era auto-esiliata. . Lo specchio simboleggia il potere divino accordato all’imperatore; gli conferisce la supremazia religiosa e rappresenta la purezza dello spirito e la saggezza. E’ conservato nel grande tempio di Ise.

2. Una collana con pietre a forma di zanna • Izanagi regalò la collana

2. Una collana con pietre a forma di zanna • Izanagi regalò la collana alla figlia Amaterasu. • Conservata al palazzo imperiale di Kōkyo a Tokyo, simboleggia la sagacità e la benevolenza e conferisce all’imperatore il potere civile.

3. La spada Trovata da dal fratello della dea Amateresu (Susanoh) all’interno di una

3. La spada Trovata da dal fratello della dea Amateresu (Susanoh) all’interno di una delle otto code del drago che aveva appena ucciso. Susanoh la diede in dono alla sorella Amaterasu come gesto riparatore, e questa la diede al nipote Ninigi (insieme allo specchio e alla collana) quando lo incaricò di scendere sulla Terra e di governare sul Giappone con il compito di pacificarlo. Il bis-nipote di Ninigi divenne il primo imperatore del Giappone: Jimmu, e fu così che la spada cominciò a passare di imperatore in imperatore fino ad oggi. Questa spada simboleggia la potenza e la forza e conferisce all’imperatore la supremazia militare. E’ conservata al tempio Atsuta a Nagoya.

Luoghi di culto • I santuari e i templi: – i grandi santuari sono

Luoghi di culto • I santuari e i templi: – i grandi santuari sono dedicati ai KAMI e sono meta di pellegrinaggi. Quelli piccoli, sono costruiti attorno ad un albero secolare o vicino a una grotta e gestiti da semplici fedeli. – Avvicinandosi al santuario il fedele fa suonare una campana o un tamburo o batte le mani per avvertire il kami della sua presenza, poi mette un’offerta in denaro in un apposito contenitore. – Il Kami è solitamente rappresentato da uno specchio Una leggenda narra che quando la del sole partì, lasciò dietro di sé uno specchio per rendere eterna la sua presenza. • Gli altari domestici: – Presente in molte case dove vengono fatte offerte ai Kami domestici per la salute e il benesser della famiglia e per la fertilità della terra. – Nelle case di campagna c’è un altare per Buddha dove si depongono offerte per antenati e per gli anziani.

SIMBOLO • Il TORII è un portale formato da due pilastri sormonatati da due

SIMBOLO • Il TORII è un portale formato da due pilastri sormonatati da due travi orizzontali. • Ha lo scopo di segnalare l’ingresso in un luogo sacro, separando il mondo sacro da quello profano.

RITI e FESTE • Immagini, suoni, profumi servono nei riti shintoisti per armonizzare e

RITI e FESTE • Immagini, suoni, profumi servono nei riti shintoisti per armonizzare e pacificare la mente dell’uomo. • I riti sono molto importanti: tutto viene benedetto, messo sotto protezione o purificato. La purificazione può avvenire con l’acqua, con il fuoco, con il vento, con il sale o la sabbia. • Le feste sono caratterizzate da danze, musica, canti, preghiere e processioni. • Una delle più importanti feste è quella dell’anno nuovo: milioni di persone affollano i santuari per pregare i Kami e per chiedere loro benedizioni per il nuovo anno.

Persone e testi sacri • Un tempo l’ordine sacerdotale era ereditario, ora si diventa

Persone e testi sacri • Un tempo l’ordine sacerdotale era ereditario, ora si diventa sacerdoti shinto frequentando le scuole. • Il sapere religioso in origine era tramandato oralmente. Nel VII secolo venne messo per iscritto (tradizioni mitologiche, storiche e riti religiosi)

Santuari e speranze • Nei santuari shintoisti vengono messi in vendita amuleti considerati in

Santuari e speranze • Nei santuari shintoisti vengono messi in vendita amuleti considerati in grado di portare fortuna o scacciare spiriti maligni. • «Nel Diciassettesimo secolo, in un tempio di Tokyo, viveva un monaco poverissimo, costretto a dividere il suo cibo con un gatto Tama. Un giorno, durante una tempesta, un ricco signore si fermò sotto un albero del tempio per ripararsi dalla pioggia. Mentre aspettava la fine della tempesta, vide un gatto, che con la zampa, lo invitava a seguirlo verso il tempio. L'uomo si alzò per seguire il gatto e proprio in quel momento un fulmine colpì la pianta. Da quel giorno l'uomo divenne amico del monaco e del gatto, che non dovettero più vivere in povertà. Quando il gatto Tama morì fu seppellito nel tempio di Goutokuji. »

 • Si può pescare la propria fortuna leggendo il biglietto associato al numero

• Si può pescare la propria fortuna leggendo il biglietto associato al numero scritto su un bastoncino di bambù scelto a caso tra i tanti all’interno di una scatoletta. Se il verdetto indica sfortuna, si può sempre legare il biglietto ad un ramo di un albero all’interno del recinto di un santuario, confidando nella benevolenza di qualche forza opposta. • Comune nei santuari sono le EMA, targhe votive in legno: su un lato un immagine dipinta e sull’altro il visitatore scrive ciò che gli sta a cuore. Nei santuari le targhe vengono poi appesi su tabelloni. Santuari e speranze

Vita dopo la morte • Particolare attenzione al culto dei defunti • Lo shintoista

Vita dopo la morte • Particolare attenzione al culto dei defunti • Lo shintoista crede di essere costantemente assistito e protetto nella vita dai suoi antenati e che i defunti continuino a vivere, anche se invisibili, come spiriti buoni o maligni. • Prima del funerale, si pensa che l’anima del defunto sia custodita in un piccolo scrigno. • Le anime vivono in un paese chiamato Yomi (molto simile all’ADE dei greci) senza premi né castighi. • Le tombe sono vere e proprie residenze e vengono visitate da parenti.

Mito dea Amaterasu • • • Si narra che in principio nacquero in cielo

Mito dea Amaterasu • • • Si narra che in principio nacquero in cielo tre divinità. Queste ebbero molti figli finché, alla settima generazione, nacquero Izanagi ed Izanami, che crearono i mari e le prime terre, le isole del Giappone. Izanagi ed Izanami erano fratelli ed al contempo amanti e generarono numerose altre divinità, tra cui il dio del fuoco che finì per bruciare Izanami. Izanagi, disperato, decise di andare a cercare la compagna perduta nel regno dei morti ma non la ritrovò mai più. Tornò allora sulla terra e per purificarsi si lavò il viso nel mare: questo gesto fece apparire numerose altre divinità tra cui la del sole Amaterasu (alla quale faranno riferimento gli Imperatori del Giappone come origine della loro stirpe) ed il dio delle tempeste Susanoh. Un giorno Amaterasu, stanca di essere tormentata da suo fratello Susanoh, si nascose in una caverna ed il mondo sprofondò nell’ oscurità. Le altre divinità organizzarono una festa per indurla ad uscire dalla caverna: tutte le divinità danzarono, bevvero sakè e si divertirono, mentre uno di loro si appostò all’ingresso della caverna con uno specchio. Amaterasu, attratta dai suoni della festa, uscì dalla caverna e, guardandosi allo specchio, fu affascinata dalla sua stessa immagine, decidendo di tornare ad illuminare il mondo per sempre.