SCHEDA DI LETTURA TESTO POETICO Scheda di lettura

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SCHEDA DI LETTURA TESTO POETICO

SCHEDA DI LETTURA TESTO POETICO

Scheda di lettura testo poetico n n n n n PRESENTAZIONE DELL'AUTORE: breve profilo

Scheda di lettura testo poetico n n n n n PRESENTAZIONE DELL'AUTORE: breve profilo biobibliografico; collocazione all'interno del quadro storico-culturale e delle poetiche del suo tempo. PRESENTAZIONE DEL TESTO: cornice: rapporti del testo (ed eventualmente dell'opera di cui fa parte) con il «contesto» e con il «co-testo» ; genere poetico di appartenenza; osservazioni e considerazioni sul paratesto (titolo, epigrafi…). contenuto tematico; struttura testuale (sequenze); riflessioni sulla strategia compositiva (analisi grafica, fonologica, morfosintattica, lessicale, semantica, stilistica); 3) commento: lettura unitaria del poema; conclusioni. Ricezione: diffusione del testo (ed eventualmente dell'opera di cui fa parte); b) breve ma aggiornato panorama critico.

Lavoro preliminare n n n La parafrasi (riformulazione del testo in linguaggio semplice e

Lavoro preliminare n n n La parafrasi (riformulazione del testo in linguaggio semplice e lineare) è il primo compito da assolvere per poter analizzare un testo poetico perché esse ci permette di pervenire a un primo livello di comprensione. Per parafrasare un testo poetico si deve: - leggere attentamente il testo per comprenderne l’argomento - comprendere il significato di tutte le parole presenti (con l’aiuto del dizionario e delle annotazioni critiche al testo) - ricostruire l’ordine sintattico dei periodi (che normalmente è alterato per ragioni ritmiche rispetto a quello di un testo destinato alla comunicazione ordinaria) Individuare tema o nuclei tematici fondamentali

PRESENTAZIONE AUTORE E CONTESTUALIZZAZIONE n Nome dell’autore n Brevissima bio-bibliografia n Collocazione di massima

PRESENTAZIONE AUTORE E CONTESTUALIZZAZIONE n Nome dell’autore n Brevissima bio-bibliografia n Collocazione di massima all'interno del quadro storico-culturale e delle poetiche del suo tempo.

PRESENTAZIONE TESTO E CONTESTUALIZZAZIONE n n n Titolo del testo (singola poesia/poema, o gruppo

PRESENTAZIONE TESTO E CONTESTUALIZZAZIONE n n n Titolo del testo (singola poesia/poema, o gruppo di poesie, o raccolta). Anno e circostanze storiche di composizione. Genere poetico-lirico di appartenenza (forme antiche: lirico-lirico: inno, ditirambo; forme classiche: ode, elegia, epistola, egloga, sonetto; forme popolari: canzone, villancico, jarcha, seguidilla, romance, balada lírica; forme moderne: calligramma, poema scenico, poema in prosa, poema visuale, liricografia…). Rapporti (per grandi linee) del testo (ed eventualmente dell'opera di cui fa parte) con il «contesto» e con il «cotesto» . osservazioni e considerazioni sul paratesto (titolo, epigrafi…).

CONTENUTO TEMATICO 1. Sulla base della parafrasi già svolta in fase preliminare, da trascrivere

CONTENUTO TEMATICO 1. Sulla base della parafrasi già svolta in fase preliminare, da trascrivere in sintesi nella prima parte del commento, precisare il tema (da formulare in poche parole); nel caso di poesie lunghe, si deve dividere in sequenze l’intero componimento, in base ai nuclei tematici già individuati (da integrare o rettificare ulteriormente, una volta terminata l’analisi, nella fase conclusiva).

RIFLESSIONI SULLA STRATEGIA COMPOSITIVA Analisi del testo secondo i diversi livelli: n strutturale; n

RIFLESSIONI SULLA STRATEGIA COMPOSITIVA Analisi del testo secondo i diversi livelli: n strutturale; n lessicale; n metrico; n fonetico; n grafico; n morfosintattico; n stilistico; n semantico

LIVELLO STRUTTURALE n n struttura “lineare”: i temi si susseguono in progressione ordinata struttura

LIVELLO STRUTTURALE n n struttura “lineare”: i temi si susseguono in progressione ordinata struttura “a elementi paralleli”: uno o più temi si ripetono, con eventuali variazioni, nel medesimo ordine struttura “circolare”: il tema con cui la poesia inizia ritorna nel finale, dopo una serie variata di altri temi struttura “a intreccio”: i diversi temi sono distribuiti nel testo in ordine sparso o con apparente disordine.

LIVELLO LESSICALE Considerazioni in merito a: 1. uso della lingua (linguaggio colto, ricercato, elevato,

LIVELLO LESSICALE Considerazioni in merito a: 1. uso della lingua (linguaggio colto, ricercato, elevato, oppure quotidiano, dialettale, basso); 2. scelta delle parole, in particolare le cosiddette parole-chiave (quelle ripetute più volte, o quelle collocate in posizione di rilievo, oppure quelle inusuali), i barbarismi, gli arcaismi e i neologismi.

LIVELLO METRICO Esame dei n - versi n - rime n - strofe Si

LIVELLO METRICO Esame dei n - versi n - rime n - strofe Si presti attenzione al rapporto che il poeta stabilisce con le norme della tradizione: se le rispetta o le rifiuta, o se istituisce nuove regole. n Tra Otto e Novecento si sperimentano nuove tecniche espressive e un nuovo, più libero, modo di concepire la struttura del verso. Nasce così il verso libero, che sconvolge l’assetto grafico e tipografico tradizionale del poema, assegnando alla disposizione delle parole nello spazio bianco della pagina una rilevanza specifica.

LIVELLO FONETICO n n n n ANALISI dei suoni (a suoni aspri possono corrispondere

LIVELLO FONETICO n n n n ANALISI dei suoni (a suoni aspri possono corrispondere sensazioni di sofferenza, a suoni sibilanti l’evocazione di insidie, sussurri, segreti…). Prestare particolare attenzione alle figure retoriche di suono: l’onomatopea: suggerisce immagini, imitandone il suono: “En el silencio sólo se escuchaba/un susurro de abejas que sonaba” (Garcilaso), In genere, ogni forma di ripetizione (fonema, suono, parola) è “enfatica”, indice di interesse e emozione. Per es. : l’allitterazione (ripetizione di suono che rafforza il ritmo): Y es el má gico pájaro regio/ que al morir rima el alma en un canto (r. Darío) l’anafora: la ripetizione di parola all’inizio di verso /o strofa (Ayer naciste y morirás mañana/ Para tan breve ser ? quién te dio vida? / Para vivir tan poco estás lucida. / Y para no ser nada estás lozana. Prestare attenzione alle parole in rima (assonante o consonante). Il poeta dà loro, in genere, un’importanza particolare ai fini del contenuto (Beccaria). Si tengano nella dovuta considerazione anche gli ENJAMBEMENTS (le frasi non coincidono sintatticamente con un verso, ma proseguono nel verso successivo, annullando, così, la pausa di fine verso). L’enjambements può suscitare effetti diversi: Dilatare il ritmo del componimento Porre in particolare rilievo le parole che vengono separate in modo innaturale.

LIVELLO GRAFICO n n L’organizzazione grafica del testo assume un valore importante in testi

LIVELLO GRAFICO n n L’organizzazione grafica del testo assume un valore importante in testi lirici di forte impatto visuale (dal “carmen figurato” al calligramma, alla poesia visuale), essendo portatrice di significati. Tra Otto e Novecento si sperimentano nuove tecniche espressive che alterano profondamente l’assetto grafico e tipografico tradizionale del poema, assegnando alla disposizione e alla qualità propriamente grafica delle parole (e alla loro peculiare collocazione all’interno dello spazio bianco della pagina) una rilevanza particolare.

LIVELLO MORFOSINTATTICO n n n tempi e modi dei verbi (loro dislocazione all’interno del

LIVELLO MORFOSINTATTICO n n n tempi e modi dei verbi (loro dislocazione all’interno del componimento) Morfosintassi regolare o distorta; nominale; franta; Ipotassi / paratassi sequenze sintattiche reiterate (ad es. temporale + principale + causale) la sintassi coincide / non coincide con la metrica: (coincidenza tra fine verso e fine periodo ? Tra pausa interna al verso e punto fermo ? L’enjambement rompe la logica sintattica? )

Livello retorico-stilistico 1 n n n Nell’analisi di un testo poetico è impossibile separare

Livello retorico-stilistico 1 n n n Nell’analisi di un testo poetico è impossibile separare la comprensione del contenuto dagli aspetti formali in quanto si tratta di un tipo di testo in cui le scelte formali sono anch’esse portatrici di significato. Cogliere le caratteristiche formali e interpretarle per approfondire la comprensione del significato affidato al testo equivale a COMMENTARLO. Per stile s’intende l’insieme dei tratti personali di scrittura, temperamento e pensiero dell’autore. Esso si precisa e si definisce in base al tono con cui viene pronunciato il discorso poetico (in quanto risultato dell’atteggiamento pischico-emotivo assunto di fronte all’argomento) e al linguaggio (le dinamiche e le strategie retoriche sottese all’elaborazione del testo).

Livello retorico-stilistico 2: TONO n n n n Il tono varia in base risultato

Livello retorico-stilistico 2: TONO n n n n Il tono varia in base risultato dell’atteggiamento pischico-emotivo assunto dal poeta di fronte all’argomento: solenne; patetico; grave; familiare; ludico; burlesco; satirico. . . Il tono in genere è adeguato all’indole dell’opera. Il tono solenne applicato ad un argomento insignificante è ridicolo e lo si può giustificare solo se lo scopo è quello di provocare il riso in un testo umoristico. In un testo ad alta tensione idealizzante un linguaggio estremamente colloquiale o addirittura triviale risulta altrettanto dissonante. Anche in questo caso il dato va registrato e adeguatamente giustificato.

Livello retorico-stilistico 3: LINGUAGGIO n n In base al linguaggio lo stile può essere

Livello retorico-stilistico 3: LINGUAGGIO n n In base al linguaggio lo stile può essere definito cortado, se si predilige la frase breve, periódico (se il fraseggio è di ampio respiro) e mixto (se si mantiene ad una media distanza tra gli opposti). Oppure elevato (se si avvale di un’espressività colta e ricercata, animata da una certa tensione ideale), basso (se il linguaggio è triviale), o medio (linguaggio mediamente raffinato). In quanto alle strategie retoriche, è importante saper valutare e interpretare il peculiare dinamismo figurativo (le cosiddette figure retoriche: immagini, metafore, antitesi, ossimori, iperboli. . . ) cui affida, il poeta, il proprio messaggio (o la rappresentazione di una sua peculiare esperienza di pensiero o di vita). E’ soprattutto in virtù di tali figure che la poesia riesce a condensare in pochi e brevi tratti verbali significati e universi complessi.

LIVELLO SEMANTICO n n È necessario ora capire tutte le parole; identificare i nuclei

LIVELLO SEMANTICO n n È necessario ora capire tutte le parole; identificare i nuclei tematici fondamentali della poesia, confermando, integrando e rettificando quelli percepiti ad una prima lettura. nelle poesie generalmente (ma non sempre) si possono distinguere i nuclei in descrittivi, dinamici (o narrativi) e ideativo -espressivi (o riflessivi) si devono individuare e definire con la massima precisione le parole-chiave e le aree semantiche presenti nella poesia; non si dimentichi che la metrica, la punteggiatura e la sintassi aiutano ad individuarle (sono per lo più reiterate o in “posizioni forti”, cioè all’inizio o alla fine del verso o della strofa).

CONCLUSIONI n n Sintesi interpretativa del senso connotativo della poesia; valutazione del messaggio del

CONCLUSIONI n n Sintesi interpretativa del senso connotativo della poesia; valutazione del messaggio del poeta e della sua ideologia; procedere ad una contestualizzazione più dettagliata e precisa, rispetto a quella tratteggiata all’inizio, del testo in esame. Si può confrontare il testo analizzato con altre poesie del medesimo autore, per comprendere somiglianze / dissomiglianze a livello di forma e di contenuto all’interno del macrotesto di riferimento. In una seconda fase si potrà confrontarlo anche con altre opere di genere diverso, che appartengono allo stesso periodo e allo stesso contesto. Ulteriore operazione sarà confrontarlo con altri testi tematicamente affini, ma appartenenti a momenti e luoghi diversi della letteratura mondiale (individuazione di topoi). giudizio personale motivato sull’efficacia del testo rispetto agli scopi dell’autore.

RICEZIONE n n diffusione del testo (ed eventualmente dell'opera di cui fa parte); breve

RICEZIONE n n diffusione del testo (ed eventualmente dell'opera di cui fa parte); breve ma aggiornato panorama critico.

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA n n n Azaustre. A- Casas. J, Manual de retórica española, Barcelona,

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA n n n Azaustre. A- Casas. J, Manual de retórica española, Barcelona, Ariel, 1997. Baehr R. , Manual de versificación española, Madrid, Ed. Gredos, 1997. García Berrio A e Huerta Calvo J. , Los géneros literarios: sistema e historia, Madrid, Cátedra, 1995. Lapesa R, Introducción a los estudios literarios, Madrid, Cátedra, 1991. Lausberg H. , Elementi di retorica, Bologna, Il Mulino, 2002. Lausberg H. , Manual de retórica literaria, Madrid, Gredos, 1975. López Estrada F. , Métrica española del siglo XX, Madrid, Ed. Gredos, 1987. Luján Atienza A. L. , Cómo se comenta un poema, Madrid, Síntesis, 1999. Marchese A. , l’Officina della poesia, Milano, Arnoldo Modadori Editore, 1991 Mortara Garavelli B. , Manuale di retorica, Bompiani, 2003. Quilis A, Métrica española, ed. Actualizada y ampliada, Barcelona, Ariel, 2001.

SITI UTILI n n www. cervantes. es www. cervantesvirtual. com www. rae. es www.

SITI UTILI n n www. cervantes. es www. cervantesvirtual. com www. rae. es www. isii. it

Testi da analizzare n Soneto gongorino en que el poeta manda a su amor

Testi da analizzare n Soneto gongorino en que el poeta manda a su amor una paloma (da Sonetos del amor oscuro di Federico García Lorca) Este pichón del Turia que te mando, de dulces ojos y de blanca pluma, sobre laurel de Grecia vierte y suma llama lenta de amor do estoy para(n)do. Su cándida virtud, su cuello blando, en limo doble de caliente espuma, con un temblor de escarcha, perla y bruma la ausencia de tu boca está marcando. Pasa la mano sobre su blancura y verás qué nevada melodía esparce en copos sobre tu hermosura. Así mi corazón de noche y día, preso en la cárcel del amor oscura, llora, sin verte, su melancolía

¡Ay voz secreta del amor oscuro! n n Ay voz secreta del amor oscuro

¡Ay voz secreta del amor oscuro! n n Ay voz secreta del amor oscuro ¡ay balido sin lanas! ¡ay herida! ¡ay aguja de hiel, camelia hundida! ¡ay corriente sin mar, ciudad sin muro! ¡Ay noche inmensa de perfil seguro, montaña celestial de angustia erguida! ¡ay perro en corazón, voz perseguida! ¡silencio sin confín, lirio maduro! Huye de mí, caliente voz de hielo, no me quieras perder en la maleza donde sin fruto gimen carne y cielo. Deja el duro marfil de mi cabeza, apiádate de mí, ¡rompe mi duelo! ¡que soy amor, que soy naturaleza!

El poeta dice la verdad Quiero llorar mi pena y te lo digo para

El poeta dice la verdad Quiero llorar mi pena y te lo digo para que tú me quieras y me llores en un anochecer de ruiseñores con un puñal, con besos y contigo. Quiero matar al único testigo para el asesinato de mis flores y convertir mi llanto y mis sudores en eterno montón de duro trigo. Que no se acabe nunca la madeja del te quiero me quieres, siempre ardida con decrépito sol y luna vieja. Que lo que no me des y no te pida será para la muerte, que no deja ni sombra por la carne estremecida.

El poeta habla por teléfono con el amor n Tu voz regó la duna

El poeta habla por teléfono con el amor n Tu voz regó la duna de mi pecho en la dulce cabina de madera. Por el sur de mis pies fue primavera y al norte de mi frente flor de helecho. Pino de luz por el espacio estrecho cantó sin alborada y sementera y mi llanto prendió por vez primera coronas de esperanza por el techo. Dulce y lejana voz por mí vertida. Dulce y lejana voz por mí gustada. Lejana y dulce voz amortecida. Lejana como oscura corza herida. Dulce como un sollozo en la nevada. ¡Lejana y dulce en tuétano metida!