Saturno Il nome Saturno deriva dal Dio Romano
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Saturno Il nome Saturno deriva dal Dio Romano dell'agricoltura, corrispondente del Dio Greco Kronos. Saturno essendo uno dei pianeti più visibili a occhio nudo è noto fin dall'antichità. Nella mitologia mesopotamica era conosciuto come Nimib (discendente del Dio Sole). Era inoltre il protettore degli uomini dalle malattie causate dai demoni.
Posizione e Distanze Saturno è il sesto pianeta del sistema solare per distanza dal sole ed è il secondo più grande dopo Giove. La distanza tra il Sole e Saturno è di circa 1426 milioni di KM. La distanza media tra la Terra e Saturno è di 930 milioni di KM.
Osservazione Saturno ha un raggio medio 9, 5 volte quello della Terra e una massa 95 volte superiore a quella terrestre. Saturno presenta anche degli anelli che consistono in particelle di ghiacci e polveri di silicati. La luminosità di Saturno dipende anche dalla posizione degli anelli, e, come alcuni corpi del sistema solare può venire occultato dalla Luna.
Composizione Saturno è costituito dal 75% di idrogeno e il 25% di elio, con tracce d'acqua, metano ed ammoniaca. Nello strato esterno è presente un'atmosfera dove si alternano fasce chiare e scure parallele all'equatore.
Geologia Il pianeta ha un colore giallastro, dovuto alle nubi che lo ricoprono. Come su Giove anche su Saturno ci sono tempeste e vortici e ancora paragonandola a Giove, anche Saturno non possiede una vera e propria superficie. Non c'è separazione tra atmosfera e interno del pianeta: scendendo verso il centro, si incontra gas sempre più denso e caldo.
Missioni spaziali L'esplorazione di Saturno è avvenuta esclusivamente tramite l'ausilio di sonde spaziali (Voyager 1, 2 e Pioneer 11) prive di equipaggiamento umano. Le sonde che l'hanno visitato non vi sono atterrate in quanto non possieda una superficie solida. Saturno è stato visitato per la prima volta da Pioneer 11 nel 1979, la sonda ha visitato il pianeta a una distanza di 20 000 KM dalle nubi superiori. Pioneer 11 ha anche visitato gli anelli e ha scoperto che gli spazi scuri tra gli anelli non sono privi di materiali.