SARA PELLEGRINI LENTEZZA E VELOCIT ESECUTIVA COME INDICATORE

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SARA PELLEGRINI LENTEZZA E VELOCITÀ ESECUTIVA COME INDICATORE FUNZIONALE IN MUSICA MACERATA 2018

SARA PELLEGRINI LENTEZZA E VELOCITÀ ESECUTIVA COME INDICATORE FUNZIONALE IN MUSICA MACERATA 2018

CRITERI: INDICATORI STRATEGICI P. CRISPIANI 2011 Regime ecologico Regime dinamico Efficienza prassico – motoria

CRITERI: INDICATORI STRATEGICI P. CRISPIANI 2011 Regime ecologico Regime dinamico Efficienza prassico – motoria Operativismo Protagonismo Mentalismo Sequenzialità Metacognizione Interazionismo Vocazione formativa Coerenza Coesione l Sara Pellegrini Copyright 2014; 2016

Lentezza e velocità esprimono una parziale regolazione cognitiva e motoria. Interruzioni Sostituzioni Stancabilità Evitamento

Lentezza e velocità esprimono una parziale regolazione cognitiva e motoria. Interruzioni Sostituzioni Stancabilità Evitamento Irregolarità nella scrittura e preferenza dello stampato maiuscolo Incertezze Scarsa coscienza delle azioni Copyright Sara Pellegrini 2014; 2016

Pertanto il soggetto si attiva con lentezza e con lentezza chiude l’azione fuori tempo:

Pertanto il soggetto si attiva con lentezza e con lentezza chiude l’azione fuori tempo: l’energia cerebrale necessaria allo scorrimento dell’azione nello spazio e nel tempo, ovvero in successione, è attivata con un’allerta debole. Lento o irruento Copyright Sara Pellegrini 2014; 2016

SI MANIFESTA IN Balli di gruppo Attraversamento della strada Giochi o gioco sport Eloquio

SI MANIFESTA IN Balli di gruppo Attraversamento della strada Giochi o gioco sport Eloquio nel gruppo Reazione ai messaggi verbali Attivazione nei cambi di attività Orientarsi

STRUTTURE TEMPORALI Le durate: è fondamentale riconoscere ciò che dura più o meno a

STRUTTURE TEMPORALI Le durate: è fondamentale riconoscere ciò che dura più o meno a lungo, apprezzare le ugualianze e le differenze. Le strutture ritmiche: rappresentano una successione di elementi che non sono uguali tra di loro e rappresenta sul piano spaziale la percezione delle forme di un insieme. Progredisce dal semplice al complesso

 Segmentazione Riscrizione Sequenzializzazione Rotazione mentale

Segmentazione Riscrizione Sequenzializzazione Rotazione mentale

QUINDI Favorire ritmi corporei spontanei per poi dare loro la possibilità di sincronizzarli a

QUINDI Favorire ritmi corporei spontanei per poi dare loro la possibilità di sincronizzarli a supporti sonori adatti Educare alla segmentazione Educare alla sequenzializzazione dei ritmi o strutture ritmiche.

FLUENCY Azioni organizzate con anticipo in maniera sequenziale secondo un uso corretto e predittivo.

FLUENCY Azioni organizzate con anticipo in maniera sequenziale secondo un uso corretto e predittivo. Tale organizzazione si espande nello spazio e nel tempo secondo successioni direzionali, ovvero debbono indurre la continuità dell’azione e la costanza dell’esecuzione. Attivano e dis-attivano l’incipit e il frenaggio, ovvero sollecitano l’attivazione elettrica cerebrale e il suo arresto contestuale. Copyright Sara Pellegrini 2014; 2016

Contestualità Azione l Inter - retroazione Sara Pellegrini Copyright 2014; 2016

Contestualità Azione l Inter - retroazione Sara Pellegrini Copyright 2014; 2016

Favorire la sintonizzazione emisferica, di modo che il soggetto possa compiere movimenti alternati. Favorire

Favorire la sintonizzazione emisferica, di modo che il soggetto possa compiere movimenti alternati. Favorire le regolarità delle azioni. Copyright Sara Pellegrini 2014; 2016

DALL’OSSERVAZIONE CLINICA P. CRISPIANI nella corsa lentezza nel frenaggio, travolge tutto quello che trova

DALL’OSSERVAZIONE CLINICA P. CRISPIANI nella corsa lentezza nel frenaggio, travolge tutto quello che trova al suo passaggio; quando deve svoltare a destra o a sinistra, curva con ritardo; nello scendere liberamente le scale salta, inizialmente, alla fine, si lancia perde spesso l’equilibrio soprattutto quando si trova in mezzo al gruppo Sara Pellegrini Copyright 2016

A tre comandi dei bambini perdono la sequenza: o sbagliano il movimento o si

A tre comandi dei bambini perdono la sequenza: o sbagliano il movimento o si fermano e non sanno come continuare. Alcuni si mostrano impacciati, disorientati, guardano smarriti i compagni perché non sanno come andare avanti; altri manifestano disordini esecutivi: non rispettano l’ordine sequenziale. Non ascoltano le consegne: parlano in continuazione, si muovono per conto proprio, correndo nel salone senza meta Sara Pellegrini Copyright 2016

 CLUMSINESS TEST DI HEAD-PIAGET TRIANGOLO DI VAYER DISMETRIA INDICE-NASO ALLACCIATURE SEQUENZA DI TRE

CLUMSINESS TEST DI HEAD-PIAGET TRIANGOLO DI VAYER DISMETRIA INDICE-NASO ALLACCIATURE SEQUENZA DI TRE AZIONI Sara Pellegrini Copyright 2016

MUSICA - COGNITIVITÀ Simbolico Somatosensoriale Logico – classificazione. Struttura formale del pensiero, struttura visiva

MUSICA - COGNITIVITÀ Simbolico Somatosensoriale Logico – classificazione. Struttura formale del pensiero, struttura visiva della composizione nella sua espressione grafica (partitura), struttura sonora nella sua ricreazione esecutiva. Cognitivo – seriazione e sequenzializzazione

LINGUAGGIO GLOBALIZZANTE Suono e ritmo Melodia e intervalli, sincronia, armonia Esecuzione, interpretazione dell’edecutore/ascoltatore dei

LINGUAGGIO GLOBALIZZANTE Suono e ritmo Melodia e intervalli, sincronia, armonia Esecuzione, interpretazione dell’edecutore/ascoltatore dei segni musicali Codice di segni musicali

Il linguaggio verbale non è possibile senza il linguaggio sonoro. Parola e musica sono

Il linguaggio verbale non è possibile senza il linguaggio sonoro. Parola e musica sono gemelle. Sono simboli complementari e possiedono proprietà comuni tramite l’attivazione dei processi cognitivi. Attività del pensare con i suoni: immaginazione: es. codice ritmico che possa essere compreso da tutti

4/4 semibreve 2/4 minima ¼ semiminima 1/8 croma

4/4 semibreve 2/4 minima ¼ semiminima 1/8 croma

Il bambino è sollecitato a suonare tutto Dal suo corpo agli oggetti agli strumenti

Il bambino è sollecitato a suonare tutto Dal suo corpo agli oggetti agli strumenti per poter fare esperienza del linguaggio sonoro Formazione della mente e del pensiero

 La voce è lo strumento e l’organo musicale per eccellenza

La voce è lo strumento e l’organo musicale per eccellenza

PER Sintonizzazione Praticare un dialogo che è uno scambio di codici sonori e linguistici

PER Sintonizzazione Praticare un dialogo che è uno scambio di codici sonori e linguistici tra l’intenzione comunicativa e la disponibilità del ricevente

1 Favorire ritmi corporei spontanei per poi dare loro la possibilità di sincronizzarli a

1 Favorire ritmi corporei spontanei per poi dare loro la possibilità di sincronizzarli a supporti sonori adatti

2 Educare alla sequenzializzazione dei ritmi o strutture ritmiche.

2 Educare alla sequenzializzazione dei ritmi o strutture ritmiche.

3 Sincronizzazione e rilassamento

3 Sincronizzazione e rilassamento

4 Produzione musicale

4 Produzione musicale

AMBIENTE setting

AMBIENTE setting

FASI La fase compositiva La fase dell’ascolto. L’ascoltatore è un ricompositore La fase di

FASI La fase compositiva La fase dell’ascolto. L’ascoltatore è un ricompositore La fase di educazione musicale Il silenzio il suono e la voce

ESERCIZI Protomusicali (ludicità) e provenienza dei suoni Suonare il corpo- intensità Movimento libero Trovare

ESERCIZI Protomusicali (ludicità) e provenienza dei suoni Suonare il corpo- intensità Movimento libero Trovare delle regole Movimenti ritmici – compagno /strumento Taglialegna, orso Giochi di simultaneità ritmica 2/4 1/4

Scoperta della pausa e del silenzio Pausa e silenzio

Scoperta della pausa e del silenzio Pausa e silenzio

ATTIVITÀ PROTOMUSICALI Si chiede al bambino di stare ad occhi chiusi, produzione diffusa in

ATTIVITÀ PROTOMUSICALI Si chiede al bambino di stare ad occhi chiusi, produzione diffusa in vari punti della stanza. Il b. dice dove oppure se è vicino o lontano Si nasconde un oggetto, suono e il più veloce lo trova.

INTENSITÀ Suona il corpo percuote l’oggetto musicale Si ascolta un brano in classe e

INTENSITÀ Suona il corpo percuote l’oggetto musicale Si ascolta un brano in classe e fuori dalla classe Più forte- meno forte

ALTEZZA DEI SUONI Cantare una lettera/frase in crescendo o in decrescendo Versare l’acqua fino

ALTEZZA DEI SUONI Cantare una lettera/frase in crescendo o in decrescendo Versare l’acqua fino all’altezza del suono desiderato

TIMBRO Tamburo e pianoforte Strumenti colti e poveri

TIMBRO Tamburo e pianoforte Strumenti colti e poveri

TEMPO Cantare una frase Lento, veloce, lentissimo. Velocissimo Frasi in successione Nel brano individuare

TEMPO Cantare una frase Lento, veloce, lentissimo. Velocissimo Frasi in successione Nel brano individuare parti lente e veloci

RITMI Battito cardiaco Respirazione Movimento delle palpebre Battere le mani Corpo che suona

RITMI Battito cardiaco Respirazione Movimento delle palpebre Battere le mani Corpo che suona

SEQUENZIALIZZAZIONI dadi

SEQUENZIALIZZAZIONI dadi

FIABE ANIMATE CARATTERISTICHE: IMPROVVISAZIONE E DIVERTIMENTO. L’ERRORE È VISTO COME PARTE DEL PROCESSO. La

FIABE ANIMATE CARATTERISTICHE: IMPROVVISAZIONE E DIVERTIMENTO. L’ERRORE È VISTO COME PARTE DEL PROCESSO. La sonorizzazione di una fiaba è chiamata animazione. Occorre trasferire un racconto da un livello puramente immaginativo ad uno più visibile Es. fantastico, mimico, gestuale, grafico Fasi: lettura animata dell’adulto, Analisi per la comprensione, rappresentazione grafica, drammatizzazione

APPROCCIO E MOTIVAZIONE Cosa hai visto? Cosa facevano/dicevano? Come parlavano? C’era la musica?

APPROCCIO E MOTIVAZIONE Cosa hai visto? Cosa facevano/dicevano? Come parlavano? C’era la musica?

ANIMAZIONE CORPOREA Mimo di ruoli e figure Cercare oggetti al buio Intervento dell’adulto per

ANIMAZIONE CORPOREA Mimo di ruoli e figure Cercare oggetti al buio Intervento dell’adulto per orientare le attività Intervento degli agenti atmosferici pesante-leggero; caldo-freddo; rilassato-contratto; stanco -energico Incontrarsi, salutarsi, divertirsi, annoiarsi

ANIMAZIONE NARRATIVA Es. La regina di cuori in Francia… Sviluppi narrativi di situazioni inconsuete.

ANIMAZIONE NARRATIVA Es. La regina di cuori in Francia… Sviluppi narrativi di situazioni inconsuete. . Es Cosa fa un topolino nella scuola?

FORME RAPPRESENTATIVE Marionette Burattini Fingers

FORME RAPPRESENTATIVE Marionette Burattini Fingers

 Crispiani P. - Pellegrini S. , Le vie della pedagogia. Tra linguaggi ambiente

Crispiani P. - Pellegrini S. , Le vie della pedagogia. Tra linguaggi ambiente e tecnologie. EUM, Macerata 2016. Pellegrini S. (2014), “Giochi ed artefatti oggettuali ludici per l’attivazione delle funzioni prassico-motorie fluide e sequenziali”, in Sidoti E. (a cura), Dentro la dislessia, Junior, Bergamo, pp. 221 -238. ISBN 978 -88 -8434 -708 -4. Pellegrini S. (2013), “ The relationship between learning and technology in Human Formation”, (a cura di) Ramik Mazewska I. et Zolkoska T. , Special education: learning, education and rehabilitation, Uniwersytet Szczecinski, Szczecin (PL), pp. 36 -42. ISBN 978 -83 -64277 -05 -4. Pellegrini S. (2006), ”Disturbi specifici di apprendimento e trattamento educativo”, in Serio N. , Moliterni P. (a cura), Qualità della didattica, qualità dell’integrazione. Dal dire al fare, Gulliver, Vasto, pp. 202 -217. ISBN/ISSN: 88 -6013014 -X. Crispiani P. - Pellegrini Sara. (2006), Dislessia-Disgrafia. Azione 7 – I Barrages, Junior, Bergamo, ISBN: 88 -8434 -248 -1. Pellegrini S. (2004), E. Morin e l’educazione complessa, in Annali della Facoltà di scienze della formazione I. 1. , Università degli Studi di Macerata, Macerata (Italy), pp. 97 -116. ISBN 88 -8147 -416 -6