SAPER SCEGLIERE LE PIANTE IN VIVAIO Scelte accurate

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SAPER SCEGLIERE LE PIANTE IN VIVAIO Scelte accurate per avere ottimi risultati in giardino

SAPER SCEGLIERE LE PIANTE IN VIVAIO Scelte accurate per avere ottimi risultati in giardino

IL RUOLO DELLE PIANTE Ø Ø Ø Ø Funzione ecologico–ambientale: accrescono il valore ecologico

IL RUOLO DELLE PIANTE Ø Ø Ø Ø Funzione ecologico–ambientale: accrescono il valore ecologico e la biodiversità Funzione climatica: contribuiscono mitigare gli effetti negativi sul clima causati dall’uomo, controbilanciando l’effetto serra tramite la produzione di ossigeno e l’assorbimento di CO 2; Funzione igienico–sanitaria: legata alla depurazione chimica dell’atmosfera, alla fissazione dei gas tossici, alla depurazione batteriologica e al filtraggio delle polveri sottili e di altri agenti inquinanti; Funzione termoregolatrice: grazie all’effetto dell’aumento dell’evapotraspirazione, sono capaci di contenere l’aumento delle temperature nelle stagioni estive; Funzione di riduzione dell’inquinamento acustico: dato dalla naturale capacità fonoassorbente delle piante; Funzione protettiva e di tutela dei suoli: grazie alle loro radici da fenomeni di cedimenti strutturali Funzione estetica e decorativa: migliorano la qualità della percezione visiva, generando effetti benefici anche sotto il profilo psicologico per le persone

COME SCEGLIERE LE PIANTE GIUSTE Il successo o insuccesso di una piantumazione dipende da

COME SCEGLIERE LE PIANTE GIUSTE Il successo o insuccesso di una piantumazione dipende da diversi fattori: Ø La natura del terreno Ø Condizioni climatiche del luogo di impianto Ø Preparazione del terreno Ø Caratteristiche genetiche della pianta Ø Caratteristiche morfologiche della pianta

LE CARATTERISTICHE GENETICHE Sono caratteristiche invariabili della pianta, legate al ciclo vitale e alle

LE CARATTERISTICHE GENETICHE Sono caratteristiche invariabili della pianta, legate al ciclo vitale e alle esigenze di Ø Luce Ø Acqua Ø Temperatura Ø PH terreno

LE PIANTE E IL LORO CICLO VITALE La vita delle piante è scandita da

LE PIANTE E IL LORO CICLO VITALE La vita delle piante è scandita da alcuni momenti principali: la germinazione, la fioritura, la maturazione dei frutti, la senescenza. In base al tempo che impiegano a compiere tutto il ciclo si dividono in: Ø Annuali Ø Biennali Ø Perenni

LUCE Le piante hanno bisogno di una certa quantità di luce per questo si

LUCE Le piante hanno bisogno di una certa quantità di luce per questo si distinguono in: Ø Piante da pieno sole: quelle che hanno bisogno di sole mattino e pomeriggio, o solo pomeriggio. Ø Piante da mezz’ombra: quelle che hanno bisogno del sole del mattino o quello del tardo pomeriggio Ø Piante da ombra: quelle che hanno bisogno di poche ore di sole

ACQUA Le piante hanno esigenze idriche dipendono dalla specie e come tali vanno rispettate:

ACQUA Le piante hanno esigenze idriche dipendono dalla specie e come tali vanno rispettate: Piante che vivono immerse nell’acqua (ninfee) Ø Piante che vivono in ambienti umidi (salici, equiseto, pioppo, ontano nero) Ø Ø Piante con esigenze idriche intermedie Ø Piante che sopportano ambienti molto secchi (piante grasse)

TEMPERATURA Ø La temperatura condiziona l’attività fotosintetica e per ogni specie ci sono dei

TEMPERATURA Ø La temperatura condiziona l’attività fotosintetica e per ogni specie ci sono dei limiti al di sotto o al di sopra dei quali le piante non possono andare Ø Il momento critico per i vegetali è quando la temperatura si avvicina allo 0° Ø Per le specie caducifoglie, il calo di temperature provoca la perdita delle foglie come difesa dal possibile congelamento dei tessuti

IL PH E IL TERRENO Il ph del terreno è determinante per l’assorbimento degli

IL PH E IL TERRENO Il ph del terreno è determinante per l’assorbimento degli elementi nutritivi disponibili nell’acqua In base al PH, i terreni si distinguono in: Ø Terreni acidi < di 6. 5 Ø Terreni neutri da 6, 6 a 7, 3 Ø Terreni basici > di 7, 3 La condizione di neutralità è quella più favorevole all’assorbimento di sostanze nutritive ad eccezione del ferro che si rende più solubile in terreno acido

LE PIANTE E IL PH Per questo motivo è importante sapere che alcune piante

LE PIANTE E IL PH Per questo motivo è importante sapere che alcune piante si sono adattate a terreni acidi e l’assorbimento di elementi nutritivi per la loro sopravvivenza risulterebbe difficile in altre condizioni

ELENCO PIANTE ACIDOFILE • Abete bianco Abete rosso Acero giapponese Acero palmato Betulla Castagno

ELENCO PIANTE ACIDOFILE • Abete bianco Abete rosso Acero giapponese Acero palmato Betulla Castagno Faggio Liquidambar Sequoia • Andromede Azalee Camelie Corbezzolo Eriche Gardenie Hamamelis • Calle Kalmie Clivie Leucothoe Dicentre Magnolie Equiseti Mimose Felci Mirtilli Gigli Ortensie Vinca Pieris Rododendri Arbusti Alberi Erbacee Bulbose

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

LA FORMA E LO SVILUPPO NATURALE. Strisciante Eretta Rampicante Le dimensioni che raggiungono le

LA FORMA E LO SVILUPPO NATURALE. Strisciante Eretta Rampicante Le dimensioni che raggiungono le piante sono importanti per capire le distanze da tenere, non solo fra le stesse ma anche da strutture circostanti per evitare tagli eccessivi o addirittura espianti!!

ALBERI ORNAMENTALI

ALBERI ORNAMENTALI

LA STRUTTURA NATURALE DELL’ALBERO Ø Ogni albero ha una forma tipica che dipende dalle

LA STRUTTURA NATURALE DELL’ALBERO Ø Ogni albero ha una forma tipica che dipende dalle condizioni ambientali in cui vive Ø La forma Non è un fatto estetico Ø La forma piramidale conica dell’abete consente di resistere alle forti nevicate e alle raffiche di vento. Ø La forma espansa consente di ottenere maggior superficie per un’adeguata fotosintesi. Ø Mantenere la forma e portamento è importante per mantenere l’albero sano e sicuro.

PORTAMENTO DELL’ALBERO 1) Fastigiato 2) Ombrellifera 3) Ovoidale 4) Arrotondato 5) Conico 6) Piangente

PORTAMENTO DELL’ALBERO 1) Fastigiato 2) Ombrellifera 3) Ovoidale 4) Arrotondato 5) Conico 6) Piangente

LA CHIOMA La chioma deve essere ben conformata Se l’albero è strutturalmente ben formato,

LA CHIOMA La chioma deve essere ben conformata Se l’albero è strutturalmente ben formato, esso non richiederà grossi interventi di correzione negli anni successivi al trapianto, perché verranno effettuate periodiche potature di innalzamento alla base della chioma per favorirne l’innalzamento.

LE BRANCHE PRINCIPALI 1)Devono essere ben distanziate e distribuite lungo il tronco 2) Non

LE BRANCHE PRINCIPALI 1)Devono essere ben distanziate e distribuite lungo il tronco 2) Non devono essere presenti branche con diametro maggiore a un 1/3 del tronco 3) Non devono essere presenti branche verticali

LA FRECCIA APICALE 1) Deve essere a guida centrale e ben visibile e unica

LA FRECCIA APICALE 1) Deve essere a guida centrale e ben visibile e unica 2) Deve coprire almeno i 2/3 dell’altezza totale della pianta 3) Non sbilanciata da una parte sola (chiome disarmoniche, filate e sbilanciate spesso sono causa di fittezza di allevamento per anni in vivaio e quindi di scarse lavorazioni)

POTATURE ECCESSIVE Ø Ø Distruggono per sempre il portamento e la forma della chioma

POTATURE ECCESSIVE Ø Ø Distruggono per sempre il portamento e la forma della chioma Inducono uno squilibrio, soprattutto ormonale, in tutta la pianta Dal punto di vista estetico, un albero privato della sua forma naturale non è più lo stesso albero. Perdita di valore economico

IL FUSTO Il fusto deve essere Ø Unico (non si considerano alberi policormici) Ø

IL FUSTO Il fusto deve essere Ø Unico (non si considerano alberi policormici) Ø Ø Il più diritto possibile Con un’inarcatura massima di 5° Non deve avere ferite Deve essere privo di codominanze (presenza di rami di pari vigore inseriti alla stessa altezza). Il colletto deve essere Ø Integro Ø Non presentare calli di cicatrizzazione

LE RADICI L’apparato radicale svolge una funzione importantissima in quanto fornisce alla pianta l’approvvigionamento

LE RADICI L’apparato radicale svolge una funzione importantissima in quanto fornisce alla pianta l’approvvigionamento di acqua di sostanze nutritive e assicura alla pianta l’ancoraggio al suolo.

LAVORAZIONI DELLE RADICI IN VIVAIO Devono garantire: Ø Sviluppo di un apparato radicale ben

LAVORAZIONI DELLE RADICI IN VIVAIO Devono garantire: Ø Sviluppo di un apparato radicale ben proporzionato e privo di deformazioni Ø Il numero e dimensioni delle radici devono essere sufficienti a soddisfare le esigenze della pianta in fatto di approvvigionamento di acqua e nutrienti nelle fasi post-impianto. Ø Equilibrio chioma/radici

SONO DA EVITARE PIANTE CON … Evidenti amputazioni delle radici: di grosse dimensioni (3

SONO DA EVITARE PIANTE CON … Evidenti amputazioni delle radici: di grosse dimensioni (3 cm) perché indicano un apparato radicale fortemente ridotto rispetto a quello originario e che ha sostenuto lo sviluppo della pianta in vivaio Radici a “zampa d’anatra”: sviluppate tutte nella stessa direzione Radici spiralizzate: può succedere che il fittone, una volta raggiunto il fondo del contenitore continui a crescere dando origine ad una sorta di spirale Radici con sintomi di marciume: le radici devono essere di colore bianco, non marrone

SCEGLIERE PIANTE A RADICE NUDA Rappresenta oggi una pratica di gran successo e permette

SCEGLIERE PIANTE A RADICE NUDA Rappresenta oggi una pratica di gran successo e permette di risparmiare rispetto all'acquisto di piante coltivate in terra.

DI COSA SI TRATTA … Ø Quasi sempre si tratta di piante decidue, che

DI COSA SI TRATTA … Ø Quasi sempre si tratta di piante decidue, che vengono cresciute in campi ed estirpate in fase di dormienza (alberi o arbusti da frutto, rose e alcune ornamentali. . ) Ø Per trasportarle più facilmente, l’apparato radicale, ripulito di tutta la terra circostante, viene protetto con segatura umida e avvolto in plastica. Ø Alcune volte le radici vengono semplicemente fasciate per il trasporto. Ø I vivaisti procedono a mettere le piante in contenitori oppure le conservano con le radici immerse in segatura o trucioli umidi.

VANTAGGI Ø Varietà: Maggiori varietà disponibili nei vivai perché occupano meno spazio Ø Prezzo:

VANTAGGI Ø Varietà: Maggiori varietà disponibili nei vivai perché occupano meno spazio Ø Prezzo: costano il 30 -50% in meno rispetto a quelle coltivate in vaso, di medesima dimensione. Ø Maggior massa radicale: studi hanno dimostrato che hanno il 200% di radici in più rispetto a piante vendute con l’apparato radicale imballato e contenuto in teli con il pane di terra intatto Ø Maggior maneggevolezza: sono più leggere, quindi possono essere trasportate direttamente a casa Ø Migliori prestazioni: Vengono messe a dimora durante il periodo di dormienza, lasciando più tempo a disposizione per la crescita delle radici

SVANTAGGI Ø Periodo d’impianto più breve: solo nel periodo di dormienza in autunno, o

SVANTAGGI Ø Periodo d’impianto più breve: solo nel periodo di dormienza in autunno, o inizio primavera, prima dell’apertura delle gemme. Ø Disponibilità limitata: le piante a radice nuda sono vendute solo periodi di tempo limitati Ø Età di messa a frutto: le piante da frutto sono astoni di un anno per questo motivo entrano in produzione più tardi rispetto a quelle coltivate in vaso. Ø Potatura: la potatura vera e propria di allevamento deve essere eseguita dall'acquirente

SCEGLIERE PIANTE IN VASO Vantaggi: Ø Periodo d’impianto più lungo (prestare attenzione per alberi

SCEGLIERE PIANTE IN VASO Vantaggi: Ø Periodo d’impianto più lungo (prestare attenzione per alberi da frutto, evitare periodo di fioitura per l’impianto) Ø Età di messa a frutto Ø Potatura di impianto Ø Disponibilità nei vivai prolungata nel tempo Svantaggi: Ø Costi Ø Spiralizzazione radici

ARBUSTI

ARBUSTI

FRA ALBERI E ERBE Fungono da elementi equilibratori fra alberi ed erbe, l’imponenza dei

FRA ALBERI E ERBE Fungono da elementi equilibratori fra alberi ed erbe, l’imponenza dei primi con la delicata “inconsistenza” delle seconde. Un giardino non riesce a stare in piedi senza un ragionevole ricorso agli arbusti Sono attraenti grazie all’enorme varietà di forme, fogliame, fiori, colori e profumi.

COSA VALUTARE Ø Il contesto e lo spazio Ø Le dimensioni naturali Il portamento:

COSA VALUTARE Ø Il contesto e lo spazio Ø Le dimensioni naturali Il portamento: strisciante, eretto, rampicante Fioritura: periodo, durata e colore dei fiori Piante sempreverdi o foglia caduca Chioma sana priva di parassiti e sintomi di carenze nutrizionali Ø Ø Ø Ø Fusti e rami in equilibrio Radici sane e ben sviluppate Tossicità di alcune varietà

PIANTE ERBACEE Impiegate a scopo ornamentale per decorare impreziosire e colorare il giardino o

PIANTE ERBACEE Impiegate a scopo ornamentale per decorare impreziosire e colorare il giardino o il terrazzo, utilizzate per fiori recisi e ortaggi

COSA VALUTARE Ø Ø Ø Ø Ø Il contesto e lo spazio Le dimensioni

COSA VALUTARE Ø Ø Ø Ø Ø Il contesto e lo spazio Le dimensioni naturali Il portamento: strisciante, eretto, rampicante Il ciclo vitale: annuale, biennale, perenne Fioritura: colori e periodo Chioma sana: priva di parassiti e sintomi di carenze nutrizionali Lo stato idrico: l’acqua, per le erbacee, è fondamentale per il sostegno, carenza può provocare forti stress Radici: prive di marciumi Tossicità

 LO STATO DI SALUTE Ø Controllare che non ci siano sintomi che indicano

LO STATO DI SALUTE Ø Controllare che non ci siano sintomi che indicano la presenza di parassiti. Ø Controllare che non ci siano sintomi di carenze nutrizionali.

 INSETTO DANNO AFIDE

INSETTO DANNO AFIDE

INSETTO DANNO MOSCA BIANCA LARVA DEFOGLIATRICE

INSETTO DANNO MOSCA BIANCA LARVA DEFOGLIATRICE

 INSETT 0 DANNO

INSETT 0 DANNO

FUNGHI TICCHILATURA OIDIO FULIGGINE RUGGINE

FUNGHI TICCHILATURA OIDIO FULIGGINE RUGGINE

CANCRO

CANCRO

 CARENZE NUTRIZIONALI

CARENZE NUTRIZIONALI

TOSSICITÀ DI ALCUNE PIANTE Conoscere le piante velenose e gli effetti, a volte anche

TOSSICITÀ DI ALCUNE PIANTE Conoscere le piante velenose e gli effetti, a volte anche fatali, che possono comportare sulla salute è molto importante per riuscire a difendersi dai pericoli in caso di contatto o di ingestione Non solo evitare il problema, è importante Educare!!

QUALI PIANTE… Azalea La sua tossicità causa, in genere, un’irritazione alla gola. In caso

QUALI PIANTE… Azalea La sua tossicità causa, in genere, un’irritazione alla gola. In caso di ingestione accidentale da parte dei bambini, i sintomi possono estendersi a vomito e diarrea. Nei casi più gravi si possono verificare anche convulsioni e rallentamento del battito cardiaco. Gelsomino La tossicità del gelsomino risiede nelle bacche e gli effetti negativi si presentano quindi solo per ingestione. Provoca disturbi gastrointestinali e diarrea. Calla Tutta la pianta è esposta al pericolo di intossicazione, che può avvenire sia per contatto, sia per ingestione. In caso di contatto, si possono presentare bruciori locali. In caso di ingestione, le sue sostanze tossiche possono generare dolori addominali, nausea, vomito e diarrea. La stessa cosa vale anche per l’Iris. Glicine Le parti tossiche di questa pianta sono rappresentate da fiori e semi. Coloro che rischiano maggiormente l’intossicazione sono i bambini, perché, anche in questo caso, può avvenire solo per ingestione. I disturbi sono vomito, diarrea, nausea e dolori addominali. Tasso Ogni sua parte è tossica e bisogna prestare attenzione soprattutto alle sue bacche. Contiene alcaloidi cardiotossici, come la tassina, che possono rivelarsi letali e provocare la morte improvvisa per paralisi cardiaca o respiratoria. Causa tremori, problemi respiratori, debolezza e problemi cardiaci. Oleandro Tutta la pianta risulta essere tossica: l’ingestione delle sue parti causa tachicardia, disturbi gastrici e del sistema nervoso centrale. L’ingestione anche di piccole parti potrebbe causare la morte di un bambino.

PIANTE VELENOSE DEL BOSCO Erica Le tossine sono presenti nei suoi fiori. Possono provocare

PIANTE VELENOSE DEL BOSCO Erica Le tossine sono presenti nei suoi fiori. Possono provocare bruciore alla gola e, in caso di ingestione, vomito, diarrea, ma anche problemi più gravi come disturbi al cuore e convulsioni. Ginestra Tutti i suoi componenti sono tossici e l’intossicazione avviene per ingestione. La sua pericolosità risiede in una sostanza in essa contenuta molto simile alla nicotina. I sintomi ricorrenti sono il vomito, la tachicardia e le convulsioni. Stramonio Lo stramonio comune, conosciuto anche come erba del diavolo, è una pianta molto velenosa a causa dell’elevata concentrazione di alcaloidi presente soprattutto nei semi. In Italia cresce in tutte le regioni, dalle pianure alle zone sub-montane, spesso vicino ai ruderi e ai margini delle strade. Ha proprietà allucinogene. Se ingerita può provocare grave nausea, crampi, dolori addominali e portare alla morte.

GRAZIE Clara Cardinale

GRAZIE Clara Cardinale