Rut Dalla morte alla vita dallamarezza alla gioia

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Rut Dalla morte alla vita … dall’amarezza alla gioia … Una delicata storia di

Rut Dalla morte alla vita … dall’amarezza alla gioia … Una delicata storia di buoni sentimenti ovvero … «Si può dare di più!»

Il libro di Rut nell’ambito delle cinque müGillôT Rut, Cantico dei Cantici, Qohelet, Lamentazioni,

Il libro di Rut nell’ambito delle cinque müGillôT Rut, Cantico dei Cantici, Qohelet, Lamentazioni, Ester sono considerate come facenti parte di un unico “corpus”, perché sono impiegati come letture per determinate festività Cantico dei Cantici: Pesach Pasqua ebraica: festa primaverile ricorda la liberazione del popolo di Israele dall'Egitto collegata alla festa degli azzimi: primo raccolto dell'orzo (inizio del ciclo della mietitura) (marzo - aprile) Ruth: Festa delle Settimane (Pentecoste = il cinquantesimo giorno) celebrata sette settimane dopo l'offerta del primo raccolto (orzo) legata alla mietitura del grano (fine del ciclo della mietitura) (maggio - giugno) → ciclo della mietitura: settimana di settimane, settimana cosmica, simbologia del sette Lamentazioni: distruzione del Primo Tempio ad opera dei Babilonesi 587 a. C. (in seguito si aggiunge la distruzione del Secondo Tempio ad opera dei Romani 70 d. C. ) digiuno del 9 di Av (luglio - agosto) Qohelet: Festa delle Capanne: legata al raccolto di fine estate chiude il ciclo agricolo e all'equinozio di autunno, dura una settimana, la tradizione la vuole legata alla necessità di dimorare sotto le capanne nei quarant'anni passati nel deserto in realtà festa agricola, importante rito di passaggio tra vecchio e nuovo anno agricolo: precetto costruzione della capanna all'aperto e composizione del lulav con rami di alberi ben determinati: palma, salice, mirto, cedro (settembre - ottobre) Ester: Purim ricorda e celebra la salvezza degli ebrei dallo sterminio ad opera di Ester, moglie del re persiano Assuero (febbraio – marzo), il 14 Adar in campagna e in città non murate, il 15 Adar in città murate …

Capitolo 1 Morte, solitudine e amarezza …

Capitolo 1 Morte, solitudine e amarezza …

L’antefatto Rut 1: 1 Al tempo dei giudici ci fu nel paese una carestia,

L’antefatto Rut 1: 1 Al tempo dei giudici ci fu nel paese una carestia, e un uomo di Betlemme di Giuda andò a stare nelle campagne di Moab con la moglie e i suoi due figli. 2 Quest'uomo si chiamava Elimelec, sua moglie, Naomi, e i suoi due figli, Malon e Chilion; erano efratei, di Betlemme di Giuda. Giunsero nelle campagne di Moab e si stabilirono là. 3 Elimelec, marito di Naomi, morì, e lei rimase con i suoi due figli. 4 Questi sposarono delle moabite, delle quali una si chiamava Orpa, e l'altra Rut; e abitarono là per circa dieci anni. 5 Poi Malon e Chilion morirono anch'essi, e la donna restò priva dei suoi due figli e del marito.

La svolta 6 Allora si alzò con le sue nuore per tornarsene dalle campagne

La svolta 6 Allora si alzò con le sue nuore per tornarsene dalle campagne di Moab, perché nelle campagne di Moab aveva sentito dire che il SIGNORE aveva visitato il suo popolo, dandogli del pane. 7 Partì dunque con le sue due nuore dal luogo dov'era stata, e si mise in cammino per tornare nel paese di Giuda.

In cammino verso Betlemme 8 E Naomi disse alle sue due nuore: «Andate, tornate

In cammino verso Betlemme 8 E Naomi disse alle sue due nuore: «Andate, tornate ciascuna a casa di sua madre; il SIGNORE sia buono con voi, come voi siete state con quelli che sono morti, e con me! 9 Il SIGNORE dia a ciascuna di voi di trovare riposo in casa di un marito!» Le baciò; e quelle si misero a piangere ad alta voce, 10 e le dissero: «No, torneremo con te al tuo popolo» . 11 E Naomi rispose: «Tornate indietro, figlie mie! Perché verreste con me? Ho forse ancora dei figli nel mio grembo che possano diventare vostri mariti? 12 Ritornate, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per risposarmi; e anche se dicessi: "Ne ho speranza", e anche se avessi stanotte un marito, e partorissi dei figli, 13 aspettereste voi finché fossero grandi? Rinuncereste a sposarvi? No, figlie mie! Io ho tristezza molto più di voi, perché la mano del SIGNORE si è stesa contro di me» . 14 Allora esse piansero ad alta voce di nuovo; e Orpa baciò la suocera, ma Rut non si staccò da lei.

Dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò! 15 Naomi

Dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò! 15 Naomi disse a Rut: «Ecco, tua cognata se n'è tornata al suo popolo e ai suoi dèi; torna indietro anche tu, come tua cognata!» 16 Ma Rut rispose: «Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio; 17 dove morirai tu, morirò anch'io, e là sarò sepolta. Il SIGNORE mi tratti con il massimo rigore, se altra cosa che la morte mi separerà da te!» 18 Quando Naomi la vide fermamente decisa ad andare con lei, non gliene parlò più. 19 Così fecero il viaggio assieme fino al loro arrivo a Betlemme.

Arrivo a Betlemme E quando giunsero a Betlemme, tutta la città fu commossa per

Arrivo a Betlemme E quando giunsero a Betlemme, tutta la città fu commossa per loro. Le donne dicevano: «È proprio Naomi? » 20 E lei rispondeva: «Non mi chiamate Naomi; chiamatemi Mara, poiché l'Onnipotente m'ha riempita d'amarezza. 21 Io partii nell'abbondanza, e il SIGNORE mi riconduce spoglia di tutto. Perché chiamarmi Naomi, quando il SIGNORE ha testimoniato contro di me, e l'Onnipotente m'ha resa infelice? » 22 Così Naomi se ne tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse giunsero a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo.

Rut: il primo capitolo in sintesi La vicenda è ambientata al tempo dei Giudici.

Rut: il primo capitolo in sintesi La vicenda è ambientata al tempo dei Giudici. La carestia costringe una famiglia di Betlemme a emigrare; si stabiliscono a Moab. Il capofamiglia muore: Naomi resta con i due figli, che sposano due ragazze moabite. Muoiono anche i figli, Naomi resta con le nuore, decide di tornare a Betlemme e consiglia le nuore di tornare alle rispettive famiglie e rifarsi una vita. Le giovani non vogliono abbandonare la suocera e si incamminano con lei verso Betlemme. Lungo il cammino, Orpa si lascia convincere da Naomi e torna dai suoi; Rut, nonostante le insistenze della suocera, non vuole lasciarla. Naomi torna a Betlemme, accompagnata da Rut; è accolta con curiosità e affetto dai concittadini. Sfoga con loro la sua amarezza. Il tempo del loro arrivo è quello della mietitura dell’orzo …

Rut: quando fu scritto questo testo? Non è possibile determinare quando fu scritto: il

Rut: quando fu scritto questo testo? Non è possibile determinare quando fu scritto: il riferimento a Davide (Rut è la sua bisnonna! Cfr. Rut 4: 21. 22) e il suo radicamento nella storia ufficiale di Israele (in continuità con Rachele, Lea e Tamar) fanno propendere per l’epoca della monarchia; Rut 4: 21. 22 Salmon generò Boaz; Boaz (con Rut) generò Obed; Obed generò Isai, e Isai generò Davide. Rut 4: 11. 12 E tutto il popolo che si trovava alla porta della città e gli anziani risposero: "Ne siamo testimoni. Il SIGNORE conceda che la donna che entra in casa tua sia come Rachele e come Lea, le due donne che fondarono la casa d'Israele. Spiega la tua forza in Efrata, e fatti un nome in Betlemme! Possa la discendenza che il SIGNORE ti darà da questa giovane rendere la tua casa simile alla casa di Perez, che Tamar partorì a Giuda!" Il fatto che Rut sia moabita, potrebbe essere in relazione al problema del matrimonio con donne straniere, l’epoca sarebbe, allora, quella del post esilio: Esdra 10: 10 -12 Il sacerdote Esdra si alzò e disse loro: "Voi avete commesso un'infedeltà, sposando donne straniere, e avete reso Israele ancora più colpevole. Ma ora confessate la vostra colpa al SIGNORE, Dio dei vostri padri, e fate la sua volontà! Separatevi dai popoli di questo paese e dalle donne straniere!" Allora tutta l'assemblea rispose e disse ad alta voce: "Sì, dobbiamo fare come tu hai detto!

Quando è ambientata la vicenda di Rut? La vicenda è ambientata al tempo dei

Quando è ambientata la vicenda di Rut? La vicenda è ambientata al tempo dei Giudici, questo spiega la collocazione subito dopo il libro dei Giudici nella Settanta e, di conseguenza, nelle Bibbie cristiane. Nella Bibbia ebraica si trova negli Scritti dopo i Proverbi quasi ad identificare proprio Rut con la donna virtuosa, con la cui descrizione si chiude il libro precedente (Proverbi 31: 10 -31), è una delle cd. müGillôT.

La donna virtuosa Proverbi 31: 10 Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo

La donna virtuosa Proverbi 31: 10 Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. Il cuore di suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste. Lei gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino, e lavora gioiosa con le proprie mani. È simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano. Si alza quando ancora è notte, distribuisce il cibo alla famiglia e il compito alle sue serve. Posa gli occhi sopra un campo, e l'acquista; con il guadagno delle sue mani pianta una vigna. Si cinge di forza i fianchi e fa robuste le sue braccia. Sente che il suo lavoro rende bene; la sua lucerna non si spegne la notte. Mette la mano alla rocca, e le sue dita maneggiano il fuso. Tende le palme al misero, e porge le mani al bisognoso. Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana rossa. Si fa dei tappeti, ha vesti di lino finissimo e di porpora. Suo marito è rispettato alle porte della città, quando si siede tra gli anziani del paese. Fa delle tuniche e le vende e delle cinture che dà al mercante. Forza e dignità sono il suo manto, e lei non teme l'avvenire. Apre la bocca con saggezza, e ha sulla lingua insegnamenti di bontà. Sorveglia l'andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia. I suoi figli si alzano e la proclamano beata, e suo marito la loda, dicendo: "Molte donne si sono comportate da virtuose, ma tu le superi tutte!" La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme il SIGNORE è quella che sarà lodata. Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte della città.

I Moabiti? Brava gente! … Rut e Orpa? Due brave ragazze! Nonostante ci fossero

I Moabiti? Brava gente! … Rut e Orpa? Due brave ragazze! Nonostante ci fossero stati conflitti con i Moabiti e Israele fosse stato sottoposto al re di Moab Eglon, liberandosi con una sanguinosa guerra (Giudici 3: 12 -30), l’impressione è che la famiglia di Elimelek, a Moab, si trovi benissimo: tanto integrata che i figli sposano ragazze moabite. Le nuore moabite di Naomi sono «ragazze per bene» , buone mogli e nuore; lei stessa lo dichiara: … il SIGNORE sia buono con voi, come voi siete state con quelli che sono morti, e con me! Il SIGNORE dia a ciascuna di voi di trovare riposo in casa di un marito! Tra le donne c’è profondo affetto, solidarietà ed un forte legame: Le baciò; e quelle si misero a piangere ad alta voce, e le dissero: «No, torneremo con te al tuo popolo» . Si noti come l’autore sappia esprimere con delicatezza la psicologia femminile! Piangere non significa debolezza: Naomi e le sue nuore sono tipe toste …

No ai pregiudizi! Il primo elemento di riflessione è come, in questo testo, non

No ai pregiudizi! Il primo elemento di riflessione è come, in questo testo, non vi sia spazio per i pregiudizi e i luoghi comuni, le Moabite erano spesso descritte come ragazze sessualmente troppo libere e disponibili: Or Israele era stanziato a Sittim e il popolo cominciò a fornicare con le figlie di Moab. (Nu 25: 1); nulla ritroviamo di questa nomea … EXCURSUS: pregiudizio no … o sì?

Doverose precisazioni … Num 25: 1. 2. 3 Or Israele era stanziato a Sittim

Doverose precisazioni … Num 25: 1. 2. 3 Or Israele era stanziato a Sittim e il popolo cominciò a fornicare con le figlie di Moab. Esse invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro dèi; e il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dèi. Israele si unì a Baal-Peor e l'ira del SIGNORE si accese contro Israele. Num 25: 6. 7. 8. 9 Ecco che uno dei figli d'Israele venne e condusse ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità dei figli d'Israele, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda di convegno. E Fineas, figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, lo vide, si alzò in mezzo alla comunità e afferrò una lancia; poi andò dietro a quell'Israelita nella sua tenda e li trafisse tutti e due, l'uomo d'Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra i figli d'Israele. Di quel flagello morirono ventiquattromila persone. Il problema non era tuttavia, come potrebbe sembrare, di natura morale: il rischio che si paventava era quello che la donna straniera portasse l’Israelita all’adorazione di altre divinità. Era stato così anche per Salomone: 1 Re 11: 4 Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al SIGNORE suo Dio, come il cuore di Davide suo padre. La cosa più probabile è, nel caso della Madianita e dell’Israelita, che stessero consumando un «rapporto sessuale rituale» , espressione di una religiosità estranea all’ebraismo.

Brave ragazze, appunto! Orpa … Il comportamento di Orpa, che cede, infine, alle insistenze

Brave ragazze, appunto! Orpa … Il comportamento di Orpa, che cede, infine, alle insistenze di Naomi, non è meno corretto di quello di Rut. Ella, com’ è comprensibile, non avendo ragionevoli prospettive per il suo futuro, torna al suo popolo e ai suoi dèi … ma Rut va oltre: fa qualcosa di più.

… e Rut: solo la morte mi separerà da te! Per Rut, il rapporto

… e Rut: solo la morte mi separerà da te! Per Rut, il rapporto con la famiglia nella quale è entrata non può venire a cessare: non c’è più il marito e neppure il cognato, che avrebbe potuto farle generare un figlio, per dare una discendenza al defunto, ma il legame che sente di avere con la sua nuova famiglia, evidentemente, va oltre qualsiasi tradizione o consuetudine. A Rut non interessano, infatti il suo popolo e il suo Dio; per fedeltà al legame con la sua nuova famiglia, che ora è la sola Naomi, è disposta a tutto: «Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu, morirò anch'io, e là sarò sepolta. Il SIGNORE mi tratti con il massimo rigore, se altra cosa che la morte mi separerà da te!»

l'Onnipotente m'ha resa infelice … «Non mi chiamate Naomi; chiamatemi Mara, poiché l'Onnipotente m'ha

l'Onnipotente m'ha resa infelice … «Non mi chiamate Naomi; chiamatemi Mara, poiché l'Onnipotente m'ha riempita d'amarezza. 21 Io partii nell'abbondanza, e il SIGNORE mi riconduce spoglia di tutto. Perché chiamarmi Naomi, quando il SIGNORE ha testimoniato contro di me, e l'Onnipotente m'ha resa infelice? » Il gioco di parole si chiarisce, se si pensa che il nome Naomi significa «mia delizia» . Naomi è ora Mara (amara / amareggiata): è andata via per la carestia, ma aveva tutto: il marito e i figli e ora, finita la carestia, torna in patria, ma avendo perduto tutto … Naomi non riesce ad apprezzare e a ringraziare Dio per il dono che le ha fatto in Rut: è piegata totalmente in se stessa, il suo orizzonte è chiuso, non ha prospettiva né futuro. Excursus 2: ascoltare il dolore

All’inizio del raccolto … Il capitolo si chiude con un’indicazione di tempo significativa: Così

All’inizio del raccolto … Il capitolo si chiude con un’indicazione di tempo significativa: Così Naomi se ne tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse giunsero a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo. La raccolta dell’orzo, la prima del ciclo agricolo, cominciava durante il mese di nisan (marzo-aprile), all’inizio della primavera, prima nella calda valle del Giordano, poi nelle regioni più alte e temperate, e infine, nel mese di Ziv (aprile-maggio), sull’altopiano ad est del Giordano. La mietitura dell’orzo è legata alla celebrazione della Pasqua. All’amarezza inconsolabile di Naomi fa da contrasto il carico di speranza e di apertura al futuro che l’epoca del raccolto porta con sé …