Rita Levi Montalcini La sua biografia Rita Levi
Rita Levi Montalcini
La sua biografia Rita Levi Montalcini è nata a Torino il 22 Aprile 1909 da Adamo Levi, ingegnere elettrotecnico e matematico, e da Adele Montalcini, una pittrice di talento. In questa città conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1936, dove ebbe compagni di università Salvator Luria e Renato Dulbecco. Dopo la laurea inizia la specializzazione in psichiatria, pur incerta se dedicarsi alla professione medica o alla ricerca.
Donna per un tiro del destino “Trovavo umiliante essere nata donna”
Nel 1938, con l’emanazione delle leggi razziali, Levi Montalcini è costretta ad emigrare per proseguire gli studi. Sino all’invasione tedesca del Belgio è ospite dell’istituto di neurologia dell’Università di Bruxelles. Siamo nella primavera del 1940. Levi Montalcini torna a Torino ed allestisce un laboratorio di fortuna a casa, dove con il suo maestro Giuseppe Levi inizia a fare ricerca sullo sviluppo del sistema nervoso negli embrioni di pollo. Nel 1944 durante la II Guerra Mondiale operò come medico nelle forze alleate.
Nel 1947 Levi Montalcini accettò l’invito di Hamburger di recarsi a lavorare nel Department of Zoology della Washington University di St. Louis, dove sarebbe arrivata alla scoperta del Fattore di Crescita nervosa Nerve Growth Factor (NGF), una proteina che regola lo sviluppo e la differenziazione delle cellule nervose. Questa scoperta le valse nel 1986 il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia ricevuto insieme a Stanley Cohen.
Dal 1951 al 1976 Levi Montalcini ha insegnato alla Washington University di St Louis(Missouri), come docente di neurologia. Negli anni Sessanta Levi Montalcini si divideva tra St Louis e Roma, dove aveva iniziato ad organizzare attività di ricerca in neurobiologia presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dal 1969 al 1979 in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University diresse il Centro di Ricerche di Neurobiologia del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).
Nel 1977, tornata definitivamente in Italia, assunse la direzione del Laboratorio di Biologia cellulare del C. N. R. a Roma, attivando inizialmente il solo reparto di Neurobiologia, presso il laboratorio di chimica biologica dell’Istituto Superiore di Sanità e focalizzando la ricerca sull’NGF. Nel CNR dal 1990 studia l'attività del fattore NGF sul sistema nervoso, endocrino e immunitario. Ha istituito la Fondazione "Il Futuro ai giovani".
È attivamente impegnata nella difesa dell'autonomia della ricerca scientifica e nell'attività sociale, in particolare nell'istruzione delle donne nei paesi in via di sviluppo, mediante la Fondazione che ha appositamente istituito. La scienziata, nonostante l'età avanzata e i problemi di salute, è molto attiva: ha firmato numerosi appelli per la salvaguardia della ricerca, s'interessa dei problemi dei giovani, ha scritto numerosi libri e scrive articoli e cura delle rubriche per giornali e riviste.
"La giungla che mi si presenta davanti in quel momento era più affascinante di una foresta vergine: si trattava del sistema nervoso con i suoi miliardi di cellule aggregate in popolazioni le une differenti dalle altre e rinserrate nel viluppo apparentemente inestricabile dei circuiti nervosi che si intersecano in tutte le direzioni nell'asse cerebrospinale. Si aggiungeva, al piacere che pregustavo, quello di attuare il progetto nelle condizioni proibitive create attorno a noi dalle leggi razziali. Se Cajal, con il suo passo da gigante e il suo eccezionale intuito, aveva usato addentrarsi in quella giungla, perché non avventurarmi a mia volta nella strada aperta da lui? “ (Rita Levi Montalcini da "Elogio dell'imperfezione")
CONTRIBUTI ALLO SVILUPPO SCIENTIFICO Rita Levi Montalcini è ricordata per i suoi contributi scientifici, e soprattutto per la scoperta del fattore di crescita nervosa (NGF), con la quale ha conseguito il premio Nobel nel 1986.
I primi studi della Montalcini dimostrarono che nel veleno del serpente e nelle ghiandole salivari di diverse specie animali è presente una sostanza che promuove la crescita delle cellule nervose appartenenti al sistema simpatico, una branca del sistema nervoso autonomo formata da vari gangli – o raggruppamenti di neuroni – che controllano il ritmo cardiaco, la costrizione delle pupille, la contrazione delle fibre muscolari dell’intestino e dei vasi sanguigni.
La sostanza estratta, una molecola proteica di peso molecolare 44000, venne ben presto chiamata «fattore di crescita del sistema simpatico» , o NGF (Nerve Growth Factor), perché stimolava la crescita di tutte le cellule nervose non soltanto nelle fasi embrionali, quando il sistema nervoso prende corpo, ma anche nel corso dei processi di ristrutturazione e riparazione dei circuiti nervosi: l’NGF, infatti, non viene prodotto esclusivamente da alcune ghiandole ma dalle stesse cellule nervose, che in tal modo inducono altre cellule a collegarsi con loro in rete.
Per dimostrare questa scoperta la Montalcini mostrò che tumori di topo trapiantati su embrioni di pollo inducevano una potente crescita dei nervi sensoriali e simpatici. Poiché questa crescita avveniva anche senza il contatto diretto dei due tessuti, la studiosa ipotizzò che il tumore producesse una sostanza che induceva una crescita selettiva di alcune cellule nervose. Con una serie di esperimenti successivi mostrò la potenza di questa molecola: un solo milionesimo di grammo per ml di questa sostanza induceva in pochi minuti una incredibile crescita dei neuroni. Si arrivò infine nel 1958 alla caratterizzazione del NGF da parte di Stanley. Cohen: era una piccola proteina di 118 amminoacidi.
La chiarificazione dei meccanismi di crescita e di differenziazione cellulare è di grandissima importanza per la ricerca scientifica di base. Diretta conseguenza della scoperta dei fattori di crescita è anche una migliore comprensione di molte malattie, dalla demenza senile al tumore, con l'auspicabile traguardo, in un prossimo futuro, di cure sempre più mirate ed efficaci. Un'importante applicazione clinica del NGF potrebbe essere poi la possibilità di riparare i danni subiti dal sistema nervoso.
Un ganglio sensoriale dissezionato da un embrione di pollo viene coltivato alla presenza di NGF. Nella foto a sinistra il ganglio di controllo. Nella foto a destra, il preparato dopo ventiquattro di coltura: si può notare un'enorme crescita delle fibre nervose.
Amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra (Rita Levi Montalcini)
Principali opere pubblicate: Tra le numerose pubblicazioni, ricordiamo: • Cantico di una vita, Raffaello Cortina Editore, 2000 • La galassia mente, Baldini & Castoldi, 1999 • L' asso nella manica a brandelli, Baldini & Castoldi, 1998 • Senz'olio contro vento, Baldini & Castoldi, 1996 • Per i settanta anni della Enciclopedia italiana, 19251995, Istituto della Enciclopedia italiana, 1995
• Il tuo futuro, Garzanti, 1993 • NGF : apertura di una nuova frontiera nella neurobiologia, Roma Napoli, 1989 • Sclerosi multipla in Italia : aspetti e problemi, AISM, 1989 • L'autobiografia “Elogio dell'imperfezione”, Garzanti, 1987 • Il messaggio nervoso, Rizzoli, 1975 • Origine ed Evoluzione del nucleo accessorio del Nervo abducente nell'embrione di pollo, Tip. Cuggiani, 1942.
Viviamo dominati da impulsi di basso livello, come 50. 000 anni fa. (Rita Levi Montalcini).
Riconoscimenti ricevuti: • Premio Feltrinelli per la medicina assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei (1969) e di Saint Vincent (1979). • Riconoscimenti Horwitz e Alfred Laskker per la ricerca (1983). • Edizione Istituto Matilde di Canossa (1985); • Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia ricevuto insieme a Stanley Cohen nel 1986. • Premio Como 1988 per la scienza. • Laurea ad honorem dell’Università di Chicago (1987).
• Laurea ad honorem in biologia dell’università di Roma La Sapienza (1988). • Il Libraio d’Oro per “L’Elogio dell’Imperfezione” (1988). • Ambrogino d’Oro (1988). • Ha rivestito la carica di presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana dal 1993 al 1998. • Royal Accademy Award di Londra (1995). • Nel settembre del 2001 le è stata conferita la laurea honoris causa in medicina veterinaria.
• Nel mese di luglio del 2001 è stata insignita della carica di senatrice a vita della Repubblica italiana all‘età di 92 anni. "Sono felice del riconoscimento che il presidente Ciampi mi ha conferito oggi. È il più ambito riconoscimento nel quale avrei potuto sperare". Queste le prime parole della professoressa Levi Montalcini dopo l'annuncio della nomina a senatore a vita. "Ho da poco ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica Ciampi che mi ha comunicato la decisione - ha detto Montalcini. Questa nomina - ha spiegato la ricercatrice - è per me di maggior piacere del premio Nobel perché viene dal mio Paese. Il Presidente Ciampi mi ha detto che la nomina a senatore a vita è per i meriti scientifici e sociali che ho avuto".
Attualmente è membro di: • Accademia Nazionale dei Lincei (dal 1990). • Accademia Pontificia delle Scienze. (è stata la prima donna ad essere ammessa). • US National Academy of Sciences e la Royal Society. • World Accademy of Culture, Parigi. • Comitato scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi. • Filosofici, Napoli; numerose ulteriori società ed istituti scientifici.
• Nonostante una parziale cecità continua a dedicarsi alla ricerca presso il laboratorio di biologia cellulare. • Componente del CNR. • E' Presidente Onorario dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, alla quale aveva già aderito nel 1968 dagli Stati Uniti. • Dal 1989 è membro onorario del CICAP.
Rita Levi Montalcini è il simbolo di una vita dedicata alla ricerca. Chi più di lei può personificare il motto kantiano “Sapere Aude”? La sua vita è sempre stata improntata proprio alla luce di quell'obbligo morale. «Il coraggio di servirsi del proprio intelletto» .
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