RIELABORAZIONE DATI RELATIVI AL PROBLEMA ALIMENTARE ALIMENTI GENERAZIONI
RIELABORAZIONE DATI RELATIVI AL PROBLEMA ALIMENTARE ALIMENTI: GENERAZIONI A CONFRONTO Scuola Media di 1° grado “D. Alighieri” classe 3°A
Il questionario n° 1 è stato sottoposto a 21 ragazzi, il questionario n° 2 è stato sottoposto a 57 nonni suddivisi nelle seguenti fasce d’ età:
Da bambino, nel periodo in cui andava a scuola, lei abitava:
Prima di andare a scuola faceva colazione con? 1 Prima di andare a scuola fai colazione con? NONNI RAGAZZI 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 80 70 60 50 40 30 20 10 tro ke fla rn al s i m lu co n sa na te pa ni ni co ez nf co to ne o bi sc ot ti to as en di er m sc bi io pa ne in at ti if lc do ot ti o o th e ca sa e io ch gu rt br di su la cc o tte yo tta fru ca e tro ke fla rn al s i m lu co n sa na te pa ni ni co ez nf co to ne o bi sc ot ti to as en di er m sc bi io pa ne ca in at ti if lc do ot ti o o th e sa e ch io br gu rt yo tta di su la cc o tte e fru ca ffè 0 Si può dare più di una risposta Tra le curiosità rilevate alcuni nonni hanno risposto: -zabaione e cioccolato –frutta-quello che c’era in casa (formaggio, ricotta, marmellata)-avanzi della cena-pane e mela.
2 Cosa mangi per merenda a scuola? Cosa mangiava per merenda a scuola? RAGAZZI NONNI 50% 40% 30% 20% 10% nt e) ie at ti Pa in ne ca co sa n n co ne Pa ; n sa nu lu te m lla i ta ut Fr A ltr o( M do lc er if en di ne co nf ez io Pi na zz te a 0% Tra le curiosità rilevate alcuni nonni hanno risposto: -pane con olio, timo e maggiorana -solo pane -alcuni niente
Cosa mangia spesso a pranzo? RAGAZZI 3 Cosa mangiava spesso a pranzo? NONNI
Nell’arco della settimana la carne è presente nella dieta: RAGAZZI 4 Nell’arco della settimana la carne era presente nella dieta: NONNI
Nella tua dieta la verdura è presente: 5 Nella sua dieta la verdura era presente: RAGAZZI NONNI 40 60 35 50 30 40 25 30 20 15 20 10 10 5 0 0 tanto abbastanza poco raramente per niente
Nella tua dieta la frutta è presente: RAGAZZI 6 Nella tua dieta la frutta era presente: NONNI
A pranzo e a cena spesso mangi : RAGAZZI 7 A pranzo e a cena spesso mangiava : NONNI Tra le curiosità rilevate alcuni nonni hanno risposto: -patate e mortadella -pane e verdure
Il pane consumato nei tuo pasti viene: RAGAZZI 8 Il pane consumato nei tuo pasti veniva NONNI
La pasta che mangi è: RAGAZZI 9 La pasta che mangiavi era: NONNI
La frutta e la verdura che consumi sono: RAGAZZI 10 La frutta e la verdura che consumava erano: NONNI
La carne, soprattutto pollame che consumi è: 11 La carne, soprattutto pollame, che consumava era: RAGAZZI NONNI 80 80 70 70 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0 0 acquistata dal macellaio acquistata, ma proveniente da agricoltura biologica di animali allevati in casa acquistata dal macellaio acquistata, ma di animali allevati in proveniente da casa agricoltura biologica
Il latte che consumi è: RAGAZZI 12 Il latte che consumava era: NONNI
Le uova che consumi sono: RAGAZZI 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 acquistate al supermercato da agricoltura biologicagalline allevate in casa 13 Le uova che consumava erano: NONNI
ALIMENTI: GENERAZIONI A CONFRONTO Commento ai dati dei questionari sottoposti ai nonni e ai nipoti riguardante il problema alimentare Per scoprire come si alimentavano i nonni e i bisnonni (quando avevano la nostra stessa età, quindi nel periodo scolastico) e poter fare poi un confronto con le abitudini alimentari di noi nipoti, abbiamo formulato due questionari, uno destinato ai nonni e uno a noi ragazzi. Da precisare che il 73% dei nostri nonni e bisnonni ha un’età che va dai settanta anni in su e quindi la differenza di età tra le due generazioni prese a confronto è di quasi sessanta anni. Inoltre, i nonni intervistati, quando avevano la nostra stessa età, abitavano in prevalenza in campagna o in periferia, solo una bassa percentuale abitava in città.
1. Nella prima domanda siamo andati ad indagare le abitudini riguardo la colazione: i nostri nonni usavano inzuppare nel latte e nel caffè il pane (ben il 64%) o i biscotti e i dolci fatti in casa, contrariamente a noi ragazzi, che invece amiamo accompagnare il latte e il caffè con dolci fatti in casa o con biscotti e merendine confezionati o con corn flakes. Qualche nonno ha risposto che faceva colazione con quello che c’era in casa (formaggio, ricotta, marmellata), oppure con gli avanzi della cena precedente, oppure con pane e una mela o solo con la frutta. 2. Nella domanda numero 2 siamo andati a curiosare riguardo la merenda a scuola: i nonni in prevalenza (59%) usavano mangiare pane con salumi, oppure si portavano la frutta. La merenda dei ragazzi invece è molto più variegata: pizza, merendine confezionate, pane con salumi, nutella, ecc. Tra le curiosità emerse qualche nonno amava fare merenda con pane condito con olio, timo e maggiorana, oppure qualche altro per merenda mangiava solo il pane, mentre un 8% ha risposto di non fare merenda a scuola. 3. I nonni pranzavano in prevalenza con la pasta, a volte accompagnata da frutta e verdura. Anche nei nostri pranzi utilizziamo la pasta, spesso insieme alla frutta e alla verdura, ma oltre al primo il più della volte è presente anche un secondo.
4. Nella dieta settimanale balza in evidenza un dato: i nonni mangiavano la carne poco o raramente, mentre attualmente un’alta percentuale di ragazzi (80%) si nutre con la carne abbastanza spesso. 5. I nonni facevano un larghissimo uso di verdura (87% ha risposto tanto o abbastanza), ma anche tra i ragazzi questa abitudine è rimasta. 6. Non ci sono sostanziali differenze riguardo l’utilizzo della frutta nella dieta dei nonni e dei ragazzi: in entrambi i casi se ne fa un largo uso. 7. Alla domanda numero 7, il 97% dei nonni ha risposto che era solito preparare il cibo in casa; non si conoscevano i cibi surgelati. Anche oggi si usa in prevalenza preparare i cibi in casa, ma a causa della vita frenetica, all’occorrenza si fa uso anche dei surgelati. 8. Riguardo al pane, il 76% dei nonni si sfamava con quello prodotto in casa, mentre il pane che consumiamo attualmente viene tutto acquistato dal fornaio. 9. Notevoli differenze tra ieri e oggi si nota invece nella produzione della pasta: un’alta percentuale di nonni la impastava e produceva in casa, mentre tra i ragazzi (il 96%) utilizza pasta comprata al supermercato.
10 -11. Siamo andati ad indagare poi il consumo della frutta e verdura e della carne: la maggior parte dei nonni utilizzava ciò che era prodotto o allevato in casa, contrariamente ai nipoti che invece sono costretti ad acquistare tali generi alimentari. Qualche ragazzo fa uso di prodotti provenienti “agricoltura biologica”, termine sconosciuto a quei tempi ai nostri nonni. 12. I nonni consumavano il latte che mungevano ogni giorno, solo pochi lo acquistavano; invece nella nuova generazione il latte viene quasi tutto acquistato. Curioso, ma c’è un ragazzo che ha risposto dicendo di bere il latte munto di giornata. 13. Stessa abitudine si registra anche nel consumo di uova: i nostri nonni utilizzavano le uova provenienti da galline allevate in casa, mentre tra i ragazzi queste vengono per lo più acquistate.
CONCLUSIONI A conclusione di questa indagine possiamo affermare che i nostri nonni consumavano cibi preparati in casa, utilizzavano alimenti provenienti da orti e allevamenti familiari e non sprecavano niente, in quanto gli avanzi venivano mangiati il giorno dopo. I cibi che consumavano erano più semplici, più poveri e meno variegati, ma sicuramente più freschi e genuini. Oggi invece, per diverse cause, tendiamo a comprare tutto, con il rischio di avere sulle nostre tavole una maggiore varietà di alimenti, ma non sempre questi sono genuini e salutari. L’auspicio è che si ritorni a mangiare più sano, utilizzando prodotti provenienti da coltivazioni che utilizzano metodi naturali, tradizionali, biologici. Sarebbe anacronistico pensare di coltivare ognuno il proprio orticello o di preparare totalmente i cibi in casa come una volta (pasta, pane, ecc. ), ma le nostre abitudini potrebbero comunque orientarsi in modo diverso: acquistare e utilizzare alimenti derivanti da agricoltura biologica; consumare prodotti semplici ed evitare cibi fuori stagione che subiscono pesanti trattamenti di conservazione (esempio cocomeri e ciliegie a Natale); prediligere sempre alimenti genuini e freschi rispetto a quelli confezionati o conservati. E’ anche auspicabile un aumento dei punti vendita di prodotti biologici: per questo sarebbe opportuno incentivare chi si dedica e si occupa di agricoltura biologica, in modo da rendre il lavoro appagante, gratificante e più redditizio rispetto a chi pratica l’agricoltura convenzionale.
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