REGIMI NON DEMOCRATICI REGIMI NON DEMOCRATICI REGIMI AUTORITARI

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REGIMI NON DEMOCRATICI

REGIMI NON DEMOCRATICI

REGIMI NON DEMOCRATICI • REGIMI AUTORITARI • REGIMI TOTALITARI • REGIMI TRADIZIONALI

REGIMI NON DEMOCRATICI • REGIMI AUTORITARI • REGIMI TOTALITARI • REGIMI TRADIZIONALI

REGIMI AUTORITARI • Sistema politico con pluralismo politico limitato e non responsabile, senza una

REGIMI AUTORITARI • Sistema politico con pluralismo politico limitato e non responsabile, senza una elaborata ideologia-guida, ma con mentalità caratteristiche, senza mobilitazione politica estesa o intensa, tranne che in alcuni momenti del suo sviluppo, e con un leader o talora un piccolo gruppo che esercita il potere entro limiti formalmente mal definiti ma in realtà abbastanza prevedibili

Le 5 dimensioni rilevanti dei regimi autoritari 1. pluralismo limitato 2. mentalità caratteristiche 3.

Le 5 dimensioni rilevanti dei regimi autoritari 1. pluralismo limitato 2. mentalità caratteristiche 3. assenza ovvero limitata presenza di mobilitazione politica 4. leader o piccolo gruppo che esercita il potere 5. limiti formalmente mal definiti

REGIMI TOTALITARI a) assenza di pluralismo ovvero monismo b) presenza di una ideologia articolata

REGIMI TOTALITARI a) assenza di pluralismo ovvero monismo b) presenza di una ideologia articolata e precisamente definita c) presenza di una mobilitazione alta e continua sostenuta dall’ideologia d) un piccolo gruppo o un leader al vertice del partito unico e) limiti non prevedibili al potere del leader e alla comminazione di sanzioni

I REGIMI TRADIZIONALI • Regimi basati sul potere personale del sovrano che tiene legati

I REGIMI TRADIZIONALI • Regimi basati sul potere personale del sovrano che tiene legati i suoi collaboratori in un rapporto fatto di paure e ricompense • Le decisioni arbitrarie del sovrano non sono limitate da norme, né devono essere giustificate su base ideologica Regime sultanistico Oligarchia competitiva

REGIMI MILITARI (autoritari) - un gruppo di militari costituisce il più importante attore del

REGIMI MILITARI (autoritari) - un gruppo di militari costituisce il più importante attore del regime - i militari vanno al potere attraverso un “golpe” (colpo di Stato) o attraverso un più semplice intervento - “ideologia” che fa riferimento a principi e valori quali l’interesse nazionale, la sicurezza, l’ordine, ecc. - mancanza di mobilitazione dall’alto

Tipologia di regimi militari • Tirannia militare (il “tiranno” domina l’esercito e governa in

Tipologia di regimi militari • Tirannia militare (il “tiranno” domina l’esercito e governa in maniera personalistica) • Oligarchia militare (militari moderatori, militari guardiani, militari governanti)

L’intervento militare (pretorianesimo) 1) Assenza di istituzioni politiche consolidate 2) I militari sono di

L’intervento militare (pretorianesimo) 1) Assenza di istituzioni politiche consolidate 2) I militari sono di gran lunga l’organizzazione più potente della società 3) Bassa legittimità del regime vigente, politicizzazione delle classi inferiori, profonda crisi economica, illegalità, disordine, violenza o anche corruzione (Cile 1973) 4) Interessi corporativi dei militari

I regimi civili-militari • Alleanza tra militari, più o meno professionalizzati, e civili, siano

I regimi civili-militari • Alleanza tra militari, più o meno professionalizzati, e civili, siano essi burocrati, politici di professione, tecnocrati, rappresentanti della borghesia industriale e finanziaria

I regimi burocratici-militari • Coalizione di ufficiali e burocrati • È possibile la creazione

I regimi burocratici-militari • Coalizione di ufficiali e burocrati • È possibile la creazione di un partito di massa con ruolo dominante Esempi: Brasile, Argentina, la Spagna di Primo de Rivera, il Portogallo di Salazar

I regimi corporativi • Sono caratterizzati essenzialmente dalla partecipazione controllata e dalal mobilitazione della

I regimi corporativi • Sono caratterizzati essenzialmente dalla partecipazione controllata e dalal mobilitazione della comunità politica attraverso strutture organiche • A livello ideologico rifiutano sia il liberismo che il marxismo, per aderire ad una scelta corporativa

Il populismo • Traduzione politica dell’enorme processo di mobilitazione che investe settore della popolazione

Il populismo • Traduzione politica dell’enorme processo di mobilitazione che investe settore della popolazione prima non partecipanti o, comunque, attivi politicamente • Presenza di un leader carismatico e da un rapporto non mediato organizzativamente tra quel leader e le masse • Ideologia non è ben articolata o precisamente formulata (Rojas Pinilla in Colombia, Peron in Argentina, movimento e regime castrista a Cuba)

I regimi esercito-partito • Gli attori principali sono l’esercito e il partito • Gli

I regimi esercito-partito • Gli attori principali sono l’esercito e il partito • Gli stessi leaders possono occupare ruoli diversi nell’una e nell’altra struttura • Partito unico (sistema con partito egemonico): orientamento ideologico marxista-leninista (Siria, Yemen del Sud, Iraq, Mauritania)

REGIMI CIVILI Regime nazionalista di mobilitazione - Nasce dalla lotta per l’indipendenza nazionale diretta

REGIMI CIVILI Regime nazionalista di mobilitazione - Nasce dalla lotta per l’indipendenza nazionale diretta da un’élite locale, molto spesso da un leader carismatico - Militari hanno un ruolo secondario e controllano le élites nazionaliste civili (stati africani)

REGIMI CIVILI Regime comunista di mobilitazione - Partito unico con un’articolazione strutturale molto approfondita

REGIMI CIVILI Regime comunista di mobilitazione - Partito unico con un’articolazione strutturale molto approfondita e una notevole capacità di controllo della società (stato-partito) - Ruolo dei militari (la Polonia del 1983) - Titoismo in Jugoslavia – Maoisimo in Cina - Pluralismo limitato - Modello sovietico

REGIMI CIVILI Regime fascista di mobilitazione Italia tra il 1922 e il 1943 -

REGIMI CIVILI Regime fascista di mobilitazione Italia tra il 1922 e il 1943 - l’attore principale è costituito da un leader carismatico strettamente legato a un partito con tendenze totalitarie - Pluralismo limitato per la presenza di gruppi socio-economici che appoggiano il partito unico - Ideologia nazionalista, pan-nazionalista - Antiliberismo, antiparlamentarismo, anticomunismo - Alta mobilitazione creata dal regime

REGIMI CIVILI Regime di mobilitazione a base religiosa - Struttura di mobilitazione molto articolata

REGIMI CIVILI Regime di mobilitazione a base religiosa - Struttura di mobilitazione molto articolata e potenzialmente più efficace del partito, il clero, e da un’ideologia altrettanto complessa che disciplina, controlla, ha prescrizioni per ogni momento della vita dell’”affiliato-credente”, la religione musulmana Iran di Khomeini

I REGIMI DI TRANSIZIONE • Tutti quei regimi preceduti da un’esperienza autoritaria o tradizionale,

I REGIMI DI TRANSIZIONE • Tutti quei regimi preceduti da un’esperienza autoritaria o tradizionale, cui faccia seguito un inizio di apertura, liberalizzazione e parziale rottura della limitazione del pluralismo • Tali regimi hanno perduto alcuni aspetti essenziali del genus non democratico, ma non hanno ancora acquisito tutti i caratteri della definizione minima di democrazia

 • Democrazia protetta: quando il regime ha tutti gli aspetti formali della democrazia

• Democrazia protetta: quando il regime ha tutti gli aspetti formali della democrazia ma che è controllato dagli apparati militari o da forze esterne al paese • Democrazia elettorale: vengono svolte le elezioni ma non sono garantiti i diritti civili ed un solo partito domina la scena politica • Pseudo-Democrazia: regimi autoritari che presentano le forme più esteriori del regime democratico

La crisi autoritaria • Il consolidamento autoritario può considerarsi sostanzialmente concluso quando, completata la

La crisi autoritaria • Il consolidamento autoritario può considerarsi sostanzialmente concluso quando, completata la costruzione delle istituzioni, la coalizione dominante si è data un assetto • L’ipotesi centrale da cui si può partire è che si hanno le condizioni per la crisi autoritaria quando la coalizione dominante alla base del regime si incrina e, successivamente, si rompe