Referente Locale per il Trasferimento Tecnologico Francesco Broggi
Referente Locale per il Trasferimento Tecnologico Francesco Broggi (francesco. broggi@mi. infn. it 02503 19576)
“In carica” dal marzo 2011 Cosa e’ stato fatto ? http: //www. lnf. infn. it/sis/preprint/detail. php? id=5281
Tabella ricognizione Referenti Locali Milano. xlsx inviato alla commissione nazionale per effettuare una sintesi a livello nazionale. Rispetto al doc precedente erano richiesti anche i costi di esercizio degli impianti/attrezzature, il personale dedicato e altre informazioni “amministrative”
Evento formativo su Trasferimento Tecnologico CNTT–LNF 15 --‐ 2012 …. e‘ quindi fisiologico per l'Istituto trasmettere ad altri settori della società e all'industria le conoscenze acquisite nel corso della propria attività di ricerca…. (S. Falciano). …. . Essendo l’INFN un Ente che svolge ricerca di base, i suoi regolamenti per il Trasferimento Tecnologico sono principalmente orientati alla valorizzazione delle conoscenze. Trasferimento Tecnologico Spin--‐off (Company) Conto terzi Brevetti
(S. Falciano)
Indicazioni operative (S. Falciano)
Le altre presentazioni si riferivano a realtà già avviate di trasferimento tecnologico • Area Science Park (Trieste) • Situazione CNR • Esperienze Torino • “ Trento • “ Pisa • Presentazione di M. Costabile (LUISS - Bocconi - Uni. Cal) (non è un fisico) A mio avviso interessante per il modo di vedere il problema del TT sotto un’altra angolazione, quella dell’economista, rispetto a quella “nostra” solita.
Considerazioni (personali) • Incontro utile, per iniziare a conoscersi e a capire le direttive e la strategia dell’Ente in proposito. • Ho percepito molto sentito il problema del conto terzi, e della sua regolamentazione/compatibilità con le attività di ricerca. • Il trasferimento tecnologico nel suo insieme è un problema complesso. • Lo spin-off (a detta di M. Costabile) è quasi una moda, il più delle volte è destinato a fallire • (Mia considerazione) è destinato a fallire se ci si improvvisa imprenditori. Dalle presentazioni fatte di Trieste e Pisa Torino è chiaro che creare uno spin-off è una attività complessa che richiede capacità manageriali che, in generale, non sono nel DNA di un fisico. Bisogna rivolgersi ad “esperti” di marketing e finanza e avere fiducia, purtroppo una buona idea o una buona realizzazione, non fanno tutto. L’Ente si sta dimostrando molto sensibile a tale problematica e si sta muovendo molto attivamente.
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