Realt Virtuale Finzione Reale Il bullismo tra Social
Realtà Virtuale & Finzione Reale Il bullismo tra Social Networks e Videogame di Edoardo Colombo (Istituto Da Vinci- Ripamonti) a. s. 2018/2019
Chi e’ il bullo?
chi e’ il cyberbullo?
Nelson Muntz Vive in una baracca con la madre che fa la spogliarellista, mentre il padre di Nelson ha abbandonato la famiglia col pretesto di andare a comprare delle sigarette.
Jimbo Jones Madre promiscua, padre violento. Incapace di sostenere un dialogo risolve sempre le situazioni tramite la violenza che perpetra ai danni dei più deboli e dei più piccoli
Kearny Zzyzwicz (Patata) Madre depressa cronica e padre carcerato, è a sua volta padre e cresce da solo il figlio. Pur avendo un’età apparente di 29 anni, frequenta ragazzi molto più giovani.
Dolph Starbeam Figlio di ricchi imprenditori, nasconde il suo status e la sua cultura; Un sottotesto ci dice di abusi subiti in tenera età che hanno condizionano la sua capacità di rapportarsi agli altri
-pressione sociale -stress -solitudine -rabbia repressa -inadeguatezza -debolezza -insoddisfazione -mancanza di coraggio -ambizioni castrate -paura -fallimenti professionali -fallimenti personali -mancanza di obiettivi -mancanza di passione -ignoranza
Bullismo 9% 15% 28% >50% vittime di BULLISMO (un adolescente 22% su due) 26% *fonte dati: rilevazioni ISTAT
Bullismo 21% 26% >75% vittime di CYBERBULLISMO (due 7% adolescenti su tre) 21% *fonte dati: statistiche Cyberbullyng Center EU 24%
Il bullismo dopo l’adolescenza diventa: -mobbing -razzismo -intolleranza
Il cyberbullismo dopo l’adolescenza diventa: -cyberbullismo
Il Flaneur “L’arte che padroneggia è quella di vedere senza essere colto a guardare” (Zygmunt Bauman)
Il Cyber. Flaneur “Le connessioni istantanee sono possibili nel momento in cui le distanze geopolitiche sono irrilevanti” (M. Featherstone)
Una rivoluzione conformista 2004: Nascita di Facebook 2005: Gerarchizzazione dei contenuti Google 2008: Apertura di Playstore e Appstore
Nuove meccaniche comunicative Riappropriarsi dell’auto-affermazione del sé Preselezione dei contenuti Sintesi estrema dei contenuti Diritto/Dovere di opinione Eliminazione del DESIDERIO
“Il medium è il messaggio” (M. Mc. Luhan)
Progressivo abbassamento dei contenuti Sbilanciamento maggiorato verso i contenuti bassi Semplificazione comunicativa Contingenza comunicativa del mondo “reale” omologata a quella virtuale Contenuti Alti Contenuti Medi Contenuti Bassi
La banalità del male La violenza chiama violenza, il male è una reazione Il giudizio dell’altro diventa il parametro del proprio valore Il narcisismo è la nuova dipendenza, permette di colmare i vuoti lasciati dalla mancanza delle più classiche sicurezze: casa, lavoro, famiglia. Mancanza di sicurezze sociali e di stabilità La tecnologia ha vestito di superficialità la vita camuffandola da progresso Aumento del narcisismo di massa: non avendo sicurezza sul domani ci si concentra sul presente La fregatura è che in questo modo si vive in una zona di comodo tra realtà e fantasia. Chi sta bene non ha motivo di doverlo dimostrare. Se l’altro pensa che io stia bene posso convincermene L’obiettivo è fare intendere all’altro quanto si stia bene Il desiderio non è più una possibilità, ma un diritto. “Desidero quindi vorrei” è sostituito da “desidero quindi pretendo“ Quando quel che si desidera viene a mancare, perché il narcisismo non implica l’onnipotenza, allora la normale frustrazione che ne dovrebbe scaturire, il sano senso del limite con cui ci si dovrebbe confrontare e che dovrebbe contribuire a una crescita sana, muta e diventa rabbia vendicativa, intolleranza e va a intaccare paradossalmente quello da cui tutto è nato: l’ego, l’autostima. Quindi è sempre l’insicurezza a fare man bassa.
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