RAPPORTI ECONOMICI TRA LUNIONE EUROPEA E LA CINA

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RAPPORTI ECONOMICI TRA L’UNIONE EUROPEA E LA CINA

RAPPORTI ECONOMICI TRA L’UNIONE EUROPEA E LA CINA

STORIA ØDal momento in cui la Repubblica Popolare Cinese è stata fondata nel 1949

STORIA ØDal momento in cui la Repubblica Popolare Cinese è stata fondata nel 1949 fino alla metà degli anni ’ 70, lo sviluppo dei suoi rapporti con I Paesi europei è stato molto lento. ØChristopher Soames è stato il primo commissario europeo a visitare la Cina, nel 1975, stabilendo così le prime relazioni diplomatiche. ØNell'aprile del 1978 la Comunità europea e la Repubblica Popolare Cinese hanno firmato un accordo commerciale che prevedeva la creazione di un comitato paritetico UE-Cina. ØIl primo incontro si tenne nel luglio del 1979 a Pechino, a pochi mesi di distanza dalle visite ufficiali dei presidenti della Commissione europea e del Parlamento europeo. ØNel 1980 la Cina è stata inserita nell'elenco dei paesi ammissibili al sistema delle preferenze generalizzate della Comunità e da allora è diventata uno dei dieci principali beneficiari del sistema.

ØNel 1985, l’accordo stipulato nel 1975 è stato sostituito da un più ampio accordo

ØNel 1985, l’accordo stipulato nel 1975 è stato sostituito da un più ampio accordo di cooperazione economica e commerciale. Esso offre un quadro non preferenziale per aumentare l'interscambio sulla base dei prezzi di mercato ed è gestito da un comitato misto che si riunisce ogni anno per seguire gli sviluppi delle relazioni. ØLa cooperazione si sviluppa nei seguenti settori: -ambiente: qualità dell'acqua e dell'aria, trattamento dei rifiuti, energie alternative; -industria aeronautica e automobilistica; -tutela della proprietà intellettuale; -scienza e tecnologia; -creazione di un centro di affari internazionali UE/Cina a Shanghai.

ØNel 1987 viene istituito un centro di applicazione delle biotecnologie all'agricoltura e alla medicina

ØNel 1987 viene istituito un centro di applicazione delle biotecnologie all'agricoltura e alla medicina e vengono avviate iniziative per aumentare gli investimenti d'interesse reciproco. Gli incontri a livello ministeriale si moltiplicano. ØNel 1988 la Commissione europea insedia una sua delegazione a Pechino. ØNel giugno 1989, la Comunità reagisce al massacro di Tien An Men con una condanna immediata. Il Consiglio europeo decide, così, di sospendere i contatti bilaterali ad alto livello, di rinviare i nuovi progetti di cooperazione e di rallentare l'attuazione dei programmi già in corso. ØTali restrizioni vengono allentate nell'ottobre 1990 per quanto concerne i contatti ad alto livello, la cooperazione culturale, scientifica e tecnica e i nuovi progetti di cooperazione, mentre viene mantenuto l'embargo sulle vendite di armi e la cooperazione militare.

ØNel giugno 1994 viene creato un quadro ambizioso per riorganizzare il dialogo politico bilaterale.

ØNel giugno 1994 viene creato un quadro ambizioso per riorganizzare il dialogo politico bilaterale. ØNel luglio 1995 la Commissione propone una "Politica a lungo termine per le relazioni tra la Cina e l'Europa“ che si inserisce nella nuova strategia asiatica approvata dal Consiglio europeo di Essen e tiene conto dell'emergere della Cina come potenza economica e politica. ØNel marzo 1998, la Commissione propone un partenariato globale con la Cina che si basa sulla strategia presentata nel 1995 e mira a: -integrare maggiormente la Cina nella comunità internazionale attraverso il rafforzamento del dialogo politico; -sostenere lo sviluppo di una società aperta basata sullo Stato di diritto e il rispetto dei diritti dell'uomo; -integrare il paese nell'economia mondiale facendolo partecipare maggiormente al sistema commerciale e sostenendo la riforma economica e sociale da esso avviata; -migliorare l'utilizzazione dei finanziamenti concessi dall'Europa; -rafforzare l'immagine dell'Unione europea in Cina.

ØA dicembre del 2001 la Cina è entrata nel WTO. ØE’ stato previsto un

ØA dicembre del 2001 la Cina è entrata nel WTO. ØE’ stato previsto un canale privilegiato per le aziende europee nel mercato cinese. ØNel febbraio 2004, la UE e la Cina hanno siglato un accordo di cooperazione doganale per combattere le frodi commerciali e la contraffazione. Ciò apre la strada al riconoscimento reciproco delle misure di sicurezza. ØSuccessivamente sono stati conclusi accordi anche al di fuori del campo strettamente commerciale: • Investimenti e progetti in campo umanitario; • Ambiente e sviluppo sostenibile; • Cooperazione in campo culturale, scientifico e tecnologico; • I turisti cinesi possono viaggiare liberamente in Europa.

ØTuttavia, ancora oggi, nonostante i continui e numerosi progressi (riduzione delle imposte di importazione

ØTuttavia, ancora oggi, nonostante i continui e numerosi progressi (riduzione delle imposte di importazione e eliminazione di altre barriere), sussistono molti problemi in merito alla politica commerciale cinese: • la proprietà intellettuale non è tutelata; • le politiche industriali in determinati settori (per esempio, quello automobilistico) sono estremamente protettive nei confronti delle aziende estere; • vengono poste numerose barriere all'accesso sul mercato dei servizi (postali, bancari, edilizi, delle telecomunicazioni). ØAd aprile del 2008, è stato varato il Meccanismo per il Commercio e l’Economia di alto livello, che offre nuovi strumenti per risolvere questioni di reciproco interesse nel campo degli investimenti, dell’accesso ai mercati e della proprietà intellettuale.

SITUAZIONE ATTUALE ØLa Cina è la seconda economia più grande al mondo, grazie soprattutto

SITUAZIONE ATTUALE ØLa Cina è la seconda economia più grande al mondo, grazie soprattutto al suo ingresso nel WTO, per cui ha dovuto apportare numerose modifiche e aprire la sua economia. ØLa Cina è il più grande esportatore al mondo, aggiudicandosi circa l’ 11% delle esportazioni in tutto il mondo. ØUE e Cina costituiscono la seconda cooperazione commerciale al mondo, scambiando circa 1 miliardo di euro al giorno. ØIl commercio bilaterale tra UE è Cina è passato da 4 miliardi nel 1978, a 296 miliardi di euro nel 2009.

ØLa Cina è il maggiore importatore di prodotti dell’UE. Nel 2010 le esportazioni dell’UE

ØLa Cina è il maggiore importatore di prodotti dell’UE. Nel 2010 le esportazioni dell’UE verso la Cina sono cresciute del 38% rispetto al 2009, per un totale di 113 miliardi di euro. ØLe importazioni europee di beni dalla Cina sono cresciute del 31% rispetto al 2009, per un totale di 282 miliardi di euro. ØL’UE esporta attrezzature da trasporto e veicoli (60%), ma anche sostanze chimiche e materie prime, mentre importa dalla Cina soprattutto abbigliamento e prodotti per le telecomunicazioni.

ØPer quanto riguarda i servizi, nel 2010, l’UE ha esportato in Cina un totale

ØPer quanto riguarda i servizi, nel 2010, l’UE ha esportato in Cina un totale di 20 miliardi di euro circa, mentre ne ha importati circa 17.

ØDiversa è la situazione per quanto concerne gli investimenti diretti esteri, che restano limitati.

ØDiversa è la situazione per quanto concerne gli investimenti diretti esteri, che restano limitati. Solo l’ 1, 7% degli investimenti diretti esteri in Europa viene dalla Cina, mentre gli investimenti europei in Cina sono pari al 20%.

BIBLIOGRAFIA http: //ec. europa. eu http: //www. europarl. europa. eu www. italychina. org milano.

BIBLIOGRAFIA http: //ec. europa. eu http: //www. europarl. europa. eu www. italychina. org milano. china-consulate. org http: //epp. eurostat. ec. europa. eu