R Ramondetti Assestamento e Chiusura operazioni contabili di
© R. Ramondetti Assestamento e Chiusura operazioni contabili di fine anno
© R. Ramondetti indice • • la contabilità • registrazioni • principio di “competenza” le operazioni di chiusura • la chiusura: flusso delle operazioni • le scritture di assestamento: • fatture da emettere o ricevere, interessi sul c/c • il TFR dell’anno • gli accantonamenti a fondi rischi e spese future • la svalutazione dei crediti • ratei e risconti • concetto • esempi di ratei e risconti • risultati a bilancio • le rimanenze di merci • gli ammortamenti
© R. Ramondetti contabilità e “competenza” come calcolare correttamente il reddito di un anno INDICE
© R. Ramondetti la contabilità: scopo la contabilità permette di rispondere a 2 domande: 1. quanto siamo “ricchi”? qual è il PATRIMONIO dell’azienda in un dato momento, al 31/12 2. quanto abbiamo guadagnato quest’anno? qual'è stato il REDDITO dell’esercizio annuale
© R. Ramondetti la contabilità: metodo per farlo occorre registrare tutti i movimenti che fanno variare : il PATRIMONIO variazioni finanziarie: + / - denaro (entrate/uscite) + / - crediti + / - debiti il REDDITO o le voci componenti il PATRIMONIO NETTO variazioni economiche: + / - costi + / - ricavi + / - Patrimonio Netto
© R. Ramondetti la contabilità riassumendo, ogni operazione può dare origine a variazioni FINANZIARIE: q q q entrate/uscite di denaro aumento/diminuzione di crediti aumento/diminuzione di debiti ECONOMICHE: q q q aumento/diminuzione di costi aumento/diminuzione di ricavi aumento/diminuzione nelle voci che compongono il Patrimonio Netto
© R. Ramondetti La contabilità: registrazioni ogni operazione che può far variare il Patrimonio dell’azienda o il risultato economico (reddito) dell’esercizio deve essere registrata nel momento in cui si ha un movimento di denaro o un documento che la prova e ne misura esattamente l’importo (pezza d’appoggio)
© R. Ramondetti La contabilità: registrazioni registro quindi le variazioni quando: 1. pago o incasso, 2. ricevo o emetto fatture, 3. ricevo o emetto altri documenti come ricevute, assegni, cambiali, lettere di addebito/accredito ecc. 4/12 pago l’affitto dei locali anno 01 4/12 registro: - un costo (var. economica) - un’uscita di denaro (var. finanziaria)
© R. Ramondetti il principio di competenza Per calcolare correttamente il REDDITO annuo però non devo considerare i costi e ricavi che ho registrato ma quelli che spettano logicamente a quest’anno. Ad esempio, se l’affitto pagato il 4/12 è quello per il mese di gennaio dell’anno seguente, nonostante sia stato registrato, darà la sua utilità nell’anno 02, quindi non è un costo di competenza di quest’anno, va tolto e imputato al 02 Si applica così il anno 01 principio di competenza anno 02
© R. Ramondetti Contabilità e reddito durante l’anno, mano che si verificano, registro tutti i costi ed i ricavi a fine anno faccio gli aggiustamenti necessari per il principio di competenza (le scritture di assestamento) e riassumo i costi e ricavi in un prospetto detto conto economico, con cui calcolo il risultato economico d’esercizio Eqwq w Asdadd Dssds s df Sdasd 1/1 31/12 a Sdsdsd wq Sdasd T weq aa sdfs aaaa eee dd. T
© R. Ramondetti metodo analitico: competenza a fine anno farò quindi degli “aggiustamenti” infatti occorre, seguendo il principio di competenza n aggiungere costi e ricavi non registrati ma che spettano logicamente a quest’anno ad es. l’ammortamento per un automezzo comprato 3 anni fa o l’affitto di dicembre che verrà pagato nel gennaio dell’anno dopo n togliere quelli registrati che non spettano a quest’anno ad es. 2 mesi di sorveglianza notturna relativi al prossimo anno ma già registrati a dicembre (abbiamo pagato 3 mesi anticipati: dicembre, gennaio e febbraio)
© R. Ramondetti il principio di competenza vediamo alcuni esempi di applicazione relativi all’anno 02 • il 4/5/02 ricevo una fattura per acquisto merci e la registro • le merci vengono usate (danno la loro utilità) nell’anno 02, quindi è un costo di competenza dell’anno • il 10/12/02 pago in anticipo l’affitto del negozio per i mesi di gennaio e febbraio, lo registro • il costo darà la sua utilità nell’anno 03, perciò non è di competenza di quest’anno, va tolto e imputato al 03 anno 01 anno 02 anno 03
© R. Ramondetti il principio di competenza vediamo alcuni esempi di applicazione relativi all’anno 02 • il 5/5/01 avevo ricevuto una fattura di 3. 000 € per l’acquisto di un computer, l’ho registrata nell’anno 01 • il computer però darà la sua utilità all’azienda per vari anni, supponiamo 3, quindi • il costo è di competenza di tutti e 3 gli anni (costo pluriennale) e viene diviso per 3, • le 3 parti da 1. 000 € (ammortamento) vanno “aggiunte” ad ogni anno 01 anno 02 anno 03
© R. Ramondetti le operazioni di chiusura le registrazioni di fine anno INDICE
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso situazione contabile al 31/12 (con i saldi di tutti i conti) scritture di assestamento (“aggiustano” i saldi applicando il principio di competenza) chiusura al Conto Economico di tutti i conti accesi a costi e ricavi d’esercizio chiusura del Conto Economico: il suo saldo genera il conto Utile (o Perdita) d’Esercizio chiusura allo Stato Patrimoniale di tutti i conti ancora aperti (finanziari, economici accesi a costi pluriennali o sospesi, voci del P. Netto)
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso situazione contabile al 31/12 (con i saldi di tutti i conti) CASSA 120 40 35 CAP. SOCIALE 200. 000 Merci c/Vendite 5. 120 540 350 conto DARE CASSA 125 AUTOMEZZI MERCI C/VENDITE 120 FITTI PASSIVI SP. TRASPORTO 10 12 4 30 5 6. 010 FITTI PASSIVI 14 SP. TRASPORTO 47 CAP. SOCIALE AUTOMEZZI …. . AVERE 200. 000 120
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso scritture di assestamento (“aggiustano” i conti applicando il principio di competenza) Merci c/Acquisti 6. 000 500 150 300 FITTI PASS. 10 4 3 SP. TRASPORTO AUTOMEZZI 12 120 FATTURE DA RICEVERE 30 300 5 6 6 AMM. AUTOMEZZI 24 RISCONTI ATTIVI 3 F. do AMM. AUTOMEZZI 24
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso chiusura al Conto Economico di tutti i saldi dei conti accesi a costi e ricavi d’esercizio Merci c/Acquisti 6. 000 500 150 300 FITTI PASS. 10 4 3 SP. TRASPORTO AUTOMEZZI 12 120 FATTURE DA RICEVERE 30 300 5 Conto di Risultato 6 Economico anno x 6 AMM. AUTOMEZZI costi ricavi 24 Merci c/acquisti 6. 950 …. RISCONTI ATTIVI Fitti Passivi 11 3 Trasporto Spese 53 F. do AMM. AUTOMEZZI Amm. to Automezzi 24 24 ….
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso chiusura del Conto Economico: il suo saldo genera il conto Utile (o Perdita) d’Esercizio Conto di Risultato Economico anno x costi ricavi Merci c/acquisti 6. 950 Fitti Passivi 11 Spese Trasporto 53 Amm. to Automezzi 24 …. totale 120. 000 SALDO 15. 500 …. …. …. totale 135. 000 tot. a pareggio 135. 000 UTILE D’ESERCIZIO 15. 500
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso chiusura allo Stato Patrimoniale di tutti i conti ancora aperti (finanziari, economici accesi a costi pluriennali o sospesi, voci del P. Netto) a questo punto restano aperti: n n conti finanziari conti economici accesi a n n n costi e ricavi pluriennali voci del Patrimonio Netto costi e ricavi sospesi CAP. SOCIALE UTILE d’ES. 200. 000 15. 500 CASSA 400 35 70 AUTOMEZZI 120 F. do AMM. AUTOMEZZI 24 MERCI 7. 200 RISCONTI ATTIVI 3
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso lo Stato Patrimoniale chiude automaticamente a pareggio la somma delle voci del P. Netto rappresenta il saldo fra Attività e Passività Stato Patrimoniale al 31/12/. . Attività - Passività = P. Netto attività AUTOMEZZI 120 365. 500 - F. do AMM. TO 24 150. 000 … 215. 500 MERCI … CREDITI v/CLIENTI … CASSA RATEI E RISCONTI ATTIVI totale attività 96 … 7. 200 … 13. 400 … 355 122 365. 500 DEBITI v/FORNITORI … DEBITI PER TFR MUTUI PASSIVI … RATEI E RISCONTI PASSIVI totale passività PATR. NETTO cap. sociale 200. 000 utile d’es. 15. 500 totale a pareggio passività 5. 200 … 6. 100 50. 000 … 50 150. 000 215. 500 365. 500
© R. Ramondetti operazioni di chiusura: flusso ora tutti i conti sono chiusi! il conto Economico e lo Stato Patrimoniale riassumono la situazione: Conto di Risultato Economico anno x costi Merci c/acquisti 6. 950 Fitti Passivi 11 Spese Trasporto 39 Amm. to Automezzi 24 …. totale 120. 000 UTILE 15. 500 tot. a pareggio 135. 000 ricavi …. …. attività …. AUTOMEZZI totale - F. do AMM. TO Stato Patrimoniale al 31/12/. . 120 DEBITI v/FORNITORI 135. 000 24 96 … … … DEBITI PER TFR MERCI 7. 200 MUTUI PASSIVI … … … CREDITI v/CLIENTI 13. 400 RATEI E RISCONTI PASSIVI … tot. a pareggio 135. 000… CASSA 355 totale passività RATEI E RISCONTI 122 PATR. NETTO ATTIVI cap. sociale 200. 000 utile d’es. 15. 500 totale attività 365. 500 totale a pareggio passività 5. 200 … 6. 100 50. 000 … 50 150. 000 215. 500 365. 500
© R. Ramondetti scritture di assestamento le registrazioni di fine anno INDICE
© R. Ramondetti scritture di assestamento il principio di competenza impone di “aggiustare” i costi e ricavi dell’anno registrando: n n n n fatture da emettere o ricevere, interessi sul c/c TFR dell’anno accantonamenti a fondi rischi e spese future svalutazione dei crediti ratei e risconti rimanenze di merci ammortamenti vediamoli in dettaglio. .
© R. Ramondetti scritture di completamento ricavi o costi di competenza da “aggiungere” a quest’anno: fatture da emettere o ricevere, interessi sul c/c. . INDICE
© R. Ramondetti fatture da emettere/ricevere ripassiamo le fasi della compravendita, nel caso più esteso: 1. stipula del contratto 2. invio della merce con DDT 3. invio della fattura 4. …pagamento 1 non registro anno 01 2 non registro 3 registro: + crediti + ricavi + debiti IVA 4 registro: - crediti + denaro
© R. Ramondetti fatture da emettere/ricevere a fine anno può capitare di aver ricevuto o spedito la merce ma non aver ancora ricevuto/emesso la fattura 1. stipula del contratto 2. invio della merce con DDT 3. invio della fattura 4. …pagamento nella contabilità di quest’anno mancano un costo o un ricavo di competenza anno 01 1 non registro 2 non registro
© R. Ramondetti fatture da emettere in caso di vendita, al 31/12 registriamo: 1. un ricavo in MERCI c/VENDITE 2. un credito in FATTURE DA EMETTERE 3. un debito in IVA a NS DEBITO MERCI c/VENDITE 1. 500 FATTURE DA EMETTERE IVA A NS DEBITO 300 1. 800 1 non registro anno 01 2 non registro
© R. Ramondetti fatture da ricevere in caso di acquisto, al 31/12 registriamo: 1. un costo in MERCI c/ACQUISTI 2. un debito in FATTURE DA RICEVERE 3. un credito in IVA a NS CREDITO MERCI c/ACQUISTI 1. 500 IVA A NS CREDITO FATTURE DA RICEVERE 1. 800 300 1 non registro anno 01 2 non registro
© R. Ramondetti fatture da ricevere per semplicità non sono qui trattati i problemi legati alle liquidazioni IVA che potrebbero rendere inesatta l’ultima registrazione
© R. Ramondetti interessi maturati gli interessi sul c/c (attivi o passivi) maturano giorno per giorno, ma ci vengono conteggiati dalla banca a fine mese/trimestre n il documento della banca arriverà nei primi giorni di gennaio nella contabilità di quest’anno mancano un ricavo o un costo per gli interessi attivi o passivi di competenza anno 01 interessi anno 02
© R. Ramondetti interessi maturati in data 31/12/01 registro: n un ricavo nel conto INTERESSI ATTIVI n un aumento di crediti in BANCA X C/C INTERESSI ATTIVI 500 le registrazioni saranno ovviamente invertite in caso di INTERESSI PASSIVI anno 01 interessi anno 02
© R. Ramondetti il TFR il Trattamento di Fine Rapporto che spetta ai dipendenti INDICE
© R. Ramondetti TFR i dipendenti dell’azienda hanno diritto, oltre allo stipendio mensile, al Trattamento di Fine Rapporto, la cosiddetta “liquidazione “
© R. Ramondetti TFR i dipendenti maturano il diritto al TFR ogni giorno, n i calcoli di quanto spetta al dipendente vengono fatti alla fine dell’anno poiché l’importo è proporzionale agli stipendi percepiti nell’anno (molto approssimativamente: se il dipendente lavora tutto l’anno – 12 mesi - è l’equivalente di uno stipendio mensile) n il TFR verrà pagato ai dipendenti quando smetteranno di lavorare per l’azienda per un qualsiasi motivo: anzianità, licenziamento, dimissioni. . nota: a meno che non scelgano i Fondi Pensione che qui non sono trattati
© R. Ramondetti TFR ad esempio, per un dipendente assunto a metà anno 01: n n n al 31/12/01 si calcola quanto TFR spetta al dipendente (quanto ne ha maturato nei 6 mesi lavorati): supponiamo 1. 000 € è un costo d’esercizio da registrare nel conto TFR ma è anche un debito con il dipendente da registrare nel conto DEBITI PER TFR T. F. R. DEBITI PER TFR 1. 000 anno 01 anno 02 1. 000 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR a bilancio anno 01 avremo: Conto Economico anno 01 costi … costi per il lavoro dip. te TFR … 1. 000 … ricavi … … … T. F. R. DEBITI PER TFR 1. 000 anno 01 anno 02 1. 000 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR a bilancio anno 01 avremo: Stato Patrimoniale al 31/12/01 attività … … … DEBITI PER TFR … T. F. R. DEBITI PER TFR 1. 000 anno 01 anno 02 passività … 1. 000 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR continuando l’ esempio, all’ 1/1/02 n n viene riaperto il conto DEBITI PER TFR che contiene il debito di 1. 000 € il conto TFR non viene riaperto: conteneva costi di competenza dell’esercizio scorso T. F. R. DEBITI PER TFR 1. 000 anno 01 anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR a fine anno 02: al 31/12/02 si calcola quanto TFR spetta al dipendente (quanto ne ha maturato nei 12 mesi lavorati): 2. 000 € n n è un costo da registrare nel conto TFR ma è anche un debito con il dipendente da registrare nel conto DEBITI PER TFR (il debito aumenta: da 1. 000 a 3. 000) T. F. R. DEBITI PER TFR 2. 000 anno 01 anno 02 1. 000 2. 000 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR a bilancio anno 02 avremo: Conto Economico anno 02 costi … costi per il lavoro dip. : TFR … 2. 000 … ricavi … … … T. F. R. DEBITI PER TFR 2. 000 anno 01 anno 02 1. 000 2. 000 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR a bilancio anno 01 avremo: Stato Patrimoniale al 31/12/02 attività … … … DEBITI PER TFR … T. F. R. DEBITI PER TFR 2. 000 anno 01 anno 02 passività … 3. 000 … 1. 000 2. 000 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR di nuovo, all’ 1/1/03 n n viene riaperto il conto DEBITI PER TFR che contiene il debito di 3. 000 € maturato fino a quel giorno il conto TFR non viene riaperto: conteneva costi di competenza dell’esercizio scorso T. F. R. DEBITI PER TFR 3. 000 anno 01 anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR al 31/3/03 il dipendente si licenzia si calcola quanto TFR spetta al dipendente (quanto ne ha maturato nei 3 mesi lavorati): 500 € n è un costo da registrare nel conto TFR n ma è anche un debito con il dipendente da registrare nel conto DEBITI PER TFR (il debito aumenta: da 3. 000 a 3. 500) T. F. R. DEBITI PER TFR 3. 000 500 anno 01 anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR infine il TFR viene pagato al dipendente (3. 500 €) n n è una diminuzione di debito con il dipendente da registrare nel conto DEBITI PER TFR e un’uscita di denaro dalla BANCA X C/C T. F. R. 3. 500 DEBITI PER TFR 500 3. 000 500 3. 500 anno 01 anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti TFR a bilancio anno 03 avremo: Conto Economico anno 03 costi … costi per il lavoro dip. : TFR … 500 … nello Stato Patrimoniale i DEBITI PER TFR sono a ZERO ricavi … … … T. F. R. DEBITI PER TFR 1. 000 2. 000 500 3. 500 anno 01 anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti gli accantonamenti. . prevedo costi che potranno verificarsi nei prossimi anni ma sono di competenza di quello che sta chiudendo INDICE
© R. Ramondetti gli accantonamenti ci sono dei costi (più o meno certi) che si verificheranno nei prossimi anni ma che è giusto considerare di competenza dell’esercizio in chiusura n devo aggiungerli alla contabilità il 31/12/01, registrando anche un debito presunto in un conto che spesso viene chiamato FONDO il nome richiama l’idea di denaro “messo da parte” (si dice infatti accantonamenti a Fondo. . ) ma non è così: semplicemente lo Stato Patrimoniale di fine anno avrà questi importi nei debiti e l’azienda risulterà meno ricca; il debito diminuirà nei prossimi anni quando - e se - si sosterrà il costo. anno 01 anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti gli accantonamenti un esempio tipico è dato dall’accantonamento al FONDO RISCHI SU CREDITI che rivedremo anche parlando di svalutazione dei crediti: n n anno 01 alcuni crediti sorti quest’anno verranno riscossi negli anni a venire: se non venissero pagati non sarebbe giusto caricare un costo all’anno in cui scadono, è più corretto imputare il costo a quest’anno Al 31/12 cerco quindi di prevedere quanto potrò perdere in futuro e imputo un costo a questo esercizio per la perdita presunta e rettifico in diminuzione i crediti anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti il fondo rischi su crediti n n Il 31/12/01 cerco quindi di prevedere quanto potrò perdere in futuro (600 €) e imputo un costo a questo esercizio in SVALUTAZIONE CREDITI registro anche un debito presunto (o, meglio, una rettifica ai crediti) in FONDO RISCHI SU CREDITI SVALUTAZIONE CREDITI FONDO RISCHI SU CREDITI 600 nel Conto Economico anno 01 anno 02 anno 03 nello Stato Patrimoniale anno 04
© R. Ramondetti gli accantonamenti un altro esempio è dato dall’accantonamento al FONDO PER IMPOSTE per le imposte (relative a quest’anno) che potremmo dover pagare in futuro il 31/12 imputo un costo all’esercizio 01 in ACCANT. TO RISCHI IMPOSTE n e un debito presunto in FONDO IMPOSTE ACC. RISCHI IMPOSTE FONDO PER IMPOSTE XXX nel Conto Economico anno 01 anno 02 anno 03 nello Stato Patrimoniale anno 04
© R. Ramondetti gli accantonamenti altri accantonamenti vengono registrati perché prevedo che nei prossimi anni si potranno avere n n anno 01 spese di manutenzione dei macchinari che voglio considerare a carico di quest’anno costi per la consegna di premi ai clienti (derivanti da un concorso a premi indetto a partire da quest’anno) spese per indennizzi a terzi per responsabilità civile che si verificano in caso di danni arrecati a terzi per effetto della gestione aziendale (ad es. un mio prodotto difettoso danneggia la casa di un cliente) ecc. anno 02 anno 03 anno 04
© R. Ramondetti la svalutazione dei crediti essere “prudenti” nel valutare i propri crediti INDICE
© R. Ramondetti svalutazione dei crediti figurano nelle Attività dello Stato Patrimoniale al 31/12/. . attività AUTOMEZZI 120 - F. do AMM. TO 24 … MERCI … CREDITI v/CLIENTI … CASSA RATEI E RISCONTI ATTIVI totale attività 96 … 7. 200 … 13. 400 … 355 122 365. 500 DEBITI v/FORNITORI … DEBITI PER TFR MUTUI PASSIVI … RATEI E RISCONTI PASSIVI totale passività PATR. NETTO cap. sociale 200. 000 utile d’es. 15. 500 totale a pareggio passività 5. 200 … 6. 100 50. 000 … 50 150. 000 215. 500 365. 500
© R. Ramondetti svalutazione dei crediti il principio di prudenza impone di NON sopravvalutare le Attività (e non sottovalutare le Passività) ciò eviterà false aspettative sull’azienda da parte di chi legge il bilancio
© R. Ramondetti svalutazione dei crediti quindi è prudente “svalutare” i crediti tenendo conto del loro grado di solvibilità ossia della capacità di pagare del debitore ad esempio, partendo da un totale di crediti commerciali pari a 13. 900 € nominali, dopo la svalutazione in bilancio figureranno crediti per 13. 400 e, fra questi, 920 € di dubbia solvibilità Stato Patrimoniale al 31/12/. . attività … CREDITI v/CLIENTI CAMBIALI ATTIVE CREDITI INSOLUTI CAMBIALI INSOLUTE totale crediti … n passività 10. 000 1. 400 800 1. 200 13. 400 … F. do SVALUTAZIONE CREDITI F. do RISCHI SU CREDITI … … 400 520 il bilancio presenta quindi crediti non per 13. 900 ma per 12. 480 (13. 400 -520): è un dato prudente.
© R. Ramondetti svalutazione dei crediti vediamo come siamo arrivati ai dati in bilancio: n nel nostro esempio i crediti commerciali sono dati da: n i CREDITI V/CLIENTI n i CREDITI INSOLUTI (già scaduti, ma non ancora incassati) n le CAMBIALI ATTIVE n le CAMBIALI INSOLUTE (. . scadute ma non incassate) per un totale di 13. 900 € CAMBIALI ATTIVE 1. 400 CREDITI v/CLIENTI 10. 000 CREDITI INSOLUTI CAMBIALI INSOLUTE 1. 300 1. 200
© R. Ramondetti ripasso: gli insoluti ricordiamo che, durante l’anno, quando un credito scade e non ci viene pagato, togliamo l’importo dai crediti “normali” per girarlo nei conti intestati ai crediti “insoluti” n nel nostro esempio il conto CAMBIALI ATTIVE conteneva 2 cambiali da 1. 400 e 1. 200 € quella da 1. 200 € alla scadenza non era stata pagata avevamo girato i 1. 200 € dal conto CAMBIALI ATTIVE (- crediti) al conto CAMBIALI INSOLUTE (+ crediti) CAMBIALI ATTIVE 1. 400 1. 200 CAMBIALI INSOLUTE 1. 200
© R. Ramondetti svalutazione dei crediti vediamo ora le 3 operazioni da effettuare al 31/12 per valutare correttamene i crediti: 1. stralcio (eliminazione) dei crediti inesigibili 2. svalutazione di crediti specifici 3. svalutazione generica dei crediti restanti
© R. Ramondetti stralcio crediti inesigibili se ci sono dei crediti sicuramente inesigibili si stralciano ossia si tolgono definitivamente dalla contabilità n n nel nostro esempio il conto CREDITI INSOLUTI contiene un credito di 500 € con la ditta X, fallita, da cui siamo certi di non incassare nulla stralciamo i 500 € da CREDITI INSOLUTI (diminuzione di credito) e registriamo un COSTO in PERDITE SU CREDITI INSOLUTI 800 500 PERDITE SU CREDITI 500
© R. Ramondetti svalutazione di crediti ora i crediti totali sono diminuiti da 13. 900. . a 13. 400 € CAMBIALI ATTIVE 1. 400 CREDITI v/CLIENTI 10. 000 CAMBIALI INSOLUTE 1. 200 CREDITI INSOLUTI 1. 300 500
© R. Ramondetti svalutazione crediti specifici se ci sono dei crediti su cui ho dei dubbi, si svalutano per la parte che penso di non incassare n n nel nostro esempio il conto CREDITI v/CLIENTI contiene un credito di 600 € con la ditta Y, fallita, da cui penso di incassare solo 200 € (prevedo di perderne 400) svalutiamo di 400 € il credito usando il conto FONDO SVALUTAZIONE CREDITI e registriamo un COSTO in SVALUTAZIONE CREDITI (perdita presunta su crediti) CREDITI v/CLIENTI F. do SVAL. NE CREDITI 10. 000 400 SVALUTAZIONE CREDITI Il Fondo 400 Svalutazione “corregge” indirettamente i Crediti v/Clienti
© R. Ramondetti svalutazione di crediti ora i crediti totali, che erano già diminuiti (per lo stralcio) da 13. 900 a 13. 400, sono svalutati di 400 € Stato Patrimoniale al 31/12/. . attività … CREDITI v/CLIENTI CAMBIALI ATTIVE CREDITI INSOLUTI CAMBIALI INSOLUTE totale crediti … n passività 10. 000 1. 400 800 1. 200 13. 400 … F. do SVALUTAZIONE CREDITI … … la loro valutazione netta è 13. 400 - 400 = 13. 000 € 400
© R. Ramondetti svalutazione crediti generica anche i 13. 000 € di crediti restanti però potrebbero in futuro non andare a buon fine c’è un rischio di insolvenza, normale per un’azienda n n nel nostro esempio, visto quanto successo gli anni scorsi, pensiamo sia “normale” (previsione) perdere il 4% dei crediti svalutiamo di 520 € (4% di 13. 000) i crediti usando il conto FONDO RISCHI SU CREDITI e registriamo un COSTO in SVALUTAZIONE CREDITI (perdita presunta su crediti) F. do RISCHI SU CREDITI 520 SVALUTAZIONE CREDITI 400 520
© R. Ramondetti svalutazione crediti generica i crediti totali sono svalutati di 520 € per la perdita (presunta) Stato Patrimoniale al 31/12/. . attività … CREDITI v/CLIENTI CAMBIALI ATTIVE CREDITI INSOLUTI CAMBIALI INSOLUTE totale crediti … passività 10. 000 1. 400 800 1. 200 13. 400 … F. do SVALUTAZIONE CREDITI F. do RISCHI SU CREDITI … Il Fondo Rischi … 400 520 “corregge” indirettamente i crediti dei vari conti I crediti ora sono valutati 13. 400 – 520 = 12. 480 € (è prudente rispetto al valore nominale di partenza: 13. 900 €)
© R. Ramondetti svalutazione crediti: riepilogo riassumendo: nel nostro esempio i crediti commerciali erano composti da n CREDITI V/CLIENTI 10. 000 n CREDITI INSOLUTI 1. 300 -500 = 800 n CAMBIALI ATTIVE 1. 400 n CAMBIALI INSOLUTE 1. 200 totale 13. 900 13. 400 abbiamo 1. stralciato un credito inesigibile di 500 € da CREDITI INSOLUTI 2. svalutato un credito specifico (con la ditta Y) di 400 € 3. svalutati genericamente i crediti restanti per 520 €
© R. Ramondetti svalutazione crediti : riepilogo lo Stato Patrimoniale n evidenzia crediti per 13. 400 € n specifica che , fra questi 13. 400, crediti per 400 € (ben individuati con la ditta X) sono difficilmente incassabili e n specifica inoltre che pensa di non incassare altri 520 € Stato Patrimoniale al 31/12/. . attività … CREDITI v/CLIENTI CAMBIALI ATTIVE CREDITI INSOLUTI CAMBIALI INSOLUTE totale crediti … passività 10. 000 1. 400 800 1. 200 13. 400 … F. do SVALUTAZIONE CREDITI F. do RISCHI SU CREDITI … … 400 520
© R. Ramondetti svalutazione crediti : riepilogo nel Conto Economico troviamo n un costo certo di 500 € relativo al credito stralciato n un costo presunto di 400 + 520 € relativo alla svalutazione specifica e generica Conto Economico anno. . costi … PERDITE SU CREDITI SVALUTAZIONE CREDITI … 500 920 --- … … … ricavi … … …
© R. Ramondetti Ratei e Risconti “aggiustare” la contabilità di quest’anno per fa risultare solo ciò che è di competenza INDICE
© R. Ramondetti ratei e risconti Anche i ratei o risconti sono un’applicazione del principio di competenza • • riguardano costi o ricavi che sono di competenza in parte dell’anno che sta per chiudersi ed in parte del prossimo (sono “a cavallo” di 2 anni) siccome però il costo o ricavo (variazione economica) viene registrato una volta sola, al 31/12 la contabilità dell’anno 01 avrà i segg. risultati: se registro qui: . . c’è un importo troppo grande (contiene anche la parte del prossimo anno) . . manca la parte di competenza di quest’anno 01 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti al 31/12 quindi faremo degli “aggiustamenti” • se ho registrato troppo. . TOLGO la parte che è del prossimo anno: è un RISCONTO • se non ho registrato. . AGGIUNGO la parte di quest’anno: è un RATEO se registro qui: . . c’è un importo troppo grande (contiene anche la parte del prossimo anno) . . manca la parte di competenza di quest’anno 01 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti vediamo alcuni esempi di costi e ricavi “a cavallo” di 2 anni: • L’ 1/12/01 pago in anticipo 3. 000 € per 3 mesi di affitto (dicembre, gennaio e febbraio), registro 3. 000 € di costo nell’anno 01 • i locali affittati daranno la loro utilità all’azienda nei 3 mesi, per cui il costo è di competenza per 1 mese dell’anno 01 e per 2 mesi del 02, • visto che nella contabilità 01 avevo già registrato 3. 000 € alla voce Fitti Passivi, a fine anno devo correggere e togliere 2. 000 € che non sono di competenza di quell’anno FITTI PASSIVI 1/12 3. 000 anno 01 31/12 2. 000 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti Se invece, per lo stesso affitto, il contratto prevedesse il pagamento posticipato: • il pagamento avverrà nell’anno 02 e quindi, non registro niente nell’anno 01 • come prima però, i locali affittati daranno la loro utilità all’azienda nei 3 mesi, per cui il costo è di competenza per 1 mese dell’anno 01 e per 2 mesi del 02, • visto che nella contabilità 01 non ho registrato nulla alla voce Fitti Passivi, a fine anno devo correggere e aggiungere 1. 000 € che sono di competenza di quell’anno FITTI PASSIVI 31/12 1. 000 1/12 anno 01 anno 02 Pagamento: 28/2/02
© R. Ramondetti ratei e risconti • il primo caso, in cui ho già registrato e devo TOGLIERE la parte non di competenza, genera un RISCONTO • visto che tolgo un costo alla contabilità dell’anno 01, questo avrà effetti positivi sul bilancio: mi piace! è un RISCONTO ATTIVO FITTI PASSIVI RISCONTI ATTIVI 31/12 2. 000 1/12 3. 000 31/12 2. 000 anno 01 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti • se invece non fosse stato un affitto pagato ma riscosso (io affitto ad altri miei locali), sarebbe stato un ricavo e • visto che tolgo un ricavo alla contabilità dell’anno 01, questo avrà effetti negativi sul bilancio: NON mi piace! è un RISCONTO PASSIVO FITTI ATTIVI RISCONTI PASSIVI 1/12 3. 000 31/12 2. 000 anno 01 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti • il secondo caso, in cui non ho registrato niente e devo AGGIUNGERE la parte di competenza, genera un RATEO • visto che aggiungo un costo alla contabilità dell’anno 01, questo avrà effetti negativi sul bilancio: NON mi piace! è un RATEO PASSIVO FITTI PASSIVI 1/12 RATEI PASSIVI - 31/12 1. 000 anno 01 Pagamento: 28/2/02 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti • se invece non fosse stato un affitto pagato ma riscosso (io affitto ad altri miei locali), sarebbe stato un ricavo e • visto che aggiungo un ricavo alla contabilità dell’anno 01, questo avrà effetti positivi sul bilancio: mi piace! è un RATEO ATTIVO FITTI ATTIVI 1/12 RATEI ATTIVI - 31/12 1. 000 anno 01 Incasso: 28/2/02 anno 02
© R. Ramondetti il ragionamento da fare: 1 riassumendo, al 31/12 per risolvere i problemi legati a ratei e risconti occorre: 1. vedere se nella contabilità di quest’anno il costo o ricavo è già stato registrato FITTI ATTIVI 1/12 documento o pagamento: 1/12/01 anno 02 3. 000 registro!
© R. Ramondetti il ragionamento da fare: 1 riassumendo, al 31/12 per risolvere i problemi legati a ratei e risconti occorre: 1. vedere se nella contabilità di quest’anno il costo o ricavo è già stato registrato FITTI ATTIVI non registro! 1/12 documento o pagamento: 28/2/02 anno 01 anno 02
© R. Ramondetti il ragionamento da fare: 2 già registrato: TOLGO la parte di competenza dell’anno prossimo: è un RISCONTO FITTI PASSIVI 1/12 3. 000 RISCONTI ATTIVI 31/12 2. 000 anno 01 anno 02
© R. Ramondetti il ragionamento da fare: 2 già registrato: TOLGO la parte di competenza dell’anno prossimo: è un RISCONTO FITTI ATTIVI 1/12 non registrato: AGGIUNGO la parte di competenza di quest’anno: è un RATEO RATEI ATTIVI - 31/12 1. 000 anno 01 Pagamento: 28/2/02 anno 02
© R. Ramondetti il ragionamento da fare: 3 Per vedere se è ATTIVO o PASSIVO basta vedere cosa si toglie o aggiunge e l’effetto che avrà sul bilancio di quest’anno, il RATEO o RISCONTO sarà ATTIVO se. . PASSIVO se. . • TOLGO UN COSTO • TOLGO UN RICAVO • AGGIUNGO UN COSTO
© R. Ramondetti ratei e risconti: i calcoli non resta ora che calcolare il rateo (la parte di quest’anno, da aggiungere) o il risconto (la parte dell’anno prossimo, da togliere). n n il calcolo più corretto viene fatto contando i giorni (come per gli interessi), ma a volte è comodo o addirittura indispensabile usare i mesi (ad esempio per gli affitti). spesso occorrerà dividere l’intera spesa per i giorni o mesi totali a cui si riferisce e trovare così il costo/ricavo di 1 giorno; potrò poi così moltiplicare il costo al giorno per il numero di giorni di competenza di quest’anno per calcolare il rateo (o i gg. dell’anno prossimo per il risconto). vediamo alcuni esempi. . anno 01 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti: esempi es. 1: il 1° novembre 01 pago 1. 200 € per 3 mesi anticipati di affitto 1. a novembre c’è un pagamento – registro un costo di 1. 200 € 2. 3. è già registrato quindi, il 31/12/01, TOLGO la parte non di competenza (quella dell’anno prossimo): è un RISCONTO sto togliendo un costo – mi piace! - è ATTIVO calcoli: 1. 200: 3 = 400 € al mese 400 € x 1 mese (gennaio 02) = 400 FITTI PASSIVI RISCONTI ATTIVI 1/11 1. 200 31/12 anno 01 400 anno 02 400
© R. Ramondetti ratei e risconti: esempi es. 2: il 10/11/01 emetto fattura di 3. 000 € per l’affitto di un macchinario alla ditta X per 6 mesi, da novembre 01 a aprile 02 1. a novembre c’è una fattura – registro un ricavo di 3. 000 € 2. è già registrato quindi, il 31/12/01, TOLGO la parte non di competenza (quella dell’anno prossimo): è un RISCONTO 3. sto togliendo un ricavo – NON mi piace! - è PASSIVO calcoli: 3. 000: 6 mesi = 500 € al mese 500 € x 4 mesi (gennaio-aprile 02) = 2. 000 FITTI ATTIVI RISCONTI PASSIVI 10/11 3. 000 31/12 2. 000 anno 01 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti: esempi es. 3: il 10/12 presto 5. 000 € a un dipendente fino al 31/3/02, mi verranno pagati interessi al 5% a fine prestito 1. a dicembre non c’è un ricavo (interessi) – non lo registro 2. non è già registrato quindi, il 31/12/01, AGGIUNGO la parte di competenza di quest’anno: è un RATEO 3. sto aggiungendo un ricavo – mi piace! - è ATTIVO calcoli: Interessi di quest’anno (10 – 31/12 = 21 gg. ) (5. 000 x 5 x 21): 36. 500 = 14, 38 INTERESSI ATTIVI 1/12 RATEI ATTIVI 31/12 14, 38 anno 01 incasso: 31/3/02 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti: esempi es. 4: l’ 1/10 assumo per 4 mesi un consulente - collaboratore occasionale – a cui pagherò, a fine prestazione, 8. 000 € 1. a ottobre non c’è fattura o pagamento – non registro niente 2. non è già registrato quindi, il 31/12/01, AGGIUNGO la parte di competenza di quest’anno: è un RATEO 3. sto aggiungendo un costo – NON mi piace! - è PASSIVO calcoli: 8. 000 : 4 mesi = 2. 000 € al mese 2. 000 x 3 mesi (ott. , nov. , dic. 01) = 6. 000 CONSULENZE 1/10 RATEI PASSIVI 31/12 6. 000 - pagamento: 31/1/02 31/12 6. 000 anno 01 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti: esempi vediamo ora un esempio con il funzionamento di un conto per tutto l’anno: es. 5: l’ 1/5 affitto un magazzino, il contratto prevede il pagamento anticipato di 1. 500 € ogni 3 mesi (500 € al mese). FITTI PASSIVI 1/5 1. 500 1/8 1. 500 1/11 1. 500 anno 01 mesi 5 -6 -7 n 1/5 pago e registro un costo di 1. 500 € n 1/8 pago e registro un costo di 1. 500 € n 1/11 pago e registro un costo di 1. 500 € n 31/12 la contabilità contiene una parte non di competenza dell’anno: devo TOGLIERLA e calcolare un RISCONTO ATTIVO anno mesi 8 -9 -10 mesi 11 -12 -1 02
© R. Ramondetti ratei e risconti: esempi vediamo ora un esempio con il funzionamento di un conto per tutto l’anno: es. 5: l’ 1/5 affitto un magazzino, il contratto prevede il pagamento anticipato di 1. 500 € ogni 3 mesi (500 € al mese). è già stato registrato l’ 1/11 2. TOLGO, è un RISCONTO 3. tolgo un costo – mi piace! – è ATTIVO calcoli: devo togliere 1 mese di affitto: 500 € FITTI PASSIVI 1/5 1. 500 1/8 1. 500 1. 1/11 1. 500 RISCONTI ATTIVI 31/12 500 anno 01 mesi 5 -6 -7 31/12 mesi 8 -9 -10 11 -12 anno a 1 nno 02 500
© R. Ramondetti ratei e risconti: risultati in tutti i casi, dopo il calcolo dei ratei e risconti i conti accesi ai costi/ricavi contengono sempre e solo la parte di competenze di quest’anno CONSULENZE ad es. nel rateo passivo relativo al consulente anno 01 6. 000 1/10 - 31/12 6. 000 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti: risultati in tutti i casi, dopo il calcolo dei ratei e risconti i conti accesi ai costi/ricavi contengono sempre e solo la parte di competenze di quest’anno FITTI ATTIVI o nel risconto passivo relativo all’affitto alla ditta X anno 01 10/11 3. 000 31/12 2. 000 1. 000 anno 02
© R. Ramondetti ratei e risconti a bilancio questo (il saldo del conto) è l’importo che finirà nel Conto Economico dell’anno 01 n i conti accesi ai ratei e risconti verranno riepilogati nello Stato Patrimoniale: quelli attivi nelle Attività ed i passivi nelle Passività FITTI ATTIVI RISCONTI PASSIVI 31/12 2. 000 10/11 3. 000 31/12 2. 000 C/O ECONOMICO costi ricavi FITTI ATTIVI 1. 000 anno 01 STATO PATRIMONIALE attività passività 1. 000 anno 02 RISCONTI PASS. 2. 000
© R. Ramondetti ratei e risconti a bilancio ad esempio, nell’ultimo caso esaminato: FITTI PASSIVI 1/5 1. 500 1/8 1. 500 RISCONTI ATTIVI 31/12 500 SALDO: 500 D 1/11 1. 500 31/12 C/O ECONOMICO costi ricavi FITTI PASSIVI 4. 000 anno 01 mesi 5 -6 -7 500 SALDO: 4. 000 D mesi 8 -9 -10 11 -12 STATO PATRIMONIALE attività passività RISCONTI ATT. 500 anno a 1 nno 02
© R. Ramondetti le rimanenze di merci un costo da rinviare al prossimo anno INDICE
© R. Ramondetti le rimanenze di merci applichiamo il principio di competenza n n ai costi per le merci: un costo è di competenza se ha dato la sua utilità nell’anno, quindi solo le merci che ho utilizzato nell’anno sono un costo di competenza e non quelle rimaste a fine anno (che saranno utilizzate l’anno prossimo) il ragionamento vale per qualsiasi tipo di merce, materia prima, semilavorato ecc.
© R. Ramondetti rimanenze nel corso dell’anno, ogni volta che abbiamo ricevuto una fattura, abbiamo registrato un costo (per semplicità supponiamo 10. 000 € a cassa) MERCI c/ACQUISTI 10. 000 50. 000 anno 01
© R. Ramondetti rimanenze a fine anno, facciamo l’inventario del magazzino e scopriamo che abbiamo avanzato 3 casse di merce: sono le rimanenze MERCI c/ACQUISTI per semplicità le valutiamo 10. 000 l’una anno 01 10. 000 50. 000 questo costo non è tutto di competenza dell’anno: solo 2 casse sono state usate! il costo dell’anno è 50. 000 – 30. 000 = 20. 000
© R. Ramondetti rimanenze n il 31/12 dovremo quindi registrare uno storno (diminuzione) di costo di 30. 000 € nel conto MERCI c/ RIMANENZE FINALI che finirà nel Conto Economico MERCI c/ACQUISTI questo ci permetterà anche di avere un 10. 000 conto MERCI per inserire il valore delle 10. 000 merci rimaste nelle attività dello Stato Patrimoniale 10. 000 50. 000 anno 01 questo costo non è tutto di competenza dell’anno: solo 2 casse sono state usate! il costo dell’anno è 50. 000 – 30. 000 = 20. 000
© R. Ramondetti rimanenze n l’ 1/1/02 (anno successivo) si riparte con un costo di 30. 000 € nel conto MERCI c/ RIMANENZE INIZIALI durante l’anno si acquisteranno nuovamente merci (2 casse) MERCI c/RIM. INIZIALI 30. 000 MERCI c/ACQUISTI 10. 000 20. 000 anno 02
© R. Ramondetti rimanenze e, a fine anno, si farà l’inventario del magazzino: resta una cassa di merce per semplicità la valutiamo 10. 000 MERCI c/RIM. FINALI 10. 000 anno 02
© R. Ramondetti rimanenze il costo per le merci per il 2° anno è così determinato: 30. 000 € per le merci avanzate dall’anno precedente MERCI c/RIMANENZE INIZIALI 20. 000 € per le merci acquistate durante l’anno MERCI C/ACQUISTI - 10. 000 € per le merci rimaste inutilizzate al 31/12/02 MERCI C/ RIMANENZE FINALI = 40. 000 €
© R. Ramondetti rimanenze vediamo un esempio di registrazione: nel corso dell’anno, ogni volta che abbiamo ricevuto una fattura, abbiamo registrato un costo n al 31/12 quindi il saldo del conto è pari al totale merci acquistate MERCI c/ACQUISTI 30. 000 15. 500 12. 100 900 … saldo: 58. 500 anno 01
© R. Ramondetti rimanenze le merci rimaste in magazzino però non hanno dato la loro utilità nell’anno: non sono di competenza dell’esercizio 01 n al 31/12 devo togliere un costo pari al valore delle merci rimaste MERCI c/ACQUISTI 30. 000 15. 500 12. 100 900 … saldo: 58. 500 anno 01
© R. Ramondetti rimanenze supponendo che siano rimaste merci per 3. 500 €, registro: MERCI c/ACQUISTI 3. 500 MERCI c/ RIMANENZE FINALI 3. 500 costo sospeso -> Stato Patrimoniale 30. 000 15. 500 12. 100 900 … saldo: 58. 500 anno 01 storno di costo -> Conto Economico
© R. Ramondetti rimanenze il riepilogo economico 01 sarà MERCI c/ RIMANENZE FINALI MERCI c/ACQUISTI 30. 000 15. 500 12. 100 900 … 3. 500 Conto Economico anno 01 costi … MERCI c/ACQUISTI … saldo: 58. 500 … … MERCI c/ RIM. ZE FINALI … il costo effettivo di competenza per le merci è 58. 500 – 3. 500 merci acquistate – merci rimaste (non utilizzate) ricavi … 3. 500 …
© R. Ramondetti rimanenze nello Stato Patrimoniale 01 avremo MERCI 3. 500 Stato Patrimoniale al 31/12/01 attività … MERCI … anno 01 … 3. 500 … … … passività … …
© R. Ramondetti rimanenze all’ 1/1/02, verrà aperto il conto MERCI c/RIMANENZE INIZIALI 3. 500 1/1/02 anno 02 n le merci avanzate a fine 01 daranno la loro utilità nello 02: sono costi di competenza dell’esercizio 02
© R. Ramondetti rimanenze supponendo, per l’anno 02, acquisti per 60. 000 e rimanenze al 31/12/02 per 4. 000, avremo: MERCI c/ACQUISTI 4. 000 MERCI c/ RIMANENZE FINALI 4. 000 anno 02 … … 60. 000
© R. Ramondetti rimanenze il riepilogo economico 02 sarà MERCI c/RIMANENZE INIZIALI 3. 500 MERCI c/ACQUISTI 60. 000 MERCI c/ RIMANENZE FINALI 4. 000 Conto Economico anno 02 costi … MERCI c/ RIM. ZE INIZIALI MERCI c/ACQUISTI … … 3. 500 … MERCI c/ RIM. ZE FINALI … ricavi … 4. 000 … 60. 000 … il costo di competenza per le merci è 3. 500 + 60. 000 – 4. 000 merci dello 01 (ma usate nello 02) + merci acquistate – merci rimaste (non utilizzate)
© R. Ramondetti rimanenze e, nello Stato Patrimoniale 02, avremo MERCI 4. 000 Stato Patrimoniale al 31/12/02 attività … MERCI … anno 02 … 4. 000 … … … passività … …
© R. Ramondetti gli ammortamenti valutare i costi pluriennali e imputare il costo di competenza all’anno in corso INDICE
© R. Ramondetti ammortamenti rivediamo un esempio di applicazione del principio di competenza: • il 5/5/01 ho ricevuto una fattura di 3. 000 € per l’acquisto di un computer, l’ho registrata nell’anno 01 • il computer però darà la sua utilità all’azienda per vari anni, supponiamo 3, quindi • il costo è di competenza di tutti e 3 gli anni (costo pluriennale) e viene diviso per 3, • le 3 parti da 1. 000 € (ammortamento) vanno “aggiunte” ad ogni anno 01 anno 02 anno 03
© R. Ramondetti ammortamenti i problemi da risolvere in bilancio sono 2: 1 dare un valore corretto al bene strumentale al 31/12 2 imputare un costo di competenza all’anno in corso per fortuna, l’AMMORTAMENTO li risolve entrambi! Stato Patrimoniale al 31/12/. . attività FABBRICATI IMPIANTI E MACCH. RI AUTOMEZZI … passività xxx Conto Economico anno. . xxx costi … … … AMMORTAMENTO xxx … FABBRICATI … AMM. TO IMPIANTI xxx AMM. TO AUTOMEZZI … xxx --- ricavi … … …
© R. Ramondetti ammortamenti: terminologia definiamo alcuni termini tecnici: costo storico costo pagato all’acquisto del bene strumentale durata di utilizzo numero di anni per cui si prevede di utilizzare il bene presunto valore di realizzo valore che presumo di ricavare dalla vendita del bene a fine utilizzo valore da ammortizzare costo totale effettivo per l’azienda (costo storico – presunto valore di realizzo) ammortamento quota di costo da imputare ad ogni anno (anche: valore che il bene perde in un anno) fondo ammortamento totale degli ammortamenti ad oggi (totale del valore perso dall’acquisto ad oggi)
© R. Ramondetti piano di ammortamento ad esempio: n il 15/4/01 acquisto un automezzo per 40. 000 € (costo storico) n registro un costo pluriennale nel conto AUTOMEZZI per 40. 000 € AUTOMEZZI 40. 000 15/4/01 anno 01
© R. Ramondetti piano di ammortamento al 31/12/01 si presentano per la prima volta i problemi di valutazione ed imputazione a bilancio n Stato Patrimoniale: l’automezzo non vale più 40. 000 €, è usato! n Conto Economico: il costo di competenza non è 40. 000 €, va ripartito fra gli anni di utilizzo! AUTOMEZZI 40. 000 15/4/01 anno 01 31/12/01
© R. Ramondetti piano di ammortamento n devo preparare un PIANO DI AMMORTAMENTO che, partendo dal costo storico, preveda e calcoli gli altri valori spesso le aziende usano ZERO come presunto valore di realizzo: così il costo da costo ammortizzare è uguale al storico: costo storico 40. 000 n prevedo una durata di utilizzo di 4 anni n prevedo di rivendere l’automezzo, dopo 4 anni, a 12. 000 (è il presunto valore di realizzo) n calcolo il valore da ammortizzare 40. 000 – 12. 000 = 28. 000 (costo totale effettivo) n calcolo la quota di ammortamento 28. 000 : 4 anni = 7. 000 (costo di un anno)
© R. Ramondetti piano di ammortamento Bene strumentale: automezzo targato BX 547 ZA data d’acquisto: 15/4/01 utilizzo previsto: 4 anni costo d’acquisto: 40. 000 presunto valore di realizzo: 12. 000 anno costo storico quota amm. to Fondo amm. to Valore residuo 01 40. 000 7. 000 33. 000 02 40. 000 7. 000 14. 000 26. 000 03 40. 000 7. 000 21. 000 19. 000 04 40. 000 7. 000 28. 000 12. 000
© R. Ramondetti piano di ammortamento Bene strumentale: automezzo targato BX 547 ZA data d’acquisto: 15/4/01 utilizzo previsto: 4 anni costo d’acquisto: 40. 000 presunto valore di realizzo: 12. 000 n anno costo storico quota amm. to Fondo amm. to Valore residuo 01 40. 000 7. 000 33. 000 02 40. 000 7. 000 14. 000 26. 000 03 40. 000 7. 000 21. 000 19. 000 04 40. 000 7. 000 28. 000 12. 000 Il Fondo Ammortamento indica, alla fine di ogni anno, il totale del valore già ammortizzato (anche: il totale del valore che il bene ha perso fino a quel giorno)
© R. Ramondetti piano di ammortamento Bene strumentale: automezzo targato BX 547 ZA data d’acquisto: 15/4/01 utilizzo previsto: 4 anni costo d’acquisto: 40. 000 presunto valore di realizzo: 12. 000 n n anno costo storico quota amm. to Fondo amm. to Valore residuo 01 40. 000 7. 000 33. 000 02 40. 000 7. 000 14. 000 26. 000 03 40. 000 7. 000 21. 000 19. 000 04 40. 000 7. 000 28. 000 12. 000 il Valore Residuo indica il valore che il bene ha alla fine di ogni anno, si calcola: costo storico (valore da nuovo) – Fondo Ammortamento (totale valore perso) ad esempio, al 31/12/03: 40. 000 – 21. 000 = 19. 000
© R. Ramondetti ammortamento: registrazioni al 31/12/01 dovrò registrare: n un costo d’esercizio di 7. 000 € nel conto AMMORTAMENTO AUTOMEZZI n una rettifica ad un costo pluriennale nel conto FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI 40. 000 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI Il Fondo Amm. to rettifica indirettamente il valore del bene anno 01 7. 000 AMM. TO AUTOMEZZI 7. 000 31/12/01
© R. Ramondetti ammortamento: registrazioni a bilancio (anno 01) avremo, nei costi d’esercizio Conto Economico anno 01 costi … AMMORTAMENTO AUTOMEZZI … 7. 000 --- … … … ricavi … … … AMM. TO AUTOMEZZI 7. 000 31/12/01 anno 01
© R. Ramondetti ammortamento: registrazioni a bilancio (anno 01) avremo, nelle attività Stato Patrimoniale al 31/12/01 attività … AUTOMEZZI FONDO AMM. TO AUTOMEZZI passività … 40. 000 -7. 000 33. 000 AUTOMEZZI 40. 000 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI 7. 000 31/12/01 anno 01
© R. Ramondetti ammortamento: registrazioni all’ 1/1/02, verranno riaperti i conti: n AUTOMEZZI n FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI n il conto AMMORTAMENTO AUTOMEZZI conteneva costi dell’esercizio 01, non viene riaperto AUTOMEZZI 40. 000 1/1/02 anno 02 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI a inizio del 2° anno il valore del bene è 40. 000 – 7. 000 = 33. 000 € 7. 000
© R. Ramondetti ammortamento: registrazioni al 31/12/02 dovrò registrare di nuovo: n un costo d’esercizio di 7. 000 € nel conto AMMORTAMENTO AUTOMEZZI n una rettifica ad un costo pluriennale nel conto FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI 40. 000 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI ora il valore del bene è 40. 000 – 14. 000 = 26. 000 € anno 02 7. 000 AMM. TO AUTOMEZZI 7. 000 31/12/02
© R. Ramondetti ammortamento: registrazioni a bilancio (anno 02) avremo, nei costi d’esercizio Conto Economico anno 02 costi … AMMORTAMENTO AUTOMEZZI … 7. 000 --- … … … ricavi … … … AMM. TO AUTOMEZZI 7. 000 31/12/02 anno 02
© R. Ramondetti ammortamento: registrazioni a bilancio (anno 02) avremo, nelle attività Stato Patrimoniale al 31/12/02 attività … AUTOMEZZI 40. 000 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI -14. 000 passività … 26. 000 AUTOMEZZI 40. 000 anno 02 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI 7. 000 31/12/02
© R. Ramondetti plus e minusvalenze nell’anno 03 il bene strumentale potrebbe essere dismesso, ossia uscire dall’azienda n n n perché venduto (o dato in permuta – è lo stesso) perché inutilizzabile e mandato in rottamazione. . o per qualsiasi altra ragione si devono confrontare: n il valore contabile del bene in quel momento (prendo l’ultimo bilancio fatto, a fine 02) n il valore realizzato dalla vendita (zero se rottamato). . /03 anno 03
© R. Ramondetti plus e minusvalenze ad esempio: il 20/5/03 vendiamo l’automezzo per 23. 000 € confrontiamo questo valore con il valore contabile del bene in quel momento: 26. 000 (prendo l’ultimo bilancio fatto, a fine 02) n Stato Patrimoniale al 31/12/02 attività … AUTOMEZZI 40. 000 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI -14. 000 passività … 26. 000 20/5/03 anno 03
© R. Ramondetti plus e minusvalenze ad esempio: il 20/5/03 vendiamo l’automezzo per 23. 000 € n 1. 2. abbiamo realizzato 3. 000 € in MENO del valore contabile (che avevamo previsto), è una MINUSVALENZA togliamo dai conti AUTOMEZZI e FONDO AMM. AUTOMEZZI gli importi relativi al bene che non c’è più registriamo un componente negativo di reddito che si aggiungerà ai costi di questo esercizio 20/5/03 anno 03
© R. Ramondetti plus e minusvalenze ad esempio: il 20/5/03 vendiamo l’automezzo per 23. 000 € 1. storno il Fondo Ammortamento (lo annullo girandolo ad Automezzi) 2. registro la vendita (per semplicità, senza IVA) AUTOMEZZI FONDO AMM. TO AUTOMEZZI 40. 000 14. 000 23. 000 20/5/03 anno 03 CREDITI COMM. LI DIVERSI 14. 000 7. 000 23. 000
© R. Ramondetti plus e minusvalenze ad esempio: il 20/5/03 vendiamo l’automezzo per 23. 000 € 3. CREDITI COMM. LI DIVERSI Registro la minusvalenza 23. 000 AUTOMEZZI FONDO AMM. TO AUTOMEZZI 40. 000 14. 000 23. 000 20/5/03 anno 03 14. 000 7. 000 MINUSVALENZE ORDINARIE 3. 000
© R. Ramondetti plus e minusvalenze n n i conti AUTOMEZZI e FONDO AMM. TO AUTOMEZZI hanno saldo ZERO: il bene non c’è più Il conto MINUSVALENZE è un costo d’esercizio AUTOMEZZI 14. 000 23. 000 14. 000 3. 000 anno 03 23. 000 FONDO AMM. TO AUTOMEZZI 40. 000 saldo = 0 CREDITI COMM. LI DIVERSI 20/5/03 saldo = 0 7. 000 MINUSVALENZE ORDINARIE 3. 000
© R. Ramondetti plus e minusvalenze se invece l’avessimo venduto a 27. 000 € n 1. 2. avremmo realizzato 1. 000 € in PIÙ’ del valore contabile (che avevamo previsto), sarebbe stata una PLUSVALENZA togliamo dai conti AUTOMEZZI e FONDO AMM. AUTOMEZZI gli importi relativi al bene che non c’è più registriamo un componente positivo di reddito che si aggiungerà ai ricavi di questo esercizio 20/5/03 anno 03
© R. Ramondetti plus e minusvalenze se invece fosse andato distrutto - rottamato – avremmo ricavato ZERO q q q avremmo realizzato 26. 000 € in MENO del valore contabile (che avevamo previsto), sarebbe stata una MINUSVALENZA togliamo dai conti AUTOMEZZI e FONDO AMM. AUTOMEZZI gli importi relativi al bene che non c’è più registriamo un componente negativo di reddito che si aggiungerà ai costi di questo esercizio 20/5/03 anno 03
© R. Ramondetti indice • • la contabilità • registrazioni • principio di “competenza” le operazioni di chiusura • la chiusura: flusso delle operazioni • le scritture di assestamento: • fatture da emettere o ricevere, interessi sul c/c • il TFR dell’anno • gli accantonamenti a fondi rischi e spese future • la svalutazione dei crediti • ratei e risconti • concetto • esempi di ratei e risconti • risultati a bilancio • le rimanenze di merci • gli ammortamenti
FINE Assestamento e Chiusura operazioni contabili di fine anno © R. Ramondetti
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