Quarto incontro 5 dicembre 2016 LA NATURA DELLA
Quarto incontro, 5 dicembre 2016 LA NATURA DELLA SCIENZA, OGGI SCIENZA ED ECONOMIA Giorgio Sirilli Consiglio Nazionale delle Ricerche 1 11
Indice Il contesto La scienza L’economia La ricerca e gli output L’innovazione Le prospettive 2 22
Il lessico Scienza Conoscenza Ricerca Innovazione Tecnologia Educazione Università Economia Competitività Posti di lavoro Le altre dimensioni del mondo 3 33
La politica scientifica e tecnologica Vannevar Bush “Science the Endless Frontier” 1945 4 44
“Science the Endless Frontier” I problemi da affrontare attraverso la scienza: - difesa - salute Soluzione: una politica scientifica e tecnologica 5 55
Cosa si aspetta la società attuale dalla scienza e dalla tecnologia? Sviluppo economico Posti di lavoro 6 66
Stanziamenti per Re. S delle amministrazioni pubbliche - 2011 7 77
La politica scientifica in Italia “Perché dovremmo pagare uno scienziato quando facciamo le migliori scarpe del mondo? ” Silvio Berlusconi “Con la cultura non si mangia” Giulio Tremonti 8 88
Fazio 9 99
Il progresso tecnologico sta rallentando? Abbiamo raccolto i frutti facilmente raggiungibili? Ma il progresso permette di costruire scale più lunghe! 10 10 10
La globalizzazione della scienza 11 11 11
Enciclica di papa Francesco I poteri economici continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale, in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita finanziaria che tendono ad ignorare ogni contesto e gli effetti sulla dignità umana e sull’ambiente. Il paradigma tecnocratico tende ad esercitare il proprio dominio anche sull’economia e sulla politica. L’economia assume ogni sviluppo tecnologico in funzione del profitto, senza prestare attenzione a eventuali conseguenze negative per l’essere umano. La finanza soffoca l’economia reale. La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza. Enciclica “Laudato sì” 12 12 12
Il metodo scientifico Osservazione Ipotesi Sperimentazione Conclusioni La mela di Newton Accelerazione 13 13 13
Scienza normale e paradigmi (Thomas Khun) La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962) Il progresso scientifico non è un cumulo di conoscenze teso a rivelare la verità, ma un'alternanza tra una scienza normale e "rivoluzioni scientifiche", a partire da strumenti (paradigmi) Paradigma: l'insieme di teorie, leggi e strumenti che definiscono una tradizione di ricerca in cui le teorie sono accettate universalmente Scienza normale: il lavoro di routine degli scienziati che seguono un determinato paradigma Rivoluzioni scientifiche: quando cambia il paradigma di riferimento 14 14 14
Le norme degli scienziati (Robert Merton) Comunalismo (Communalism) Tutti gli scienziati devono avere uguale accesso ai beni scientifici (proprietà intellettuale) e vi deve essere un senso di proprietà comune al fine di promuovere la collaborazione collettiva; il segreto è l’opposto di questa norma. Universalismo Tutti gli scienziati possono contribuire alla scienza indipendentemente dalla loro razza, nazionalità, cultura, sesso. Disinteresse Si assume che gli scienziati agiscano per il beneficio della comune intrapresa scientifica piuttosto che per il guadagno personale. Originalità I risultati scientifici devono rappresentare un contributo nuovo, sia esso un nuovo problema, un nuovo approccio, nuovi dati, una nuova teoria o una nuova spiegazione. Scetticismo organizzato Prima di essere accettati, i risultati scientifici devono essere sottoposti allo scrutinio critico. 15 15 15
Cosa si aspetta la società dalla scienza e dalla tecnologia? 16 16 16
DUE CRISI A CONFRONTO GIANNI TONIOLO LUISS, CEPR & DUKE (emeritus) SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25 -26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929 -2016
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO 150 PIL Mondo Grande Depressione vs Grande Recessione Mondo 1929 -1939 Mondo 2007 -2016 140 130 120 110 100 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 90 80 18
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO U. S. A. Grande Crisi vs Grande Recessione 115 105 1 95 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 US 1929 -1939 US 2007 -2016 85 75 65 19
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO 110 100 1929 Zona Euro vs US 1929 -1939 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 90 EZ 1929 -1939 US 1929 -1939 80 70 60 20
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO Zona Euro vs US 2007 -2016 111 106 EZ 2007 -2016 CB US 2007 -2015 CB 101 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 96 91 21
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO 110 Eurozona 11 paesi Grande Crisi e Grande Recessione EZ 1929 -1939 100 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 EZ 2007 -2016 11 90 22
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO PIL Italia 1929 -38 e 2007 - 15 (1929 e 2007= 100) 120. 00 110. 00 100. 00 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 90. 00 80. 00 GDP - Italy 1929 -1939 GDP Italy 2007 -2015 23
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO PIL pro capite Italia Grande Depressione vs Grande Recessione 110. 00 100. 00 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 GDP pro capite Italia 1929 -1939 GDP pro capite Italia 2007 -2015 90. 00 80. 00 24
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO PIL - Italia e Area Euro (esclusa Italia) - 2007 -2014 120 110 100 07 20 08 20 09 20 10 20 11 20 20 12 20 13 20 90 80 Area Euro meno Italia 2007 -2014 Italy 2007 -2014 70 25 14
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO Investimenti 1929 -39 e 2007 - 15 26
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO RAPPORTO DEBITO PUBBLICO / PIL (%) 150. 00 140. 00 133% del Pil 130. 00 120. 00 110. 00 100. 00 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 90. 00 80. 00 70. 00 60. 00 Debito/Pil - Italia 1929 -1939 Debito/Pil - Italia 2007 -2015 50. 00 27
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA DUE CRISI A CONFRONTO FABBISOGNO (DISAVANZO) PUBBLICO % PIL ANNI ‘ 30 FABBISOGNO* ANNI 2000 DISAVANZO 1929 - 0, 8 2007 - 1, 5 1930 - 1, 0 2008 - 2, 7 1931 - 1, 3 2009 - 5, 3 1932 - 3, 3 2010 - 4, 2 1933 - 4, 0 2011 - 3, 5 1934 - 5, 7 2012 - 3, 0 1935 - 5, 9 2013 - 2, 9 1936 - 12, 6 2014 - 3, 0 1937 - 7, 1 2015 - 2, 6 1938 - 6, 9 2016 - 2, 4 (stima) * Zamagni e Salvemini 28
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Espansioni e recessioni: identificazione e interpretazione dei cicli economici in Italia utilizzando i dati storici di contabilità nazionale 29
25 -26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Espansioni e recessioni: identificazione e interpretazione dei cicli economici in Italia utilizzando i dati storici di contabilità nazionale Storia economica d’Italia 1861 -1879 Età liberale (1861 -1913) Tra le guerre mondiali (1914 -1938) Età repubblicana (1951 -2015) PIL pro capite +0, 4% Lunghezza cicli 4, 4 1880 - 1897 +0, 7% 11, 4 1898 - 1913 +1, 7% 4, 8 1914 -1922 +0, 3% 4, 5 1923 -1930 +1, 2% 3, 5 1931 -1938 +1, 3% 4 1951 -1970 +5, 5% 4, 7 1971 -1981 1982 -1989 +2, 9% 3, 3 +2, 8% +1, 1% -0, 8% 6, 8 1990 -2008 -2015 5, 4 30
L’infrastruttura culturale del paese 31 31 31
Spesa pubblica per istruzione in % del Pil - 2011 L’Italia spende meno degli altri paesi 32 32 32
Spesa pubblica per l’università in % del Pil - 2011 L’Italia spende molto meno degli altri paesi 33 33 33
La spesa per istruzione e formazione in Europa - 2012 34 34 34
I laureati (età tra i 25 ed i 64 anni) - 2012 L’Italia ha troppo pochi laureati 35 35 35
I dottori di ricerca (età 25 – 34 anni) - 2012 L’Italia laurea meno dottori di ricerca degli altri paesi 36 36 36
Ricerca e sviluppo (Re. S) 37 37 37
Ricerca e sviluppo (Re. S) L'attività di ricerca e sviluppo (Re. S) è definita come il complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia per accrescere l'insieme delle conoscenze (ivi compresa la conoscenza dell'uomo, della cultura e della società) sia per utilizzare tali conoscenze per nuove applicazioni. 38 38 38
Ricerca e sviluppo (Re. S) Ricerca di base: lavoro sperimentale o teorico intrapreso principalmente per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti dei fenomeni e dei fatti suscettibili di osservazione, non finalizzato ad una specifica applicazione o utilizzazione. Ricerca applicata: lavoro originale intrapreso principalmente per acquisire conoscenze e finalizzato anche e principalmente ad una pratica e specifica applicazione o utilizzazione. Sviluppo sperimentale: lavoro sistematico, basato sulle conoscenze esistenti, acquisite attraverso la ricerca e l'esperienza pratica, condotto al fine di completare, sviluppare o migliorare materiali, prodotti e processi produttivi, sistemi e servizi. 39 39 39
Risultati dell’attività di Ricerca e sviluppo (Re. S) Articoli scientifici Libri Rapporti tecnici Brevetti Spin-off (nuove imprese basate su nuove conoscenze) Software Progetti Apparecchiature Nuovi oggetti Siti archeologici Musei Consulenze Altri risultati 40 40 40
Spesa in R&S e ricercatori in Italia - Anno 2013 Fonte: ISTAT 41 41 41
La R&S nel mondo Ricercatori per 1. 000 occupati Italia Fonte: OCSE Spesa per R&S in % del Pil 42 42 42
La Cina il principale esecutore di Re. S 43 43 43
Il numero di ricercatori (migliaia) 44 44 44
La Re. S per tipologia in alcuni paesi OCSE - 2013 45 45 45
L’intensità di ricerca (R&S/Pil) 46 46 46
L’obiettivo del rapporto R&S/Pil Obiettivi di spesa per R&S e differenze rispetto agli attuali livelli di % del rapporto R&S/Pil, 2014 Fontee: OECD, stime basate su OECD MSTI database, Giugno 2014. 47 47 47
I bilanci pubblici per Re. S sono stagnanti o in diminuzione Public R&D budgets (GBAORD), as % of GDP, 2013 compared to 2011 Source: OECD estimates based on OECD MSTI database, June 2014. 48 48 48
I ricercatori in alcuni paesi europei 49 49 49
Spesa per R&S dell’università in alcuni paesi 50 50 50
L’innovazione 51 51 51
Gli stadi dell’innovazione Invenzione: una nuova idea, un nuovo sviluppo scientifico, una nuova tecnologia non ancora attuata/applicata Innovazione: attuazione/applicazione dell’invenzione mediante un nuovo prodotto o di un nuovo processo produttivo e il suo sfruttamento commerciale Diffusione: adozione del nuovo prodotto o processo dall’economia e dalla società 52 52 52
Innovazione è l’introduzione di un prodotto (bene o servizio) nuovo o migliorato significativamente, o di un processo, o di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del lavoro, delle relazioni esterne, o di un nuovo metodo di marketing Innovazioni di prodotto Innovazioni di processo Innovazioni organizzative Innovazioni di marketing 53 53 53
Innovazione Innovazioni di prodotto: consistono nell’introduzione sul mercato di prodotti o servizi nuovi (o significativamente migliorati) in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, uso di materiali e componenti, prestazioni, facilità d’uso, ecc. , rispetto ai prodotti e servizi correntemente realizzati e offerti sul mercato dall’impresa. L’innovazione di prodotto o di servizio non deve necessariamente consistere in prodotti o servizi nuovi per il mercato in cui opera l'impresa. L’innovazione di prodotto o di servizio può essere sviluppata dall’impresa stessa o da altre imprese o istituzioni. Innovazioni di processo: consistono in tecniche di produzione, sistemi di logistica, metodi di distribuzione o attività di supporto alla produzione tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati). 54 54 54
Innovazione Innovazioni organizzative: consistono in mutamenti significativi nelle pratiche di organizzazione dell’impresa, nei metodi di organizzazione del lavoro, nelle relazioni pubbliche con altre imprese o istituzioni pubbliche. Innovazioni di marketing: consistono in nuove pratiche di commercializzazione dei prodotti, nuove tecniche di promozione pubblicitaria, nuove politiche dei prezzi, modifiche significative nelle caratteristiche estetiche e nel confezionamento di prodotti. 55 55 55
Le imprese italiane - 2012 Le imprese italiane: il 95% sotto i 10 addetti 56 56 56
57 57 57
58 58 58
Investimenti delle imprese negli USA Investimento delle imprese in capitale basato sulla conoscenza (KBC) e capitale tangibile, USA, , 2009 (in % del Pil) 59 59 59
Investimenti delle imprese in % del valore aggiunto – 2013 Le imprese italiane spendono poco in capitale basato sulla conoscenza Capitale organizzativo e formazione Software e R&S Macchinari e impianti 60 60 60
Tipi di innovazione delle imprese innovatrici (2008 -2010) La gran parte delle imprese innovatrici combina diversi modi di innovazione Solo prodotto e processo Prodotto, processo, organizzazione, marketing Solo organizzazione e marketing 61 61 61
L’innovazione tecnologica nelle imprese europee Imprese che hanno introdotto innovazioni di prodotto/processo nel triennio 2010 -2012 Variazione rispetto al triennio 2008 -2010 62 62 62
Politica scientifica o politica industriale? “ E’ diventato di moda sostenere che la politica industriale è impraticabile in America, e che comunque è una pessima idea. Ma i risultati ottenuti da Internet, grazie al sostegno del governo, dimostrano esattamente il contrario. Le aziende tecnologiche già esistenti, i cervelloni della Silicon Valley, gli specialisti del venture capital, tutti quanti hanno ignorato le opportunità di Internet per oltre vent’anni dalla sua nascita. Tutti gli sviluppi brillanti, importanti, e tecnologicamente lungimiranti della Rete sono avvenuti grazie alle agenzie statali o dalle università” (Charles Ferguson, imprenditore) 63 63 63
La ricerca pubblica 64 64 64
Il ruolo della ricerca di base Le università e gli organismi pubblici di ricerca svolgono un ruolo crescente nelle strategie di “innovazione aperta” delle imprese. Molte imprese hanno ridotto la ricerca di lungo periodo. Dal 1991 al 2008 la quota di ricerca di base delle imprese USA è scesa di 3, 2 punti percentuali, mente la quota di sviluppo sperimentale è cresciuta di 6, 9 punti percentuali. National Science Board, 2010. 65 65 65
Gli articoli scientifici (percentuale sul totale mondiale) 66 66 66
L’Europa è ancora la principale fonte della scienza 67 67 67
L’Italia tra i Grandi europei 68 68 68
L’incremento dovuto alla VQR? 69 69 69
Una prestazione di tutto rispetto 70 70 70
La qualità della ricerca italiana tra le migliori 71 71 71
Le citazioni (percentuale sul totale mondiale) 72 72 72
Articoli totali per milioni di $ di spesa per R&S 73 73 73
Citazioni totali per milioni di $ di spesa per R&S 74 74 74
Università - Articoli per milioni di $ di spesa per R&S 75 75 75
Università – Citazioni per milioni di $ di spesa per R&S 76 76 76
L’impatto della riduzione del sostegno pubblico per Re. S I ritorni sociali della Re. S: dal 20% al 60% La tempistica dell’impatto (ritardi di gestazione) Complementarità tra investimento pubblico e privato in Re. S Come praticare i tagli: come identificare la Re. S “marginale” Dimensione dei tagli Impatto sui talenti 77 77 77
La valutazione della ricerca La domanda di efficienza e di efficacia dell’investimento 78 78 78
The new catchwords Source: Marc Spooner, “Higher education’s silent killer” 79 79 79
Conclusioni L’Italia è uno dei paesi leader nel mondo La S&T non è considerata una priorità nazionale La politica della S&T è debole Risorse scarse e in diminuzione Siamo in declino Siamo in un periodo di crisi, ma il sistema scientifico sa reagire 80 80 80
Grazie dell’attenzione 81 81 81
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