QUARTA TAPPA COSENZA COSENZA Cosenza un comune italiano

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QUARTA TAPPA � COSENZA

QUARTA TAPPA � COSENZA

COSENZA � Cosenza è un comune italiano di 70. 081 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia

COSENZA � Cosenza è un comune italiano di 70. 081 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Calabria. La città si estende su una superficie di 37, 2 km², ad un'altezza dal livello del mare pari a 238 m � Fondata nel IV secolo a. C. sorge sui sette colli nella valle del fiume Crati, dove confluisce anche il Busento. � Tale confluenza consente di distinguere l'area dei primi insediamenti, posta in alto e la città moderna sviluppatasi lungo la riva sinistra del Crati. � Il nucleo storico, meglio conosciuto come Cosenza vecchia, ha le caratteristiche degli antichi insediamenti collinari, ricco di vicoli erti, stretti e tortuosi lungo i quali sorgono fabbricati minuti e palazzi signorili, arroccati sui colli Pancrazio, Guarassano e Torrevetere, a sinistra del Crati, mentre sono rare le abitazioni su i restanti colli Gramazio, Triglio, Mussano e Venneri.

Corso Telesio. . Camminando tra le viuzze della città vecchia di Cosenza si ci

Corso Telesio. . Camminando tra le viuzze della città vecchia di Cosenza si ci può imbattere in statue di antichi Filosofi che testimoniano il passato greco, palazzi e botteghe ottocentesche non sono mai stati toccati, ma anche nella movida che anima la strada principale, Corso Bernardino Telesio. Corso Telesio è la strada principale che attraversa la città vecchia, stretta tra due colonne di palazzi che si sorreggono l’un l’altro. Ai lati del Corso vi sono le antiche botteghe di artigiani del ferro e del legno, che conservano ancora le vecchie insegne intagliate. Alzando lo sguardo, i balconi di ferro battuto e i panni stesi contribuiscono a rendere ancora più suggestiva l’atmosfera, mentre le donne che abitano quelle case, da una finestra all’altra, si scambiano opinioni e ricette per il pranzo. Altre caratteristiche sono le cantine e i piccoli ristoranti tipici che negli anni sono sorti nei locali un tempo destinati alla conservazione delle provviste e l’allevamento degli animali. A spaccare in due il lungo corso è la piazza del Duomo dove si affacciano le botteghe degli artisti e i locali che animano la movida cosentina. Per terminare il percorso non può mancare una passeggiata nella Villa Vecchia, cuore verde e romantico della città. Questo parco costruito a terrazze, dalle quali si può godere la vista della città.

CORSO TELESIO. . .

CORSO TELESIO. . .

Piazza Campanella. . Chiesa di San Domenico. . . La Chiesa di San Domenico

Piazza Campanella. . Chiesa di San Domenico. . . La Chiesa di San Domenico si affaccia su Piazza Tommaso Campanella, che segna quasi il confine tra la più antica e quella più moderna della città di Cosenza. L’edificio religioso fa parte di un complesso monastico sorto alla metà del Quattrocento e consacrato nel 1468. Fu realizzato per volere del principe San Severino di Bisignano, che aveva donato ai Domenicani il suo palazzo: accanto a quest’ultimo fu costruita la Chiesa, sul sito di un tempio preesistente dedicato a San Matteo. La Chiesa fu modificata nel Settecento e dopo la seconda guerra mondiale, quando fu rifatta l’attuale cupola barocca, rivestita di rame. Della struttura originaria restano Solamente alcuni elementi in stile gotico come il grande rosone e l’arco che incornicia il portone di ingresso. Nel 1588 ospitò il filoso Tommaso Campanella attirato a Cosenza dal pensiero e dall’opera di Bernardino Telesio. Il complesso monastico fu nel recente passato utilizzato come sede militare, poi acquistato dal Comune di Cosenza, attualmente ospita gli uffici culturali ed è sede di eventi

PIAZZA CAMPANELLA CHIESA DI SAN DOMENICO

PIAZZA CAMPANELLA CHIESA DI SAN DOMENICO

CAPPELLA DI SAN DOMENICO. . . INTERNI. . .

CAPPELLA DI SAN DOMENICO. . . INTERNI. . .

DUOMO DI COSENZA La Cattedrale, dedicata a Maria SS. Assunta, sorge su Piazza Duomo,

DUOMO DI COSENZA La Cattedrale, dedicata a Maria SS. Assunta, sorge su Piazza Duomo, sulla stessa area dell'antico Duomo romanico, crollato nel terremoto del 1184. La nuova Chiesa fu ricostruita, in stile gotico-cistercense e completata nel 1222. Durante il dominio egli Angioini, nel 1434 il Duomo ospitò anche il sepolcro del Duca di Calabria Luigi d'Angiò, morto a Cosenza in quell'anno. Dopo i terremoti degli anni 1479 -1484, la costruzione originaria fu più volte restaurata e modificata La facciata, austera e imponente, presenta tre portali In arenaria. Quello centrale è sormontato da un rosone su cui è raffigurata l'Ascensione. L'interno, sobrio e severo, ha tre navate divise da colonne con capitelli sui cui poggiano archi a tutto sesto. La Cappella della Madonna del Pilerio è la prima della navata sinistra ed è dedicata a colei che, come vuole la tradizione, salvò la città dalla peste nel 1576 e dal terremoto nel 1783.

FACCIATA DEL DUOMO. . . INTERNO LA CATTEDRALE È A CROCE LATINA, SUDDIVISA IN

FACCIATA DEL DUOMO. . . INTERNO LA CATTEDRALE È A CROCE LATINA, SUDDIVISA IN TRE NAVATE DI OTTO CAMPATE CIASCUNA DIVISE DA DUE FILE DI PILASTRI CON CAPITELLI SCOLPITI.

CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI Il Monastero di San Francesco d’Assisi è l’edificio religioso

CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI Il Monastero di San Francesco d’Assisi è l’edificio religioso più antico e più importante di Cosenza, dopo il Duomo. Il complesso sorge sul colle Pancrazio e fu eretto sui resti di un preesistente monastero benedettino. Distrutto dal terremoto del 1184, fu ricostruito nel 1217 dal beato Pietro Cathin , compagno e discepolo di San Francesco, come dimora dei frati minori. Alcuni anni dopo vi ritornarono i Benedettini, poi i Conventuali e quindi i Minori Osservanti, che eressero la Cappella dell’Immacolata. A causa dei terremoti, ma soprattutto dei bombardamenti del 1943, il Monastero fu quasi completamente distrutto. L’interno è a croce latina e presenta tre navate, divise da colonne. Il soffitto, quattrocentesco, è interamente coperto da lamine d’oro. Altre opere notevoli sono conservate in sagrestia e, soprattutto, nella Cappella di Santa Caterina, la più bella della Chiesa, fastosamente decorata con intagli lignei dorati e dipinti settecenteschi

CHIESA DI S. FRANCESCO D’ASSISI. . .

CHIESA DI S. FRANCESCO D’ASSISI. . .

CAPPELLA DI SANTA CATERINA. . .

CAPPELLA DI SANTA CATERINA. . .

PIAZZA XV MARZO La piazza si apre in fondo a corso Telesio, di fronte

PIAZZA XV MARZO La piazza si apre in fondo a corso Telesio, di fronte al giardino della Villa comunale; La ornano il monumento bronzeo a Bernardino Telesio e quello ai Martiri del 1844, eretto nel 1878 in ricordo della sollevazione che precedette la sfortunata spedizione dei fratelli Bandiera. Affacciano sulla piazza il palazzo della Prefettura e dell'Amministrazione provinciale e il Teatro comunale, di fine '800 ma ricostruito dopo la seconda guerra mondiale. Un palazzo nell'angolo nord-occidentale della piazza ospita la Biblioteca Civica, che vanta manoscritti dal sec. XVI al XVIII e un ricco fondo di opere sulla Calabria. Nel palazzo, sede dell'antica Accademia Cosentina, fondata agli inizi del sec. XVI, sono sistemate anche le raccolte del Museo civico archeologico, Con armi, statuette fittili, fibule bronzee, vasi a decorazione geometrica (sec. IX-VII a. C. ) e una pregevole collezione di bronzi preistorici, tra le più ricche della regione

PIAZZA XV MARZO. . .

PIAZZA XV MARZO. . .

MONUMENTO A BERNARDINO TELESIO PALAZZO DEL GOVERNO. . .

MONUMENTO A BERNARDINO TELESIO PALAZZO DEL GOVERNO. . .

IL CASTELLO DI COSENZA. . . � � � � Il Castello di Cosenza,

IL CASTELLO DI COSENZA. . . � � � � Il Castello di Cosenza, posto sulla sommità del colle Pancrazio, uno dei sette colli della città, è edificato su una collina artificiale di forma rettangolare. Un funesto terremoto (1184), il primo di una lunga serie, distrusse la rocca rendendola inagibile. Solo con l’arrivo di Federico II di Svevia (XIII secolo) il Castello ritornò al suo splendore, assumendo importante funzione difensiva Con gli Angioini (XIII-XV secolo) e in particolare con Luigi III duca di Calabria e la sua sposa Margherita di Savoia, il forte assunse per la prima volta la funzione di residenza principesca. Nel XVI secolo, durante la dominazione spagnola, ritornò ad avere la sua originaria funzione militare, mentre a partire dal 1638, anno di un altro disastroso terremoto, iniziò la sua decadenza e venne adibito solo a deposito di materiale. Con la presenza dei Borboni (XIX secolo) furono ordinati numerosi restauri e si portarono a compimento tutte le parti, ma nello stesso tempo si modificò ancora l’aspetto della rocca. In questo periodo la fabbrica assunse infatti la funzione di carcere. Nell’ultimo secolo la struttura, ridotta a rudere da numerosi terremoti, ha cessato qualsiasi funzione. Dopo il sisma del 1870 che ebbe epicentro proprio a Cosenza, il Castello fu acquistato dal Comune ma rimase per lungo tempo in stato di degrado e abbandono. Solo gli ultimi lunghissimi restauri, iniziati nel 2008, hanno permesso di riportare in funzione il Castello, restituendo un importante simbolo alla città di Cosenza.

IL CASTELLO DI COSENZA. . .

IL CASTELLO DI COSENZA. . .

Chiesa di S. Francesco di Paola. . . � La Chiesa di San Francesco

Chiesa di S. Francesco di Paola. . . � La Chiesa di San Francesco di Paola, costruita all’inizio del XVI secolo è posta sul tratto iniziale di Via del Plebiscito e sorgeva accanto al primo monastero dell’ordine dei Minimi sorto dopo la morte del santo fondatore dell’ordine. Guardando la facciata della chiesa, sulla sinistra, si eleva un campanile seicentesco a torre quadrata con cuspide. Il portale d’accesso alla chiesa, invece, presenta pannelli in bronzo con raffigurate alcune scene della vita del santo calabrese. L’interno della chiesa è a navata unica, decorato durante gli interventi della prima metà del ‘ 700 con stucchi barocchi. Accanto alla porta d’ingresso si erge una statua di Ottavio Cesare Gaeta, in abiti da guerriero, che sovrasta il sarcofago del nobile, mente sull’altare maggiore in marmo è posto un trittico dei primi del ‘ 500 che raffigura la Madonna di Loreto col Bambino tra Santa Caterina e San Sebastiano opera del pittore meridionale Cristofaro Faffeo. Il coro ligneo, risalente al 1679, a due ordini di posto è intagliato con decorazioni floreali, a cura di artigiani roglianesi. All’esterno il chiostro è un quadrilatero con sei campate per lato con arcate a pieno centro possiate su colonne.

 Chiesa di San Francesco di Paola

Chiesa di San Francesco di Paola

CHIESA DI SAN FRANCESCO. . . INTERNI

CHIESA DI SAN FRANCESCO. . . INTERNI

�Tutte queste meraviglie � rendono Cosenza �uno dei centri più belli � del meridione

�Tutte queste meraviglie � rendono Cosenza �uno dei centri più belli � del meridione d’Italia. �FINE

FINE BUON VIAGGIO A TUTTI

FINE BUON VIAGGIO A TUTTI