Psicologia Generale Primo Corso La Sensazione Prof S
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Psicologia Generale Primo Corso La Sensazione Prof. S. F. Mingiardi UNITEL SEREGNO
Sommario In questa lezione si affronteranno i seguenti argomenti: • I processi sensoriali • Elementi di psicofisica
La Sensazione § La sensazione è la funzione di registrazione da parte dei sensi degli stimoli che provengono dall’ambiente e di trasmissione di questi al cervello. § Ogni organo di senso è in grado di registrare solo una determinata forma di energia fisica. § Per esempio, il sistema visivo è sensibile alla luce riflessa da un oggetto (energia elettromagnetica) e, quindi, i diversi sistemi sensoriali di esso devono tradurla in impulsi nervosi trasmessi poi al cervello.
La trasduzione sensoriale Ogni organo di senso a sua volta trasduce, cioè trasforma, il tipo di stimolo proveniente dall’esterno, per es. , onde luminose o sonore, stimoli chimici come odori e sapori, in segnali neuronali che vengono trasmessi al cervello. 5. La corteccia cerebrale trasforma l’impulso del Talamo in sensazione e percezione 4. Il Talamo interpreta il segnale ed elabora la trasmissione alla corteccia Energia contenente informazioni sotto forma di parole . 1. Organo che modifica l’energia 3. Nervo sensoriale che trasferisce il segnale codificato al sistema nervoso centrale 2. Recettore che trasforma l’impulso in segnale neuronale
Il processo di trasduzione § I sensi non rispondono solo alla stimolazione di una particolare forma di energia, ma rispondono anche in modo differenziato alle variazioni di tale energia. § Ogni forma di energia può variare secondo due dimensioni: § Dimensione quantitativa: quantità o intensità dell’energia convogliata dallo stimolo. Un suono o una luce può essere forte o debole. § Dimensione qualitativa: riguarda il tipo di energia che costituisce lo stimolo. Luci di lunghezza d’onda differenti, come i suoni di frequenza diversa, sono considerati qualitativamente differenti. § Per tutti i sensi il processo di trasduzione avviene in modo tale che l’informazione relativa alla quantità e alla qualità dell’energia si conservi nei processi di elaborazione dei segnali inviati al cervello (codificazione).
Relazione psicofisica e limiti dei sensi § § La relazione psicofisica è il rapporto tra lo stimolo fisico esterno e la conseguente esperienza sensoriale. Nella fase di registrazione i nostri organi di senso sono vincolati da alcuni limiti. § Il primo è legato al fatto che ogni sistema è sensibile solo ad un particolare tipo di energia. Ciò comporta che molti altri stimoli che sono presenti nell’ambiente non sono avvertirli, perché il nostro sistema sensoriale non è capace di rilevarli. (Per quanto riguarda l’occhio, esso può rilevare colori di lunghezze d’onda comprese tra il rosso (630 e 780 nanometri) e il violetto (420 e 380 nanometri). [Nanometro (nm) = un milionesimo di millimetro o millimicron, mµ]. mµ § Il secondo è legato all’intensità dello stimolo. Questo vuol dire che qualsiasi stimolo fisico deve raggiungere un livello minimo per suscitare una sensazione.
Le soglie § Il livello minimo è chiamato soglia assoluta e segna il confine fra gli stimoli che vengono recepiti dall’organismo (stimoli sopraliminari) e gli stimoli che, pur essendo presenti, non sono avvertiti dall’organismo (stimoli infraliminari). § La soglia assoluta di uno stimolo è il valore dello stimolo in corrispondenza del quale può essere evocata una sensazione nel 50% dei casi. § Per esempio, uno stimolo di intensità pari a 6 è capace di evocare la risposta “si” nel 50% dei casi. Gli stimoli di intensità superiore saranno percepiti sempre, quelli con valori inferiori non saranno avvertiti, mentre quelli con i valori di soglia saranno avverti una volta su 2. .
Soglie assolute Per ciascuno dei 5 sensi sono state definite su base empirica delle soglie assolute di percezione: Vista: percezione della luce di una candela a 48 km di distanza, in una notte serena e limpida Udito: percezione del ticchettio di un orologio a pendolo meccanico a 6 metri di distanza all'interno di una stanza silenziosa Gusto: percezione del dolce di 7, 5 litri di acqua in cui è stato sciolto un cucchiaino di zucchero Olfatto: percezione di una goccia di profumo in un appartamento di tre stanze Tatto (percezione barica): percezione della pressione di un'ala di ape fatta cadere da 1 cm di altezza
Soglia differenziale e sua misurazione § La soglia differenziale è la minima differenza tra due stimoli che possa essere colta nel 50% dei casi. § Si misura come la soglia assoluta, ma presentando ogni volta due stimoli: § § Stimolo standard – costante. Stimolo di confronto – variabile. § La risposta consiste nel segnalare quando si “sente” la differenza. § La soglia differenziale si ha quando il soggetto capta la differenza nel 50% dei casi.
Soglia differenziale e sua misurazione § Esempio: § Se uno stimolo soprasoglia ci genera una sensazione e subito dopo lo stesso stimolo, per es. un suono, viene aumentato di un decibel, saremo in grado oppure no di differenziare i due suoni riconoscendoli come diversi? § Questo è l’oggetto di studio della soglia differenziale.
Legge di Weber e di Fechner § La differenza appena percepibile è una costante, che ha un valore specifico per ogni modalità sensoriale (Costante di Weber), e misura l'intensità di uno stimolo dicendoci di quanto esso deve variare per essere percepito come diverso da un altro. § Ad esempio, per la pesantezza la costante differenziale è 0, 02. § Se il peso iniziale, per es. , è gr. 40 la differenza appena percepibile sarà di 0, 02 x 40, cioè 0, 8 gr. ; se il peso iniziale è gr. 400, la differenza appena percepibile sarà di 0, 02 x 400, cioè 8 gr.
Legge di Weber e di Fechner § “Perché l'intensità di una sensazione cresca in progressione aritmetica, lo stimolo deve accrescersi in progressione geometrica” (Fechner, 1801 -1887). § Relazione espressa dalla formula: § S = k log. I (S = sensazione; k = costante specifica per modalità sensoriale; log = logaritmo; I = intensità dello stimolo).
Stimoli subliminali e assuefazione § Dalla seconda metà degli anni sessanta s’è incominciato a parlare del possibile influsso di stimoli sensoriali collocabili al di sotto della soglia percettiva. Svariate ricerche hanno dimostrato la bassissima o nulla efficacia di tali stimoli, per cui oggi non si attribuisce ad essi particolare rilevanza. § Un fattore molto importante del processo sensoriale è il fenomeno dell’adattamento: § Dopo una prolungata sensoriale, si verifica un esso. Questo consente di modificazioni ambientali rilevanti. esposizione ad uno stimolo affievolimento nella ricezione di focalizzare l’attenzione su quelle che risultano particolarmente I cinque sensi e oltre
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