Psicologia dello sviluppo Europa medioevale approccio al bambino
Psicologia dello sviluppo
Europa medioevale→ approccio al bambino secondo intuito e sensibilità, indicazioni tramandate da generazioni. Periodo critico→ successivo alla nascita→ infanticidio dei figli non voluti, abbandono, carenza igienica, maltrattamento e costume del “baliatico”. Infanticidio (e abbandono) era talmente diffuso da essere considerato un reato minore, quasi sempre impunito. Esigenze dei genitori, degli adulti erano sempre anteposte a quelle dei figli, considerati senza una individualità autonoma. ”baliatico” espressione dei conflitti tra bisogni dei piccoli e le esigenze degli adulti. ↓ Affidare alla balia i figli→ “vantaggio” di non allattare, godeva di un intervallo tra una gravidanza e l’altra, si dedicava alle esigenze del marito, alla vita sociale, alle esigenze del resto della famiglia o al lavoro. Spesso i mariti spingevano per questa soluzione, per riprendere i rapporti sessuali, si credeva “guastassero” il latte materno.
Spesso il contratto avveniva tra il padre ed il balio (marito della balia) che doveva garantire di non avere rapporti con la moglie durante l’allattamento. La balia era sinonimo di agiatezza per i benestanti, una necessità per le famiglie indigenti. In queste famiglie la donna non poteva interrompere il lavoro, costava meno la balia che assumere un lavoratore. Molti “trovatelli” venivano affidati a delle balie dalla carità pubblica e rischiavano di morire per scarse condizioni igieniche. Esiste un legame innato tra la madre ed il bambino, teoria dell’attaccamento (Bowlby), che è alla base e a garanzia dell’accudimento dei figli. Malgrado l’attaccamento, consuetudini di vita ed esigenze sociali, facevano tollerare la separazione. → alcune lavoratrici affidavano i propri bambini ad altre donne per allattare i figli di famiglie più abbienti. Raggiunti i 2 -3 anni, a volte anche 5 -6, il bambino tornava in famiglia dove per la prima volta conosceva i genitori e di altri parenti. Avveniva una separazione traumatica dalla balia che rappresentava una prima figura di attaccamento (caregiver)
Dalla balia, bambino poteva passare direttamente al collegio, per tornare in famiglia solo alla fine. Genitori sentiti come estranei: signora madre e signor padre. Il baliatico esponeva bambini a esperienze traumatiche di separazione precoce. →morte Condizione del bambino correlata alla condizione economica e sociale della famiglia e al loro stato: legittimi, illegittimi, sani, malati. Bambino illegittimi allevati da sole madri andavano incontro ad emarginazione sociale connessa alla messa a bando della madre. (stigma sociale) Bambini disabili erano considerati prova di peccati sessuali dei genitori →trascurati, maltrattati o soppressi. “trovatelli” utilizzati come forza lavoro, mendicanti o prostituzione. Morte infantile fenomeno consueto, poteva essere sentito come una punizione divina, perdita di forza lavoro, ma anche come una bocca in meno da sfamare. L’investimento parentale veniva ritardato proprio a fronte dell’alto tasso di mortalità.
• Bambino non era considerato una persona vera e propria ma come una “proprietà” di cui poter disporre. • Atteggiamento “ambivalente” da parte della Chiesa, precettori. bambini incapaci di capire, inclini al peccato, all’errore. Rispettato per la sua natura sensibile educato severamente Truker (1974), nel XV-XVI secolo bambino occupava l’ultimo gradino della scala sociale. Mancava un interesse e approccio medico, le cure erano appannaggio del mondo femminile. Assenza di norme a tutela dei minori → maltrattamento diffuso. ↓ Una prima forma era la fasciatura, concepita in relazione ad idea di inettitudine e imperfezione del neonato. Idea che se non si fosse intervenuti con “correzione” il bambino non sarebbe stato capace di camminare come un uomo. Motivazione pratica→bambino immobile permette di fare altro.
• Fasciatura: deprivazione del movimento, senso di impotenza, rallenta il battito cardiaco, la circolazione, comprime i polmoni e compromette la respirazione, provocare escoriazioni e piaghe. • Dopo 3 -4 mesi liberate le braccia ma il resto restava fasciato→corpo a contatto con urina e feci per un lungo periodo. • Era uso spaventare i bambini per farli stare buoni, spesso con punizioni corporali →comportamenti disturbati, compromissione del sonno e allucinazioni (PTSD? ). • Dal XVI in poi abbandono della la prospettiva bambino omuncolo • Comenio, filosofo-pedagogista suddivise l’età evolutiva in 4 stadi ↓ il bambino è organismo in formazione, l’educazione e gli insegnamenti influenzano lo sviluppo, nel bene e nel male. Maggiore attenzione all’intervento educativo, a volte un inasprimento dei metodi disciplinari.
Illuminismo → promuove nuova visione dei rapporti uomo-donna basate su uguaglianza e felicità. Uguaglianza dei dritti decreta un nuovo assetto all’interno della famiglia. Viene meno l’autorità assoluta del padre. Nell’Encyclopédie si legge che i diritti dei genitori sono limitati dalle necessità dei figli. L’autorità non è assoluta ma al sevizio del benessere dei bambini. • Rousseau descrive la famiglia come società provvisoria che si prodiga per le cure ai figli i quali dovranno diventare indipendenti allontanandosi proprio da essa. Raggiunta l’indipendenza i legami non saranno d’obbligo ma d’affetto. La Felicità diventa criterio guida nei rapporti tra coniugi e nei confronti dei figli. ↓ Avviene una “rivoluzione sentimentale” che traghetta la famiglia tradizionale verso la famiglia moderna in cui al centro sta il benessere del bambino.
• Nell’ Ottocento pedagogia occupa uno spazio crescente. Filosofi, educatori, precettori → come la ragione e le passioni strutturano una mente in via di sviluppo. • ‘ 900 Freud, Montessori, Piaget, Winnicott ecc. si rafforza convincimento di dover salvaguardare l’infanzia e la fanciullezza per garantire uno sviluppo sano e felice di quello che sarebbe diventato una persona adulta. • Il bambino deve essere protetto dalle esperienze traumatiche e sollevato da responsabilità superiori alle loro possibilità. • Tolte le fasce cambi il rapporto con il corpo dei bambini, e il rapporto del bambino con il corpo della madre: aggrapparsi, toccare, giocare, rispondere a sollecitazioni, esplorare. • Il bambino è un interlocutore attivo, più sereno e meno traumatizzato. • Nasce la figura del pediatra, il medico di famiglia che segue le fasi dello sviluppo, si occupa dell’igiene, della pulizia, dello svezzamento. • Il ruolo di madre cambia, diventa epicentro della cura del figlio.
• Laing e Cooper (1970) criticano la famiglia nucleare moderna, responsabile di sostenere ruoli stereotipati, rigidi, che ostacolano l’indipendenza e l’autonomia. ↓ Bisogno di affetto e protezione diventa motivo di repressione, gelosia e sensi di colpa. Nella famiglia si apprendono quelle che sono le forme comunicative patologiche verbali e non verbali in cui si nega a parole quello che avviene nei fatti. Nell’epoca post-moderna cosa è successo? →Mary Winn mette in risalto come l’era della “protezione” di Rousseau sia finita per far posto all’era dell’ ”iniziazione” Sono venute meno quelle barriere protettive che salvaguardavano i bambini dal are delle esperienze del mondo adulto. Devono essere “svezzati” da un incontro precoce con l’esperienza per imparare subito a sopravvivere.
Diminuiscono gli spazi a disposizione dei bambini, sono esposti in modo massiccio alla violenza, alle droghe, TV, computer, cellulari ecc. Il bambino post-moderno: • Può doversi confrontare con una separazione dei genitori • Adattarsi a convivere con nuove persone • Essere spesso solo • Avere a che fare con genitori incerti sul loro ruolo di genitore. • Vivere “all’interno” rispetto ad un “esterno” pericoloso. Il bambino moderno protetto, era libero di fare esperienze graduali insieme ai coetanei di giochi. Si muoveva nelle strade, nelle piazze e nei cortili. Il bambino post moderno resa al chiuso, più isolato, relegato in un tempo sempre strutturato da attività adultomorfe. L’esterno è percepito come pericoloso.
Il bambino ha bisogno di: • Amore incondizionato: sentirsi pensati, amati e voluti non solo perché “buoni”. • Rispetto della personalità: i sentimenti come rabbia, gelosia, paura non devono essere negati o derisi dagli adulti • Tempo degli adulti: stare con loro, perdere del tempo insieme • Stabilità: avere una cornice, dei punti di riferimento stabili che gli permettano di fare esperienza degli stimoli e delle novità. Troppi cambiamenti (traslochi, cambi di scuola, di persone che si occupano di lu) stimolano un forte senso di insicurezza. • Adulti responsabili: gli adulti devono saper contenere le angosce dei bambini. Essere genitori amichevoli rispettando le differenze. • Aiuto per crescere: attraverso modi formali e informali, bambini apprendodno modelli di comportamento adulti
Quali ragioni per lo studio e le nuove ricerche sullo sviluppo? 1) Cambiamento delle percezione sociale: entro i primi anni, a volte prima della fine del primo, il bambino ”privato” diventa “sociale”, entra nella sfera del pubblico (ingresso al nido/materna). La società si occupa della sua educazione non solo prescolare, ma generale con compiti ed obiettivi. 2) Cambiamento delle teorie psicologiche dello sviluppo: dagli anni 20 ai 50 prevaleva la rappresentazione del bambino come tabula rasa, il suo sviluppo era dovuto alla comparsa di risposte apprese in relazione a sollecitazioni ambientali disinteresse per i primi anni di vita. Il bambino era preso in considerazione dall’età scolare o pre-scolare, quando era possibile osservare gli effetti del “modellamento” ambientale. Mutamento teorico, il bambino è considerato un organismo competente, che nasce con delle qualità e competenze. I primi mesi (giorni) sono campo di ricerca molto ricco. Neonato non è vegetale immerso in un caos sensoriale. Competenze “innate”, geneticamente determinate, sono gli aspetti “comuni” degli individui più che le differenze. Nasciamo dotati di un patrimonio genetico ”comune” alla specie. Innatismo Vs ambientalismo �conservatorismo Vs progressismo. 3) Progresso metodologico e tecnico: permesso una fioritura di ricerche in un campo che prima si riteneva poco fecondo grazie allo sviluppo delle tecniche sperimentali e dell’osservazione naturale: misurazioni psicofisiologiche (battito cardiaco, respirazione, ritmo della suzione) e videoregistrazioni.
Misurazioni psicofisiologiche→ ricerche sulla percezione dei neonati, ma anche sull’elaborazione degli stimoli e componenti affettive. Osservazioni registrate→ sviluppo di relazioni sociali (rapporto md-bambino) e comportamenti (es. aggressività). più capacità natura del cambiamento aumento del livello capacità Cos’ è lo sviluppo? → 2 questioni maturazione (innatismo) processo alla base condizioni ambientali Sviluppo come trasformazioni di capacità richiede un terzo polo che integri la posizione innatista con quella ambientalista. Processo alla base dello sviluppo è un’ interazione tra un organismo dotato di competenze e determinate condizioni ambientali.
Ordine di trasformazioni non sta nell’organismo o nell’ambiente separatamente me nelle transizioni tra il due. Lo sviluppo è spinto dall’esigenza dell’organismo di adattarsi all’ambiente attraverso un processo di equilibrio tra condizioni ambientali e caratteristiche biologiche. ↓ Sviluppo all’interno di una prospettiva evoluzionista supera l’idea di una sequenza normativa (immutabile e fissa)→ variazione del ritmo di sviluppo dovuta alla varietà delle disponibilità ambientali e alla plasticità dell’organismo di adattarsi. Stadi dello sviluppo →modo in cui le abilità acquisite sono organizzate in ciascun livello ↓ Questi non seguono un ordine cronologico ma logico. Il passaggio ad uno stadio presuppone l’acquisizione di quello precedente, ma il ritmo della sequenza varia proprio in relazione alla transizione tra individuo e ambiente.
Sviluppo: dato dalla continuità e dai cambiamenti sistematici dalla nascita alla morte. ordinati, strutturati e stabili “costanti evolutive”: modo in cui rimaniamo stabili nel tempo e rispecchiamo il nostro passato. maturazione: sviluppo secondo eredità biologica Processo evolutivo connesso a apprendimento: cambiamento legato all’esperienza Molte della tappe evolutive sono specie specifiche: deambulazione, linguaggio maturità sessuale correlati psicologici. Molte caratteristiche sono legate all’osservazione, all’interazione con gli altri e alle esperienze → sentire, pensare, agire.
Obiettivi: 1. Descrivere: osservare lo sviluppo normativo, i cambiamenti che caratterizzano tutti gli appartenenti alla specie, e lo sviluppo idiografico, le variazioni individuali nel ritmo, misura e direzione del cambiamento. 2. Spiegare: i motivi che portano ad uno sviluppo normativo e le variazioni nell’evoluzione tra individui 3. Ottimizzare lo sviluppo: per sostenere uno sviluppo positivo. Questo a portato ad una maggiore attenzione ai legami affettivi tra genitori e bambini, al contesto scolastico e alle relazioni tra pari. Sviluppo come processo continuo e cumulativo: primi 12 anni sono cruciali per l’adolescenza e l’età adulta, ma anche le esperienze tardive condizionano il processo evolutivo. Unica costante è il cambiamento ed ogni cambiamento può avere implicazioni future. Sviluppo come processo olistico: capacità motorie, cognitive (percezione, linguaggio, apprendimento, pensiero) e psico-sociali (emozioni, relazioni interpersonali).
Sviluppo come plasticità: la capacità di cambiare e modificare in risposta alle esperienze di vita positive e negative. Sviluppo storico-culturale: il processo di sviluppo non può essere svincolato dal contesto, culturale, sociale, etnico e politico in cui avviene. Gli schemi evolutivi non sono estendibili a tutte le culture. Spostamento di interesse su due punti: 1. Come concepire l’ambiente che circonda il bambino Teorie ”classiche” ambiente come oggetti inanimati, mondo fisico che circonda il bambino. ora si prende in considerazione ambiente umano e sociale. Le interazioni con i caregiver determinano il rapporto del bambino con oggetti inanimati. 2. Come concepire la natura delle capacità del bambino La capacità sono il risultato di un processo non del singolo individuo (intraindividuale) ma sempre interindividuale. Qualcosa che scaturisce dalla interazione del bambino con le persone significative. sviluppo come un adattamento reciproco, un processo bidirezionale che coinvolge il bambino e caregiver. Il bambino non è più oggetto ma soggetto, con le sue competenze, con i suoi ritmi, tempi, modalità, carattere hanno un effetto sui caregiver, questo deve sapersi sincronizzare, essere sensibile.
Strategie di Ricerca Metodo scientifico: si serve di procedimenti oggettivi (convenzionali? ) e replicabili per la raccolta di dati e verifica delle ipotesi. Teoria: concetti e proposizioni con la funzione di organizzare e spiegare delle osservazioni. Ipotesi: predizione relativa ad aspetti dell’esperienza. Osservazione: dovrà verificare la veridicità di un fenomeno. Dobbiamo essere sicuri di osservare (misurare) il fenomeno oggetto della nostra indagine.
le misurazioni devono essere affidabili: coerenti nel tempo e costanti con differenti osservatori. Le misurazioni devono essere valide: devono misurare quello che è l’oggetto di interesse. Quali metodi si possono utilizzare per misurare lo sviluppo? Metodo self-report • Interviste e questionari: ricercatori attraverso questi due strumenti fanno delle domande scritte su aspetti dello sviluppo evolutivo (comportamento, sentimenti, pensieri, credenze) e le sottopongono ai partecipanti dello studio. • Studio del diario: soprattutto con gli adolescenti, pregio di poter osservare cambiamenti umorali, depressione, negativismo. Limiti: • sono vincolati alla conoscenza del linguaggio, difficoltà di utilizzo con bambini piccoli. • Veridicità delle risposte conclusioni erronee. • Comprensione delle domande
Pregi: • Fornisce una mole di informazioni in tempo brevi • Utili nel rispetto della privacy in modo da sollecitare risposte sincere. Metodo clinico Ricercatore verifica Hp assegnando un compito ai partecipanti in modo da ottenere una risposta determina la domanda successiva posta dal ricercatore. Pregi: • Fornisce una mole di informazioni in tempo brevi • La flessibilità (formulare domande in base alle risposte del soggetto) può ampliare il significato della risposta. Difetti: • Flessibilità può abbassare l’affidabilità della misurazione • Le domande dell’intervistatore possono veicolare pregiudizi e influenzare le risposte.
Osservazione diretta (naturalistica) Le Hp sono valutate attraverso l’osservazione del soggetto all’interno del loro ambiente naturale, casa, scuola ecc. Pregi: • Permette di studiare bambini senza far ricorso alle abilità verbali. • Permette accesso al comportamento “reale” nella vita quotidiana. Limiti: • La presenza dell’osservatore influenza l’oggetto di indagine. • Difficilmente si riesce ad osservare comportamenti insoliti. Minimizzare l’influenza attraverso delle registrazioni o abituazione. Utilizzare delle osservazioni strutturate dentro un laboratorio in cui isolare la variabile di interesse. Tronick (2005) studio su interazioni diadiche madri-bambini, per osservare se le interazioni di bambini esposti a cocaina nel periodo prenatale fossero differenti rispetto ai bambini non esposti, attraverso il paradigma dello “still face”.
Conclusioni: • Bambini esposti a livelli alti di cocaina erano più passivi e distanti durante le normali interazioni. In queste coppie sono compromesse quelle interazioni che facilita sviluppo , sociale, affettivo e cognitivo. • Tutti i bambini però si aspettavano che la madre interagisse nel momento della “faccia immobile” Quindi anche nei bambini esposti alla cocaina permane la capacità di interagire ed entrare in contatto con i caregiver. Studi sul caso Sono raccolte informazioni dettagliate di un caso e valutate le ipotesi evolutive rispetto alla storia del caso. Si richiede una attenta anamnesi del soggetto, la storia familiare, scolastica, lo status socio economico. Etnografia Ricercatore studia i valori, le tradizioni e i processi sociali di una cultura vivendo all’interno del contesto oggetto d’osservazione.
Metodi psicofisiologici Misurano le relazioni tra processi fisiologici e aspetti emotivi, sociali, cognitivi, comportamento. Permette di esplorare le basi biologiche delle risposte percettive, emotive e cognitive. Interpretare le esperienze emotive, mentali di neonati e bambini sotto i tre anni. Indici fisiologici: • battito cardiaco (diminuzione della frequenza davanti a stimoli interessanti, aumento in relazione a paura e irritazione) • EEG (elettroencefalogramma) misura le onde cerebrali e fornisce indicazioni sull’attività del cervello. Determinati tracciati possono rappresentare modelli di attività cerebrale che caratterizzano stati diversi di attivazione: sonno, sonnolenza, veglia. Stimoli percettivi producono variazioni di attivazione, queste possono diventare indici per verificare se il bambino riesce a individuare e discriminare. ERPs utilizzati in studi su neonati esposti a espressioni emotive. Bambini 7 mesi sono più attratti da espressioni negative • Non possono essere indicatori precisi degli stati psicologici.
Disegni di ricerca Ricerca trasversale: soggetti di età differenti sono studiati nello stesso momento. I soggetti sperimentali appartengono a coorti differenti. ↓ gruppo di persone della stessa età appartenenti alla stessa cultura Pregi: ottenere dati da soggetti di età differenti in poco tempo Limiti: • effetto coorte: quando le differenze registrate tra le coorti non sono dovute a cambiamenti evolutivi ma a differenze storico-culturali tra le coorti. • Non dice nulla dello sviluppo degli individui. Ricerca longitudinale: ricerca in cui i soggetti sono ”misurati” ripetutamente in un arco temporale. Limiti: costi elevati (tempo e risorse), effetto della pratica (cambiamenti registrati dovuti ai test ripetuti), perdita non casuale dei soggetti, campione non rappresentativo e problema crossgenerazionale.
Ricerca sequenziale: combinano i disegni trasversali e longitudinali. Soggetti di età differente vengono studiati ripetutamente in un arco di tempo. ↓ Permettono di tenere sotto controllo effetto corte e consentono di evideniare la forza e la direzione del cambiamento. Limiti: costi e validità esterna. Ricerca microgenetica: soggetti sono studiati intensivamente in un periodo di tempo breve mentre avvengono determinati cambiamenti evolutivi.
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