Progetto Powerpoint 2009 LIMPORTANZA ARCHEOLOGICA DELLE GROTTE a
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Progetto Powerpoint 2009 L’IMPORTANZA ARCHEOLOGICA DELLE GROTTE a cura di Carlo Cavanna Grotta dello Scoglietto, Grosseto, Italia (foto C. Cavanna)
LA GROTTA COME SCRIGNO NATURALE La grotta è uno scrigno naturale capace di conservare a lungo le testimonianze del passato Riparo Cavanna, Gavorrano, Italia (foto C. Cavanna) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Occorre ricordare che qualsiasi scoperta di materiale archeologico deve essere sempre segnalata subito alla soprintendenza archeologica di competenza. Questa provvederà a compiere dei sopralluoghi e a stabilire gli interventi opportuni. Sepoltura rituale in una grotta del Messico (foto P. Forti) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Nella grotta risultano molto abbondanti i dati disponibili, come può essere abbondante il disordine provocato sia da chi ha prodotto i dati, sia successivamente dall’opera di animali, di uomini o da cause naturali. Ma da dove sono giunti tutti questi dati? Grotta Hulluco, Dawro, Etiopia (foto C. Cavanna) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Alcune cavità naturali hanno accumulato depositi di ossa animali trascinate dall’acqua. Nel tempo si sono cementate dando origine alle brecce ossifere. In queste molto spesso vengono riconosciute ossa di animali ormai estinti. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Esempio di breccia: cranio di Nesogoral melonii datato 1. 800. 000 anni Capo Figari, Sardegna, Italia (da Bonfiglio L. ed. 2005), Paleontologia dei Vertebrati in Italia, Mem. Mus. Civ. St. Nat. Verona, s. 2, Sci. Terra, 6) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Dall’ambiente esterno molti dati giungono nel deposito interno delle grotte dove vengono conservati. Ne sono un esempio i pollini delle piante che possono darci importanti informazioni sul clima dei tempi passati. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Polline di latifoglia Da Tiné S. (1983), I cacciatori paleolitici, Sagep Ed. Genova, pp. 64 Polline di conifera Da Tiné S. (1983), I cacciatori paleolitici, Sagep Ed. Genova, pp. 64 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Grotte di piccole dimensioni furono a volte utilizzate come tane e possono restituire importanti resti fossili di animali. L’orso della caverne utilizzava le grotte anche per trascorrervi il periodo di letargo. In questa delicata fase l’animale vecchio o malato poteva morire. Nelle migliaia di anni le carcasse si accumularono formando depositi di migliaia di esemplari. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Una grande quantità di resti ossei spesso integri e a volte ancora in connessione anatomica Cranio di Ursus arctos, Ingarano, Foggia, Italia (da Bonfiglio L. ed. 2005), Paleontologia dei Vertebrati in Italia, Mem. Mus. Civ. St. Nat. Verona, s. 2, Sci. Terra, 6) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Altri predatori, come la iena, utilizzavano la grotta come ricovero abituale e vi trascinavano le carcasse degli animali uccisi. Qui si rinvengono resti delle prede. Dai coproliti fossili si possono ricavare dati sulla dieta seguita dall’animale. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Una quantità di frammenti ossei appartenenti a molti animali diversi, per lo più erbivori. Talora si possono osservare le tracce dei denti del predatore. Toscana, Italia (foto C. Cavanna) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LA PROVENIENZA DEI DATI Un frammento di emimandibola di cervide e alcuni canini di orso delle caverne Una emimandibola destra di iena Toscana, Italia (foto C. Cavanna) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO Anche l’uomo ha contribuito ad accumulare dati nelle grotte dapprima utilizzandole come riparo occasionale, poi come abitazione, successivamente per compiervi riti propiziatori e cultuali, come le manifestazioni di arte parietale e l’uso sepolcrale. Sepoltura rituale in una grotta del Messico (foto P. Forti) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO La grotta è stata utilizzata per lungo tempo dall’uomo primitivo anche se il suo uso era limitato nel tempo poiché l’uomo cacciatore e raccoglitore doveva spostarsi spesso. Nella grotta di Longgupo in Cina, nel 1993, vennero rinvenuti resti di ominide e utensili in pietra. I resti sono attribuiti all’Homo habilis e sono datati 1, 9 milioni di anni. Da Aiello L. (1986), Le origini dell’uomo, Ed. Paoline Torino, pp. 100 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO Una importante scoperta è avvenuta nella Grotta di Chu-Kou-Tien. Si tratta dei resti di oltre 40 ominidi, chiamati l’Uomo di Pechino, e che risalgono a circa 600 mila anni fa. Da Aiello L. (1986), Le origini dell’uomo, d. Paoline Torino, pp. 100 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO Nella Grotta di Petralone, in Grecia, venne rinvenuto un teschio completo databile fra 400 mila e 200 mila anni fa con caratteristiche comuni sia all’Homo erectus che all’Homo sapiens. Da Aiello L. (1986), Le origini dell’uomo, Ed. Paoline Torino, pp. 100 Venne definito Homo sapiens arcaico L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
L’EVOLUZIONE DELL’UOMO L’ottimo stato di conservazione di resti scheletrici umani nella grotta di Lamalunga ad Altamura, in Puglia, ne fa uno dei più importanti rinvenimenti paleontologici in Europa. Viene attribuita una datazione fra i 350 mila e i 150 mila anni. Da Venturo D. (a cura di), (2005), La Grotta di Lamalunga. Città di Altamura e Ministero per i Beni culturali e ambientali L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO DELLA GROTTA COME RICOVERO Un uso occasionale delle cavità naturali da parte dell’uomo è confermato in tutti i periodi storici dal Paleolitico ai tempi recenti. La grotta è stata utilizzata come riparo dalle intemperie, come riparo dall’attacco di belve, come nascondiglio durante battaglie con altri gruppi umani, come stalla per gli animali domestici. Si possono rinvenire strumenti in pietra scheggiata, resti di pasto (ossa animali, conchiglie, chiocciole), tracce di focolari. Graffiti antropomorfi nell’atrio della Grotta del Bue Marino, Sardegna, Italia (foto L. Picciau) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO DELLA GROTTA COME ABITAZIONE Un esempio è il Riparo Cavanna nel comune di Gavorrano (Grosseto) dove è stata rinvenuta una delle migliori stratigrafie in grotta del Musteriano in Toscana, con migliaia di strumenti tipici. Riparo Cavanna, Gavorrano, Italia (foto C. Cavanna) Viene attribuita una datazione intorno ai 50 mila anni L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO DELLA GROTTA COME ABITAZIONE Un ottimo esempio di stratigrafia è stato rinvenuto nella Grotta delle Arene Candide in Liguria Da Tiné S. (1983), I cacciatori paleolitici, Sagep Ed. Genova, pp. 64 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO DELLA GROTTA COME ABITAZIONE Sempre in Liguria importanti dati sono stati ricavati dallo scavo della Grotta dell’Arma (Arma di Taggia, IM) che ha portato alla luce numerosi strumenti Musteriani. Da Tiné S. (1983), I cacciatori paleolitici, Sagep Ed. Genova, pp. 64 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO CULTUALE DELLA GROTTA Si può intuire una destinazione cultuale a tutte quelle manifestazioni che esulano dalla sfera funzionale, per esempio circoli di pietre, altari e strutture particolari, sculture, deposizioni di vasi capovolti intenzionalmente o di vasetti miniaturistici, frantumazione intenzionale di oggetti, uso di coloranti. Graffiti dell’Uomo uccello in una grotta del Messico (foto P. Forti) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO CULTUALE DELLA GROTTA Nel Paleolitico superiore alcune grotte vennero usate per compiervi riti propiziatori. Esempi di manifestazioni artistiche con arte parietale sono presenti a Lascaux (Francia) e Altamira (Spagna). Spettacolari immagini a colori dipinte sulla volta delle grotte Altamira, da Lauro M. (a cura di), (2002), Preistoria: l'evoluzione della vita sulla terra. Giunti Ed. Firenze, pp. 253 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO CULTUALE DELLA GROTTA Neolitico Anche la Grotta dei Cervi di Porto Badisco conserva importanti manifestazioni artistiche riferibili a riti propiziatori effettuati all’interno della cavità naturale. Porto Badisco, Puglia, Italia (foto P. Graziosi) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO CULTUALE DELLA GROTTA Neolitico All’arte parietale appartengono anche le incisioni rupestri effettuate con strumenti in pietra. Un esempio: Harurona Cave nel sud Etiopia. Datazione: 5000– 4. 000 anni BP* (*Before present). Wolayta, (Etiopia) (foto C. Cavanna) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO CULTUALE DELLA GROTTA Il rinvenimento in grotta di opulenti figure femminili può essere collegato a un culto della fertilità e testimonia una struttura matriarcale tipica della civiltà pre-indoeuropea. Da Lauro M. (a cura di), (2002), Preistoria: l'evoluzione della vita sulla terra. Giunti Ed. Firenze, pp. 253 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO SEPOLCRALE DELLA GROTTA Le prime sepolture risalgono al Paleolitico e perdurano nel Neolitico e fino all’Età del Bronzo. Le ossa umane possono appartenere a uno o più individui inumati, e perciò a volte ancora in connessione anatomica, oppure possono essere state precedentemente combuste e di conseguenza frammentarie. Triplice sepoltura di individui nella Grotta della Barma Grande, Balzi Rossi, (da Tiné S. (1983), I cacciatori paleolitici, Sagep ed. Genova, pp. 64) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO SEPOLCRALE DELLA GROTTA Le sepolture successive al Paleolitico superiore sono caratterizzate da abbondante ceramica spesso integra, forme vascolari più ricercate, elementi di corredo, elementi di ornamento, armi. Numerose le sepolture collettive con centinaia di individui in spazi molto limitati. Per fare spazio alle nuove deposizioni venivano scavate e spostate le ossa e gli elementi di corredo delle precedenti sepolture, contribuendo così a mescolare tutte le informazioni. Epigravettiano antico. Il giovane principe, Grotta delle Arene Candide, Finale Ligure, da Tiné S. (1983), I cacciatori paleolitici, Sagep ed. Genova, pp. 64 L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO SEPOLCRALE DELLA GROTTA Eneolitico – Bronzo Esempi di ceramiche rinvenute nel sepolcreto della Grotta dello Scoglietto Da Ceccanti M. , Cocchi D. (1978), La grotta dello Scoglietto (Grosseto), Rivista di Scienze Preistoriche XXXIII, pp. 187 -214 Grotta dello Scoglietto, Grosseto, Toscana, Italia (foto C. Cavanna) Lame in ossidiana dal sepolcreto della Grotta dello Scoglietto L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO SEPOLCRALE DELLA GROTTA Eneolitico – Bronzo Cuspidi provenienti dal sepolcreto della Buca di Spaccasasso, Grosseto, Toscana, Italia (foto C. Cavanna) Elementi di ornamenti in pietra dura provenienti dal sepolcreto della Buca di Spaccasasso L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO SEPOLCRALE DELLA GROTTA Eneolitico - Bronzo Elementi di ornamenti e strumenti in osso levigato dalla Grotta dello Scoglietto, Grosseto, Toscana, Italia (foto C. Cavanna) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
USO SEPOLCRALE DELLA GROTTA Eneolitico – Bronzo Elementi di ornamenti dal sepolcreto della Buca di Spaccasasso, Grosseto, Toscana, Italia (foto C. Cavanna) Elementi di ornamenti in argento provenienti dal sepolcreto della Buca di Spaccasasso, Grosseto, Toscana, Italia (foto C. Cavanna) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I REPERTI ARCHEOLOGICI Alcune forme vascolari da Introduzione alla Preistoria italiana, Peroni R. (1994) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I REPERTI ARCHEOLOGICI Alcune forme non vascolari da Introduzione alla Preistoria italiana, Peroni R. (1994) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I REPERTI ARCHEOLOGICI Industria su osso, corno e avorio da Introduzione alla Preistoria italiana, Peroni R. (1994) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I REPERTI ARCHEOLOGICI Metallurgia: asce, scalpelli e punteruoli da Introduzione alla Preistoria italiana, Peroni R. (1994) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I REPERTI ARCHEOLOGICI Metallurgia: forme di spilloni da Introduzione alla Preistoria italiana, Peroni R. (1994) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
I REPERTI ARCHEOLOGICI Metallurgia: rasoi, palette, falci, lance, armi, fiocine e frecce da Introduzione alla Preistoria italiana, Peroni R. (1994) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Le indagini vanno condotte con molta cautela e con una buona preparazione. La scarsa luminosità, le dimensioni minime dei reperti, l’incapacità di saper leggere le importanti informazioni fanno, del frequentatore occasionale dell’ambiente ipogeo, il principale artefice dei danni arrecati ai dati scientifici. Se a ciò aggiungiamo la negligenza degli studiosi e la difficoltà nella raccolta e nel trarre le deduzioni dati, ci rendiamo conto della complessità di tale ricerca. Scavi archeologici nella Grotta Corbeddu, Oliena, Sardegna, Italia (foto J. De Waele) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Molto spesso eventi naturali modificano il territorio occultando l’ingresso a cavità naturali. Con fortuna si possono trovare ingressi alternativi, più difficoltosi. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Sempre eventi naturali possono far crollare la volta di un riparo che era stato utilizzato nella preistoria, sigillando così dati preziosi. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Una camera con ingresso dall’alto può essere stata usata come sepolcreto e successivamente può essere stata parzialmente occupata da terreno. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Anche la circolazione di acqua può creare un crostone di calcite capace di sigillare un deposito archeologico. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Lo scavo archeologico va svolto asportando porzioni di deposito per tagli di 1 metro quadro e dello spessore di 5 centimetri. Sarà perciò disegnata una griglia contrassegnata da numeri e lettere. In particolari casi è necessario un accurato rilievo tridimensionale. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Molto importante è la documentazione della posizione precisa dei vari reperti. Per questo occorrono dei disegni accurati e i dati relativi alle coordinate e alla quota di ogni singolo reperto. In qualche caso si può ricorrere a un rilievo fotografico che necessita di una apposita impostazione. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
LE INDAGINI Alle indagini debbono seguire tutte le documentazioni utili allo studio dei materiali rinvenuti come la numerazione dei reperti, l’inserimento in appositi programmi di inventariazione tridimensionale, le misurazioni e i disegni di ogni singolo pezzo, le fotografie. In fase di studio si effettueranno i confronti con materiali simili e le varie analisi necessarie a una attribuzione cronologica. Ossa nella Grotta di Capsia, Grecia (foto J. De Waele) L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
PER SAPERNE DI PIU’ AIELLO L. (1986), Le origini dell’uomo, Ed. Paoline Torino, pp. 100; CAVANNA C. (2005), Wolayta: una regione d’Etiopia, Studi e ricerche 1995 -2004. Grosseto, pp. 192; CAVANNA C. (2007), La preistoria nelle grotte del Parco Naturale della Maremma, Grosseto, pp. 272; GRAZIOSI P. (1996), Le pitture rupestri della Grotta di Porto Badisco, Firenze, pp. 128; PERONI R. (1994), Introduzione alla preistoria italiana, pp. 212; TINÈ S. (1983), I cacciatori paleolitici, Sagep ed. Genova, pp. 64. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
CREDITI Questa lezione è stata preparata da Carlo Cavanna. Per la parte fotografica si ringraziano i fotografi Carlo Cavana, Jo De Waele, Paolo Forti, Paolo Graziosi e Luca Picciau. I disegni sono stati preparati da Carlo Cavanna. Si ringraziano per la loro collaborazione e disponibilità i seguenti e istituzioni: - Società Naturalistica Speleologica Maremmana, Grosseto; - Museo di Storia Naturale della Maremma, Grosseto; - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. © Società Speleologica Italiana Ogni parte di questa presentazione può essere riprodotta sotto la propria responsabilità, purché non se ne stravolgano i contenuti. Si prega di citare la fonte. L’importanza archeologica delle grotte – Società Speleologica Italiana 2009
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