Progettazione attivit formativa anno scolastico 2016 2017 PER

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Progettazione attività formativa anno scolastico 2016 – 2017 «PER UNA SCUOLA INCLUSIVA» Lesic -

Progettazione attività formativa anno scolastico 2016 – 2017 «PER UNA SCUOLA INCLUSIVA» Lesic - Brescia 14 maggio 2016

PER UNA SCUOLA INCLUSIVA… Arricchire le metodologie per diversificare gli interventi! 1° Convegno: 3

PER UNA SCUOLA INCLUSIVA… Arricchire le metodologie per diversificare gli interventi! 1° Convegno: 3 settembre 2016 • 9. 00 -10. 30 Dalle Indicazioni per il curricolo all’identità della scuola di ispirazione cristiana, aperta ed inclusiva • 10. 45 -12. 30 Generare spazi di riflessione e promuovere contesti di apprendimento di qualità in ottica inclusiva • 13. 30 -15. 00 Lavori di gruppo • 15. 00 -16. 30 Percorsi e proposte per “una scuola inclusiva” Relatore: prof. Italo Fiorin, professore Scienze Formazione Primaria Università LUMSA di Roma

DIVERSIFICARE GLI INTERVENTI A PARTIRE DALL’AMBIENTE SCUOLA 2° Convegno: 10 settembre 2016 • 9,

DIVERSIFICARE GLI INTERVENTI A PARTIRE DALL’AMBIENTE SCUOLA 2° Convegno: 10 settembre 2016 • 9, 00 -10, 30 Un ambiente “pensato per pensare”: riprogettare il tempo scuola tra attività e routine • 10, 45 -12, 30 Spazi e tempi: come utilizzare ambienti e routine per promuovere l’inclusione • 13, 30 -15, 00 Lavori di gruppo • 15, 00 -16, 30 Progetti e proposte da realizzarsi nella scuola Relatore dott. ssa Daniela Dalcastagnè, Coordinatrice pedagogica della Federazione provinciale Scuole materne di Trento.

Arricchire le metodologie… GRUPPI DI LAVORO IN SEZIONE 3° Convegno: 17 settembre 2016 •

Arricchire le metodologie… GRUPPI DI LAVORO IN SEZIONE 3° Convegno: 17 settembre 2016 • 9. 00 -10. 30 Lavorare in gruppo: un approccio metodologico per promuovere la costruzione di contesti inclusivi • 10. 45 -12. 30 Il contesto scuola come facilitatore di intrecci, attivatore di reciprocità: il lavoro in sezione organizzato in piccoli gruppi e mediante altre metodologie operative • 13. 30 -15. 00 Lavori di gruppo • 15. 00 -16. 30 Progetti e proposte da realizzarsi nella scuola Relatore: dott. ssa Camilla Monaco – Psicologa dello sviluppo e dell’educazione, Coordinatore del Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici della Federazione provinciale Scuole materne di Trento

Arricchire le metodologie… GRUPPI NARRATIVI e altro 4° Convegno: Sabato 24 settembre • 9.

Arricchire le metodologie… GRUPPI NARRATIVI e altro 4° Convegno: Sabato 24 settembre • 9. 00 -10. 30 Pensare, progettare, pianificare e sperimentare azioni didattiche inclusive per la scuola dell’infanzia, capaci di accogliere e valorizzare tutti, in particolare attraverso il registro narrativo: favole, racconti, narrazioni autobiografiche, drammatizzazioni e altro. • 10. 45 -12. 30 Narrare e narrarsi: non solo storie, ma anche documentazioni dei bambini e per i bambini • 13. 30 -15. 00 Lavori di gruppo • 15. 00 -16. 30 Progetti e proposte da realizzarsi nella scuola Relatore: dott. ssa Silvia Cavalloro, Responsabile tecnico del Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici della Federazione provinciale Scuole materne di Trento.

Bambini: contesti e relazioni Dal frequentare all’abitare: con-testi di crescita per bambini e bambine

Bambini: contesti e relazioni Dal frequentare all’abitare: con-testi di crescita per bambini e bambine e per le loro famiglie. 5° Convegno: Sabato 01 ottobre 2016 • 9. 00 -10. 30 Il bambino 0 -3 anni: dal “fascio di sensazioni” al “neonato competente”. Viaggio tra le splendide scoperte della psicologia infantile • 10. 45 -12. 30 Ecologia ambientale: progettare contesti nei servizi all’infanzia • 13. 30 -16, 30 Esercitazioni di gruppo Relatore: dr. ssa Simona Vigoni, pedagogista, psicomotricista

LABORATORIO COME GESTIRE LA RELAZIONE CON LE FAMIGLIE E IL COLLOQUIO CON I GENITORI

LABORATORIO COME GESTIRE LA RELAZIONE CON LE FAMIGLIE E IL COLLOQUIO CON I GENITORI Contenuti degli incontri: • Il colloquio “motivazionale” e le tecniche di comunicazione assertiva • Gli ostacoli e le barriere comunicative • La gestione dei conflitti e le tecniche di negoziazione • Gli elementi favorenti l’incontro ed il dialogo: messaggi in prima persona, la riformulazione, lo stile empatico; • Esercitazioni e role playing, analisi di casi e discussioni in gruppo. Docente: Dott. Piergio Guizzi, psicologo e psicoterapeuta; formatore Adasm-Fism di Brescia. Calendario degli incontri: sabato 21 e 28 gennaio 2017 dalle ore 8, 30 alle ore 12, 30.

ATELIER L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Contenuti degli incontri: • Si può sperimentare la

ATELIER L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Contenuti degli incontri: • Si può sperimentare la metodologia del Cooperative learning nella scuola dell’infanzia? • Il laboratorio vuole introdurre le insegnanti alla strategia del Cooperative learning attraverso la conoscenza dello strumento, la condivisione di documentazioni, la simulazione di proposte ed esperienze, con la finalità di “Progettare esperienze nella scuola dell’infanzia”. Docente: Dott. ssa Claudia Belpietro, formatore Adasm-Fism di Brescia Calendario degli incontri: sabato 11 marzo 2017 dalle ore 8, 30 alle ore 12, 30.

ATELIER STRUMENTI PER UNA PRASSI INCLUSIVA Il Piano Educativo Individualizzato - Progetto di vita

ATELIER STRUMENTI PER UNA PRASSI INCLUSIVA Il Piano Educativo Individualizzato - Progetto di vita • L’iniziativa è rivolta a tutte le insegnanti e vede come contenuto la definizione di percorsi educativo-didattici individualizzati capaci di dare una risposta efficace alla molteplicità dei Bisogni Educativi Speciali che caratterizzano gli attuali contesti scolastici. • Docente: Dott. ssa Enrica Casali, formatore Adasm-Fism di Brescia. • Data: sabato 15 ottobre 2016 dalle 8, 30 alle 12, 30

ATELIER STRUMENTI PER UNA PRASSI INCLUSIVA • L’ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della

ATELIER STRUMENTI PER UNA PRASSI INCLUSIVA • L’ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute per bambini e adolescenti, OMS, 2007) La conoscenza approfondita dei punti di forza e delle difficoltà dell’alunno costituisce un punto di partenza fondamentale per strutturare percorsi educativi e azioni a forte connotazione inclusiva. Non diagnosi ma profilo del funzionamento del bambino; le ricadute dell’intreccio tra Condizioni di salute e Fattori Ambientali e Personali. • Docente: Dott. ssa Enrica Casali, formatore Adasm-Fism di Brescia. • Data: sabato 12 novembre 2016 dalle 8, 30 alle 12, 30

Corsi per l’abilitazione all’Insegnamento della Religione Cattolica • I. R. C. 2° ANNO •

Corsi per l’abilitazione all’Insegnamento della Religione Cattolica • I. R. C. 2° ANNO • Da Ottobre 2016 e a gennaio 2017. • Si svolgerà di sabato per un totale di 36 ore cad. • 180 iscritte

Corsi per l’abilitazione all’Insegnamento della Religione Cattolica Nuovo (e ultimo) Corso I. R. C.

Corsi per l’abilitazione all’Insegnamento della Religione Cattolica Nuovo (e ultimo) Corso I. R. C. 1° ANNO • Da gennaio 2017 a maggio 2017. Corso I. R. C. 2° ANNO • Da ottobre 2017 a gennaio 2018. • Previsione iscrizioni: n. 200 insegnanti

Percorsi di formazione nelle zone ( coordinamenti zonali) • Per le Scuole MATERNE •

Percorsi di formazione nelle zone ( coordinamenti zonali) • Per le Scuole MATERNE • Tema «INCLUSIONE» • Percorsi specifici per esigenze dei singoli gruppi N° 4 Incontri per ogni gruppo (23 gruppi) • Per i NIDI • Lo sviluppo delle indicazioni fornite durante la giornata formativa del 01 ottobre 2016 (8 gruppi)

INCONTRI PER LE COORDINATRICI IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA •

INCONTRI PER LE COORDINATRICI IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA • Incontri assembleari di presentazione del RAV • 12 Ottobre 2016 presso Lesic dalle ore 16, 15 alle ore 18, 15 • 13 Ottobre 2016 presso Breno/Darfo dalle ore 16, 15 alle ore 18, 15 • Incontri di macrozona: • 1° INCONTRO: GENNAIO 2017 (MANERBIO, ROVATO, SALO’, BRESCIA, ESINE, GAVARDO, SAREZZO) dalle ore 16, 15 alle ore 18, 15 • 2° INCONTRO: FEBBRAIO-MARZO 2017 (MANERBIO, ROVATO, SALO’, BRESCIA, ESINE, GAVARDO, SAREZZO) dalle ore 16, 15 alle ore 18, 15

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Nella Nota del 27 giugno 2013 si affinano

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Nella Nota del 27 giugno 2013 si affinano le caratteristiche salienti del PAI, che le istituzioni scolastiche, come affermato nella C. M. n. 8, sono tenute a redigere al termine di ogni anno scolastico, esattamente entro il mese di giugno. • deve arrivare a formulare un’ipotesi di utilizzo funzionale delle risorse specifiche istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività della scuola nell’anno successivo.

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Nelle singole scuole, nella propria autonomia, ci possono

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Nelle singole scuole, nella propria autonomia, ci possono essere modelli di PAI elaborati a partire da riflessioni sull’inclusione all’interno del PTOF, che vengono allegati al Piano dell’Offerta Formativa. • Al momento non ci sono prescrizioni per la pubblicazione su «SCUOLA IN CHIARO» • Va compilato da tutte le scuole, anche in assenza di bambini certificati e/o con Bisogni educativi Speciali la scuola deve esprimere un pensiero inclusivo.

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Aggiornamenti del PAI • A settembre di ogni

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Aggiornamenti del PAI • A settembre di ogni anno scolastico viene aggiornata la parte “anagrafica” del PAI; • Sempre a settembre viene programmata e calendarizzata la realizzazione degli obiettivi di miglioramento previsti nel PAI a giugno del precedente a. s. ; • Al termine di ogni a. s. , entro giugno, viene definito il PAI con l’indicazione delle azioni di miglioramento da mettere in campo l’anno successivo.

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Precisazioni sul modello proposto dalla FISM di Brescia

Il PAI (Piano Annuale Inclusione) • Precisazioni sul modello proposto dalla FISM di Brescia • Nello schema PAI «Situazione» al punto 3 «Alunni con BES si fa riferimento a bambini seguiti a servizi «specialistici» (NPI, psicologi, logopedisti, ecc) • o dai servizi sociale.