Progettare unit di apprendimento per competenze Indicazioni metodologicodidattiche

  • Slides: 20
Download presentation
Progettare unità di apprendimento per competenze Indicazioni metodologico-didattiche per IRC Infanzia e primaria

Progettare unità di apprendimento per competenze Indicazioni metodologico-didattiche per IRC Infanzia e primaria

Indicazioni didattiche per l’IRC (infanzia) Il sé e l’altro Il corpo in movimento Linguaggi,

Indicazioni didattiche per l’IRC (infanzia) Il sé e l’altro Il corpo in movimento Linguaggi, creatività, espressione I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Persona e insegnamento di Gesù. Dio è Padre di tutti. La Chiesa è la comunità unita nel nome di Gesù. SVILUPPO DI UN POSITIVO SENSO DI SE’ SERENE RELAZIONI CON GLI ALTRI , anche di diverse tradizioni culturali e religiose. La scoperta avviene nei RACCONTI DEL VANGELO. Il segni del corpo manifestano l’esperienza religiosa propria e altrui (interiorità, immaginazione, emozioni). Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani, per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. Impara alcuni termini del linguaggio religioso cristiano , narra contenuti di semplici racconti biblici. Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, dono di Dio Creatore, sviluppa sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

Indicazioni didattiche per l’IRC (primaria) • L’IRC si colloca nell’area linguistico-artisticoespressiva; • obiettivi di

Indicazioni didattiche per l’IRC (primaria) • L’IRC si colloca nell’area linguistico-artisticoespressiva; • obiettivi di apprendimento sono articolati in 4 ambiti tematici: Dio e l’uomo; la Bibbia e le fonti; il linguaggio religioso; i valori etici e religiosi. • Tre traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria. • Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza e della classe quinta della scuola primaria.

L’ICEBERG DELLA COMPETENZA CHE COSA SI APPRENDE? COME SI APPRENDE?

L’ICEBERG DELLA COMPETENZA CHE COSA SI APPRENDE? COME SI APPRENDE?

QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO? CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA MOBILITARE LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA

QUALI SFIDE PER L’INSEGNAMENTO? CONSIDERARE I SAPERI COME RISORSE DA MOBILITARE LAVORARE PER SITUAZIONI-PROBLEMA NEGOZIARE PROGETTI FORMATIVI CON I PROPRI ALLIEVI ADOTTARE UNA PIANIFICAZIONE FLESSIBILE PRATICARE UNA VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO ANDARE VERSO UNA MINORE CHIUSURA DISCIPLINARE CONVINCERE GLI ALLIEVI A CAMBIARE MESTIERE… “Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro” (P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia 2003)

CONDIZIONI ORGANIZZATIVE ED EDUCATIVE PER UN APPROCCIO PER COMPETENZE LIVELLO DI ISTITUTO (ambito educazionale)

CONDIZIONI ORGANIZZATIVE ED EDUCATIVE PER UN APPROCCIO PER COMPETENZE LIVELLO DI ISTITUTO (ambito educazionale) PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE VALUTAZIONE LAVORO DIDATTICO PER COMPETENZE LIVELLO DI AULA (ambito educativo)

IL CURRICOLO COME PROCESSO TRAGUARDI perché insegnare/apprendere? VALUTAZIONE come valutare il processo di insegn.

IL CURRICOLO COME PROCESSO TRAGUARDI perché insegnare/apprendere? VALUTAZIONE come valutare il processo di insegn. /apprend. ? CURRICOLO CONOSCENZA che cosa insegnare/apprendere? PROCESSI FORMATIVI come insegnare/apprendere?

PROGETTARE PER COMPETENZE: QUALCHE ESEMPIO

PROGETTARE PER COMPETENZE: QUALCHE ESEMPIO

QUALCHE ESEMPIO Ipotesi di un percorso didattico Scuola dell’infanzia di Nadro e di Braone

QUALCHE ESEMPIO Ipotesi di un percorso didattico Scuola dell’infanzia di Nadro e di Braone Macrocompetenza : Adottare scelte e comportamenti autonomi. Competenza da sviluppare : Capacità di scelta e di organizzazione nel corso delle attività libere CURA DELLE PROPRIE COSE CURA DELLA PROPRIA PERSONA CAPACITA’ DI SCELTA AUTONOMIA ATTIVITA’ STRUTTURATE AUTOCONTROLLO ATTIVITA’ LIBERE

QUALCHE ESEMPIO Senso del percorso formativo Aiutare i bambini gregari ad acquisire una maggiore

QUALCHE ESEMPIO Senso del percorso formativo Aiutare i bambini gregari ad acquisire una maggiore fiducia in se stessi e di conseguenza una minore dipendenza dai leader, favorendo un ampliamento delle amicizie e un maggior protagonismo nella scelta e nell’organizzazione dei giochi e delle attività. Aiutare i leader ad accettare le proposte degli altri compagni , ad evitare ricatti a livello emotivo, a migliorare la propria identità e a condividere giochi e materiali. Scegliere, condividere, definire e interiorizzare regole comuni. Situazione problema da affrontare : dopo un’attenta osservazione su come i bambini usano i vari spazi e cercando soprattutto di interpretare le loro richieste si offre ai medesimi l’opportunità di ristrutturare l’ambiente. Si propone un percorso finalizzato a ristrutturare lo spazio aula e le regole di utilizzo dei diversi angoli e dei materiali a disposizione 1 - Ciascuno di voi deve immaginare di poter trasformare la nostra aula in un parco dei divertimenti ( es. Paese dei balocchi di Pinocchio ) ……quali angoli di quelli presenti possiamo lasciare? . . . quali nuovi introdurre? . . . . possiamo costruire dei nuovi giochi? ……. dove possiamo metterli? … 2 - Dobbiamo individuare delle regole e dei criteri comuni per l’uso degli spazi…. . 3 - Come possiamo condividere con i compagni ciò che abbiamo realizzato ? 4 -Lettura della Regola d’oro dell’amore (Mt. , 7, 12).

QUALCHE ESEMPIO Direzione didattica IV Circolo di Lecco – Classi I Acquate Competenza da

QUALCHE ESEMPIO Direzione didattica IV Circolo di Lecco – Classi I Acquate Competenza da sviluppare Cooperazione con gli altri CONSAPEVOLEZZA M O T I COMPETENZE SOCIALI INCLUSIONE SOCIALE V A Z COOPERAZIONE CON GLI ALTRI I O N E SENSO DI APPARTENENZA A U T O R E G O L A Z I O N E

QUALCHE ESEMPIO Senso del percorso formativo Ognuno di noi struttura la sua visione del

QUALCHE ESEMPIO Senso del percorso formativo Ognuno di noi struttura la sua visione del mondo attraverso dei racconti e parabole evangeliche. Anche e soprattutto i bambini ricavano un significato alle cose che succedono attraverso il racconto e la parabola. Ogni racconto / parabola ha molteplici significati: § Capire il senso dello stare insieme in una realtà nuova. § Capire il senso di cooperare con gli altri al fine di raggiungere dei risultati qualcun altro. § Capire il senso dell’imparare a leggere e a scrivere , a giocare o disegnare, soprattutto come interscambio comunicativo che rende efficace la possibilità di relazionarsi con gli altri. § Capire il senso dei confini provvisori che possono essere oltrepassati se veramente ci si tiene all’incontro con l’altro e con il diverso. condivisi e utili a Situazione problema da affrontare : Attraverso un personaggio fantastico che deve passare attraverso varie trasformazioni per ridiventare membro del gruppo, gli alunni devono ricomporre una poesia sull’allegria come valore che nasce dalla condivisione dell’esigenza altrui e dalla costruzione di relazione in cui l’identità di ognuno si fonde con quella degli altri. Tutto il percorso è accompagnato da una grande metafora: all’inizio dell’anno ognuno è sconosciuto all’altro, ma nel corso di un progetto comune ed un’ identificazione con questo si diventa, ognuno con la propria e specifica identità, parte integrante di un gruppo che accogliendo il sé lo travalica. I personaggi della parabola aiutano a scoprire il senso cristiano dello stare insieme ( esempio: la parabola del Buon Samaritano).

QUALCHE ESEMPIO Tappe del percorso : - Si decide di porre al centro dello

QUALCHE ESEMPIO Tappe del percorso : - Si decide di porre al centro dello sfondo integratore un personaggio fantastico gioioso e giocoso affinché i bambini possano apprendere che imparare costa fatica, ma può esistere anche una fatica allegra. Il personaggio, simbolico fin nel nome, si chiamerà Gaio. - Gaio lascerà nottetempo le lettere che la compongono nei paraggi delle loro case. Segnalerà questo passaggio con un fiore che il bambino dovrà portare a scuola. In questo modo organizzeremo più uscite dell’intero gruppo classe e visiteremo le case di ognuno. - Tornati a scuola i bambini rielaborano l’esperienza compiuta attraverso diversi codici. È un primo approccio libero di riflessione su quanto è stato vissuto. - All’interno del gruppo vi sono ruoli ben definiti: postino, capogruppo, saggio, aiutante, controllore. I ruoli, naturalmente, cambiano all’interno di ogni gruppo con una scansione settimanale. - Nel suo percorso di trasformazione Gaio e i personaggi che lo circondano hanno spesso avuto bisogno che i bambini li aiutassero a risolvere i problemi e a rimuovere gli ostacoli che rendevano difficile i vari passaggi di crescita.

Individuare le dimensioni della competenza scelta con l’impiego di una mappa concettuale Gli altri

Individuare le dimensioni della competenza scelta con l’impiego di una mappa concettuale Gli altri secondo Gesù: chi è il mio prossimo) ( Luca 10, 30 -37) Evento proble matizzan te Sperimenta buone relazioni con gli altri, anche di diverse tradizioni culturali e religiose. Identificazione degli ‘altri’ rispetto a me a scuola e in famiglia Sintesi

COME COSTRUIRE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO? SVILUPPO DI UNA COMPETENZA: PASSAGGI CHIAVE ESPLORARE PROBLEMATIZZAZIONE E

COME COSTRUIRE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO? SVILUPPO DI UNA COMPETENZA: PASSAGGI CHIAVE ESPLORARE PROBLEMATIZZAZIONE E COSTRUZIONE DI SENSO INTEGRARE ACQUISIRE MOBILITAZIONE E USO DEGLI APPRENDIMENTI SVILUPPO E FORMALIZZAZIONE DI NUOVI APPRENDIMENTI CONSOLIDARE RINFORZO E TRANSFERT DEGLI APPRENDIMENTI

Logica progettuale di un approccio didattico per competenze • PROBLEMATIZZARE: esplorazione e costruzione di

Logica progettuale di un approccio didattico per competenze • PROBLEMATIZZARE: esplorazione e costruzione di senso. • ACQUISIRE: sviluppare e formare nuovi apprendimenti. • CONSOLIDARE: rinforzare e strutturare gli apprendimenti. • INTEGRARE: mobilitare e usare gli apprendimenti. • GENERALIZZARE: sviluppare ed usare gli apprendimenti in altri contesti.

Il percorso didattico come narrazione • INCIPIT : discussione in classe, mappe concettuali, brainstorming.

Il percorso didattico come narrazione • INCIPIT : discussione in classe, mappe concettuali, brainstorming. • INTRECCIO: apprendimento cooperativo; apprendimento induttivo; didattica per problemi; gioco di ruolo; approccio metacognitivo; studi di caso; approccio dialogico; approccio narrativo…… • CONCLUSIONE: approccio metacognitivo; rappresentazione; discussione in classe.

Articolazione dell’unità di apprendimento (percorso formativo) • • Mappa delle dimensioni della competenza. Senso

Articolazione dell’unità di apprendimento (percorso formativo) • • Mappa delle dimensioni della competenza. Senso del percorso formativo. Situazione-problema da affrontare (evento). Tappe del percorso, scansione delle attività (problematizzazione, esplorazione e ricerca, sistematizzazione, rielaborazione e verifica/valutazione).

Come elaborare unità di apprendimento • • • • INDICAZIONI PER PROGETTARE IUNITA’ DI

Come elaborare unità di apprendimento • • • • INDICAZIONI PER PROGETTARE IUNITA’ DI APPRENDIMENTO SCUOLA ……………………. . UNITA’ DI APPRENDIMENTO__n. __________ LABORATORIO n. ________________ SCUOLA DELL’INFANZIA /PRIMARIA /SECONDARIA di I grado ANNO SCOLASTICO_____ PERIODO______(L’U. A. NON DEVE DURARE TROPPO A LUNGO- MASSIMO 2 MESI) EVIDENZIARE IL CAMPO D’ESPERIENZA PREVALENTE / LA DISCIPLINA * SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO *FASI /ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA’ * CAMPI DI ESPERIENZA(aree disciplinari/discipline) * TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (saper fare-saper essere-sapere, in obiettivi di apprendimento) * AMBIENTE DI APPRENDIMENTO (spazi, tempi, materiali, gruppi) * VERIFICA/VALUTAZIONE degli ESITI FORMATIVI Quello che il bambino /l’alunno sa fare con ciò che sa * DOCUMENTAZIONE (per gli insegnanti, per l’alunno e la sua famiglia, per la scuola)

Progettare per competenze SCUOLA DELL’INFANZIA UNITA’ DI APPRENDIMENTO n. ____ 2011 -2012 • PERIODO______(L’U.

Progettare per competenze SCUOLA DELL’INFANZIA UNITA’ DI APPRENDIMENTO n. ____ 2011 -2012 • PERIODO______(L’U. A. NON DEVE DURARE TROPPO A LUNGO- MASSIMO 2 MESI) • EVIDENZIARE L’OGGETTO CULTURALE PREVALENTE (O. C. P. ) • * SENSO DEL PERCORSO FORMATIVO • * CAMPI DI ESPERIENZA(aree disciplinari/discipline) • * TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (saper fare-saper esseresapere, in obiettivi di apprendimento) • * FASI /ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA’ • * ENUCLEARE LA SITUAZIONE SFIDANTE • * IL BAMBINO DI FRONTE E NELLO SVILUPPO DEL SUO INCONTRO CON L’O. C. P. • * L’INSEGNANTE DI FRONTE E NELLO SVILUPPO DEL SUO INCONTRO CON L’O. C. P. • * AMBIENTE DI APPRENDIMENTO (spazi, tempi, materiali, gruppi) • * VERIFICA/VALUTAZIONE degli ESITI FORMATIVI (Quello che il bambino sa fare con ciò che sa) • * DOCUMENTAZIONE (per gli insegnanti, per l’alunno e la sua famiglia, per la scuola)