PRESENTAZIONE Fare gli operativi ci ha insegnato tante

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PRESENTAZIONE Fare gli operativi ci ha insegnato tante cose: A essere diretti per arrivare

PRESENTAZIONE Fare gli operativi ci ha insegnato tante cose: A essere diretti per arrivare al dunque senza troppi giri di parole per affrontare problemi. A essere casinisti e irriverenti per non mettersi a piangere in situazioni critiche. A essere severi con chi ci chiede troppo: non possiamo svuotare tutto il furgone a casa tua !!! Ad ascoltare i problemi degli altri, è già di aiuto l’ascolto anche senza essere in grado di risolvere. A lavorare in squadra: piena fiducia da una parte e responsabilità dall’altra. Gaia 16 anni ha tenuto la cassa ad una serata. Ci ha insegnato che tante volte chi vorrebbe aiutare non riesce a capire come farlo. Ci hanno dato il Vetril per le tende. Ci hanno chiesto cosa mangiano i terremotati. In Ottobre ci volevano dare dei vestitini da bimbo estivi. Abbiamo imparato che esistono persone che vale la pena di conoscere e che non dimenticheremo mai. Massimo, terremotato, che ci chiede “ Ma da dove arrivate? Chi vi ha mandato? Ho perso tutto e siete i primi che mi danno qualcosa” e poi dice “Dammi poco, così ne resta per gli altri”. Chiara, che all’inizio ci dice “non mi fido di nessuno” e poi dopo aver parlato con Paola, terremotata di Rovereto, viene con noi e ci riempie i furgoni con una spesa di 1200 euro. Abbiamo imparato che in questa Italia che va a rotoli c’è gente pronta a rimboccarsi le maniche e ad agire, e questo potrebbe far molta più paura ai nostri politici. Abbiamo imparato che non importa perché sali sul furgone. Se hai dei peccati da espiare, se vuoi metterti in mostra o se sei un missionario. Quando sei sul furgone ti senti una goccia nel mare, piccolo e insignificante ma parte di una potenza immensa. Abbiamo imparato che i giovani d’oggi non sono solo pasticche e discoteche. Abbiamo imparato che alcuni non capiscono la differenza tra donare aiuti e liberarsi della roba vecchia, ma ci abbiamo pensato noi a buttare via alcune cose impresentabili. Se disgraziatamente domani succede qualche catastrofe altrove, siamo sicuri che ci chiederete di intervenire e ci vorrete dare un sacco di cose. Caricheremo tutto quello che ci darete, ad una condizione però: almeno una volta, i nostri furgoni LI DOVRETE GUIDARE VOI !!! TUTTI I SOLDI RICEVUTI SONO SEMPRE STATI SPESI IN MATERIALE!!! I SOLDI PER GASOLIO E AUTOSTRADA LI ABBIAMO SEMPRE MESSI NOI!!! Solo una volta un Amico ci ha donato 53 euro con precise istruzioni: 50 gasolio + 3 caffè!!!

ABRUZZO 2009 Tutto inizia così……… 6 Aprile 2009 la terra dell’Abruzzo si muove e

ABRUZZO 2009 Tutto inizia così……… 6 Aprile 2009 la terra dell’Abruzzo si muove e semina panico e morte. Michele decide di andare a spalare le macerie il giorno di Pasqua. Una radio di Milano cerca furgoni per portare viveri nelle zone terremotate. Michele la sera stessa si presenta in quel capannone, ma al posto dei vestiti trova stracci e viveri all’aperto, dove i cani fanno i loro bisogni e, disgustato da ciò, decide di contattare le sue conoscenze e chiedere una mano per questo viaggio. In quattro ore recupera 4000 euro, 20 scatoloni di viveri e vestiti nuovi per bambini. Ricola dona un bancale e mezzo di tisane e caramelle. E’ la nostra prima volta. Ci spaventano dicendoci che senza permessi non si può andare. Ci aggreghiamo alla comitiva di questa radio. PARTONO Michele Sabrina Massimo e Lucia. Sabato 11 Aprile……. 18 ore di viaggio, per loro una passeggiata devono fare foto e video. Noi invece vorremmo essere sul campo immediatamente. Arriviamo a Rocca di Cambio alle 22: 00 e ci viene detto dagli abitanti che loro hanno tutto, non hanno bisogno. Non scarichiamo nulla, dormiamo nei furgoni. La mattina dopo incontriamo Toti, gli chiediamo per favore, pagandogli il gasolio, di portarci in giro nelle situazioni più disastrate. Ormai avevamo capito che potevamo andare dove volevamo. A noi si aggiungono Oscar ed Elisabetta che si staccano dal gruppo…. . Entriamo in una casa di riposo, vediamo Irma, una ragazza di 45 anni, piangendo ci dice: “tanto voi non tornerete più”. La guardiamo negl’occhi e le promettiamo “torneremo……”. In uno dei viaggi successivi decidiamo di comprare e consegnare cappellini, maglioni e bastoni con luce incorporata ai nonnini che si avvicinano e aspettano il loro turno come i bambini. Toti ci accompagna per tutto il giorno in giro per le tendopoli. Ogni volta che si esce da una tendopoli la gente ci applaude, la Protezione Civile anche, noi ci emozioniamo, ma il lavoro è ancora lungo. Ci lasciamo la sera di Pasqua con qualche lacrima e Toti ci dice: “Operativi al Massimo!!!” e questo diventerà il nome della nostra FAMIGLIA. Inizia la NOSTRA SPLENDIDA STORIA. Passano venti giorni, Antonio e Giuseppe, due ragazzi di 17 anni di Genova, spargono la voce tra gli amici. Per tre giorni restano chiusi in una saletta messa a disposizione dalla parrocchia per sistemare i pacchi, scatolame alimentare e vestiti per neonati, abbigliamento uomo, donna, coperte e medicinali, quando uscivano per fumare una sigaretta era impressionante vedere la fila di bambini del quartiere, che continuavano a portare materiale. Fra tutte queste cose una bimba portò un kilo di penne, un litro di latte e tre scatolette di tonno………Non erano articoli comuni, ma confezioni di un’associazione che distribuisce pacchi alimentari alle famiglie più bisognose………quella bimba aveva rinunciato a parte del suo pacco per donarlo ai

bambini terremotati. Ogni volta che si ripeteva la parola “ALLORA RAGAZZI OPERATIVI AL MASSIMO”

bambini terremotati. Ogni volta che si ripeteva la parola “ALLORA RAGAZZI OPERATIVI AL MASSIMO” la fatica spariva e si riusciva a fare qualsiasi cosa. Cercano un furgone per portare tutto questo. . . Uno di noi si offre di andare, con il proprio furgone, per recuperare i soldi del noleggio. Si riparte !!! Nei viaggi successivi conosciamo Andrea, detto il merlo, ci offre il suo pasto preparato per lui dalla Protezione Civile, ci ospita nella sua tenda dove ha continuato ad offrirci vino e salumi che era riuscito a salvare dalla sua cantina ormai inagibile………E’ incredibile come dei ragazzi, che in quel momento avevano perso tutto, continuassero ad offrirci cibo e ospitalità e come riuscissero a farci sentire A CASA !!!! Passiamo dai sorrisi dei bambini ad una mamma che scoppia in lacrime perché sente la vibrazione del cellulare e le sembra che la terra tremi ancora. Rompiamo un uovo di Pasqua nel tendone allestito a mensa tra i baci e i ringraziamenti di tutti gli abitanti. Battiamo le zone di Paganica, Cavalletto, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Onna e Fossa. Ragazzini di 14 anni (Sharon, Michela, Davide ed altri) ci aiutano, nel nostro piccolo magazzino, a scaricare e ricare quintali di roba. In un viaggio a Paganica conosciamo due finanzieri che gentilmente ci portano nella zona rossa per fotografare ciò che il terremoto ha lasciato………. quaranta secondi di terrore !!! Usciamo distrutti da quella situazione. Iniziamo a vestirci tutti uguali, decidiamo di indossare una maglietta nera come il lutto delle famiglie abruzzesi. Riusciamo ad entrare ad Onna, dove era impossibile per qualsiasi persona entrare. Conosciamo Vincenzo, il responsabile del magazzino. Gli diciamo che non c’è comunicazione tra i campi dove abbondano i detersivi manca la pasta e vice versa. Negl’altri campi mancano altre cose. Ci consegna le chiavi del magazzino dove abbonda ogni ben di Dio. Iniziamo a fare i corrieri dei monti abruzzesi. Sei lunghissimi viaggi, tutti pieni di soddisfazioni, mentre le nostre maglie si riempiono di abbracci e lacrime. Decidiamo di portare un piccolo regalo ai bambini abruzzesi per Natale. Con noi parte Elisabetta col pancione…. Ad Onna chiediamo se possiamo prendere qualche pannolino o vestitino per la nuova arrivata …. Torniamo a casa con mezzo furgone di roba!!! Ci chiama Daniele, ci chiede se al ritorno dall’Abruzzo gli portiamo a Milano una moto e come prezzo per il viaggio gli chiediamo…… 200 PANETTONI da dare ai nostri amici abruzzesi !!! Finiscono sei meravigliosi viaggi.

ELBA E CINQUE TERRE 2011 Marco, un ragazzo di 18 anni, vuole provare l’esperienza

ELBA E CINQUE TERRE 2011 Marco, un ragazzo di 18 anni, vuole provare l’esperienza di Operativi. Insiste per andare ad aiutare la popolazione delle Cinque Terre. Una sera, Michele, mentre torna a casa nel diluvio, chiama Marco e gli dice: “Ok……. si parte !!!” Si aggiungono al gruppo Daniele, Silvia, Matteo e Benny. Contattiamo un dirigente della Croce Rossa che ci dice che cosa può servire. Partiamo con due furgoni stracarichi di aiuti. Divulghiamo la notizia della nostra iniziativa ed inizia ad arrivare quintali di merce , grazie e Dio ci viene messo a disposizione un magazzino e stavolta siamo piu ‘ organizzati. Tramite Facebook ci mettiamo in contatto sia con un dirigente della C. R. I. e due ragazze di un oratorio dove manca praticamente tutto. Vicino ad Aulla incontriamo questo dirigente dove ci chiede di portare gli aiuti nella sua sede. Gli diciamo che andremo a consegnare casa per casa. Lui si toglie la giacca e dice: “ Perfetto, qui finisce il dirigente della Croce Rossa e inizia l’uomo”. Tocchiamo i paesi di Aulla, Borghetto, Brugnato, Monterosso, Vernazza e Pignone dove conosciamo un barista albanese che per tre settimane ha dato da mangiare gratis agli abitanti del posto…. gli lasciamo mezzo furgone di merce. La gente è sempre più sorpresa di quello che facciamo. Ad Aulla ci chiedono se siamo disposti a portare aiuti all’Elba. Naturalmente rispondiamo di SI’. All’Elba ci aspettano a braccia aperte. La compagnia navale ci regala i biglietti per i furgoni e per le nostre belle facce. Ci offrono da mangiare e da bere, ma noi rifiutiamo perché quel poco che hanno e per loro e non per noi. Tre bellissimi viaggi e piano ci conoscono sempre di più.

EMILIA 2012 Terremoto in Emilia, qualcuno già ci conosce e iniziano a telefonarci e

EMILIA 2012 Terremoto in Emilia, qualcuno già ci conosce e iniziano a telefonarci e a chiedere se portiamo aiuti anche a loro. Di lì parte la nostra scommessa……dobbiamo aiutarli !!! Partiamo 10 giorni dopo il sisma con due furgoni stracarichi. Arriviamo a Rovereto davanti ad una striscia bianca e rossa che delimita il passaggio. La togliamo……dobbiamo entrare per forza. Incontriamo Giacomo, un ragazzo del posto. Gli chiediamo, come avevamo fatto in precedenza con Toti in Abruzzo, di portarci in giro nelle situazioni più abbandonate. Da una tenda minuscola esce un omone, si chiama Massimo. Gli domandiamo se ha bisogno di qualcosa. Lui ci chiede: “Chi siete? Da dove venite? Lo stato non si è ancora mosso, siete i primi ad essere arrivati qui”. Un abbraccio, due lacrime, gli scarichiamo tanta roba, ma il tempo è poco. Iniziamo a girare per le vie di Rovereto, Finale, Mirandola, Cavezzo, Carpi, San Prospero, Novi, San Felice, Medolla e San Possidonio. I viaggi si susseguono, una sera Elena ci manda un messaggio dicendo che aveva portato 5 sacchetti di spesa ad un altro gruppo di volontari, ma non le era piaciuto come era stata trattata. Si rivolge a noi e ci porta tutto il materiale. Le chiediamo “Vuoi consegnarla tu nelle mani dei nostri amici emiliani ? ” Lei ci pensa ben 12 secondi e risponde “Sì”. Inizia a far parte anche lei della nostra grande famiglia. Gaia, 14 anni, ci manda una mail, che naturalmente noi non leggiamo, ma in qualche modo riusciamo a metterci in contatto. Ci chiede cosa serve………carta igienica. Viene in magazzino con la mamma, ci aiuta a mettere a posto. La sera ci chiama sua mamma e ci dice che Gaia vuole venire con noi………arruolata !!! Ne farà tanti di viaggi con noi. Al secondo viaggio Giacomo non ci può più assistere. Iniziano a portarci in giro Roberto e Daniele, due ragazzi di Rovereto. Ci parliamo poco o niente, ci capiamo con gli sguardi……diventiamo FRATELLI. In un campo incontriamo Daniela, partita anche lei da Milano con gli aiuti. Le avanzano saponette, spazzolini, dentifrici e bagnoschiuma. Non sa se tornerà in Emilia. Ci affida tutto il materiale. Noi le diciamo ”Ma sei sicura? “. Lei ci guarda negl’occhi e ci risponde ”Sì, voi tornerete ancora!!!”. Walter, 17 anni, racconta alla mamma, un filo apprensiva, che va a Gardaland, invece è in mezzo alle macerie con noi. Entriamo in una zona rossa dove solo i pompieri possono accedere. Aiutiamo Paola a portare via le sue cose con i nostri furgoni, da casa sua ormai distrutta. Decidiamo di aiutare un caseificio di San Possidonio. Tra le nostre conoscenze tiriamo su ventisettemila euro ed acquistiamo più di 20 quintali di Parmigiano. Iniziano a scrivere di noi sui giornali, per la prima volta andiamo in televisione, iniziamo a diventare una piccola realtà.

Ci chiama una giornalista di Trezzano, ci vuole intervistare a tutti i costi. Una

Ci chiama una giornalista di Trezzano, ci vuole intervistare a tutti i costi. Una signora di 80 anni legge l’articolo. Ci contatta, ci vuole dare dei soldi…………Due mesi dopo ci richiama e ci dice ‘’Certo che voi siete delle persone serie, sono passati due mesi e non siete ancora venuti a ritirare il mio contributo……se eravate dei malfattori la mattina dopo eravate sotto casa”. Da Verona ci donano materassi e brandine da portare nei campi. Paolo, che ci conosce molto bene, ci dà 700 euro che noi in un quarto d’ora, spendiamo per acquistare tende nuove. Da Sorrento Marco ci manda 6 piscine per i bimbi. Da Roma ci contatta Scherin che vuole aiutare a tutti i costi. Da allora sarà sempre con noi !!! Valentina e Nadia raccolgono un sacco di ticket che useremo per fare la spesa………ma le soddisfazioni non sono ancora finite. Chiara, da Acqui Terme, vuole mandare del latte in polvere ad una famiglia di Rovereto per il loro piccolo. Le diciamo che lo possiamo portare noi. Lei è titubante, prende informazioni sul nostro conto……diventerà una colonna importante del nostro gruppo!!! Nei viaggi che si susseguono arrivano Gemma, 70 anni, la più “grande” per non dire anziana e Marzia, 10 anni, la più piccola operativa di sempre. Le pensiamo tutte per tirare su aiuti !!! Partecipiamo alla notte bianca di Lodi, a quella di Aulla tiriamo su 750 euro vendendo le nostre polo e felpe. Ci regalano 100 borracce da portare in Emilia, ma sono troppe. Michele e Giulia vanno ad una gara cinofila a Ronzo (Tn). Dormono al freddo in tenda, rivendono le borracce di Aulla insieme alle solite polo e felpe…incasso 1500 euro. Le lacrime di gioia ci accompagnano………si torna in Emilia !!! Ci chiedono di smontare il campo di S. Antonio in Mecadello, noi però abbiamo i furgoni pieni. Durante il giorno li svuotiamo nei vari campi. Ci accingiamo a smontare ed arriva una signora che cerca il nostro responsabile e dice: “ Un ragazzo di 14 anni ieri ha fatto il compleanno, non ha voluto regali, ma ha raccolto soldi da consegnare ad un’associazione fidata”. Li consegna a noi. A notte fonda apriamo le due buste che contenevano 400 euro. Il giorno dopo acquistiamo panettoni da portare per l’ultimo viaggio. Daniele un giorno ci manda un messaggio “Stanotte ho sognato che eravate tra i banchi delle scuole a regalare matite, quaderni e pennarelli, ma era solo un sogno……buona giornata”. Quel sogno diventerà realtà. Entriamo nelle scuole di Rovereto con tutto il necessario per l’anno scolastico. Una folla di 500 persone ci attende. L’emozione è palpabile attraverso le nostre lacrime. Abbiamo i magazzini ancora troppo pieni. A Novembre c’è l’alluvione a Marina di Massa, decidiamo di intervenire anche lì. Durante il percorso ci fermiamo ad Aulla. Un cittadino, sapendo ciò che avevamo fatto per loro l’anno precedente, ci vuole donare 1000 euro. Noi gli lasciamo 50 cappellini e 50 calendari.

Ci porta in una radio locale, vogliono sapere tutto di noi. Si avvicina l’ultimo

Ci porta in una radio locale, vogliono sapere tutto di noi. Si avvicina l’ultimo viaggio in quell’Emilia che abbiamo preso a cuore. Prepariamo i regali per grandi e piccini. Siamo a Rovereto alle 9: 00 di mattina a meno 3 gradi. L’emozione è forte. Michele si trova a salutare Daniele………era la fine del nostro giro. Tutto ciò che potevamo fare l’avevamo fatto. Daniele piange, Michele trattiene le lacrime, ma era solo una finta………salirà sul furgone e si farà 300 km singhiozzando. Abbiamo i magazzini ancora pieni. Decidiamo di aiutare 3 case famiglia, ma avanzano ancora giochi. Marco e Michele, alla vigilia di Natale, si recano nelle case di bambini disabili per portare sorrisi e speranza ai nostri piccoli amici. Finisce il nostro 2012………. . Manuele dalla Svizzera ci manda 1000 euro come rimborso spese per tutto ciò che abbiamo fatto, ma noi preferiamo metterli nella cassetta dei soldi avanzati………chissà che possano servire !!! Ringraziamo tutti ma tutti di questa bellissima esperienza……Gaia Marco Walter Matteo Daniele Laura Sharon Katja Elena Vanessa Rosa Chiara Giulia Mauro Gemma Marcella Marco Ferrara Marzia Max Luca, il gruppo dei motociclisti capitanati da Emanuele, Roberto e Eleonora per tutto il lavoro fatto etc……

SARDEGNA 2013 Siamo fermi da quasi un anno (per fortuna !!!), ma un’alluvione semina

SARDEGNA 2013 Siamo fermi da quasi un anno (per fortuna !!!), ma un’alluvione semina morte e paura ad Olbia. Decidiamo di intervenire per portare aiuti e sorrisi. E una spedizione con qualche viso nuovo, ai soliti due Michele e Gaia (ormai veterana) si aggiungono dall’ Emilia Gigi e Silvia, dal Veneto Giovanna ed inoltre dalla Lombardia Laura e Raymi e dal Piemonte Daniela. Oltre alla “solita” Ricola, ci chiama la Benetton e ci carica di vestiti nuovi da donare agli amici sardi. Chiediamo un aiuto per il viaggio in nave. La Tirrenia non si degna di rispondere alla nostra mail, mentre la Moby Line ci omaggia di tre cabine. Arriviamo ad Olbia dove ci attende la nostra guida: Eleonora (finalmente una ragazza al posto di Toti, Giacomo, Roberto e Daniele !!!). Iniziamo ad andare casa per casa (come sempre abbiamo fatto!!!) e lasciamo alimenti, detersivi, vestiti e naturalmente i nostri sorrisi e le nostre battute. Dormiamo in un B&B che ci mette a disposizione una signora di Olbia a titolo gratuito. Si riparte verso casa, ma non pienamente soddisfatti di quello che avevamo fatto………bisogna tornare !!! Iniziamo a raccogliere giochi e panettoni da portare per la festa della Befana ai nostri amici sardi. Ci arriva una telefonata che non possiamo portare i giochi casa per casa. Rispondiamo: “Chi ce lo vieta ? ”. A quel punto ci organizzano una festa in piazza. Qualcuno a paura che non si riesca a trattenere la folla. Ce ne assumiamo la completa responsabilità. Le nostre fanciulle si vestono da befane e prepariamo al meglio l’evento. Siamo assaliti da 1000 persone e riusciamo a mantenere la calma totale. Ci offrono panini, salamelle e vino. La Brigata Sassari ci vuole sul proprio camion, anche loro non credono che siamo veri. Veronica ci mette a disposizione la sua villa per due giorni, e il discorso in piazza commuove tutti quanti. Si fa sera, un giro al mare non ce lo facciamo mancare, anche se non siamo venuti per quello. Si torna, come dicono loro, in continente, soddisfatti per l’ennesima volta.

BASTIGLIA E BOMPORTO 2014 Alla gente martoriata già dal terremoto nel 2012 succede l’ennesima

BASTIGLIA E BOMPORTO 2014 Alla gente martoriata già dal terremoto nel 2012 succede l’ennesima disgrazia………l’alluvione porta fango e acqua nelle case appena sistemate. Ci sentiamo in dovere di intervenire. Riparte il nostro 25° viaggio, dove a Rovereto ci aspettano 20 ex terremotati per venire ad aiutare i loro vicini di casa. Naturalmente partiamo con i furgoni stracarichi, come nostra abitudine ed arriviamo tutti insieme a Bastiglia. Ormai la famiglia è cresciuta a dismisura e siamo sempre organizzati e battaglieri, partono Michele e Michele Giulia Raymi Laura Gaia Daniela Gigi Sara Silvia la piccola Gaia, Manuele parte dalla Svizzera per aiutare chi e’ stato messo sotto dal fango e i suoi bimbi gli lasciano un bigliettino di incoraggiamento, tra lo stupore di noi tutti. Svuotiamo cantine, case e garage. Spaliamo fango e portiamo aiuti di prima necessità casa per casa. Si entra nelle case……nel privato di ogni famiglia……Giulia, una di noi ricorda: “A un certo punto raggiungiamo una grande casa in campagna, era ai margini di alcuni campi coltivati e molto vicino all’argine ceduto. Era allagata e piena di fango……Così entriamo e puliamo, ma era dura: appena pensavi di avere finito un pezzo, nella stanza accanto, il fango era ovunque e dovevi ripassare sul pulito. Sembrava non finire mai !!! E poi nel salotto ho visto tante fotografie incorniciate ormai sporche, rotte o incrostate. Ricordi di vita strappati che noi estranei stavamo lì a guardare. Mi sembrava di stare invadendo la vita di qualcuno, più che aiutarlo. Era tutto troppo intimo, troppo personale. Non potevamo capire appieno cosa stavano provando gli abitanti di quella casa e di tante altre. Era una strana sensazione quella che provavo……molto diversa dall’esperienza con le persone che avevano subito il terremoto. Forse perché personalmente sono giunta in un momento più vicino all’evento stesso, mentre la prima volta che sono stata in Emilia dopo il terremoto erano passate 2 settimane……il tutto sembrava più vivido e bruciante per le persone, forse perché anche loro, come me, si chiedevano: “Quante altre catastrofi devono piombarci addosso ? ”. In ogni caso ringrazio Operativi al Massimo e Michele in particolare, per avermi dato la possibilità di avvicinarmi anche solo un po’ agli emiliani, un popolo stupendo e di aver potuto così dar loro una mano !!!”. La gente è sempre più incredula per ciò che facciamo, ma a noi viene tutto semplice. Incontriamo una signora che piange, la rassicuriamo dicendole che se ha bisogno torneremo. Ci chiamano in televisione…………non ci sembra vero !!! Ormai in Emilia siamo di casa e loro non si sono dimenticati di noi. Ci arrivano dei messaggi……… ”Sono un’alluvionata di Bastiglia, volevo ringraziarvi con tutto il cuore per l’aiuto che ci avete dato, il cibo, il materiale per le pulizie”.

“Gente come voi ci aiuta a credere in un futuro migliore!!!”. Facciamo due viaggi………….

“Gente come voi ci aiuta a credere in un futuro migliore!!!”. Facciamo due viaggi…………. ma sempre pochi per noi, ne avremmo voluti fare 100 !!! Ringraziamo tutti coloro che presero parte a questa enorme spedizione Laura Raymi Gigi Silvia Sara Daniela Michele e Michele Gaia Giulia Massimo Samantha Manuele Tommaso Giacomo Daniele & Roberto (il bestia) !!!!

BATTAGLIA 2014 Veniamo a sapere dell ‘ alluvione in Veneto e … decidiamo di

BATTAGLIA 2014 Veniamo a sapere dell ‘ alluvione in Veneto e … decidiamo di andarli a trovare !! Ripartiamo sempre carichi ed iniziamo a vagare nelle terre venete senza che nessuno ci da delle indicazioni valide. Noi avevamo avanzato ancora materiale da Bastiglia – Bomporto e dovevamo far vedere a chi ci aiuta che non avanzava piu nulla. Ci intestardiamo per trovare una meta. Arriviamo a Battaglia, il paese che 10 giorni prima era stato invaso da oltre 2 metri di acqua. Entriamo nel centro del paese, parcheggiamo i nostri furgoni e la gente si avvicina incuriosita e incredula …. Arriva il sindaco ci stringe la mano e ci chiede “ Chi siete? Da dove venite? “ Noi gli raccontiamo cosa abbiamo fatto in questi anni, ci guarda commosso negli occhi e ci dice (e non e la prima volta che lo sentiamo dire) che siamo i primi ad essere arrivati fin là! Ad un certo punto iniziano a saltar fuori bottiglie di vino e champagne, era il compleanno di uno di noi, esce anche la torta all’ improvviso e si festeggia in piazza, la nostra seconda casa…o forse la prima per qualcuno… Si riparte verso casa e ci arriva un messaggio sul cellulare “ GRAZIE PER LA VOSTRA VICINANZA E SOLIDARIETA DA TUTTI GLI ABITANTI DI BATTAGLIA TERME “ Stavolta siamo solo in 12: Sara Daniela Manuele Marco Gigi Silvia Claudio Marco Ferrara Giulia Roberta e la coppia M&M…. . Sì ce l’ abbiamo fatta anche stavolta!!!!!!

SENIGALLIA 2014 Arriva il furgone più grande di Operativi…non bisogna inaugurarlo ? ? ?

SENIGALLIA 2014 Arriva il furgone più grande di Operativi…non bisogna inaugurarlo ? ? ? Senigallia è stata invasa da acqua e fango e come sempre decidiamo di partire. Anche stavolta abbiamo troppa merce dobbiamo affidarci ad un furgone non nostro per il trasporto di 30 materassi. Acquistiamo la nostra prima idropulitrice e ci armiamo di guanti, badili, tiracqua e segatura e come sempre di beni di prima necessità. Arrivano dalla Sardegna 10 cartoni di coperte!!!!! Fuori dall’ autostrada a Modena ci aspetta Massimo (quello della tenda in Emilia) ed ancora senza casa ci porta aiuti per gli amici marchigiani raccolti a Rovereto. Si parte in 20 operativi, ci dividiamo, c’è chi va a portare beni per le vie della città disastrata e chi si sporca di fango pur di pulire case, box, villette e cantine. Sabrina ci insegue per le vie che percorriamo ci vuole conoscere a tutti i costi!! Pranziamo sui sacchi della segatura che per noi sono meglio delle poltrone, non chiediamo nulla agli abitanti, ci offrono il pranzo altri volontari come noi, veniamo sommersi da sorrisi e strette di mano. Ritornano tra le linee i giovanissimi Marco Benny e Walter con l’amico Luca, e poi la solita Sara, Michele Daniela Tania Massimo Elena Laura Raymi Manuele Bandula Un'altra grande giornata e finita e… siamo a 28 viaggi ….

PARMA 2014 Rompiamo le scatole come sempre a tutti i nostri contatti per portare

PARMA 2014 Rompiamo le scatole come sempre a tutti i nostri contatti per portare aiuti nelle terre del genovese. Siamo pronti, carichi e il sabato ci chiamano i nostri amici, venuti dalla Sardegna, chiedendoci di fare un sopralluogo con loro nelle zone alluvionate. Loro hanno un camion pieno di salamelle, panini, acqua e vino da regalare a tutti coloro che ne hanno bisogno. Grazie a Dio la situazione a Genova è tranquilla, mentre a Parma non è arrivato ancora nessuno. Dalle Canarie il nostro amico Antonio ci manda 100 euro. Arrivano aiuti da tutta Italia. Si aggregano gli Operativi di Lodi e partiamo come al solito in 20 e più. Questo viaggio è caratterizzato dalla presenza di tante donne tra le nostre file, Daniela M&M Gaia Daniela Cristina Donatella Giorgia Liliana Sara Chiara Gioia Mario Ci fermiamo subito in un istituto di Suore dove ci viene chiesto di lucidare le maniglie al terzo piano. Non è cosa, non eravamo lì per questo, gli sorridiamo e gentilmente ce ne andiamo. Iniziamo a girare per le strade di Parma, fango e acqua inondano la città……. . portiamo aiuto, conforto, sorrisi e risate. Qualcuno tenta di approfittare della nostra bontà, e a noi questo dà molto fastidio. Essere buoni non vuol dire essere stupidi. Ci arriva un’offerta da una signora cardiopatica di 50 euro………… Finiamo l’anno portando giochi, dolci, speranze in sette case famiglia per il Natale.

PIACENZA 2015 Ed arriva il trentesimo viaggio… Sì 30 viaggi in sei anni. Decidemmo

PIACENZA 2015 Ed arriva il trentesimo viaggio… Sì 30 viaggi in sei anni. Decidemmo in un primo momento di portare aiuti in Calabria ma con le vacanze estive di mezzo avemmo poche risposte e si decise di immagazzinare quel poco raccolto e di partire di lì a poco per Piacenza Roncaglia Farini etc. Sembra non si debba partire tra raffreddori, malattie, anniversari e compleanni: almeno 15 componenti mancano, ma sto viaggio SI DEVE FARE!!!! E’ il viaggio dei visi nuovi di coloro che non si erano mai aggregati alle nostre ‘’gite. ’’ Sei volti nuovi su 10 portano aiuti da Lodi, dall’ Emilia, da Piacenza stessa e ci incamminiamo in mezzo al fango e ai disastri che l’ alluvione lascia. Percorriamo almeno 100 km e la cosa che più ci spiace è non aver potuto aiutare le frazioni dove il fango ed i detriti han portato via anche i ponti. Sempre meravigliati coloro che ci vedono all’ opera e noi sempre più felici di portare un sostegno a queste persone che si trovano in situazioni improvvisamente sfavorevoli.

AMATRICE 2016 24/08 ……L’INFERNO……Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto, Arquata, 300 morti, la distruzione totale,

AMATRICE 2016 24/08 ……L’INFERNO……Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto, Arquata, 300 morti, la distruzione totale, case, scuole, negozi, caserme, cimiteri, tutto annientato da una scossa fortissima. Impossibile restare a guardare. Da tutta Italia partono i soccorsi, in meno di 10 gg abbiamo 8 box ed un magazzino strapieni di ogni cosa, ma è presto, nelle zone terremotate è distrutta qualsiasi cosa, ma scarseggiano le roulotte… Partiamo per il primo viaggio con 5 roulotte in una cordata composta da 7 veicoli. Essendo già intervenuti per i terremoti in Emilia e Abruzzo, immaginavamo che la situazione in centro Italia fosse simile a quelle già vissute. Non avevamo idea dell’inferno che invece si era abbattuto su queste famiglie. In una manciata di secondi interi paesi erano stati spazzati via. Al loro posto c’erano solo cumuli di macerie. La disperazione regnava tra questa gente che aveva davvero bisogno di aiuto. Cominciano ad arrivare grosse donazioni di denaro da aziende che ci permettono di acquistare elettrodomestici e beni di prima necessità. Riusciamo a portare 100 lavatrici, 200 stufette, alcune asciugatrici, piumoni, coperte. Iniziamo anche ad organizzare raccolte tra i vari paesi a cui apparteniamo noi volontari. La gente risponde positivamente, raccogliamo così generi alimentari, prodotti per l’igiene personale, detersivi, vestiti e scarpe nuovi. Il nostro approccio con le famiglie diventa subito affetto, ci attacchiamo a loro per i quali rappresentiamo un’ancora di salvezza in quella disperazione. Cominciamo a presentare la nostra associazione e la realtà del terremoto alle scuole, dalla materna agli istituti superiori, e anche qui la risposta è positiva: i nostri racconti dei viaggi e la nostra testimonianza con video e fotografie, sensibilizzano molto i ragazzi e le loro famiglie che ci aiutano con donazioni di denaro e beni di prima necessità.

I viaggi si fanno sempre più frequenti, soprattutto dopo il 30 ottobre, data che

I viaggi si fanno sempre più frequenti, soprattutto dopo il 30 ottobre, data che rimarrà sempre impressa in noi quando abbiamo vissuto proprio ad Amatrice una scossa di 7° grado. Erano le 8 del mattino e ci trovavamo in mezzo ad un prato a caricare il furgone per le consegne alle famiglie. Il furgone ha forti sobbalzi, il terreno trema tantissimo. Il terremoto è ondulatorio e sussultorio. Vediamo una grande nuvola di polvere bianca alzarsi intorno a noi, era quello che rimaneva delle case già molto danneggiate, che cadevano sbriciolate. Abbiamo pensato fosse finita per noi, credevamo di non avere scampo. Terrorizzati e riuscendo a stento a trovarci tutti e 6, Michele, Elena, Cristina, Giorgia, Massimo, Aroti, dopo un grosso sfogo di pianto ricominciano a consegnare gli aiuti. Le famiglie terremotate sono ormai parte di noi e per raccogliere le somme necessarie all’acquisto di quello che serve organizziamo un concerto al Centro Congressi Papa Giovanni di Bergamo. Due cori gospel che suonano gratuitamente, qualche intervento nostro per presentare brevemente l’iniziativa, una telefonata in diretta ad Amatrice a Simona e Francesca che fanno scaturire un applauso di 10 minuti. La serata ha un successo strepitoso e ci permette di raccogliere tanti soldi che pochi giorni dopo si trasformano in lavatrici, stufe, piccoli elettrodomestici. Tanti momenti forti abbiamo vissuto in queste terre, dalla notte di Natale con la S. Messa celebrata dal Vescovo di Amatrice alla veglia Pasquale con gli amici francescani Fra Raffaele, fra Robertino, fra Alberto. Una Pasqua vera, coinvolgente al punto che collaboriamo nella Santa Messa improvvisandoci lettori e cherichetti. E ricordiamo sempre Gaetano che la notte di Natale ha ospitato a dormire Giorgia e Michele anziché dare ospitalità ai suoi parenti. Il viaggio all’Epifania, con una temperatura glaciale di -18°, due metri di neve, non siamo riusciti a raggiungere tutte le abitazioni perché isolate ma abbiamo portato comunque i nostri aiuti alle famiglie. E’ consuetudine indicare Amatrice quando parliamo dei viaggi, in realtà abbiamo visitato molti altri paesi: Cascia, Norcia, San Benedetto, L’Aquila, Leonessa, molte frazioni di Amatrice come Trognano, Saletta, Sommati, Sant’Angelo, Faizzone, Capricchia, Collalto, Collecreta, Collemagrone, Collemoresco, Configno, Cornillo, Santa Giusta, Moletana, Torrita, Voceto, Retrosi, Cossito, Configno.

E vorremmo menzionare tante persone che ci sono entrate nel cuore, come la piccola

E vorremmo menzionare tante persone che ci sono entrate nel cuore, come la piccola Francesca, 8 anni, che incontriamo una sera mentre è impegnata a lavare 300 piatti alla mensa della Protezione civile. Michele le chiede come mai lei lava tanti piatti, piccola com’è, e lei risponde «Non mi piace stare con le mani in mano, così, mi rendo utile» . Francesca è diventata la nostra mascotte, a Natale le abbiamo portato un bambolotto che piangeva come quello che possedeva prima del terremoto e che è rimasto sotto le macerie. Anche a L’Aquila abbiamo portato aiuti a tante famiglie sfollate da Amatrice. E la loro riconoscenza si è dimostrata anche quando Roberta ha ospitato a dormire Michele che non aveva altro alloggio. Che dire delle ragazzine di Rovereto che hanno ripulito per bene le 11 roulottes donate dalle loro famiglie, terremotate nel 2012, per Amatrice. Elvira che non dimenticheremo mai quando abbiamo fatto tappa da lei e ha dato a Michele una pagnotta impacchettata in un foglio di carta marrone su cui spiccava la scritta ‘’con amore da Elvira’’, o Antonia che non perde occasione ogni volta per offrirci le sue gustose merendine, o Arianna, Claudia e Gaetano che più volte ci hanno fatto sedere alla loro tavola e anche ospitati a dormire nei loro containers. Oriana, Giuliana, Antonietta, Simona, Daniele, Rita e le loro famiglie che organizzavano i passa parola tra le famiglie per aiutarci a distribuire i beni. Abbiamo conosciuto persone particolari, come Beniamino, avvicinato a fatica da Elena e Michele la prima volta su segnalazione di un amico volontario del posto. Beniamino era stato traumatizzato dal terremoto e dal 24 agosto 2016 si era isolato completamente dal mondo e viveva nella sua casa dichiarata inagibile con le sue vacche. Beniamino non cucinava, il panettiere del paese accanto gli portava ogni giorno un filone di pane e due tazze di latte. Beniamino non si lavava, non si cambiava, era un uomo finito. Il giorno in cui l’abbiamo incontrato, dopo i primi minuti di diffidenza, ha vuotato tutto quello che aveva nel cuore da tanti mesi, ha raccontato la sua storia, la sua vita, ha dato fiducia a quelle due persone che lo ascoltavano senza fiatare. Beniamino da allora quando sa che Operativi arrivano, si fa trovare lavato e con i vestiti puliti e un po’ alla volta sta ritornando alla vita normale.

A Pasqua abbiamo portato 800 uova di cioccolato ai bambini delle scuole materne ed

A Pasqua abbiamo portato 800 uova di cioccolato ai bambini delle scuole materne ed elementari di Cascia, Norcia ed Amatrice. Ne avanzano tante ed allora, giusto per non farci mancare nulla, le portiamo nelle Case Famiglia di Lodi Saronno e Milano. Sono 12 mesi lunghissimi e nel frattempo non possiamo scordarci dei nostri amici senza tetto di Milano, organizziamo 12 nottate a portare vestiti, bibite , brioches ed una parola di sostegno… Elena e Michele hanno portato aiuti anche a San Severino, dove era stato allestito un dormitorio in un Palazzetto dello Sport che ospitava circa 200 persone. In questi viaggi abbiamo avuto il piacere di scoprire la genziana, un liquore prodotto con le radici di questo fiore. Ultimamamente gli abitanti di Trognano ci forniscono le radici che noi portiamo a casa e che utilizziamo per produrre il liquore secondo le loro istruzioni. Nelle nostre case la genziana ormai non manca!! Ad oggi abbiamo compiuto 19 viaggi. I riflettori ora sono spenti, la tv non parla più del terremoto che risale a 14 mesi fa, la gente pensa che Amatrice e dintorni siano ‘’a posto’’. Invece la situazione è invariata su molti fronti, 14 mesi dopo ci sono ancora le macerie come il 24 agosto 2016. E non si possono toccare. Non ci sono segni di inizio di ristrutturazione di abitazioni. La gente che ha passato l’inverno scorso nelle tende, nelle roulottes e nei containers, ci ha passato l’estate e si prepara a passarci un altro inverno, e chissà quanto altro tempo. A giugno riceviamo una grossa donazione da un privato che ci permette di comprare un carrello appendice che da allora riempiamo all’impossibile e insieme al furgone riusciamo a portare molto di più. Hanno partecipato a questa STRAORDINARIA AVVENTURA: MARCO , MARIO G. , MARIO D. , CRISTINA , GIORGIA , MATTIA , MASSIMO C. , DONATELLA , GIOVANNA , AROTI , LORENZO , ANNA , SARA , MICHELONE , PINUCCIA , ANDREA V. , GLENDA , LILIANA , LAURA , MARISA , GIULIA , KAREN , ASSUNTA , ANGELO , VITO , SHERIN , FABIO , LORENZINO , GIULIA , ELENA , MICHELE , ROMANO , ASSUNTA , ANNALISA , SERGIO , MATTEO , LUCA , MAURIZIO.

LIVORNO 2017 Domenica 10 settembre fermi fuori da un supermercato leggiamo su FB la

LIVORNO 2017 Domenica 10 settembre fermi fuori da un supermercato leggiamo su FB la tragedia di Livorno, cinque minuti dopo decidiamo che dobbiamo fare il CINQUANTESIMO VIAGGIO!!!!! Prendiamo immediatamente informazioni dalle persone del posto per capire l’entità del disastro. Servono detersivi, scope, tira acqua, ammoniaca. Ci arriva la comunicazione che dai rubinetti di casa invece che acqua esce fango!! Acqua SILVA di Grosseto ci dona 900 litri di acqua da portare alle famiglie alluvionate. Sabato 16 alle ore 6 ci ritroviamo tutti a Lodi per salire sul pulmino di Operativi con tanto di carrello appendice al seguito con la capienza di 5 metri cubi!! Arrivano da Torino per la prima volta Valentina ed Andrea che vogliono rendersi conto della nostra realtà, si aggiunge Chiara una ragazza di 20 anni…Salgono sul pulmino anche Cristina, Angelo, Elena, Michele, Monica e Giulia. Arriviamo a Livorno e già si vede fango all’uscita dell‘autostrada. Ci incontriamo col furgone che ci porta l’acqua da Grosseto ed iniziamo a girare per le vie della città’. Troviamo gente a spalare da tutte le parti e cerchiamo di alleviare la loro fatica regalando brioches, succhi di frutta e biscotti. Entriamo nelle case inzuppate con tutto l’occorrente che serve per pulire e ci rendiamo conto che il DANNO E’ GROSSO!! Otto persone hanno perso la vita e questo la dice lunga sull’entità della cosa. Tanti ringraziamenti delle persone che ci vedono all’ opera. Purtroppo arriva sera e la strada del ritorno è lunga. Salutiamo col cuore Livorno, anche il CINQUANTESIMO VIAGGIO è fatto.

COSE CHE NON TUTTI SANNO ……. • Il mare è fatto di tante gocce

COSE CHE NON TUTTI SANNO ……. • Il mare è fatto di tante gocce ognuna delle quali ha una funzione importantissima… anche se non ce ne rendiamo conto ogni volta che una goccia di pioggia pur piccola che sia entra nel mare non è più il mare di prima e questa nuova goccia ha contribuito a cambiarlo. Pensare agli Operativi come ad un piccolo stagno e paragonare ogni singolo soggetto ad un’importantissima goccia mi fa pensare quanto ognuno di noi nella sua invisibilità sia importante! Ma pensare che, aggiungendo una goccia sopra l’altra, potremmo espanderci fino a diventare grandi come il mare e riuscire a fare qualche cosa di ancora più importante e immenso mi fa venire i brividi! Amici degli Operativi che mettete solo ‘’mi piace’’ sui post pensate che se ogni mi piace fossero 0. 5 euro o 1/2 litro di latte o anche solo 1 biscotto o 1 quarto d’ora del vostro tempo, gli Operativi potrebbero fare molto ma molto di più di quello che stanno facendo, e questo solo grazie a voi e alla goccia del mare che rappresentate. Pensateci!! Questa è solidarietà ed è l’unico motore che ci permette di fare ciò che stiamo facendo e che faremo! Grazie mille a tutti. • Vi presentiamo “Gli Operativi al massimo” che dal 2009 mettono in circolo la solidarietà in base al principio “una goccia nel mare” e “Continuiamo finché c’è il bisogno” • TREZZANO S/N – 2012 - Vanessa Iannuzzi, anni 26, e Michele Di Stasi, anni 44, ci parlano de “Gli Operativi al massimo”. “Operativi al massimo” dal 2009, l’anno del sisma in Abruzzo. Oggi il loro furgone bianco si reca ogni sabato in Emilia, alle tendopoli, in mezzo ai bisognosi. Gli domandano cosa spinge un uomo che lavora per mantenersi, e la giovane madre di un bambino piccolo a spendere parte del proprio tempo per soccorrere il prossimo e per di più in un modo così impegnativo? Si tratta di contattare più persone possibili, raccogliere materiale e infine consegnarlo personalmente alle persone. Tenendo conto che gasolio e autostrada sono a loro carico. “Ci accolgono sempre con una tale gioia!” raccontano. “Noi portiamo loro degli oggetti, cose, ma loro hanno soprattutto bisogno di sfogarsi, parlare. Contatto umano. Non si sa nemmeno esattamente quanti sono in quelle tendopoli. Noi ci sentiamo utili, siamo gocce nell’Oceano. Crediamo molto in questo famoso detto: una goccia nel mare. Se ogni Trezzanese, ad esempio, ci desse un paio di scatole di pelati sarebbe già moltissimo. Davvero ci rifiutiamo di richiedere grossi sforzi in questo periodo di grande crisi finanziaria e preoccupante scarsità di lavoro. Ma quanto costano due scatole di pelati? Costano meno di un aperitivo al bar. Uno sfizio in meno e un gesto nobile in più”. Ma a parte Vanessa e Michele chi sono gli Operativi al massimo? Si tratta di un gruppo di undici persone dai quattordici ai cinquantotto anni. Portano nei paesi colpiti dalle calamità naturali tutto quello che serve, dopo averlo raccolto: prodotti alimentari non deperibili, detersivi, zampironi e spray antizanzare, prodotti per l' igiene personale, stoviglie di plastica, pannolini e recentemente anche ventilatori, considerato che siamo in estate e nelle tendopoli

fa un caldo insopportabile. Queste persone hanno conquistato la fiducia del prossimo, che si

fa un caldo insopportabile. Queste persone hanno conquistato la fiducia del prossimo, che si rivolge a loro anche per segnalare situazioni poco conosciute e dei quali i media non parlano, come il caso di un paesino chiamato Sant’Antonio in Mercadello, località dimenticata. Intervengono a colmare le lacune. Lo scorso anno sono stati all’Elba dopo l’alluvione. “Gli Operativi al massimo” hanno un gruppo su Facebook, necessario per contattarli. E poi c’è la mail: operativialmassimo@libero. it. • SUCCEDE che per caso tuo fratello ti dice: questi degli Operativi al massimo sono bravi ragazzi e fanno di tutto per aiutare i terremotati senza volere nulla in cambio, io Michele lo conosco bene e’ un mastino non molla mai! SUCCEDE che decidi di chiedere l’amicizia su facebook e cominci a seguirli guardando e valutando quello che fanno e come si muovono, noti che fanno un mucchio di viaggi in Emilia e che auitano chi ne ha bisogno! SUCCEDE che ti rendi conto che tuo fratello aveva ragione e che decidi di contribuire al loro lavoro cercando di aiutarli a recuperare ciò che serve; decidi di chiamare Michele che ti risponde come se ti conoscesse da 20 anni e che ti racconta quanto bisogno c’è in giro e quanto lo Stato e le istituzioni siano assenti. SUCCEDE che a causa degli impegni familiari e di lavoro non riesci ad essere presente fisicamente e che quindi decidi di esserlo materialmente sempre di più. SUCCEDE che Michele a un certo punto ti dice Basta! Da te non voglio più roba voglio che tu venga di persona a vedere quello che facciamo perchè lo devi vedere con i tuoi occhi quello che facciamo! SUCCEDE che decidi finalmente di rubare una domenica alla tua famiglia e di andare con gli Operativi in Emilia a dare una mano agli alluvionati. E SUCCEDE che Michele aveva ragione, le cose vanno viste con i propri occhi perchè raccontate non rendono! Trovi un gruppo di amici che non avevi mai visto e che ti accolgono come uno della famiglia e due furgoni pieni di roba e cominci a seguire la guida ala ricerca di persone in difficoltà. Vedi quartieri deserti con case chiuse e abbandonate perchè ormai impraticabili dove il tempo sembra essersi fermato! Trovi situazioni devastanti, gente che già aveva perso tutto o quasi con il terremoto e ora con l’alluvione ha perso di nuovo il poco rimasto, gente che si ritrova senza più mobili e vestiti e che è da tempo in cassa integrazione, gente che quando gli offri della pasta ti risponde che non ha più la cucina e che quindi la pasta non la prende, gente che ti dice ‘’dammi poco così rimane per gli altri’’, gente che ti dice ‘’no grazie preferisco dare che ricevere’’, gente che ti dice ‘’no grazie non mi serve nulla’’ e poi la trovi dietro l’angolo della casa disperata in lacrime, gente che ha perso tutto tranne una cosa: L’UMILTA’. Alla fine della giornata fai un giro sul furgone con Michele e Daniele (la guida degli Operativi per il terremoto) che ti portano in giro per Rovereto e ti raccontano quello che e’ successo in quei terribili giorni, lo raccontano con una naturalezza e semplicità disarmanti…’’vedi: io abitavo lì, là abitava un mio amico, quelle case sono da abbattere, quella casa là e’ stata ristrutturata perchè il proprietario aveva i soldi da parte, l’altro si e’ comperato il container, quella lì è la palestra nuova costruita dagli Alpini, quello e’ il centro funzionale costruito dai volontari, in quel campo eravamo accampati con le tende………’’ Tutto questo nella completa assenza delle istituzioni!!! Sono passati anni e ti sembra che sia successo ieri!

‘’Ragazzi ieri per me e’ stata un’esperienza straordinaria devastante e irripetibile! Vi ringrazio per

‘’Ragazzi ieri per me e’ stata un’esperienza straordinaria devastante e irripetibile! Vi ringrazio per quello che mi avete dato e mi scuso per non essere arrivato prima a darvi una mano. Continuate cosi’ SIETE GRANDI!’’ ‘’Bhe insomma non vi conosco ma credo che le persone belle in Italia siano di più e non fanno rumore. . . invece lo schifo urla. . la bellezza è silenziosa ma agisce’’ ‘’Grazie ragazzi non vi conosco personalmente ma vi conosco attraverso il passa parola…grazie per essere sempre presenti in primis nella mia martoriata Emilia’’ ‘’Ciao ragazzi. Grazie, siete stati una bella scoperta. Spero davvero ci si possa reincontrare. In ogni caso per quanto breve il pezzetto di viaggio che abbiamo fatto insieme, ha lasciato l'impronta nel cuore. Grazie di tutto’’ ‘’Ciao Miki, siete per caso in zona la prossima o quell'altra settimana? Mi hanno offerto un divano e prima di dire butta. . . sai mi scoccia, sia mai che a qlc possa servire. Fammi sapere grazie siete sempre super meravigliosi io vi seguo a distanza e in silenzio e vi ammiro molto’’ ‘’Ciao a tutti, sono di Olbia, anche se non ho avuto il piacere d'incontrarvi personalmente. . . ONORE A VOI’’ ‘’Buongiorno a tutti, sono di Saronno e settimana scorsa stavo cercando un "puntoraccolta" simile qui in zona. Ho provato a scrivere al comune (poche risposte molto vaghe) e al centro sociale, il quale poi ha fatto partire effettivamente una raccolta. Con un amico abbiamo fatto una spesa (pannolini, sapone, dentifricio, piatti di plastica ecc) per portarla lì, ma non ci ha convinto troppo: ci hanno detto che una volta avuto il furgone pieno sarebbero partiti per Modena, avrebbero consegnato il tutto a Le Scintille, un altro centro sociale, e da lì loro avrebbero provveduto alla consegna. Non ci è stato chiaro però a CHI effettivamente sarebbe andato il ricavato della raccolta. E da qui sono arrivata a "Operativi al Massimo": cosa possiamo fare con la nostra spesa? Grazie mille per l'attenzione’’ ‘’BUONE FESTE RAGAZZI VI AMMIRO MOLTISSIMO VORREI FONDARE ANCHE DA ME IL VOSTRO OPERATO COME DEVO FARE MI POTETE DARE INFORMAZIONI GRAZIE IL MIO TEL ……E ANCHE FAX …CEL…RESTO IN ATTESA DI UNA RISPOSTA SPERO POSITIVA ESSENDO STATA ANCHE NELLA PROTEZIONE CIVILE CIAO MIMA’’ ‘’Buongiorno sono S. e sono responsabile del …… che è un centro cinofilo a … in provincia di Brescia. . noi abbiamo organizzato una raccolta per l‘Emilia sia di generi per le persone che per i cani. . sto cercando il modo per portarli a destinazione garantendo ai miei soci la consegna. .

Ho letto attraverso Sabrina Rossi che voi vi state operando moltissimo possiamo metterci in

Ho letto attraverso Sabrina Rossi che voi vi state operando moltissimo possiamo metterci in contatto? ? . . . io sono disponibile questo fine settimana ad andare in Emilia magari con voi mi hanno contattato anche altre associazioni ma vorrei prima parlare con voi. . grazie attendo notizie’’ ‘’Ciao ho saputo della vostra lodevole impresa, non ho oggetti da darvi ma potremmo fare una specie di scambio se vi va. Se ho ben capito partite carichi da Milano direzione Abruzzo. . . al ritorno siete scarichi vero? Potete dare un "passaggio" ad una moto da Perugia a Milano? Tutta roba legale ovviamente. Ho trovato questa moto usata su seconda mano ma non so come andarla a prendere. . . il vostro viaggio cade a fagiolo: possiamo concordare una cifra? ciao daniele ‘’ ‘’Allora bene. . . molti di voi ci conoscono altri no. . . oltre che (come dice il presidente) fare foto su facebook siamo stati tra i primi ad arrivare il 2 giugno, coi furgoni carichi di materiale cercando di portare qualcosa di utile, ma soprattutto qualche sorriso a chi ne aveva bisogno. . . da allora in Emilia abbiamo totalizzato 12 viaggi in 6 mesi esistiamo dall'aprile del 2009, dal sisma dell'Aquila, anche lì fummo tra i primi ad arrivare. Nel 2011 abbiamo fatto 3 viaggi nelle zone alluvionate della toscana, Liguria ed Elba abbiam formato una enorme famiglia composta da Operativi tra i 2 e i 70 anni, anche quando non indossiamo la divisa, usciamo a cena insieme. . . Partecipiamo ad iniziative o eventi per cercare di recuperare offerte x fare la spesa e materiale da caricare sui nostri furgoni ognuno collabora come può: c'è chi è al primo viaggio e chi al 12°, c'è chi ci ha appena conosciuto, e chi ci conosce da una vita, ma tutti per noi hanno la stessa importanza. Vorrei presentarvi coloro che hanno appoggiato questa mia folle idea di aiutare il prossimo. Gabriella Daniela Mery -rosa Annamaria Marzia 12 anni Fabio Ivana Fancesco Barbara Emanuele Laura Claudio Fabrizio Angel Benny, arrivato minorenne, oggi 18 anni, tanti viaggi con noi e anche un paio di ammaccature sul furgone! Matteo instancabile, vittima preferita dei nostri scherzi, Sharon 17 anni. . . raccomandata. . . ma con un cuore grande cos, ì Walter, 18 anni, x stare con noi dice le bugie alla mamma, Chiara, la malfidente, non si fidava di noi, ora non sappiamo più come scollarcela di dosso, nominata segretaria ufficiale, un applauso al suo Santo fidanzato Mauro che la sopporta, Lauretta una veterana del gruppo: cintura nera di parla ! Marco, il piranha di Ferrara: parte sempre carico, memorabile per le sue armi ad acqua, Elena, una grande collaborazione la sua, eletta all'unanimità Miss Operativa Croccante 2012 Michele, il piccolino del gruppo, ineguagliabile a tavola e col freno a mano, detto anche disseminatore di paraurti, Giulia, 21 anni, tanta voglia di dare. . Marco Rago, molti viaggi alle spalle, 19 anni, la nostra colonna portante, ahimè mio futuro genero! E poi il fratello socio fratello immenso ed unico danieleeee, quello che ce l'ha piccolo, il furgone. Purtroppo mancano oggi Gaia 14 anni, 5 viaggi con noi Marcella un motore importante del sistema. . . non possiamo farne a meno! Katja 5 viaggi anche lei grazie a tuttiiiiii’’

‘’Un grosso grazie a Giacomo, Daniele e Roberto detto Il Bestia, le nostre guide

‘’Un grosso grazie a Giacomo, Daniele e Roberto detto Il Bestia, le nostre guide tra le campagne Emiliane. . . ‘’ ‘’Ok grazie a nome di questa gente grazie per tutto io per fortuna non ho avuto nessun danno ma piango ancora per Paola e per chi come lei. . è ingiusto. . siete grandi. . . continuate cosi. . . ’’ ‘’Desolata di non essere stata utile nel vostro ultimo viaggio, ti chiedo quando sarà il prossimo per organizzarmi. Se vi serve qualche cosa di specifico dillo, agirò di conseguenza. . . . Non è stato disinteresse CREDIMI , sto passando un periodo difficile x mille motivi ma non è il caso di piagnucolare. . . Ciao Annamaria’’ ‘’RAGAZZZII. . STIAMO RACCOGLIENDO, PER UNA NUOVA SPEDIZIONE PER L'ABRUZZO: GIOCHI (INTEGRI) PER I BAMBINI. . PANETTONE E PANDORO DA PORTARE AI "NONNETTI". . SOLI E ABBANDONATI. . . DAI SU SE AVETE GIOCATTOLI ANCORA BUONI E SE VOLETE OFFRIRE PANETTONI E PANDORI. FATEMELO SAPERE !!!!!!!. . . RACCOGLIAMO TUTTO ENTRO IL 25 NOVEMBRE O COMUNQUE NON PIU' TARDI DEL 30/11. . I PRIMI DI DICEMBRE SI SCENDE !!!!!!! MI RACCOMANDO. . ’’ ‘’avete un gran cuore voi, molto più che una medaglia vi dovrebbero dare, cmq contraccambio i saluti e chiedo scusa se non ci sono stato l'altro giorno’’ ‘’Appello URGENTISSIMO: in queste ore il campo tendato autogestito di SANT'ANTONIO in MERCADELLO con le piogge torrenziali si è allagato e ora è tutto bagnato, tende, vestiti, cibo nulla si è salvato dalla furia dell'acqua. Cerchiamo una roulotte o un camper almeno per i bambini del campo. Tante volte vi abbiamo mostrato i loro volti allegri e sorridenti nelle foto, ma oggi in questo campo si vive un dramma. . . Vi invito tutti ad aiutarmi a cercare per loro un rifugio caldo e asciutto, visto che per avere una casa non si sa quando e se arriverà. . . Amici tutti quelli che siete passati da questo campo allertatevi vi prego e aiutatemi. . . più tardi pubblicheremo anche le foto della drammatica situazione attuale. . . • e come sempre torni a casa mettendocela tutta e chiedendoti se e stato abbastanza. . vedi gente incredula ogni volta che arriviamo in un posto e ieri bambini con un sorriso a 300 denti per un piccolo gioco o dolce ricevuto , vedi gente a cui scende una lacrima o che avanza un abbraccio da darti. . . chissà se basta. . . questo e' OPERATIVI ‘’

SENZA TETTO 2015/2016

SENZA TETTO 2015/2016

SENZA TETTO 2015/2016/2017

SENZA TETTO 2015/2016/2017

Dal 2012 visitiamo a Natale, e non solo, le Case Famiglia di Lodi, Milano,

Dal 2012 visitiamo a Natale, e non solo, le Case Famiglia di Lodi, Milano, Morosolo e Novara