Politiche linguistiche e pratiche di successo Mara Mennella

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Politiche linguistiche e pratiche di successo Mara Mennella - Università di Almería

Politiche linguistiche e pratiche di successo Mara Mennella - Università di Almería

Indice ● ● Minoranze e lingue minoritarie ○ Definizione di “minoranza” ○ Diritti linguistici

Indice ● ● Minoranze e lingue minoritarie ○ Definizione di “minoranza” ○ Diritti linguistici ○ Vitalità della lingua ○ Relazione e supporto da parte dello Stato maggioritario ○ “Policy cycle” ○ Ruolo dell’UE Pratiche di successo ○ 1. Influenza e autonomia politica ○ 2. Ricerca ○ 3. Scelta del modello educativo ○ 4. Motivazione ○ 5. Coinvolgimento ○ 6. Media Conclusioni Bibliografia 2

Minoranze e lingue minoritarie 3

Minoranze e lingue minoritarie 3

Le lingue si sono formate e si sviluppano in relazione alle esigenze delle comunità

Le lingue si sono formate e si sviluppano in relazione alle esigenze delle comunità che le usano, e l'opinione che una lingua possa essere intrinsecamente superiore ad un'altra non ha un fondamento scientifico. Ogni lingua ha in sé tutte le potenzialità di raggiungere i livelli più alti di sviluppo e di capacità espressiva. Giuseppe Castorina 4

● Definizione di minoranza Un gruppo numericamente inferiore al resto della popolazione dello Stato

● Definizione di minoranza Un gruppo numericamente inferiore al resto della popolazione dello Stato a cui appartiene e in possesso di caratteristiche culturali, fisiche o storiche, una religione o una lingua diversa da quella del resto della popolazione (Capotorti, Study on the rights of person belonging to Ethnic, religious and linguistic minorities, 1979) ● Una minoranza è formata da un gruppo di persone che possiedono la cittadinanza in uno stato, ma che presentano differenze etniche, religiose o linguistiche rispetto al gruppo maggioritario e che sono intenzionati a preservare la loro cultura d'origine (Bellinello, Le minoranze etnico-linguistiche nel Mezzogiorno d'Italia, 1992) ● Gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza (Toso, “Minoranze linguistiche”. Enciclopedia 5 dell’italiano Treccani, 2011)

Carta europea delle lingue regionali o minoritarie Art. 1 Ai sensi della presente Carta

Carta europea delle lingue regionali o minoritarie Art. 1 Ai sensi della presente Carta per "lingue regionali o minoritarie" si intendono le lingue: • usate tradizionalmente sul territorio di uno Stato dai cittadini di detto Stato che formano un gruppo numericamente inferiore al resto della popolazione dello Stato; • diverse dalla(e) lingua(e) ufficiale(i) di detto Stato; questa espressione non include né i dialetti della(e) lingua(e) ufficiale(i) dello Stato né le lingue dei migranti. (Consiglio d'Europa, 1992) 6

● Nascita degli Stati Nazione del XIX secolo: principale criterio di integrazione simbolica della

● Nascita degli Stati Nazione del XIX secolo: principale criterio di integrazione simbolica della nazione, alla quale fornisce lo strumento psicologico per l’autoriconoscimento su base territoriale, etnica e culturale, determinando l’emarginazione delle realtà linguistiche e culturali ad esso non riducibili (Savoia, 2010) ● Un progetto di successo per la costruzione della nazione può aiutare a garantire che il linguaggio non serva più a separare i cittadini in gruppi distinti e reciprocamente antagonisti, ma diventerebbe uno dei legami che definiscono un'identità comune. (W. Kymlicka, A. Patten, "Language Rights and Political Theory, 2003) Diritti linguistici XIX secolo Diritto all’uso della lingua materna da parte del singolo e uso della lingua minoritaria nella scuola e in contesti di rilevanza giuridica e pubblica (L. M. Savoia, "Diritti linguistici". , Enciclopedia dell'italiano Treccani, 2010) 7

Diritti linguistici dal 1948 in poi ● ● Cambio progressivo avvenuto nel ‘ 900

Diritti linguistici dal 1948 in poi ● ● Cambio progressivo avvenuto nel ‘ 900 Primo riconoscimento nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948) ○ Art. 2 ■ ● ● Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua […](Assemblea generale delle Nazioni Unite, 1948) Convenzione europea dei diritti dell’uomo, adottata dal Consiglio d’Europa nel 1950: divieto di discriminazione linguistica l’Atto finale della conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa (1975): importanza della libertà 8

Vitalità della lingua 1. Numero assoluto di parlanti 2. Percentuale dei parlanti rispetto alla

Vitalità della lingua 1. Numero assoluto di parlanti 2. Percentuale dei parlanti rispetto alla popolazione totale 3. Disponibilità di materiali per l’educazione linguistica 4. Presenza nei media 5. Tipo e qualità della documentazione 6. Politiche di governo e istituzionali, incluso riconoscimento della lingua e stato 7. Shift nei vari domini dell’uso linguistico 8. Attitudine dei membri della comunità nei confronti della propria lingua 9. Trasmissione intergenerazionale 9

Relazione e supporto da parte dello Stato maggioritario ● ● Lingue minoritarie con una

Relazione e supporto da parte dello Stato maggioritario ● ● Lingue minoritarie con una lingua ufficiale “esterna” di riferimento (es. tedesco in Trentino) ○ Standard di riferimento ○ Rischio di conflitti politici Lingue minoritarie senza lingua ufficiale di riferimento (es. friuliano in Friuli Venezia Giulia) ○ ● Mancanza di supporto da parte dello stato maggioritario Riconoscere la lingua non basta: ○ Policy Cycle 10

“Policy cycle” 1. Emergere e percezione di un problema pubblico da risolvere 2. Comprensione

“Policy cycle” 1. Emergere e percezione di un problema pubblico da risolvere 2. Comprensione e definizione del problema 3. Formulazione e confronto di possibili soluzioni o piani alternativi 4. Scelta di una soluzione 5. Implementazione 6. Prodotti e risultati 7. Valutazione dei risultati 8. Ri-emergenza e percezione di un problema (Gazzola, 2016) 11

● Il ruolo dell’Unione europea ● ● Principio di sussidiarietà: supporto alle lingue minoritarie

● Il ruolo dell’Unione europea ● ● Principio di sussidiarietà: supporto alle lingue minoritarie con il finanziamento di progetti attraverso Erasmus+ ed Europa Creativa Ruolo di “ponte” tra minoranze e governi centrali Basi legali ● Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea (2000) ● Art. 21 - Non discriminazione ● Art. 22 - Diversità culturale, religiosa e linguistica ● Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (2012) ● Art. 165: L'Unione contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri sostenendo ed integrando la loro azione nel pieno rispetto […] delle loro diversità culturali e linguistiche. 12

Pratiche di successo 13

Pratiche di successo 13

1. Influenza e autonomia politica ● Fondamentale la “pressione politica” per raggiungere dei risultati

1. Influenza e autonomia politica ● Fondamentale la “pressione politica” per raggiungere dei risultati ● Le regioni con più autonomia politica riescono ad attuare riforme per le lingue minoritarie e a raggiungere più risultati 14

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2. Ricerca ● Fondamentale in qualsiasi ambito di azione politico, sociale ed economico ●

2. Ricerca ● Fondamentale in qualsiasi ambito di azione politico, sociale ed economico ● Paesi Baschi: possibilità per gli insegnanti di essere sollevati dalle loro responsabilità di insegnamento per tre mesi per seguire un corso di aggiornamento basco di tre o quattro settimane e quindi preparare il materiale didattico con le indicazioni dell'organizzazione IRALE, un istituto per l'alfabetizzazione degli insegnanti e l'apprendimento del basco come seconda lingua Sardegna: cattedra di linguistica sarda (anche all’estero) ● 17

● 3. Scelta del modello educativo ● ● ● Non c’è una “taglia unica”

● 3. Scelta del modello educativo ● ● ● Non c’è una “taglia unica” per scegliere il modello educativo Fattori da tenere in conto per la scelta del modello educativo ○ leggi e regolamenti nazionali ○ budget disponibili ○ numero di lingue ○ conflitti linguistici ○ consapevolezza delle scuole per la necessità di modelli multilingue ○ numero di studenti Immersione linguistica (es. Catalogna) Modello bilingue/trilingue (es. Belgio) Politica linguistica “libera”: ognuno usa la sua lingua madre senza forzature, possibile specialmente nella scuola dell’infanzia CLIL 18

4. Motivazione ● Borse di studio ● Importanti nelle fasi più avanzate ● ●

4. Motivazione ● Borse di studio ● Importanti nelle fasi più avanzate ● ● dell’istruzione Possibilità di sensibilizzare l’opinione pubblica anche al di fuori della minoranza Paesi Baschi: incentivi a chi studia un dottorato in lingua basca ● Certificazioni linguistiche ● Concorsi a premi ● Prospettive lavorative 19

● Necessario soprattutto nelle ultime fasi dell’istruzione obbligatoria e per consolidare l’attitudine positiva dei

● Necessario soprattutto nelle ultime fasi dell’istruzione obbligatoria e per consolidare l’attitudine positiva dei parlanti nei confronti della propria lingua ● Settore pubblico ● Richiesta di una certificazione per Prospettive lavorare nelle istituzioni ● Settore privato ● Figure professionali bilingui/trilingui più ● ● richieste nelle zone di confine Galles: formazione professionale in lingua minoritaria con assunzione alla fine del corso Possibili figure professionali ● Insegnanti ● Traduttori ● Interpreti ● Commerciale estero ● Analisti di ricerca 20

5. Coinvolgimento ● In zone ad alta immigrazione coinvolgimento delle famiglie. ○ Genitori coinvolti

5. Coinvolgimento ● In zone ad alta immigrazione coinvolgimento delle famiglie. ○ Genitori coinvolti nella lettura di libri nella loro lingua madre a Oosterbierum, in Frisia ○ “Vakantie-taalboek”: durante le vacanze si appuntano le nuove parole imparate ● Coinvolgimento nella pianificazione linguistica di altri settori al di fuori dell’istruzione, ad esempio economia e sanità 21

6. Media ● Si utilizza la lingua nei diversi mezzi di comunicazione per coinvolgere

6. Media ● Si utilizza la lingua nei diversi mezzi di comunicazione per coinvolgere i propri parlanti e dare loro ulteriori possibilità di poter parlare la propria lingua (e creare posti di lavoro) 22

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Conclusioni 26

Conclusioni 26

1. Coinvolgere persone, ambiti e risorse 2. Condividere 27

1. Coinvolgere persone, ambiti e risorse 2. Condividere 27

Cultural diversity is as necessary for humankind as biodiversity is for nature. UNESCO 28

Cultural diversity is as necessary for humankind as biodiversity is for nature. UNESCO 28

Grazie per l’attenzione! 29

Grazie per l’attenzione! 29

Bibliografia Bellinello, P. , 1992. Le minoranze etnicolinguistiche nel Mezzogiorno d'Italia. Istituto Geografico Militare,

Bibliografia Bellinello, P. , 1992. Le minoranze etnicolinguistiche nel Mezzogiorno d'Italia. Istituto Geografico Militare, Firenze. Gazzola, M. , 2016. European Strategy for Multilingualism: Benefits and Costs, Brussels: European Parliament. Capotorti, F. , 1979. Study on the Rights of Persons Belonging to Ethnic, Religious and Linguistic Minorities. United Nations Publication, New York. Kymlicka, W. , Patten, A. , 2003. "Language Rights and Political Theory". Annual Review of Applied Linguistics, 23, pp. 3 -21. Castorina, G. , 1999. "Multiculturalismo e democrazia linguistica nell’Europa del duemila", Li. St-Quaderni di studi linguistici, 6(7), EURoma, pag. 32 -54. Savoia, L. M. , 2010. "Diritti linguistici". Enciclopedia dell'italiano Treccani. Consiglio d'Europa, 1992. Carta europea per le lingue regionali o minoritarie. Strasburgo. Gazzola, M. , 2006. "Managing multilingualism in the european Union: language policy evaluation for the european Parliament". Language policy, 5, pp. 393 -417. Toso, F. , 2011. “Minoranze linguistiche”. Enciclopedia dell’italiano Treccani. van Dongera, R, van der Meer, C & Sterk, R 2017. Research for CULT Committee – Minority languages and education: best practices and pitfalls, European Parliament, Policy Department for Structural and Cohesion Policies, Brussels 30