POLITICA GEOGRAFIA E GEOGRAFIA POLITICA Ultimi 25 anni




































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POLITICA, GEOGRAFIA E GEOGRAFIA POLITICA

Ultimi 25 anni: mondo sconvolto da profondi cambiamenti politici - NEL 1995 SEMBRAVA CHE IL MONDO FOSSE STATO MESSO «SOTTOSOPRA» Caduta Muro di Berlino / Guerra Fredda Sudafrica: fine Apartheid – Nelson Mandela Presidente Cina: liberalizzazione mercato ma no liberalizzazione vita politica (Piazza Tienanmen) Diffusione in Europa delle correnti privatistiche dei governi Thatcher

Ultimi 25 anni: mondo sconvolto da profondi cambiamenti politici 1998: SITUAZIONE POLITICA DI NUOVO DRASTICAMENTE DIVERSA ED IN MODO IMPREVEDIBILE - 11 Settembre 2001 (Al Qaeda; Bin Laden; «guerra al terrore» del Governo Americano= invasione Iraq e Afghanistan) - Europa: Paesi ex-socialisti in UE; economia neoliberale= ortodossia politica internazionale - Cina: Olimpiadi Pechino 2008= opposizione alle politiche nei confronti del Tibet - Cambiamento Climatico: riconosciuto come tema politico di maggiore urgenza

Ultimi 25 anni: mondo sconvolto da profondi cambiamenti politici • Recenti mutamenti politici profondi e drammatici ma anche paradossali • La politica non è mai stata così importante e al contempo così impopolare • Crescente sensazione che i Governi non abbiano più il potere di influenzare gli eventi • Forze economiche globali stanno plasmando le economie nazionali: processi economici globali travalicano i confini nazionali limitando le capacità di intervento degli Stati (Es: UE – NAFTA: North American Free Trade Area) • Al contempo istituzioni sovrastatali sollevano questioni politiche (Unione Europea) • Organizzazioni politiche tradizionali: sempre più lontane ed inappropriate • Nascita nuove organizzazioni politiche con grande supporto popolare

Ultimi 25 anni: mondo sconvolto da profondi cambiamenti politici • PARADOSSO: in un periodo di straordinarie trasformazioni politiche emerge un diffuso scetticismo e una diffusa sfiducia nei confronti del sistema politico formale • Causa: instabilità sociale ed economica del mondo contemporaneo • Nessun leader, partito o movimento appare capace di cogliere lo «spirito del tempo» • Tuttavia la politica non sta per finire in quanto i problemi e le questioni da affrontare sembrano in continuo aumento: - Cambiamenti ambientali - Salute e malattie - Conflitti militari - Problemi economici - Identità etniche - Trasformazioni culturali - Povertà ecc. .

Ultimi 25 anni: mondo sconvolto da profondi cambiamenti politici • In qualsiasi modo si cerchi di affrontare (o ignorare) queste e altre tematiche, avremo a che fare con la politica • Direttamente o indirettamente la politica permea qualsiasi cosa facciamo ed influenza le nostre vite • CONCLUSIONE: LA POLITICA E’ IMPORTANTE E RIMANE FONDAMENTALE

POLITICA FORMALE E POLITICA INFORMALE • POLITICA FORMALE: l’azione del sistema costituzionale di governo, le sue istituzioni e le procedure definite dal Diritto pubblico • POLITICA INFORMALE: la politica è ovunque (politica dell’ambito domestico; della televisione; della istruzione; dell’industria ecc. . ) • In passato la Geografia Politica si è occupata solo della politica formale • Oggi molti geografi si occupano anche della politica informale ed utilizzano le loro analisi per comprendere la politica formale (Jeffrey, Painter)

POLITICA E GEOGRAFIA: in relazione alla attività umana spesso ci si riferisce ad essa considerando 4 aspetti relazionati tra loro 1) SPAZIO: la geografia studia la distribuzione spaziale delle attività e delle istituzioni umane, considerandone cause ed effetti, nonché l’influenza dell’organizzazione spaziale sui processi sociali, politici, economici, culturali. 2) LUOGO: la geografia studia le caratteristiche dei luoghi, la relazione tra le persone e i loro luoghi, il ruolo che hanno e le differenze che generano nelle attività umane 3) PAESAGGIO: la g. attenziona la formazione e l’evoluzione dei paesaggi, il significato e l’importanza che hanno per gli esseri umani 4) AMBIENTE: la g. si interessa delle relazioni tra le persone ed il proprio ambiente, il significato che gli esseri umani danno all’ambiente e l’utilizzo delle risorse ambientali

POLITICA E GEOGRAFIA • Questi concetti tradizionali rimangono centrali anche oggi ma con riformulazioni e ripensamenti • Società e spazio: in passato considerati oggetti separati, che potevano influenzarsi reciprocamente ma che potevano essere analizzati e studiati separatamente • Oggi molti insistono sulla impossibilità di distinguere le relazioni spaziale dalla società • Con riferimento alla POLITICA la GEOGRAFIA non può essere considerata un elemento aggiuntivo o una prospettiva • LA POLITICA E’ INTRINSECAMENTE GEOGRAFICA E PUO’ ESSERE STUDIATA SOTTO QUESTA LUCE

BRANCHE GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA • GEOGRAFIA POLITICA = scienza che studia la politica degli Stati in relazione alla loro posizione geografica, che ne determina il potenziale demografico ed economico nonché le strategie commerciali e politiche. Il percorso è volto alla conoscenza degli aggregati politici ed economici nel loro momento formativo e successivamente nei diversi stadi del loro sviluppo. • GEOGRAFIA ECONOMICA = studio dei meccanismi attraverso i quali i fattori naturali e spaziali si combinano con le attività economiche all’interno di un’area geografica • GEOPOLITICA = non si sostituisce alla geografia politica, che anzi considera la sua naturale piattaforma, ma supera la tradizionale concezione degli Stati quali organismi politici e applicando alla loro esistenza un metodo di analisi geografico-politico dinamico, ne studia i fattori di competitività, ricercando le manifestazioni territoriali e le leggi geografiche dei loro rapporti reciproci. = studio del dinamismo e delle interrelazioni degli aggregati politici ed economici in funzione del tessuto delle scelte adottate nel variegato mosaico delle possibili strategie di sviluppo

GEOGRAFIA POLITICA • Una delle principali articolazioni disciplinari della Geografia • Negli ultimi anni ha conosciuto evoluzioni particolarmente interessanti nel dibattito internazionale • Dialogo interessante con altre discipline: Antropologia culturale, Economia, Sociologia, Scienza politica, Relazioni internazionali • Tradizionali distinzioni tra diverse Geografie specialistiche (politica, economica, urbana, regionale, sociale, culturale): sempre meno convincenti (JOE PAINTER-ALEX JEFFREY)

GEOGRAFIA POLITICA • Complessità mondo contemporaneo e forme che assume mutamento = richiedono di saper connettere i diversi sguardi specialistici in una interpretazione geografica che metta al centro il RAPPORTO TRA POLITICA E GEOGRAFIA • Cambia il mondo- cambia il modo di guardarlo • Sguardo alla evoluzione della riflessione e della ricerca geografica nel dibattito internazionale • Lettura aggiornata approcci e dibattito disciplinare della complessa RELAZIONE TRA GEOGRAFIA E POLITICA: rivisitazione dei tradizionali temi della Geografia Politica

GEOGRAFIA POLITICA Accanto ai temi tradizionali: - Stato - Nazionalismo - Geopolitica - Imperialismo Altri temi di grande attualità: - Partecipazione politica - Nuove politiche urbane - Ruolo movimenti sociali nella ridefinizione delle relazioni Stato-società

GRANDI PENSATORI DEL PASSATO Solo per parlare di alcuni a titolo esemplificativo • FRIEDRICH RATZEL • VIDAL DE LA BLACHE • ISAIAH BOWMAN • JOHN HALFORD MACKINDER • ALFRED MAHAN

FRIEDRICH RATZEL (1844 -1904) • Padre della moderna Geografia Politica • La Geografia Politica deve fondare il suo metodo e le sue norme sullo spazio terrestre: lo Stato è certamente una creazione umana ma che aderisce intimamente al territorio • Nascita, crescita e sviluppo degli Stati non dipendono tanto dalla volontà degli uomini che li formano, ma sono determinati dalle condizioni dell’ambiente • Però Organizzazione politica, uomini e territorio non devono essere intesi come un insieme statico, ma vanno studiati nella loro dinamica • Novità principale: LO STATO VA CONSIDERATO ALLA STREGUA DI UN ORGANISMO BIOLOGICO, che nasce, cresce, si sviluppa, raggiunge la maturità e poi muore

FRIEDRICH RATZEL (1844 -1904) • Lo Stato è un organismo vivente non solo perché articola la vita della popolazione in base all’immutabilità del suolo, ma perché questo legame si rinforza per RECIPROCITA’, al punto che popolo e suolo vengono ad interagire • Dal fondamentale trinomio SPAZIO-POSIZIONE-DINAMICA egli pone l’accento sull’ultima, creando così inconsapevolmente le premesse allo sviluppo della GEOPOLITICA • Anche se non usò mai il termine Geopolitica è considerato il fondatore di tale disciplina • Aveva una concezione globale dell’influsso della geografia sulla politica, che non si riferiva solo alla Geografia fisica, ma anche a quella economica, culturale, tecnologica, istituzionale ecc. • Importanza della volontà di espandersi nel proprio «spazio vitale» in funzione della crescita della popolazione, dell’economia e della sua influenza culturale

FRIEDRICH RATZEL (1844 -1904) • Lo Stato tende ad espandersi e a conquistare nuove terre avvalendosi dello sviluppo sociale, dello sviluppo economico e della religione come elementi unificanti • Maggiore spazio=migliori condizioni d’esistenza- più ampio respiro per l’insediamento, per le colture, per la difesa, MAGGIORE ENERGIA VITALE PER LA COMUNITA’ STATALE • Tale processo segue un modello per il quale gli stati più grandi tendono ad annettersi gli Stati limitrofi più piccoli secondo un ordine prestabilito: prima i più ricchi e i più vicini, poi quelli meno ricchi e più lontani • Fenomeni determinanti nei processi di espansione sono il commercio ed i traffici: anticipa il legame profondo ed indissolubile tra politica ed economia • Ma il principale fattore di potenza nell’espansione territoriale è la CRESCITA DELLA POPOLAZIONE

FRIEDRICH RATZEL (1844 -1904) • Pubblicazione Politische Geographie (1896): 9 sezioni 1) Stato e suolo 2) Movimento storico e sviluppo degli Stati 3) Leggi fondamentali dello sviluppo spaziale degli Stati 4) Posizione 5) Spazio 6) Confini 7) Rapporti tra le terre e le acque 8) Mondo delle acque 9) Montagne e pianure

FRIEDRICH RATZEL (1844 -1904) • Teorie dello studioso tedesco troppo spesso condizionate dalle strumentalizzazioni abilmente compiute dal potere politico • Esempio: teorie espansionismo Stato utilizzate dai Nazisti e da Hitler • In realtà opera fondamentale perché mai lo Stato era stato studiato come ORGANISMO TERRITORIALE • Una attenta lettura dimostra, inoltre, che mai Ratzel ha affermato che le competizione tra Stati debba essere armata e non ha mai parlato della necessità di guerre di aggressione per conquistare spazi altrui • Antesignano di alcuni tra i più moderni concetti di sviluppo dello Stati e proprio per tale motivo fu travisato, distorto e strumentalizzato dai suoi contemporanei • Gli avvenimenti degli ultimi 25 anni del XX secolo dimostrano la validità delle sue tesi

POSSIBILISMO FRANCESE • VIDAL DE LA BLACHE - JACQUE ANCEL – VALLAUX • Indirizzo meno deterministico e più umanistico della disciplina, ponendo come soggetti centrali non gli Stati ma le NAZIONI • No teoria generale dello Stato, ma interpretazione della storia della Nazione

VIDAL DE LA BLACHE Concetto base: GENERI DI VITA derivati da un’attività umana in un preciso ambiente costituiscono le cellule della società e la loro combinazione armonica da vita alle grandi civiltà • AZIONE UMANA = motore degli eventi • VALORE E POTERE = relazioni e scambi per la vita di uno Stato

POSSIBILISMO FRANCESE • VALLAUX: - rigetta la teoria di Ratzel sull’importanza dello spazio, sottolineando l’importanza della POSIZIONE - L’influenza dei caratteri fisici non è decisiva nella formazione ed evoluzione degli Stati, che sono invece favoriti dalla DIFFERENZIAZIONE REGIONALE • JACQUE ANCEL: - Considera il dinamismo delle linee di frontiera, ma pone al centro della sua ricerca non più lo Stato ma la NAZIONE JACQUE ANCEL

DIFFERENZE CON RATZEL (determinismo) • I Possibilisti non accettano l’idea che il geografo dovesse scoprire leggi o descrivere come si sarebbe dovuto evolvere lo Stato, ma che fosse suo compito descrivere le condizioni geografiche degli Stati e la loro evoluzione nel corso della storia • Rifiutano il concetto di «spazio vitale» e rivolgono attenzione al genere di vita ed al paesaggio • COMPITO DEL GEOGRAFO è analizzare le relazioni tra generi di vita e paesaggio da un lato e organizzazione dello Stato dall’altro

GEOGRAFIA POLITICA NEL MONDO ANGLOSASSONE • Seguaci entusiasti dell’ambientalismo determinista di Ratzel negli U. S. A. • Es. HUNTINGTON: decadenza imperi e civiltà col modificarsi del clima • ISAIAH BOWMAN: tenendo conto delle vicende della WWI • La geografia è uno strumento insufficiente a formulare leggi scientifiche di evoluzione delle unita politiche • Analizza i problemi politici dei principali Paesi alla luce di dati statistici sul territorio, la popolazione, la produzione, i commerci….

JOHN HALFORD MACKINDER (Inghilterra 1900) • Distinzione POTENZE MARITTIME E POTENZE CONTINENTALI • Massa continentale formata dall’EURASIA: THE WORLD ISLAND che comprende: 1) PAESI MARITTIMI DELLA PERIFERIA = ben popolati ed economicamente floridi in virtù dei traffici via mare 2) PAESI INTERNI = territori enormi e di grandi risorse ma poco abitati ed economicamente arretrati • Cuore di questa grande massa continentale = HEARTLAND (parte settentrionale Eurasia ex URSS) = perno centrale - Chi comanda l’Europa orientale comanda l’Heartland - Chi comanda l’Heartland comanda THE WORLD ISLAND - Chi comanda THE WORLD ISLAND comanda il Mondo

JOHN HALFORD MACKINDER (Inghilterra 1900) • L’evoluzione politica del pianeta è il risultato delle variazioni dei rapporti di forza tra Heartland ed anello esterno • Oggi le sue idee sono superate ma vi sono concetti interessanti: 1) Ripartizione terre e mari = fattore essenziale nella storia politica 2) Importanza navigazione marittima 3) Organizzazione economica dei grandi spazi interni come base di ogni forza politica • I suoi concetti sembrano ispirare la politica di conquista di STALIN



ALFRED MAHAN (U. S. A. -1900) • Ufficiale di marina • Sottolinea l’importanza delle condizioni naturali sulle vicende storiche • Teorizza la prevalenza dei fattori alla base del potere marittimo • Anticipa la visione che prefigura il concetto di World Island di Mackinder conclusioni strategiche opposte • Dominano le potenze marittime imprigionando quelle terrestri • La Cina principale teatro strategico all’inizio del XX secolo

AREE STRATEGICHE DEL MONDO SECONDO MAHAN

Geografia Politica tedesca e Otto Maull (Germania, 1887– 1957) • A parte gli originali contributi di Mackinder e Mahan = Geografia Politica di inizio secolo scorso fortemente condizionata da Ratzel, soprattutto in Germania • Otto Maull Partendo dalla lezione ratzeliana invita a rivolgere l’attenzione all’ambiente umanizzato • La sua morfologia degli Stati comprende: 1) PAESAGGLI NATURALI = studio dei rapporti tra Stati e condizioni naturali 2) PAESAGGLI UMANI = studio dei rapporti tra Stati e condizioni culturali Interpretazione troppo restrittiva di Ratzel

Nuovi campi di ricerca per la Geografia Politica del dopoguerra: LA GEOGRAFIA DEL POTERE • Inizi anni 70: numerosi studiosi cercano di formulare in senso geografico il significato del potere politico, delineandone origine forma e ruolo • Soprattutto studiosi francesi ma anche l’italiano GIACOMO CORNA PELLEGRINI • Taglio interdisciplinare suo lavoro (1974) • Riconoscimento indissolubile legame tra Geografia e Politica: nessuna corretta analisi del territorio può prescindere dai fatti politici che lo hanno influenzato così come nessuna azione politica può prescindere dalla situazione territoriale concreta in cui si colloca • Però no compito del geografo cercare la migliore organizzazione politica

Nuovi campi di ricerca per la Geografia Politica del dopoguerra: LA GEOGRAFIA DEL POTERE Completamente diversa la base di partenza e di arrivo di IVES LACOSTE: • la G. non dovrebbe essere uno strumento di forza per chi detiene il potere, ma dovrebbe aiutare una comunità a comprendere il proprio spazio • Attraverso la G. si può vivere meglio ed organizzarsi meglio, contrapponendosi anche alla macchina dello Stato e alle classi dominanti

Nuovi campi di ricerca per la Geografia Politica del dopoguerra: LA GEOGRAFIA DEL POTERE Ampia ed articolata l’analisi di PAUL CLAVAL: • Evidenzia l’importanza dell’area territoriale e, all’interno di essa, degli aspetti distributivi ai fini dell’esercizio del potere, della rete dell’informazione, delle forze e dei processi territoriali • Nel suo Régions, nations, grands espaces (1968): occorre smettere di vedere le regioni come una somma di elementi indipendenti, e occorre invece mostrare le loro interrelazioni e mettere in evidenza i legami globali • Gli insiemi territoriali sono sì realtà economiche, ma sono ugualmente realtà sociali ed umane nel senso più ampi del termine

Nuovi campi di ricerca per la Geografia Politica del dopoguerra: LA GEOGRAFIA DEL POTERE Particolarmente interessante l’opera di MIOSSEC che delinea una Geografia delle forze decisionali (1976): • I centri decisionali hanno una localizzazione relativamente alla quale giocano una quantità di fattori (reti di produzione, dei mercati, dell’informazione ecc. . ) • La localizzazione fisica dei punti forti delle reti decisionali non coincide più necessariamente con il cuore dell’area interessata => lo studio delle reti diventa centrale per la Geografia Politica • Esempio: regione orientale USA che nonostante il recente declino industriale rappresenta il cuore decisionale del paese

Nuovi campi di ricerca per la Geografia Politica del dopoguerra: LA GEOGRAFIA DEL POTERE Nuovo cambio di direzione impresso da RAFFESTIN: sistemazione geografia del potere: • Ogni lavoro che contiene flussi d’informazione è fonte essenziale per il potere • Dalla rivoluzione industriale la macchina territoriale è dominata dal centro urbano da cui si dipartono i flussi, con possibili gravi conseguenze se le regioni periferiche (terminali dei flussi) perdono un senso proprio, e se le aree sociologiche distribuite nel territorio perdono il senso della continuità • Città, megalopoli, sviluppo tecnologico, multinazionali => hanno cambiato il significato della Geografia Politica nella Geografia del Potere che si delinea lungo le direttrici dei flussi informativi • Riprende in senso biologico il pensiero di RATZEL
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