Piano di Zona 2015 2017 Verso un welfare

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Piano di Zona 2015 2017 Verso un welfare della collabor. Azione La governance territoriale

Piano di Zona 2015 2017 Verso un welfare della collabor. Azione La governance territoriale …. a che punto siamo?

Obiettivo dalle linee d’indirizzo regionali DGR 2941/2014 : • Welfare aperto alla partecipazione di

Obiettivo dalle linee d’indirizzo regionali DGR 2941/2014 : • Welfare aperto alla partecipazione di tutti i soggetti della comunità • Welfare capace di ricomporre efficacemente interventi e risorse Ø Trasformare il territorio in un territorio collaborativo, dove imprese, associazioni, istituzioni pubbliche, scuole e cittadini possono vivere, fare e crescere insieme. La sfida è mettere a frutto ricchezze e risorse dell’ambito distrettuale, creare connessioni e nuove opportunità, tutelando il cittadino fragile (pag 22 Pd. Z)

Nel triennio ci si aspetta… ü ü ü la valorizzazione/integrazione e messa a sistema

Nel triennio ci si aspetta… ü ü ü la valorizzazione/integrazione e messa a sistema delle esperienze sino ad ora attuate nel senso di dare continuità alle forme di coinvolgimento e partecipazione di soggetti pubblici e privati nella governance del piano di zona, innovandole perché siano aderenti ed efficaci agli obiettivi dati. la creazione di un sistema e di un modello territoriale condiviso di costruzione della collaborazione che passi anche dalla necessità di attivare un percorso di rivisitazione delle organizzazioni perché siano efficaci al cambiamento per la realizzazione di un welfare generativo ovvero «Garantire non solo la risposta alle esigenze del cittadino fragile, ma anche come questa risposta viene data in termini di organizzazione efficace, efficiente e competente nel generare strategie di cittadinanza responsabile e attiva» la necessità di mantenere aggiornato il sistema attraverso una costante formazione intesa anche come collocazione competente dei ruoli e delle risorse impiegate Consolidare la gestione su base associata delle unità d’offerta dei servizi che afferiscono alla matrice organizzativa della funzione Servizi Sociali, cogliendo le economie di gestione e i vantaggi tecnicoqualitativi che derivano da una gestione su base associativa Favorire il radicamento sul territorio di una “Architettura dei Servizi” che sia basata su precise linee strategiche e metodologiche, emanazione di un modello operativo in grado di intervenire sui processi interattivi che generano salute Strategia CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI ALLA PERSONA IN AMBITO SOCIALE DISTRETTO 5 – MELZO Periodo: 1. 1. 2016 – 31. 12. 2018 Assemblea Distrettuale dei Sindaci Decisione N. 20 del 17/11/2015

La ridefinizione dell’organizzazione del sistema per una governance collaborativa da unità d’offerta a promotori

La ridefinizione dell’organizzazione del sistema per una governance collaborativa da unità d’offerta a promotori di collaborazione (sezione 3. 1 Pd. Z ) • Dotarsi di un modello organizzativo dinamico ed aderente agli obiettivi ed esigenze del territorio (Matrice organizzativa) • Coinvolgere le realtà locali (terzo settore) e i fruitori delle Ud. O • Integrare i progetti socio assistenziali e socio sanitari (sperimentazione piano ats/asst) • Attivare un sistema permanente di consultazione (Tavoli tematici di lavoro e focus group) • • • Assemblea dei Sindaci : indirizzo e programmazione Tavolo Tecnico/staff tecnico: definizione delle strategie e loro attuazione Ufficio di Piano/Ufficio Unico: coordinamento e presidio gestionale/ tecnico operativo

Area Governance territoriale/ Ricerca sviluppo Obiettivo Promuovere occasioni di progettazione condivisa e formalizzata per

Area Governance territoriale/ Ricerca sviluppo Obiettivo Promuovere occasioni di progettazione condivisa e formalizzata per sviluppare un contesto comunitario locale ospitale/coeso/competente/ collaborativo • Considera tutto quello che in termini di co progettazione emerge come esigenza nei nuclei operativi • Azione promozionale che si estende ai diversi nuclei operativi/linee d’intervento/ unità d’offerta • Esigenze trasversali in termini di comunità competente • Collabor. Azione territoriale

Presupposti teorici fondativi WELFARE ASSISTENZIALE PERSONA PORTATRICE BISOGNI /RICHIESTE WELFARE GENERATIVO INTERAZIONI COMUNITA’ DAL

Presupposti teorici fondativi WELFARE ASSISTENZIALE PERSONA PORTATRICE BISOGNI /RICHIESTE WELFARE GENERATIVO INTERAZIONI COMUNITA’ DAL COSA AL COME LA COMPETENZA DA AGIRE DIVENTA QUELLA DI ATTIVARE TUTTO CIO’ CHE LA COMUNITA’ SA ESPRIMERE E, SE NON LO FA, ANDARE A TROVARE COME ATTIVARLA ANTICIPANDONE GLI ASSETTI CON METODO/MISURA

Presupposti teorici fondativi • L’operatore non è più chi assolve ad una richiesta, ma

Presupposti teorici fondativi • L’operatore non è più chi assolve ad una richiesta, ma diventa gestore delle interazioni - «Operatore» : promotore di interazioni. • Lavorare in un welfare generativo : lavorare sulle esigenze e non sulle richieste – generare una realtà che consenta al cittadino di continuare a riconoscersi in quella comunità favorendo l’interazione e la responsabilità condivisa • Le Unità d’offerta diventano pertanto specifiche strategie delle istituzioni perseguire l’obiettivo della COESIONE SOCIALE • Necessità di dotarsi di un metodo per misurare la «coesione» una misura non solo di risultato ma che consideri la massa interattiva dei soggetti della comunità e l’impatto sociale che quanto si è attivato ha in termini di coesione.

Università degli Studi di Padova – Dipartimento Fi. SPPA – prof GP Turchi STAKEHOLDERS

Università degli Studi di Padova – Dipartimento Fi. SPPA – prof GP Turchi STAKEHOLDERS VS COMMUNITY HOLDERS Tutela dei propri interessi Competenze da offrire alla comunità Usufruisce delle risorse Contribuisce come risorsa Delega la gestione del bisogno (richiesta) Ripetizione della richiesta Partecipa alla gestione Incremento di competenze di gestione

Lab. Go. Laboratori di governance collaborativa Oltre alla presenza consolidata di tre referenti del

Lab. Go. Laboratori di governance collaborativa Oltre alla presenza consolidata di tre referenti del Terzo Settore al Tavolo Tecnico sono stati attivati laboratori di governance collaborativa territoriale, snodi permanenti di programmazione partecipata che rispondono alle linee d’intervento previste nel documento Pd. Z 2015 -2017 • Lab. Go I. S. E. L Integrazione socio economica lavorativa - Collabor. Azione locale a sostegno delle povertà , del lavoro e della occupazione • Lab. Go abitare - Collabor. Azione locale per un abitare sostenibile • Lab. Go giovani – Collabor. Azione locale per il protagonismo giovanile • Lab. Go famiglia – Collabor. Azione locale a sostegno del ruolo educativo della famiglia , dei suoi componenti e dei ruoli di riferimento dei minori (genitori, insegnanti…) • Lab. Go migra – Collabor. Azione locale per l’accoglienza migranti • Lab. Go socio sanitario – Collabor. Azione locale per l’integrazione socio sanitaria e la connessione con ATS e ASST • Tavolo Unificato di Governance territoriale come organismo trasversale di raccordo e sintesi

Componenti • Cooperative, associazioni, fondazioni che attraverso un bando di manifestazione d’interesse hanno dichiarato

Componenti • Cooperative, associazioni, fondazioni che attraverso un bando di manifestazione d’interesse hanno dichiarato la propria disponibilità a partecipare (n. 35) • Operatori comunali dei servizi sociali (tecnici e amministrativi) dei comuni dell’ambito • Referenti politici (assessori o consiglieri comunali delegati)

cosa si fa • Riunioni in plenaria, e/o gruppi di progetto in base alle

cosa si fa • Riunioni in plenaria, e/o gruppi di progetto in base alle priorità/esigenze previsti nel Documento Attuativo di Programmazione Periodica (DAPP) distrettuale • Attivazione di una progettualità condivisa • Gestione condivisa degli aspetti critici • Connettere le esperienze/competenze • Corresponsabilità delle proposte/azioni

Cosa si è fatto ad oggi LABGO FAMIGLIA INCONTRI: 4 – 18/07/2016, 12/09/2016, 26/10/2016,

Cosa si è fatto ad oggi LABGO FAMIGLIA INCONTRI: 4 – 18/07/2016, 12/09/2016, 26/10/2016, 07/11/2016 PARTECIPAZIONE MEDIA: 14 partecipanti su 28 adesioni formalizzate MANDATO DEL LABGO: Partendo da una ricognizione e disamina delle unità d’offerta (Minori e Famiglia e Integrazione Scolastica e Teendenze) in termini anche di organizzazione ricomporre una lettura delle esigenze territoriali allargata e condivisa su cui il Tavolo Tecnico individuerà linee d’indirizzo sulle quali avviare i procedimenti di affidamento (mandato del TT in data 07/06/2016) DOCUMENTI PRODOTTI: elaborata una griglia di sintesi che, a partire dall’esplicitazione delle macro questioni che deve affrontare la famiglia, in particolare nel percorso di crescita dei propri figli, ha determinato la progettazione di interventi/servizi sul territorio. In particolare è stato rilevato come la comunità in questo territorio supporta i cittadini nel proprio percorso di vita inerente a: • Conciliazione tempi di vita e lavoro; • Successo formativo, non solo scolastico ma anche esperienziale, dei figli; • Occasioni di percorsi formativi, animativi, ricreativi, educativi extra scolastici; • Gestione degli aspetti sanitari e sociali (tutto ciò che attiene alla dimensione della cura); • Competenze genitoriali in riferimento ad autorità giudiziaria, nuovi modelli familiari MODALITA’ ORGANIZZATIVA: a partire dai contributi portati da ciascuna organizzazione, è stata costruita in plenaria la griglia di sintesi degli interventi/progetti/servizi attivi sul territorio

Cosa si è fatto ad oggi LABGO ISEL INCONTRI: 3 – 20/07/2016, 14/09/2016, 30/11/2016

Cosa si è fatto ad oggi LABGO ISEL INCONTRI: 3 – 20/07/2016, 14/09/2016, 30/11/2016 PARTECIPAZIONE MEDIA: 8 partecipanti su 24 adesioni formalizzate MANDATO DEL LABGO: Partendo da una ricognizione e disamina delle modalità di compartecipazione esistenti nei comuni, ricomporre una lettura delle esigenze territoriali allargata e condivisa su cui il Tavolo Tecnico individuerà linee d’indirizzo sulle quali avviare la stesura di protocolli/accordi/regolamenti/patti territoriali. – per questo snodo verificare l’utilizzo del supporto legale previsto nella co progettazione SAD in modo da considerare in anticipazione le eventuali ripercussioni giuridiche (mandato del TT in data 07/06/2016) DOCUMENTI PRODOTTI: • Messa in evidenza degli elementi fondativi sui quali è stato costruito il progetto distrettuale per il bando Ministeriale PON SIA (Sostegno Inclusione Attiva) presentato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 30/12/2016; • Messa in evidenza degli elementi fondativi sui quali è stato redatta la bozza del “Regolamento generale in materia di servizi sociali” MODALITA’ ORGANIZZATIVA: si sono costituiti due gruppi progetto che hanno restituito, in plenaria, l’esito del lavoro

Cosa si è fatto ad oggi LABGO MIGRA INCONTRI: 6 – 09/05/2016, 23/05/2016, 25/07/2016,

Cosa si è fatto ad oggi LABGO MIGRA INCONTRI: 6 – 09/05/2016, 23/05/2016, 25/07/2016, 26/09/2016, 14/11/2016, 12/12/2016 PARTECIPAZIONE MEDIA: 10 partecipanti su 13 adesioni MANDATO DEL LABGO: coordinare e connettere tra loro le diverse iniziative di accoglienza o altre occasioni che vedono coinvolti i migranti (mandato dell’ADd. S in data 31/05/2016). DOCUMENTI PRODOTTI: 1. Adesione come Distretto alla “carta della Buona accoglienza” (in istruttoria) 2. Adesione come Distretto al “Protocollo d’intesa con la Prefettura” per attività di volontariato (in istruttoria) 3. Elaborazione della griglia che fotografa le esperienze di accoglienza territoriali per il costante monitoraggio del fenomeno migratorio e delle accoglienze PROSECUZIONE LAVORI: prosecuzione attività di raccordo delle esperienze di accoglienza (CAS e SPRAR), con particolare attenzione ai temi: - Avvio percorsi formativi persone accolte nelle strutture del territorio; - Individuazione strutture alloggiative per nuove accoglienze ( sollecitazione del Prefetto a ragionare in anticipazione e mandato dell’ADd. S a governare l’accoglienza sul territorio attraverso la realizzazione di una rete diffusa) MODALITA’ ORGANIZZATIVA: confronti in plenaria, analisi documenti

Cosa si è fatto ad oggi LABGO ABITARE INCONTRI: 2 – 21/07/2016, 10/11/2016 PARTECIPAZIONE

Cosa si è fatto ad oggi LABGO ABITARE INCONTRI: 2 – 21/07/2016, 10/11/2016 PARTECIPAZIONE MEDIA: 7 partecipanti su 16 adesioni formalizzate MANDATO DEL LABGO: conoscenza e condivisione dei servizi e dei progetti attivi sul territorio, sia a livello distrettuale sia a livello comunale; raccolta di eventuali esigenze rilevate nel territorio. MODALITA’ ORGANIZZATIVA: confronti in plenaria, analisi documenti

Cosa si è fatto ad oggi LABGO GIOVANI INCONTRI: 1 – 19/09/2016 PARTECIPAZIONE MEDIA:

Cosa si è fatto ad oggi LABGO GIOVANI INCONTRI: 1 – 19/09/2016 PARTECIPAZIONE MEDIA: 11 partecipanti su 25 adesioni formalizzate MANDATO DEL LABGO: conoscenza e condivisione dei servizi e dei progetti attivi sul territorio, sia a livello distrettuale sia a livello comunale MODALITA’ ORGANIZZATIVA: confronti in plenaria, analisi documenti