Perch sviluppare una Teoria del Cambiamento The European
Perché sviluppare una Teoria del Cambiamento? The European Commission support for the production of this document does not constitute an endorsement of the contents which reflects the views only of the authors, and the Commission cannot be held responsi ble for any use which may be made of the information contained therein.
La Teoria del Cambiamento spiega l’impatto di programmi e azioni sui beneficiari La Teoria del Cambiamento delinea tutte le attività che il programma prevede di attuare; l’obiettivo finale che si intende raggiungere; tutti i risultati intermedi che contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo finale. Viene privilegiato il punto di vista dei beneficiari nella descrizione degli obiettivi e dell’impatto del programma
Perché usare una Teoria del Cambiamento? Sviluppo interno: ridefinizione e rafforzamento dell’efficacia di azioni e programmi Comunicazione esterna: esplicitazione degli obiettivi e degli strumenti agli stakeholder esterni alla scuola Valutazione: identificazione accurata e misurazione degli outcomes
Quali step per definire una Teoria del Cambiamento efficace?
Step 1 – Definizione degli obiettivi Descrizione o dell’impatto principale sui beneficiari Suggerimenti: a) identificare uno o due obiettivi b) misurabilità degli obiettivi c) focalizzazione sull’impatto diretto e immediato del programma sui beneficiari Es. : Miglioramento delle competenze digitali dei docenti di materie scientifiche, in termini di: Frequenza a specifici corsi di aggiornamento Accesso e utilizzo di laboratori attrezzati con ICT Produzione di pratiche da condividere attraverso un repository interno
Step 2 – Identificazione dei risultati intermedi Descrizione dei risultati intermedi che contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo finale o Suggerimenti: a) misurabilità dei risultati b) descrizione esaustiva di tutti i risultati intermedi che riflettano la complessità del programma in tutte le sue fasi Es. : Verifica delle competenze digitali dei docenti delle discipline scientifiche, attraverso un apposito tool di autovalutazione; Programmazione condivisa per l’utilizzo dei laboratori; Collaborazione tra docenti per la produzione di unità didattiche interdisciplinari che prevedano l’utilizzo delle ICT.
Step 3 – Identificazione delle attività Descrizione di tutte le attività che coinvolgeranno direttamente i beneficiari sia come destinatari, sia come protagonisti attivi o Suggerimenti: a) attività che riguardino direttamente i beneficiari (non deve esserci una focalizzazione sugli aspetti più operative e procedurali) b) attività chiaramente descritte in modo da essere facilmente comprese anche da chi ha minor familiarità con il programma c) attività chiaramente descritte anche in termini di tempistiche, responsabilità e coinvolgimento dei beneficiari Es. : Organizzazione di corsi di formazione specifici con definizione di un calendario e coinvolgimento anche di risorse interne; Riunioni interdipartimentali per la definizione di attività didattiche e prove interdisciplinari e di criteri di valutazione comuni
Step 4 – Esplicitazione dei legami causali Esplicitazione, anche attraverso rappresentazione grafica, dei legami causali tra azioni e obiettivi. Dovranno essere messe in evidenza le relazioni uno a uno e uno a molti tra attività e obiettivi intermedi, tra obiettivi intermedi e risultati finali. Suggerimenti: a) la rete di relazioni tra attività, obiettivi e risultati deve riflettere la complessità del programma, mettendo in evidenza i passaggi intermedi per il raggiungimento dell’obiettivo finale b) la complessità delle relazioni emergenti deve essere bilanciata dalla chiarezza nella descrizione
Obiettivo Risultati intermedi Attività Step 4 – Esplicitazione dei legami causali Miglioramento delle Verifica delle competenze digitali dei docenti di materie scientifiche: docenti delle discipline scientifiche, attraverso Frequenza a specifici corsi un apposito tool di di aggiornamento autovalutazione Accesso e utilizzo di laboratori attrezzati con ICT Produzione di pratiche da condividere attraverso un repository interno Programmazione condivisa per l’utilizzo dei laboratori Collaborazione tra docenti per la produzione di unità didattiche interdisciplinari che prevedano l’utilizzo delle ICT Ipotesi/Presupposti Organizzazione di corsi di formazione specifici con definizione di un calendario e coinvolgimento anche di risorse interne La formazione su specifiche tematiche porta al miglioramento delle competenze digitali Riunioni interdipartimentali per la definizione di attività didattiche e prove interdisciplinari e di criteri di valutazione comuni Quanto appreso nella formazione viene sperimentato nella pratica didattica La collaborazione e il confronto tra docenti è un elemento indispensabile per il miglioramento delle competenze digitali
Step 5 – Verifica delle ipotesi iniziali Descrizione delle ipotesi di partenza che stanno alla base delle diverse relazioni causali tra azioni e obiettivi. Suggerimenti: a) il riesame delle ipotesi iniziali ha come scopo quello di identificare le ragioni per cui nella realtà tali ipotesi non si sono verificate b) la riflessione sulle ipotesi iniziali dovrebbe riguardare primariamente le relazioni tra azioni e obiettivi che appaiono più deboli, meno convincenti e plausibili una c) il riesame delle ipotesi è lo step finale della costruzione di Teoria del Cambiamento d) ciascuna ipotesi dovrebbe essere chiaramente legata ad una specifica relazione causale piuttosto che rimanere trasversale alle diverse attività
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