PEPPINO IMPASTATO BIOGRAFIA Giuseppe Peppino Impastato nasce a
PEPPINO IMPASTATO
BIOGRAFIA Giuseppe (“Peppino”) Impastato nasce a Cinisi (Palermo) il 5 gennaio 1948 da Felicia Bartolotta e Luigi Impastato. La sua è una famiglia facente parte del sistema mafioso locale, sistema che lo stesso Peppino tenterà di scardinare nell’arco di tutta la sua breve vita, mediante una temeraria lotta condotta pubblicamente, tramite iniziative politiche e sociali a sostegno della legalità.
Questo suo attivismo contro la mafia lo porta a scontrarsi spesso col padre, fino all’inevitabile allontanamento da casa già da giovanissimo. Nel 1965 fonda “L’idea socialista”, un giornale di denuncia che dopo poco verrà sequestrato, evidentemente in quanto ritenuto “scomodo” per qualche personaggio influente. In quegli anni Peppino Impastato partecipa alle manifestazioni di protesta al fianco dei disoccupati e dei contadini ai quali vengono espropriati terreni per conto di interessi nel settore dell’edilizia, compresi quelli riguardanti la costruzione dell’aeroporto di Palermo, interessi facenti capo al potere mafioso.
LA FONDAZIONE DI «RADIO AUT» Nel 1975 organizza il Circolo "Musica e Cultura", un'associazione che promuove attività culturali e musicali e che diventa il principale punto di riferimento per i giovani di Cinisi. All'interno del Circolo trovano particolare spazio il "Collettivo Femminista" e il "Collettivo Antinucleare’’. Il tentativo di superare la crisi complessiva dei gruppi che si ispiravano alle idee della sinistra "rivoluzionaria’’, porta Giuseppe Impastato e il suo gruppo alla realizzazione di Radio Aut, un'emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale.
La radio veniva gestita in regime di autofinanziamento; Peppino Impastato poteva così liberamente utilizzare questo mezzo nel denunciare i potenti mafiosi del paese in cui viveva ed in quello di Terrasini, con coraggio e determinazione, che lo portarono a non essere ben visto dalla popolazione. La trasmissione andava in onda ogni venerdì sera: Peppino insieme ad altri suoi tre amici dava vita a "Onda Pazza a Mafiopoli" riuscendo a farsi ascoltare dalla cittadinanza dei due paesi e colpendo con la satira "politica" tutti quei personaggi che conosceva personalmente, senza risparmiare nessuno speculatore e contando sul fatto che aveva sempre notizie freschissime e riservate pronte per essere messe in onda alla sua maniera.
La radio cessò le trasmissioni qualche mese dopo l'uccisione dello stesso Peppino, assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978 con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia Palermo-Trapani. Nel maggio del 2001, in accordo con i compagni di Peppino e col fratello Giovanni Impastato, nasce l'Associazione Radio Aut impegnata nella pratica e nella promozione dell'antimafia sociale. A distanza di oltre 30 anni, il 5 gennaio 2010, ovvero il giorno in cui Peppino Impastato avrebbe compiuto 62 anni, iniziano le trasmissioni di «Radio 100 Passi» ; si tratta di una web-radio nata dal solco lasciato da Radio Aut, e le cui trasmissioni sono messe in onda direttamente dalla Casa memoria Peppino Impastato a Cinisi e il cui obiettivo è quello di riprendere il percorso interrotto dalla scomparsa di Peppino.
IL DISCORSO DI PEPINO IMPASTATO A RADIO AUT
LA REAZIONE DEI MAFIOSI Don Tano Badalamenti (capomafia) convoca il padre di Peppino. Il messaggio è chiaro: «tuo figlio la deve smettere, altrimenti lo ammazziamo» . Luigi Impastato, senza comunicare il motivo alla famiglia, va negli Stati Uniti a chiedere oltreoceano protezione per suo figlio. Ma pochi mesi dopo il suo ritorno, il 19 settembre 1977, muore, investito da una macchina. Peppino Impastato si scaglia contro la gente che si reca a casa della famiglia per fare le condoglianze domandando come facessero, proprio loro che lo avevano ucciso, a presentarsi a casa sua. Dopo la morte del padre Peppino non ha più nessuno che lo protegga dalle minacce di Badalamenti. Ma nonostante il dolore per la perdita del padre e il pericolo che sente crescere intorno a sé, Impastato non rinuncia alla sua battaglia. Nel 1978 si candida alle elezioni comunali nelle liste di Democrazia Proletaria, ma ormai il suo destino è segnato.
COMPOSIZIONI POETICHE Tra le poche carte sfuggite alla perquisizione fatta a casa di Peppino, dopo la sua morte, è stato trovato un piccolo blocco di fogli con alcune poesie. La prima edizione è stata pubblicata, nel 1990 da ILA PALMA, con un'introduzione di Aurelio Grimaldi. Il regista, tra l'altro scriveva: "Le poesie di Peppino sono forti, prosaiche, ritmiche, i versi sono giocati con la punteggiatura: poco liriche, potenti, dirette. Alcune le ho trovate bellissime, altre meno originali; tutte mi hanno detto tantissime cose. C'è dentro più morte che vita; più tristezza che felicità; come in tutti quelli che amano troppo la vita". All'inizio degli anni '70 possiamo far risalire anche la stesura di queste poesie, cioè tra i 20 e i 22 anni di Peppino, data anche la vicinanza di stile espressivo e poetico tra gli appunti e i versi.
Passeggio per i campi con il cuore sospeso nel sole. Il pensiero, avvolto a spirale, ricerca il cuore della nebbia Il cuore batte con l'orologio, il cervello pulsa nella strada: amore e odio pianto e riso. Un'automobile confonde tutto: vuoto assoluto. Era di passaggi ‘Fresco era il mattino e odoroso di crisantemi. Ricordo soltanto il suo viso violaceo e fisso nel vuoto, il singhiozzo della campana e una voce amica: è andato in paradiso a giocare con gli angeli, tornerà presto e giocherà a lungo con te Fiore di campo nasce dal grembo della terra nera, fiore di campo cresce odoroso di fresca rugiada, fiore di campo muore sciogliendo sulla terra gli umori segreti.
ULTIMI ANNI Giuseppe Impastato viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale; col suo cadavere viene inscenato un attentato, atto a distruggerne anche l'immagine, un attentato in cui la stessa vittima appaia come attentatore suicida, che ha posto una carica di tritolo sotto il proprio corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale.
DEPISTAGGIO NELLE INDAGINI I familiari e gli amici non hanno dubbi, ad uccidere Peppino è stato Gaetano Badalamenti, eppure le indagini prendono tutt'altra direzione; si ipotizza il suicidio oppure che il giovane sia morto saltando per aria mentre preparava un attentato dinamitardo. Impastato è un terrorista o un suicida? Questo è l'ultimo oltraggio della mafia contro il giovane che ha osato sfidarla. Nessuna indagine viene fatta sull'esplosivo, mentre vengono portati in caserma e interrogati i suoi più cari amici. La scena del crimine viene alterata, contrariamente ad ogni corretta procedura investigativa. Le prove, gli occhiali, le chiavi di Peppino Impastato, due pietre insanguinate sul luogo della morte scompaiono nel nulla. Secondo Vincenzo Gervasi, legale della famiglia Impastato, si è trattato di un vero depistaggio. Al funerale di Peppino Impastato si presenta spontaneamente una folla di giovani, accorsi da tutta la Sicilia; Felicetta Vitale, la cognata di Peppino lo ricorda come 'un momento di un'emozione unica'. Ma la gente di Cinisi non si presenta, e lascia la famiglia sola.
L'uccisione, avvenuta in piena notte, è passata, la mattina seguente, quasi inosservata poiché proprio in quelle ore veniva «restituito» il corpo senza vita del presidente della DC Aldo Moro, in via M. Caetani a Roma. Il casolare nel quale sono state trovate pietre sporche di sangue ma nel quale nessuno ha indagato…
DOPO LA MORTE A Peppino Impastato sono state dedicate varie iniziative, tra le più note: • Alla vita di Peppino è dedicato il film «I cento passi» di Marco Tullio Giordana. Il film è una ricostruzione dell'attività di Peppino, e i "cento passi" che separavano casa sua da quella del boss Tano Badalamenti non sono solo una metafora usata dal regista, ma è effettivamente la distanza presente tra quella che era la casa di Peppino e la casa del boss. • Il cantautore siciliano Pippo Pollina ha inciso la canzone Centopassi, ispirandosi alla vita di Peppino Impastato e inserendola nel suo album Racconti Brevi. • Nel 2006, il gruppo folk dei Lautari ha musicato una poesia di Peppino, Ciuri di campo. La canzone viene eseguita da Carmen Consoli durante i suoi concerti. • Nel 2008 i Marta sui tubi includono all'interno del loro DVD ‘Nudi e Crudi’ il brano ‘Negghia’ (Nebbia), ricavato da una poesia di Peppino Impastato. • Nella città di Torino un giardino pubblico è stato dedicato a Peppino.
PER NON DIMENTICARE
Da quello strano omicidio iniziò la «vera» lotta contro la mafia!
SITOGRAFIA http: //www. peppinoimpastato. com/biografia. htm http: //it. wikipedia. org/wiki/Peppino_Impastato http: //www. centroimpastato. it/conoscere/peppino. ph p 3 http: //www. lastoriasiamonoi. rai. it/puntate/peppinoimpastato/787/default. aspx
REALIZZATO DA: Roberto Curabba; Simone D’Agostino; Marco Arena; Salvatore Bongiorno; Vincenzo Oliveri; Giuseppe Russo.
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