Patologia del Sistema nervoso centrale Considerazioni generali sulla

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Patologia del Sistema nervoso centrale

Patologia del Sistema nervoso centrale

Considerazioni generali sulla patologia del SNC Specifiche aree del cervello controllano la funzionalità dei

Considerazioni generali sulla patologia del SNC Specifiche aree del cervello controllano la funzionalità dei vari distretti corporei: piccole lesioni nel cervello possono avere importanti ripercussioni nell’organismo. Il cervello ha limiti inespansibili (scatola cranica): l’edema ha conseguenze molto più gravi che in un altro organo. Tra le attività cerebrali c’è il controllo di funzioni fondamentali per la sopravvivenza, quali la respirazione, la temperatura corporea, la pressione arteriosa, l’attività cardiaca.

Alterazioni emodinamiche • • • Ipossia-ischemia – Difetto di ossigenazione – Eccesso di glutammato

Alterazioni emodinamiche • • • Ipossia-ischemia – Difetto di ossigenazione – Eccesso di glutammato (eccitotossicità) – Riperfusione (radicali liberi) Infarto – Lesione aterosclerotica (trombosi) – Embolia Emorragia – Ematoma epidurale • Traumatico: rottura di un’arteria meningea – Ematoma subdurale • Traumatico: rottura delle vene a ponte tra dura ed aracnoide – Subaracnoidea • Rottura di un aneurisma dei vasi della base cranica (circolo di Willis) – Parenchimale: rottura di un vaso nel parenchima cerebrale • Ipertensione + aterosclerosi

Emorragie intracraniche Ematoma epidurale Ematoma subdurale Emorragia subaracnoidea Emorragia intraparenchimale

Emorragie intracraniche Ematoma epidurale Ematoma subdurale Emorragia subaracnoidea Emorragia intraparenchimale

Malattie neurodegenerative caratterizzate da “protein misfolding” Protein misfolding =alterato ripiegamento Modificazione della struttura secondaria

Malattie neurodegenerative caratterizzate da “protein misfolding” Protein misfolding =alterato ripiegamento Modificazione della struttura secondaria della proteina, che ne facilita l’aggregazione.

Malattia di Alzheimer Encefalopatie spongiformi Parkinsonismo Malattia di Huntington b amiloide Pr. Psc a-sinucleina

Malattia di Alzheimer Encefalopatie spongiformi Parkinsonismo Malattia di Huntington b amiloide Pr. Psc a-sinucleina huntingtina

Alois Alzheimer Über einen eigenartigen schweren Krankheitsprozess der Hirnrinde*. Zentralblatt für Nervenkrankheiten, 1906, 25:

Alois Alzheimer Über einen eigenartigen schweren Krankheitsprozess der Hirnrinde*. Zentralblatt für Nervenkrankheiten, 1906, 25: 1134. *Su un’ insolita, grave patologia della corteccia cerebrale

 • • • Donna di 51 anni Deterioramento progressivo della memoria Deterioramento progressivo

• • • Donna di 51 anni Deterioramento progressivo della memoria Deterioramento progressivo del linguaggio Alterazione delle capacità cognitive Alterazioni del comportamento Istopatologia: depositi intracellulari ed extracellulari di materiale argirofilo.

Malattia di Alzheimer: patologia multifattoriale nella cui genesi hanno un ruolo rilevanti fattori genetici

Malattia di Alzheimer: patologia multifattoriale nella cui genesi hanno un ruolo rilevanti fattori genetici

 • Forma più frequente di decadimento mentale dell’individuo adulto-anziano • Quarta causa di

• Forma più frequente di decadimento mentale dell’individuo adulto-anziano • Quarta causa di morte nel mondo occidentale • Prevalenza: 5% 65 anni » 30% 80 anni

Area limbica (archipallium): Ippocampo Amigdala

Area limbica (archipallium): Ippocampo Amigdala

Quadro istopatologico • Placche neuritiche • Degenerazione neurofibrillare (neurofibrillary tangles) • Microangiopatia • Perdita

Quadro istopatologico • Placche neuritiche • Degenerazione neurofibrillare (neurofibrillary tangles) • Microangiopatia • Perdita di sinapsi

Placche neuritiche Deposizione di sostanza amiloide Neuriti distrofici Attivazione microgliale ed astrocitaria

Placche neuritiche Deposizione di sostanza amiloide Neuriti distrofici Attivazione microgliale ed astrocitaria

A A A = Astrociti attivati

A A A = Astrociti attivati

b amiloide Peptidi di 40 o 42 aminoacidi, derivanti dalla proteolisi della proteina Ab.

b amiloide Peptidi di 40 o 42 aminoacidi, derivanti dalla proteolisi della proteina Ab. PP (Ab Precursor Protein), che si aggregano e formano oligomeri, protofibrille e fibrille.

Ab. PP Proteina transmembrana altamente conservata nella filogenesi. Il frammento secretorio ha proprietà neuroprotettive,

Ab. PP Proteina transmembrana altamente conservata nella filogenesi. Il frammento secretorio ha proprietà neuroprotettive, neurotrofiche (forse) e favorisce l’adesione cellulare.

Processazione dell’ Ab. PP • Due sequenze proteolitiche – alfa-secretasi • grosso frammento solubile

Processazione dell’ Ab. PP • Due sequenze proteolitiche – alfa-secretasi • grosso frammento solubile • membrana plasmatica • inibisce l’amiloidogenesi – beta secretasi + gamma secretasi • frammento beta amiloide • comparto endocellulare

Schema dell’Ab. PP e dei suoi principali metaboliti DJ Selkoe, Physiol Rev 2001

Schema dell’Ab. PP e dei suoi principali metaboliti DJ Selkoe, Physiol Rev 2001

I peptidi amiloidei tendono ad acquisire una struttura secondaria modificata (formazione di b sheet

I peptidi amiloidei tendono ad acquisire una struttura secondaria modificata (formazione di b sheet ) • induce l’aggregazione della proteina • aumenta la liposolubiltà (esponendo regioni idrofobiche) • determina la formazione di canali ionici, Ca++-permeabili (forse) = neurotossicità

Degenerazione neurofibrillare (neurofibrillary tangles) • Accumuli di materiale filamentoso che occupa la maggior parte

Degenerazione neurofibrillare (neurofibrillary tangles) • Accumuli di materiale filamentoso che occupa la maggior parte del corpo neuronale. • Al microscopio elettronico: filamenti appaiati elicoidali (paired helical filaments), di circa 10 nm di spessore, con un periodo caratteristico di circa 160 nm. Presenti anche filamenti dritti.

Paired helical filaments Wille et al. , 1992; Schweers et al. , 1995; Kampers

Paired helical filaments Wille et al. , 1992; Schweers et al. , 1995; Kampers et al. , 1996; Friedhoff et al. , 1998 a and b. ; von Bergen et al. , 2000; Barghorn et al. , 2000; von Bergen et al. , 2001

MAP-2 Tau

MAP-2 Tau

Neurofibrillary tangles = Tau iperfosforilata Serin-treonin kinasi MAPK GSK-3 Cdc-2 Fosfatasi PP 2 -A

Neurofibrillary tangles = Tau iperfosforilata Serin-treonin kinasi MAPK GSK-3 Cdc-2 Fosfatasi PP 2 -A PP 2 -B Disassemblaggio dei microtubuli Danno neuritico, alterato trasporto assonale, danno sinaptico

Tauisti / bapptisti

Tauisti / bapptisti

Dalla genetica alla patogenesi dell’AD AD sporadico (frequente) e AD familiare (raro), in cui

Dalla genetica alla patogenesi dell’AD AD sporadico (frequente) e AD familiare (raro), in cui la malattia si trasmette in maniera autosomica dominante. A parte l’età di insorgenza e l’andamento clinico, le due forme sono fenotipicamente indistinguibili.

Genetica dell’Alzheimer

Genetica dell’Alzheimer

Trisomia 21 “gene dosage effect” aumento di produzione di Ab. PP e quindi di

Trisomia 21 “gene dosage effect” aumento di produzione di Ab. PP e quindi di Ab

Genetica dell’Alzheimer

Genetica dell’Alzheimer

Mutazioni del gene per l’Ab. PP • Prima causa genetica ad essere identificata. •

Mutazioni del gene per l’Ab. PP • Prima causa genetica ad essere identificata. • Estremamente rare (meno di trenta famiglie in tutto il mondo). • Le mutazioni interessano sempre zone vicine ad i siti di clivaggio delle secretasi. • Topi transgenici per il gene mutato dell’Ab. PP sviluppano un malattia per molti versi sovrapponibile all’AD.

Genetica dell’Alzheimer

Genetica dell’Alzheimer

Mutazione dei geni per le preseniline Identificazione di un gene sul cromosoma 14 ed

Mutazione dei geni per le preseniline Identificazione di un gene sul cromosoma 14 ed uno, omologo, sul cromosoma 1: Presenilina 1 e Presenilina 2. Causa più frequente dell’AD familiare ad insorgenza precoce.

Ruolo delle preseniline • Funzionalità di meccanismi di trasduzione del segnale (Notch) • Mantenimento

Ruolo delle preseniline • Funzionalità di meccanismi di trasduzione del segnale (Notch) • Mantenimento della omeostasi del calcio • Sopravvivenza e funzionalità neuronale

Ruolo delle preseniline nell’AD • Indispensabili nella processazione dell’Ab. PP mediata dalla g-secretasi; –

Ruolo delle preseniline nell’AD • Indispensabili nella processazione dell’Ab. PP mediata dalla g-secretasi; – Partecipano all’azione enzimatica come unità catalitica – Regolano il traffico proteico, contribuendo all’interazione dei componenti del complesso secretasico. • Mutazione: acquisizione di funzione • Iperfosforilazione di tau • Ruolo nell’apoptosi • Alterata omeostasi del calcio

Genetica dell’Alzheimer

Genetica dell’Alzheimer

Apolipoproteina E • Lipoproteina plasmatica che attraversa la barriera ematoencefalica e trasporta il colesterolo

Apolipoproteina E • Lipoproteina plasmatica che attraversa la barriera ematoencefalica e trasporta il colesterolo nell’encefalo. • Proteina caratterizzata da polimorfismo genetico: gli omozigoti per l’allele dell’Apo. E 4 presentano – aumentato rischio di AD – diminuzione dell’età di esordio della malattia • L’Apo. E influenza la composizione dei lipid rafts di membrana, microdomini funzionali della membrana plasmatica (enzimi, proteine di trasporto, recettori).

Danno neuronale • Displasia neuritica • Iperfosforilazione di tau • Perdita di sinapsi •

Danno neuronale • Displasia neuritica • Iperfosforilazione di tau • Perdita di sinapsi • Morte neuronale (apoptosi)

Danno neuronale da Ab • Alterazione di un “signal transduction pathway” (attivazione di kinasi

Danno neuronale da Ab • Alterazione di un “signal transduction pathway” (attivazione di kinasi ecc) • Produzione di specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto (apoptosi? ) • Alterazione dell’omeostasi del calcio • Aumentata suscettibilità all’eccitotossicità

Oligomeri fibrille • Nel processo di aggregazione, le specie realmente dannose sarebbero gli oligomeri,

Oligomeri fibrille • Nel processo di aggregazione, le specie realmente dannose sarebbero gli oligomeri, mente le fibre avrebbero un ruolo protettivo • La placca amiloide: epifenomeno

AD: altri fattori di rilevanza patogenetica • • • Colesterolo Metalli Estrogeni Ciclo cellulare

AD: altri fattori di rilevanza patogenetica • • • Colesterolo Metalli Estrogeni Ciclo cellulare Infiammazione (microglia, astrociti)

Colesterolo • Studi epidemiologici dimostrano un’associazione tra ipercolesterolemia ed AD • Le statine, farmaci

Colesterolo • Studi epidemiologici dimostrano un’associazione tra ipercolesterolemia ed AD • Le statine, farmaci che inibiscono enzimi coinvolti nella sintesi del colesterolo, riducono il rischio di AD • Il colesterolo modula la processazione dell’Ab. PP

Estrogeni • Le donne in terapia sostitutiva postmenopausale presentano un rischio minore di AD

Estrogeni • Le donne in terapia sostitutiva postmenopausale presentano un rischio minore di AD • I trials terapeutici con estrogeni non hanno però dati risultati conclusivi

Ciclo cellulare • I neuroni, cellule post-mitotiche in G 0, sarebbere forzate a rientrare

Ciclo cellulare • I neuroni, cellule post-mitotiche in G 0, sarebbere forzate a rientrare nel ciclo cellulare. Apoptosi • Espressione di proteine del ciclo cellulare nel tessuto cerebrale in corso di AD

Encefalopatie spongiformi trasmissibili • Umane – Malattia di Creutzfeldt-Jacob • Classica • Nuova variante

Encefalopatie spongiformi trasmissibili • Umane – Malattia di Creutzfeldt-Jacob • Classica • Nuova variante – Kuru – Sindrome di Gerstmann-Straussler-Scheinker – Insonnia familiare fatale • Animali – Scrapie della pecora, della capra e del muflone – Encefalopatia spongiforme bovina – – Encefalopatia trasmissibile del visone Malattia del dimagrimento cronico del cervo Encefalopatia spongiforme dei bovidi selvatici Encefalopatia spongiforme del gatto e dei felidi

 • Eziologia – Prioni: proteine “infettive”, unici agenti infettivi conosciuti privi di acidi

• Eziologia – Prioni: proteine “infettive”, unici agenti infettivi conosciuti privi di acidi nucleici • Patogenesi – Modificazione conformazionale della Pr. Pc (ricca di a eliche) in Pr. Psc (ricca in b sheets): è in grado di indurre la stessa conformazione nelle proteine omologhe. • Istopatologia – Alterazione spongiforme della corteccia – Astrocitosi – Occasionale deposizione di placche amiloidi, specie nella nuova variante

 • Epidemiologia – Sporadica: modificazione della Pr. P apparentemente spontanea • Malattia di

• Epidemiologia – Sporadica: modificazione della Pr. P apparentemente spontanea • Malattia di Creutzfeldt-Jacob , classica – Genetica: si eredita un gene mutato della Pr. P, che si modifica più rapidamente • • Malattia di Creutzfeldt-Jacob classica (15%) Sindrome di Gerstmann-Straussler-Scheinker Insonnia familiare fatale Scrapie della pecora, della capra e del muflone

– Infettiva: • Per ingestione di materiale infetto – Malattia di Creutzfeldt-Jacob, nuova variante

– Infettiva: • Per ingestione di materiale infetto – Malattia di Creutzfeldt-Jacob, nuova variante – Encefalopatia spongiforme bovina – Kuru (Papua-Nuova Guinea) • Per trasmissione materno fetale – Scrapie della pecora, della capra e del muflone

Degenerazione spongiforme nella scrapie

Degenerazione spongiforme nella scrapie

P P Kuru. Placche (P) associate a spongiosi (frecce)

P P Kuru. Placche (P) associate a spongiosi (frecce)

Malattia di Parkinson Degenerazione dei neuroni dopaminergici nella substantia nigra e nel locus coeruleus

Malattia di Parkinson Degenerazione dei neuroni dopaminergici nella substantia nigra e nel locus coeruleus – Eziopatogenesi • Stress ossidativo • Formazione di aggregati proteici (a sinucleina) • Alterazione del sistema ubiquitina-proteasoma – Istopatologia • Depigmentazione • Inclusioni citoplasmatiche (corpi di Lewy) – Sintomatologia • • • Rigidità muscolari Amimia Disturbi della postura e della deambulazione Rallentamento dei movimenti Tremori

Neurone dopaminergico della substantia nigra, in EE a sn e immunomarcato per l’a-sinucleina, a

Neurone dopaminergico della substantia nigra, in EE a sn e immunomarcato per l’a-sinucleina, a dx.

Malattia di Huntington • Malattia ereditaria, progressiva, fatale, caratterizzato da movimenti involontari (corea) e

Malattia di Huntington • Malattia ereditaria, progressiva, fatale, caratterizzato da movimenti involontari (corea) e da demenza. • Tratto autosomico dominante • Si manifesta in genere nell’età adulta • Mutazione nel gene della huntingtina (cromosoma 4), in cui la tripletta per la glutammina (citosina-adenina-guanina, CAG) è anormalmente espansa. • Più numerose le triplette, più precoce l’età di esordio • Patogenesi ancora poco chiara: forse una mutazione con “gain of function”. • Atrofia del caudato, del putamen e del pallido.

Malattia di Huntington. Perdita di neuroni e gliosi nel nucleo caudato.

Malattia di Huntington. Perdita di neuroni e gliosi nel nucleo caudato.

Malattia di Huntington. Inclusi intranucleari

Malattia di Huntington. Inclusi intranucleari