PALERMO ARABONORMANNA avanzamento non automatico Dopo tre secoli
PALERMO ARABO-NORMANNA avanzamento non automatico
Dopo tre secoli di occupazione bizantina e due di dominazione musulmana, i re normanni si insediano in Sicilia nell'ultima metà dell'XI sec. Nel termine "arte arabo-normanna" si nasconde una sottile combinazione di elementi islamici, romanici, latini e bizantini
Palazzo dei Normanni o Reale Esso ha la forma di un parallelepipedo irregolare; è di origine araba (secolo IX ) ed era caratterizzato da quattro grandi torri agli angoli; oggi possiamo ammirare l'unica torre superstite : la Pisana o di S. Ninfa. Il palazzo venne trasformato dai re normanni e svevi in una sfarzosa reggia e fu uno dei più raffinati centri di civiltà e di cultura del Medioevo europeo. A metà del '500 vennero iniziati i lavori di ristrutturazione che trasformarono in parte l'edificio e gli conferirono l'aspetto attuale. Oggi il palazzo è sede del Parlamento della Regione Siciliana.
Cappella Palatina La Cappella Palatina fu fatta costruire da Ruggero II nel 1132. La Cappella si distingueva per la purezza geometrica delle sue forme ma, poi, fu inglobata nel palazzo. L'interno della Cappella si compone di tre navate con un santuario centrale sopraelevato. La Cappella si può considerare uno scrigno che contiene le più alte espressioni d'arte di tre civiltà : la bizantina, l'araba, la normanna.
Nello splendido complesso architettonico della Cattedrale si fondano gli stili di vari periodi a cominciare dal 1185, quando la Cattedrale venne fondata. La storia dell'edificio è lunga e complessa. Qui sorgeva una chiesa bizantina, trasformata dagli Arabi in moschea. L'arcivescovo Gualtiero Offamilio, ministro di Guglielmo II, promosse la costruzione della Cattedrale tra il 1184 e il 1185. Nel corso del tempo la chiesa subì numerose aggiunte e trasformazioni. ( Tra il 1300 e il 1400 furono costruiti gli ordini superiori delle torri angolari; nel 1426 fu costruito il portale; nel 1453 il portico meridionale in stile goticocatalano ). Sul fianco che si affaccia alla piazza, troviamo un grande portico costruito nel 1453, a tre arcate gotiche, con un ricco portale, sormontato da un mosaico; la facciata è adorna di un grandioso portale gotico ed è congiunta con due arconi aerei al bizzarro campanile che è stato rifatto nel secolo scorso; a sinistra della facciata troviamo la Loggia dell'Incoronata costruita nei secoli XII e XVI, dove i re si mostravano al popolo dopo l'incoronazione. LA CATTEDRALE
LA ZISA In Europa, è uno dei più bei edifici in stile arabo. Il suo nome deriva dall’arabo al-aziz che significa lo splendido. Questo suggestivo castello fu costruito da architetti arabi per volere del re normanno Guglielmo II d’Altavilla e venne completato nel 1175. Successivamente venne trasformato in fortezza e infine in residenza per famiglie nobili. Oggi ospita al suo interno il Museo dell’Islam.
LA CUBA Poche sono le informazioni su questo misterioso edificio normanno, costruito da Guglielmo II d’Altavilla nel 1180. La sua destinazione originaria rimane incerta, anche se si è a conoscenza del suo utilizzo come lazzaretto e, successivamente, come caserma per le guarnigioni spagnole. Alcuni antichi documenti testimoniano che un tempo era circondato da un parco lussureggiante e da un grande lago chiamato Pescheria.
LA CUBULA o PICCOLA CUBA E’ un piccolo edificio normanno quadrato che ha quattro archi sormontati da una cupola emisferica di stile islamico. La Piccola Cuba faceva parte di un immenso giardino, il Parco del Genoardo; creato dal rè Guglielmo II durante il suo regno, esso conteneva palazzi, chioschi, fontane, laghetti e alberi di ogni varietà, come il Ficus Magnolioides. Genoardo deriva dall'arabo "Gennai al ard" che significa "Paradiso della Terra"'.
CHIESA SAN GIOVANNI DEI LEBBROSI Risalente al 1071, è una delle prime chiese normanne, è stata edificata mentre Ruggero e Roberto il Guiscardo assediavano Palermo difesa dagli arabi. L'ospedale annesso, adibito a lebbrosario, diede il nome alla chiesa. Tra il 1925 e il 1930 fu restaurata da F. Valenti, che la liberò dalle sovrastrutture barocche e vi ricostruì l'attuale campanile. All'interno è un crocifisso ligneo dipinto, del XV secolo
CHIESA SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI La Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, fu fatta costruire, su un preesistente edificio islamico da Ruggero II nel 1132. Nell'ala destra del transetto è incorporata parte di un edificio risalente al X secolo, probabilmente di fattura islamica. Nelle pareti sono tracce di affreschi tardo medievali. Del convento Benedettino del 1136 rimane il chiostro. Esso è di forma quadrangolare con archetti sorretti da colonnine disposte in un ritmo continuo e regolare; il chiostro ha un notevole interesse storico - artistico e una suggestiva ambientazione perché ricco di verde e di agrumi
CHIESA Santa Maria dell’Ammiraglio. La chiesa originaria fu costruita nel 1143 per volontà di Giorgio D'Antiochia, grande ammiraglio di Ruggero II. In seguito, nel 1588, l'aspetto della chiesa fu alterato dalla costruzione di una facciata barocca. Sul davanti della chiesa è un elegantissimo campanile a quattro piani con decorazione in stile arabo. Il campanile in origine era forse una torre-ingresso e da qui si accede all'interno del tempio dove, dopo la giornata dei Vespri, i nobili della città decisero di offrire la corona dell'isola a Pietro D'Aragona
CHIESA di SAN CATALDO Le tre cupolette rosse della chiesa di San Cataldo situata in piazza Bellini costituiscono uno dei più suggestivi angoli d'oriente di Palermo. Fondato da Maione di Bari, negli anni in cui era grande ammiraglio di Guglielmo I, e cioè fra il 1154 e il 1160, l'edificio venne successivamente affidato ai Benedettini di Monreale, che lo custodirono fino al 1787. Nel 1882, dopo varie vicissitudini che videro la chiesa trasformata persino in ufficio postale, venne interamente restaurata da Giuseppe Patricolo e restituita alla rigorosa struttura architettonica originaria. L'esterno presenta un compatto paramento murario in arenaria addolcito da intagli di arcate cieche e ghiere traforate. In alto s'impongono i profili solenni di tre cupole rosse poste in felice contrasto cromatico con la severa monocromia delle pareti. L'interno presenta tre corte navate - di cui quella centrale è scandita dalla sequenza ritmica delle tre cupolette - separate da colonne.
Ponte dell’AMMIRAGLIO Costruito intorno al 1132 per volere del Grande Ammiraglio, Giorgio d'Antiochia, un greco divenuto dal 1125 ministro di re Ruggero II, costituisce un'importante documento che testimonia la notevole professionalità posseduta dai tecnici arabi e normanni, dai quali non deve disgiungersi l'antica esperienza bizantina nella costruzione dei ponti. Oggi la struttura è visibile da corso dei Mille, al di là del fiume Oreto.
CHIESA SANTA MARIA DELLO SPASIMO La chiesa di Santa Maria dello Spasimo, più comunemente conosciuta dai cittadini palermitani semplicemente come "Lo Spasimo", si trova in quella parte della città storica detta "Kalsa", nel mandamento Tribunali. E' questa una delle parti più antiche di Palermo, la cui fondazione risale ad epoca araba tra il 937 ed 938, quando l'emiro Halil Ibn Ishaq, mandato in aiuto all'emiro di Palermo, crea la nuova cittadella fortificata. La chiesa di S. Maria dello Spasimo sarà realizzata ai limiti del perimetro della cittadella. La denominazione fu forse voluta proprio dal giureconsulto per la sua particolare devozione verso la "Madonna che soffre dinanzi al Cristo in croce", che volle anche rappresentata nell'opera pittorica commissionata, dallo stesso Basilicò, a Raffaello Sanzio nel 1516. La chiesa verosimilmente non fu mai completata nel suo impianto e se descrizioni, incisioni di fine ottocento e fotografie dei primi del novecento la documentano con le coperture di abside coro e transetto, appare ancora incerta l'esistenza della copertura della navata che oggi si presenta a cielo aperto caratterizzata dai forti, alti alberi di sommacco (Ailanthus altissima), rigogliosi nel verde, che rendono l'insieme ancora più straordinario in questo senso di rovina romantica.
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