Origine ed evoluzione storica del Turismo il turismo

  • Slides: 71
Download presentation
Origine ed evoluzione storica del Turismo: il turismo globale Periodo di riferimento • Dai

Origine ed evoluzione storica del Turismo: il turismo globale Periodo di riferimento • Dai primi anni ’ 90 in poi Tipologia di turisti • Tutti i ceti sociali Caratteristiche della domanda e dell’offerta • Domanda “strutturata evoluta” e ricerca di maggiore libertà • Valorizzazione delle risorse e delle identità locali • Integrazione e sviluppo congiunto con tutti gli attori della “filiera turistica” • Differenziazione/personalizzazione e specializzazione Forme prevalenti di turismo • Tutti le forme di turismo con particolare attenzione a quelle tipologie che prevedono un contatto più autentico con la realtà locale (turismo rurale, ambientale, culturale, religioso, enogastronomico) Altri elementi caratterizzanti • Coinvolgimento del mondo intero nei processi di valorizzazione turistica • Bisogni dei turisti sempre più complessi e multidimensionali • Sviluppo tecnologico • Ricerca di un contatto più “autentico” con il luogo visitato • «Non sono più le mete a fare la differenza, ma le esperienze che si possono vivere» (Battilani P. )

IL TURISMO OGGI - manifestazione della socialità contemporanea - elemento fondante è la ricerca

IL TURISMO OGGI - manifestazione della socialità contemporanea - elemento fondante è la ricerca di spazi diversi - ragione d’essere: osservazione del territorio - Il turismo sperimenta l’alterità attraverso il viaggio sia come esperienza ludica sia educativa

Il turismo è fenomeno di rilevante portata spaziale • In questi termini il turismo

Il turismo è fenomeno di rilevante portata spaziale • In questi termini il turismo produce una “geografia dell’ALTRO” (o dell’Altrove) • configurata come ricerca di evasione dal quotidiano

si costituiscono veri e propri PAESAGGI TURISTICI ordinati secondo modalità del tutto originali

si costituiscono veri e propri PAESAGGI TURISTICI ordinati secondo modalità del tutto originali

Ovvero processi di de-territorializzazione e ri-territorializzazione • che impongono nuove gerarchie, • segnano nuovi

Ovvero processi di de-territorializzazione e ri-territorializzazione • che impongono nuove gerarchie, • segnano nuovi confini, • introducono principi segregativi legati alle logiche spaziali

Straordinaria capacità di espansione del turismo produce doppio fenomeno: • Conquista continua di sempre

Straordinaria capacità di espansione del turismo produce doppio fenomeno: • Conquista continua di sempre nuovi spazi • Consumo e banalizzazione di quelli già acquisiti

In quanto progetto sociale il turismo ha modificato la natura del tempo libero –

In quanto progetto sociale il turismo ha modificato la natura del tempo libero – Prima: tempo libero era « altro » dal momento lavorativo o semplice spazio « ricreativo » – Ora: invade lo spazio giornaliero. Il ludico, ricreativo, turistico, occupano il quotidiano, il culturale, il produttivo e ne subiscono a loro volta l’intrusione.

Sfuma la distinzione tra VITA VERA (LAVORO, STUDIO) e TEMPO LIBERO (RICREAZIONE, RIPOSO) TALE

Sfuma la distinzione tra VITA VERA (LAVORO, STUDIO) e TEMPO LIBERO (RICREAZIONE, RIPOSO) TALE COMMISITIONE -PRODUCE SPAZI IBRIDI -E RENDE CONTINUAMENTE MUTEVOLI LE FRONTIERE DEL TURISMO CONTEMPORANEO

LO SPAZIO TURISTICO HA NATURA AMBIGUA • In primo luogo perché è – Spazio

LO SPAZIO TURISTICO HA NATURA AMBIGUA • In primo luogo perché è – Spazio immaginario – Corredato di mappe mentali – Formato da fantasie individuali e collettive e su miti • Inoltre perché organizza materialmente il proprio contesto interagendo con lo spazio geografico

Distinzione di una spazialità turistica • Territori turistici della modernità: luoghi ormai tradizionali, modelli

Distinzione di una spazialità turistica • Territori turistici della modernità: luoghi ormai tradizionali, modelli territoriali, continua ricerca di espansione. Movimentano milioni di persone • Nuovi luoghi delle pratiche turistiche post-moderne. Turista/non-turista - Luogo/non-luogo. • Spazi geografici pre-turistici

Il turismo attuale si articola sempre più in spazi liminali e instabili, determinati nella

Il turismo attuale si articola sempre più in spazi liminali e instabili, determinati nella temperie della post-modernità, con luoghi aterritoriali, svincolati dal referente, liberi dall’angoscia modernissima dell’autentico.

Le tendenze dei flussi turistici attuali …. . in sintesi I tempi I flussi

Le tendenze dei flussi turistici attuali …. . in sintesi I tempi I flussi globali sono in aumento seppure periodi di tempo limitati Destagionalizzazione dei flussi turistici: i periodi di vacanza si distribuiscono lungo tutto l’anno moltiplicando le opportunità di svago; si tratta di soggiorni brevi (pochi giorni o anche solo un week-end) La vacanza non è intesa solo come svago e relax ma, anche, come esperienza di vita e di arricchimento personale I bisogni Il turista ricerca un rapporto diretto con i luoghi visitati, con il territorio e la sua memoria storica, la sua cultura e il suo ambiente Cresce la domanda di autenticità, unicità, spontaneità nell’esperienza turistica Si scelgono mete lontane da quelle classiche, poco affollate I luoghi Le tradizioni rurali suscitano attenzione e curiosità I parchi e le riserve naturali attirano sempre più visitatori Si abbandonano i viaggi di gruppo Organizzazione della vacanza Si preferisce il trasporto aereo a quello terrestre (su strada e su ferro), con una forte crescita del fenomeno dei last minute Cresce l’utilizzo delle ICT in tutte le fasi del turismo Aumenta la domanda di pacchetti turistici personalizzati, a scapito dei tradizionali all inclusive

risorse turismo

risorse turismo

il turismo parte dalle aree urbanizzate e dai paesi ricchi o altamente industrializzati.

il turismo parte dalle aree urbanizzate e dai paesi ricchi o altamente industrializzati.

Possiamo definire alcuni luoghi del turismo attivo (Toschi) intesi come quelli dove si forma

Possiamo definire alcuni luoghi del turismo attivo (Toschi) intesi come quelli dove si forma un impulso repulsivo in relazione a un “desiderio di andare, di allontanarsi, di emigrare dalla vita di ogni giorno divenuta intollerabile per noia, per appesantimento della fatica, per insufficienza di salute”.

Oppure con Miossec dire che: il turismo è un’evasione dal mondo del lavoro, di

Oppure con Miossec dire che: il turismo è un’evasione dal mondo del lavoro, di congestione, di concentrazione, tanto che lo spazio turistico di arrivo è presentato come un complemento, un negativo, una periferia dei luoghi di partenza.

Ma il solo IMPULSO REPULSIVO non basta. C’è bisogno anche un IMPULSO ATTRATTIVO dei

Ma il solo IMPULSO REPULSIVO non basta. C’è bisogno anche un IMPULSO ATTRATTIVO dei luoghi

Oltre al fatto che il turismo sta diventando una norma, una normalità, un modo

Oltre al fatto che il turismo sta diventando una norma, una normalità, un modo abituale di trascorrere il tempo libero.

E quindi non solo repulsione e attrazione ma anche sollecitazioni da parte del sistema

E quindi non solo repulsione e attrazione ma anche sollecitazioni da parte del sistema di valori, del modello di consumi delle società (post)urbano-industriali.

Del resto la scelta delle località di arrivo è sempre più mediata dagli intermediari….

Del resto la scelta delle località di arrivo è sempre più mediata dagli intermediari…. Che svolgono un ruolo non di secondo piano.

Nella scelta entrano varie componenti tra cui: • la distanza da superare (e i

Nella scelta entrano varie componenti tra cui: • la distanza da superare (e i relativi costi) • l’immagine della stazione di arrivo che si forma attraverso – le informazioni rinviate – alle informazioni disponibili – alla percezione dei singoli a loro volta collegate – alla cultura del singolo – e a quella dell’area linguistica, politica, sociale cui appartiene

si tratta quindi della produzione di una immagine formata da molte componenti, che risponde

si tratta quindi della produzione di una immagine formata da molte componenti, che risponde a molti elementi.

– In questi termini lo spazio turistico non è solo spazio complementare al luogo

– In questi termini lo spazio turistico non è solo spazio complementare al luogo di partenza ma anche uno spazio omogeneo, in cui alcune occasioni sovrapposte danno luogo a opportunità, possibilità di offerta, di sostituzione nella domanda, nella scelta del mezzo di trasporto e nei tipi di turismo.

Dal punto di vista della stazione di arrivo lo spazio turistico risulta costituito da

Dal punto di vista della stazione di arrivo lo spazio turistico risulta costituito da tre elementi: – l’ambiente naturale che appartengono all’universo delle risorse turistiche, ma dei quali non è possibile valutare in assoluto il valore, o meglio il peso nella valorizzazione della località – le strutture ricettive che appartengono alla sfera dell’offerta, e si modellano sempre sui caratteri dell’ambiente urbano da cui proviene il turista. Anche nelle località più esotiche… c’è il confort… simile alle aree di provenienza. – L’azione degli intermediari del turismo agenzie, pubblicitari… campagne….

Fatta questa premessa…. Possiamo parlare di risorsa turistica?

Fatta questa premessa…. Possiamo parlare di risorsa turistica?

Cosa è una risorsa: – un bene disponibile o che può diventare disponibile per

Cosa è una risorsa: – un bene disponibile o che può diventare disponibile per il consumo, ovvero un oggetto che è già incluso, per tradizione o costumi, nel novero dei “beni” ovvero consumabile e disponibile, conviene o è interessante consumare…

dunque il concetto di risorsa è: rinnovabile e non prefissato nel tempo. E corrisponde

dunque il concetto di risorsa è: rinnovabile e non prefissato nel tempo. E corrisponde a bisogni primordiali dell’uomo.

Ovvero: alimentarsi, ripararsi, socializzare, perpetuare nel tempo l’esistenza, conservare la specie…

Ovvero: alimentarsi, ripararsi, socializzare, perpetuare nel tempo l’esistenza, conservare la specie…

Tali obiettivi possono essere perseguiti con infinite variabili e metodologie. Ovvero, le risorse passano

Tali obiettivi possono essere perseguiti con infinite variabili e metodologie. Ovvero, le risorse passano al vaglio della storia: dal punto di vista culturale, economico e tecnologico.

Perché un oggetto si trasformi in una risorsa c’è bisogno di tutte queste componenti.

Perché un oggetto si trasformi in una risorsa c’è bisogno di tutte queste componenti.

Un ghiacciaio: è risorsa se (cultura) – è un BENE FRUIBILE ovvero se attraverso

Un ghiacciaio: è risorsa se (cultura) – è un BENE FRUIBILE ovvero se attraverso un sistema culturale è rientrato nella nostra immagine del bello, risponde all’esigenza di esotico e di diverso, risponde all’esigenza del divertimento (sci), appaga l’auto-sfida (alpinismo) oppure tutto assieme. – Discorso simile vale per la classe sociale, il gruppo, il sistema collettivo… solo i mass media sono in grado di trasformare un ghiacciaio in un BENE FRUIBILE… Chia è una risorsa per la classe media francese o tedesca ma non per una famiglia cinese o africana….

È risorsa se (economica) – se dal punto di vista economico risponde a criteri

È risorsa se (economica) – se dal punto di vista economico risponde a criteri di FRUIBILITA’, se è accessibile a prezzi normali e capaci di essere sostenuti da masse sempre più grandi di popolazione, secondo il principio delle economie di scala….

E’ risorsa se (tecnologica) – senza gli indumenti adatti, senza la tecnologia che ci

E’ risorsa se (tecnologica) – senza gli indumenti adatti, senza la tecnologia che ci permette di risalire, di approfittare del ghiacciaio (sub, deserto, ecc…ma anche l’auto privata) non potremmo approfittare e il luogo non è risorsa – e che la società sia organizzata in maniera così avanzata da offrire sistemi e strumenti capaci di consentire l’esperienza di viaggio e, dunque, trasformare l’oggetto in risorsa. ( carte, rilevamento, sistemazione, organizzazione, informazione, aerei, aeroporti, distribuzione…)

Risorsa turistica se possiede i tre elementi insieme.

Risorsa turistica se possiede i tre elementi insieme.

Classifichiamo le risorse turistiche in quattro grandi classi:

Classifichiamo le risorse turistiche in quattro grandi classi:

 • beni ambientali di tipo naturale (paesaggi naturali, mare, clima…. ) • beni

• beni ambientali di tipo naturale (paesaggi naturali, mare, clima…. ) • beni ambientali di tipo culturale (castelli, musei, centri storici, paesaggi rurali, rovine archeologiche) • strutture ricettive (alberghi, campeggi, esercizi pubblici, negozi) • le infrastrutture di tutti i tipi (ponti, strade e società di trasporti, condutture o impianti di disinquinamento, uffici pubblici degli addetti al turismo, le stazioni metereologiche)

per tipologie di spazi turistici • Riviere, lidi marittimi e lacustri – Tipi balneari

per tipologie di spazi turistici • Riviere, lidi marittimi e lacustri – Tipi balneari a multipolarità regionale densa e diversificata (Andalusia, Croazia) – Regioni riviere lacustri – Regioni specializzate e multipolari (emilia, adriatico, venezia) – Tipo balneare a polarità discontinua (intervallata da spazi non turistici, Languadoc, Tunisia, Corsica) • Spazi urbani – Regioni turistiche a polarità urbana centralizzata (ile de France) – Regioni turistiche a multipoarità urbana (Giappone, Marocco, Toscana) • Spazi montani multi polari e bipolari a dominanza « bianca » – Multipolare alpino, montagne rocciose – Multipolare (Marocco)

 • Regioni turistiche « culturali » polarizzate – Polo centrale urbano o culturale

• Regioni turistiche « culturali » polarizzate – Polo centrale urbano o culturale maggiore – Conformazione a satellite (complemetarità dei poli) – Coerenza geografica (prossimità) – Buone infrastrutture Modello classico (toscana) Modello complementare (veneto orientale, parigi) • Spazi turistici regionali poco o non polarizzati – Poco: corfù, corsica, giamaica – Affatto: siberia (transiberiana) Canada occidentale, • Le periferie turistiche (tempo del viaggio) in modificazione spazio-temporale – Vicine (accesso in auto: maghreb, SIcilia, balcani – Lontane (Brasile, Canada,

 • Alcune considerazioni recenti

• Alcune considerazioni recenti

Alcune considerazioni recenti TURISMO DI MASSA È quello dei villaggi turistici e dei grandi

Alcune considerazioni recenti TURISMO DI MASSA È quello dei villaggi turistici e dei grandi alberghi delle località balneari, che raccolgono migliaia di turisti, i quali si spostano durante lo stesso periodo. Le mete turistiche sono scelte in base alla moda o al richiamo di personaggi famosi. • Il turismo di massa per molte località ha significato alterazione degli habitat naturali, consumo eccessivo delle risorse naturali, edificazione intensiva, perdita di identità culturale.

VS TURISMO SOSTENIBILE È un turismo contemporaneo che registra un mutamento dei gusti del

VS TURISMO SOSTENIBILE È un turismo contemporaneo che registra un mutamento dei gusti del turista con una maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente e alle culture locali. Le forme di turismo basate su modi sostenibili di fruizione e diversificazione dell’offerta turistica superano l’abusivismo edilizio e il sovraffollamento delle località balneari, che intacca l’habitat naturale delle coste. A questo si associa anche un risparmio in termini economici.

TURISMO DI NICCHIA Quello di nicchia è un turismo che si rivolge ad un

TURISMO DI NICCHIA Quello di nicchia è un turismo che si rivolge ad un target ben definito, non molto numeroso, che opta per delle mete alternative. Questo turismo nasce per soddisfare una domanda personalizzata e allo stesso tempo organizzata: molto spesso, infatti, durante un viaggio di questo genere si raggiungono più destinazioni.

TURISMO RESPONSABILE Secondo l'Associazione Italiana Turismo Responsabile è “il turismo attuato secondo principi di

TURISMO RESPONSABILE Secondo l'Associazione Italiana Turismo Responsabile è “il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori”.

Il turismo responsabile è: Durevole: non si basa sulla crescita a breve termine della

Il turismo responsabile è: Durevole: non si basa sulla crescita a breve termine della domanda ma sugli effetti a medio – lungo termine del modello turistico adottato, cercando di mettere in armonia la crescita economica e la conservazione dell’ambiente e dell’identità locale, fattori che costituiscono il principio attivo dello sviluppo turistico nel tempo; Integrato e diversificato: l’offerta turistica deve essere il risultato naturale delle risorse locali: il patrimonio architettonico, le feste tradizionali, la gastronomia, i rapporti con il mare, con il deserto, ecc. La monocultura turistica deve essere sostituita con dei modelli diversificati che rafforzino l’attrattiva dell’offerta. Pianificato: indica un’analisi attenta delle condizioni presenti e delle prospettive future, unite alla presa in considerazione al momento della decisione delle diverse variabili che intervengono nel processo turistico.

Il turismo responsabile Economicamente vitale: si propone quale modello alternativo che non rinuncia alla

Il turismo responsabile Economicamente vitale: si propone quale modello alternativo che non rinuncia alla vitalità economica e alla ricerca del benessere della comunità locale. Non si pone come priorità la crescita rapida dei redditi turistici, ma la natura e la vitalità nel tempo degli investimenti. Partecipato: in quanto tutti i soggetti devono essere coinvolti nei processi decisionali riguardanti lo sviluppo del territorio e collaborare alla realizzazione. Il turismo responsabile si riferisce a un approccio al turismo nato alla fine degli anni ‘ 80 e caratterizzato da una duplice preoccupazione per l’ambiente dei luoghi visitati dal turista e per il benessere delle popolazioni che vi abitano. Nella maggior parte dei casi, l'espressione viene utilizzata con riferimento al turismo nei paesi del Terzo Mondo o in via di sviluppo, dove si concentrano una parte essenziale del patrimonio ambientale del pianeta (che l'ecoturismo si ripromettere di preservare) e, spesso, popolazioni in difficoltà (che l'ecoturismo si ripromette di aiutare). Soprattutto in quest'ultimo aspetto, il concetto di ecoturismo si può mettere in relazione con quello di commercio equo e solidale.

Le tendenze dei flussi turistici attuali: le compagnie low-cost Il boom degli ultimi anni

Le tendenze dei flussi turistici attuali: le compagnie low-cost Il boom degli ultimi anni delle compagnie aeree low-cost ha rivoluzionato il settore del trasporto aereo e prodotto notevoli cambiamenti in materia di servizi al turismo punto di forza abbattimento dei costi di trasporto per i turisti: le compagnie low-cost riescono a garantire un prezzo medio inferiore del 50% delle tariffe tradizionali delle compagnie di bandiera Ø utilizzo di sistemi di prenotazione via Internet e l'acquisto anticipato dei biglietti; Ø eliminazione delle commissioni dovute alle agenzie di viaggio sulla vendita di ogni biglietto; Ø riduzione dei costi amministrativi (fissi e variabili) in seguito alla riduzione/eliminazione del personale “a terra”, a contributi più bassi richiesti dagli aeroporti di destinazioni minori, ecc. Negli ultimi anni il servizio offerto riguarda non soltanto il volo ma un intero viaggio, comprensivo di prenotazioni alberghiere, di trasporti a terra, forte competizione con i tour operator

Le tendenze dei flussi turistici attuali: le compagnie low-cost Forte impatto economico positivo per

Le tendenze dei flussi turistici attuali: le compagnie low-cost Forte impatto economico positivo per gli aeroporti (soprattutto minori) che vedono aumentare il proprio giro d’affari (es. Ciampino, Pisa, Venezia/Treviso, ma anche Stansted a Londra, Hahn a Francoforte, . . . ): per le destinazione turistiche “ospitanti” le regioni periferiche competono per l’inclusione dei loro aeroporti nelle rotte delle compagnie low-cost offrendo alle compagnie aeree contratti vantaggiosi I dati confermano la forte espansione delle compagnie low cost: in Italia, continuano a crescere con un tasso dell’ 8% annuo a scapito dei tour operator che sulle prenotazioni tradizionali perdono il 23%: Ø il turista sceglie tali compagnie soprattutto per viaggi di piacere (80% dei casi), il restante 20% per viaggi legati al business; Ø l’aeroporto più gettonato è Bergamo-Orio, a seguire Linate, Malpensa, (Brescia); Ø la tratta più ricercata è la Milano-Catania; Ø la destinazione più acquistata in Europa è la Milano-Parigi ed in generale le destinazioni preferite dagli italiani sono: Gran Bretagna (26, 6%), Germania (25, 2%) e Spagna (12%)

Le nuove forme di turismo: caratteristiche attiene agli spostamenti per vacanza in appartamenti e

Le nuove forme di turismo: caratteristiche attiene agli spostamenti per vacanza in appartamenti e residences in proprietà o in affitto; esso è attivato, in particolare, dal turismo balneare e termale Il turismo residenziale: movimento sommerso Nel 2003 l’ISTAT e l’UIC hanno registrato in Italia un flusso di circa 900 milioni di presenze, a fronte dei 340 milioni di presenze rilevate presso le sole strutture ufficiali (alberghiere ed extra-alberghiere) Dal Primo Rapporto su “Il Turismo italiano negli appartamenti” (2005): Ø le strutture complessivamente analizzate sono 58. 526 per un totale di 520. 336 posti letto; Ø rappresentano il 20% del totale dei posti letto disponibili ed il 68% delle unità ricettive; Ø sono concentrate prevalentemente al Sud

Nel 2013 l'alloggio privato è quello scelto per il 52, 6% dei viaggi nel

Nel 2013 l'alloggio privato è quello scelto per il 52, 6% dei viaggi nel complesso (il 65% delle notti) e il 56% di quelli per vacanza (il 66% delle notti) con destinazione italiana. I due terzi delle vacanze (66%) sono trascorse in abitazioni di parenti o amici (53% delle notti), seguite dalle abitazioni di proprietà (18, 6% dei viaggi e 28, 5% delle notti) e dagli alloggi in affitto e bed&breakfast (10, 7% e 16, 4%). Tra il 2008 e il 2013, le vacanze in abitazioni private sono diminuite del 54, 4% (-41, 7% per le notti) quelle in strutture collettive, più frequenti all'estero, del 37%. Per le abitazioni private, il forte calo è concentrato sulle vacanze brevi (oltre il 60% in meno, anche in termini di notti); nel 2013, le vacanze in alloggi privati sono quindi mediamente più lunghe (sono viaggi lunghi nel 54% dei casi). La durata media delle vacanze in abitazioni private è aumentata – da circa 6 notti a 7, 8 – soprattutto nelle abitazioni di parenti e amici (da 4, 7 a 6, 2) e in quelle di proprietà (da 8 a 11, 9); stabile la media per gli alloggi in affitto (pari a 9, 5). Nel 2013, il 15, 6% dei residenti ha effettuato almeno una vacanza in Italia (24, 4% nel 2008); tra questi, più della metà (8, 6%) è stato almeno una volta in abitazioni private (14, 6% nel 2008); a diminuire sono soprattutto i turisti in case di proprietà (dal 3, 2% all'1, 5%).

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Il caravanning o turismo all’aria aperta: individua, attraverso

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Il caravanning o turismo all’aria aperta: individua, attraverso l’utilizzazione della propria vettura, caravan e/o motocaravan, una diversa modalità di trasporto, di ricezione e di ristorazione turistica libertà di organizzazione e di movimento; Motivazioni: ricerca di un contatto autentico con il territorio e la sua popolazione; propensione alla condivisione e all’aggregazione. In Italia il comparto conta: - 1, 12 mil di persone con 307 mila veicoli - circa 8 milioni di arrivi prevalentemente in campeggi (44, 9%) - stanzialità di circa 8 giorni In Europa il comparto conta: - 12, 8 milioni di posti letto nei veicoli ricreazionali - 460 milioni di pernottamenti - il fatturato pernottamenti è pari al 15, 5% di quello alberghiero capacità di rivitalizzare centri turistici e destinazioni “secondarie” Ricadute sul valorizzazione e diffusione delle proprie risorse enogastronomiche e territorio: artigianali

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Il turismo enogastronomico: Consumo consapevole di esperienze gastronomiche

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Il turismo enogastronomico: Consumo consapevole di esperienze gastronomiche da parte dei turisti Vuole partecipare alle tradizioni culinarie del luogo visitato, Il turista eno-gastronomico: godere dell’unicità del patrimonio eno-gastronomico, ricercare un’osmosi tra risorse turistiche territoriali e gastronomia Esistono due “profili tipo” Gastronauta Foodtrotter E’ attirato dal prodotto raro, lavorato a mano, unico e di un certo territorio, e apprezza il connubio enogastronomia-festa E’ più sensibile al territorio, e attribuisce la stessa rilevanza alle risorse enogastronomiche e ai servizi turistici del luogo Le risorse eno-gastronomiche assumono una rilevanza centrale Il territorio e le sue caratteristiche assumono una rilevanza centrale

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Due differenti sistema di offerta turistica

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Due differenti sistema di offerta turistica

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre Il turismo enogastronomico, per il suo

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre Il turismo enogastronomico, per il suo legame con il territorio, è spesso praticato in ambito rurale esiste un forte legame tra Turismo enogastronomico « Turismo rurale Ma. . . se è vero che il turismo rurale può incorporare esperienze di turismo enogastronomico, non vale il contrario » il turista in ambito rurale fruisce delle “risorse di un territorio”(parchi, fiumi, flora e fauna …) ma, anche, degli “ambienti antropici”(sagre, tradizioni, artigianato, eventi religiosi, altri eventi popolari …).

Le nuove forme di turismo: caratteristiche L’offerta Strutture: tradizionali (piccoli alberghi, pensioni) + agriturismi,

Le nuove forme di turismo: caratteristiche L’offerta Strutture: tradizionali (piccoli alberghi, pensioni) + agriturismi, bed & breakfast, alberghi diffusi, paesi-albergo, camping Ristorazione: agriturismi, taverne, locande e osterie Attività ricreative: escursionismo, birdwatching, cicloturismo, trekking, percorsi enogastronomici, degustazioni, eventi culturali Memoria ritrovata: sensibilità al recupero delle tradizioni, rivalutazione del mondo agricolo e artigianale, interesse per il paesaggio rurale Le motivazioni Salute e benessere: qualità della vita, dell’ambiente, dei cibi genuini, del paesaggio e del relax Conoscenza e apprendimento: scoperta delle bellezze storiche e naturalistiche, rapporto diretto con i luoghi, accoglienza ed ospitalità della comunità locale Deve essere un turismo “communited based” ovvero basato su un rapporto relazionale e di scambio tra comunità locale e turista; le risorse locale devono essere resi fruibili al turista attraverso: Ø le proprie conoscenze dirette e l’esperienza consolidata Ø il vissuto dei luoghi Ø l’accoglienza e l’ospitalità

Le nuove forme di turismo: caratteristiche L’Agriturismo costituisce una delle tipologie di offerta ricettiva

Le nuove forme di turismo: caratteristiche L’Agriturismo costituisce una delle tipologie di offerta ricettiva e ristorativa tipica del turismo eno-gastronomico e rurale La legge nazionale 730/85 definisce l’attività agrituristica come “attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli (…) attraverso l'utilizzazione della propria azienda, in rapporto di connessione e complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvi-coltura, allevamento del bestiame, che devono comunque rimanere principali” Le motivazioni della scelta degli agriturismo q sistema di accoglienza e qualità nel rapporto completamente diversa da quella di una struttura alberghiera; q cibi e pietanze della tradizione eno-gastronomica locale; q possibilità di relax e quiete; q contatto diretto con la natura incontaminata; q esplorazioni di luoghi e territori ameni e poco conosciuti di cui ricostruire un’identità attraverso la partecipazione a momenti culturali e tradizionali

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre I numeri del turismo …. in

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre I numeri del turismo …. in agriturismo Ø oltre 2, 5 milioni di ospiti negli agriturismi italiani con un’età compresa tra i 21 e i 50 anni, prevalentemente famiglie e coppie Ø le strutture agrituristiche italiane al 2003 erano 12. 000 nel 2008 erano 21000 per 150. 000 posti letto Ø il soggiorno medio va dai 3 ai 6 giorni Ø 8 volte su 10 i turisti provengono da altre regioni e nazioni Negli ultimi anni l’offerta si è arricchita e diversificata sempre più: Agriturismi di “prima generazione”: - solo alloggio (95%); - alloggio e ristorazione” (55%) Agriturismi di “seconda generazione” che arricchiscono l’offerta con: - servizi di vendita diretta (61, 1%); - degustazione (37, 9%); - attività culturali ricreative (41, 1 %); - attività sportive (29, 6%); - allestimento di fattorie didattiche (22, 9%).

Nel 2013 il numero delle aziende agrituristiche (aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo) è pari

Nel 2013 il numero delle aziende agrituristiche (aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo) è pari a 20. 897, 423 in più rispetto all'anno precedente (+2, 1%). Nel corso del 2013, le nuove aziende autorizzate all'attività agrituristica sono 1. 697, quelle cessate 1. 274. Rispetto al 2012, aumentano sia le nuove autorizzazioni (+411 unità) sia le cessazioni (+49 unità). Le aziende agrituristiche confermano il loro impegno per la diversificazione dei servizi offerti. Persiste, infatti, l'offerta di pacchetti turistici integrati con servizi differenziati, diretti a meglio qualificare l'attività agrituristica rispetto al territorio in cui viene esercitata: 7. 628 aziende svolgono contemporaneamente alloggio e ristorazione, mentre 10. 184 aziende uniscono all'alloggio le altre attività agrituristiche. Rispetto al 2012, il numero di agriturismi aumenta soprattutto nel Nord (+6, 1%) e meno nel Centro (+1, 1%), mentre cala nel Mezzogiorno (-2, 1%). Il 42, 1% degli agriturismi con alloggio, il 46, 9% di quelli con ristorazione e il 43, 8% degli agriturismi con degustazione è localizzato nel Nord, mentre il 41, 9% delle aziende con altre attività agrituristiche è situato nel Centro. La Toscana e l'Alto Adige, con 4. 108 e 3. 098 aziende, si confermano i territori in cui l'agriturismo risulta storicamente più consistente e radicato. Più di un'azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile; la maggiore concentrazione si rileva in Toscana, con 1. 675 aziende, pari al 40, 8% del totale regionale e al 22, 5% del totale nazionale degli agriturismi gestiti da donne.

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre Ecoturismo Nel 1800: ecoturismo = turismo

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre Ecoturismo Nel 1800: ecoturismo = turismo verde Nel 1987, prima vera e propria definizione: “il viaggiare in aree naturali relativamente indisturbate e incontaminate con l’obiettivo di studiare e godere lo scenario e le proprie forme di vita vegetali e animali, promuovendo la conservazione, favorendo un vantaggioso e attivo coinvolgimento socio-economico delle popolazioni locali e cercando sempre di minimizzare l’impatto negativo della visita” Definizioni successive hanno sottolineato l’importanza crescente dell’apprendimento rispetto alla conservazione Attraverso l’ecoturismo si cerca di: Ø Promuove la conoscenza e l’apprezzamento ambientale Ø Promuove una positiva etica ambientale Ø Favorire il passaggio da una filosofia antropocentrica ad una biocentrica Ø Favorire un turismo “ecologicamente sostenibile” Ø Sostenere la cultura ed il benessere delle comunità locali

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre q Opportunità di relax e tranquillità

Le nuove forme di turismo: caratteristiche e cifre q Opportunità di relax e tranquillità q Contatto con la natura e la comunità locale Le motivazioni degli ecoturisti q Scoperta di nuovi paesaggi q conoscenza delle tradizioni culturali, folcloristiche locali q Presenza di itinerari segnalati ed escursioni con guide locali L’identikit dell’ecoturista italiano ETA’ SESSO PROFESSIONE TITOLO DI STUDIO da 25 a 34 anni 55% da 35 a 49 anni 25% Femmine 50, 6% Maschi 49, 4% Libero professionista 26, 1% Studenti 25% Impiegati 24, 4% Diploma 48% Laurea 45%

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Istituzioni legate, per la loro natura e la

Le nuove forme di turismo: caratteristiche Istituzioni legate, per la loro natura e la loro storia, alle domande della collettività; assicurano lo sviluppo economico in settori non tradizionali e in cui conservare un’identità nell’era della globalizzazione. Hugues de Varine (1971) L’ecomuseo tende a concentrare in uno spazio chiuso e definito (immobile) un numero di reperti e di oggetti collezionati a partire dall’idea del “frammento” nasce per salvaguardare e rivalutare gli oggetti ma, Ecomuseo: soprattutto, il patrimonio culturale, le tradizioni, i modi di vita di un territorio; lo spazio di riferimento è il territorio Museo tradizionale: Differenza tra Finalità degli ecomusei • Conservazione e restauro di ambienti di vita tradizionali; • Valorizzazione, nelle aree prescelte, di abitazioni o fabbricati caratteristici, mobili e attrezzi, strumenti di lavoro e di ogni altro oggetto utile alla ricostruzione fedele degli ambienti di vita tradizionali; • Predisposizione di percorsi volti a relazionare i visitatori c on gli ambienti tradizionali di contorno; • Coinvolgimento attivo delle comunità e delle istituzioni locali.

Il termine Ecomuseo e’ stato coniato da Hugues de Varine nel 1971. Con questo

Il termine Ecomuseo e’ stato coniato da Hugues de Varine nel 1971. Con questo neologismo egli voleva riferirsi ad un museo dedicato al territorio nel suo complesso: Un qualcosa che rappresenta ciò che un territorio è, e ciò che sono i suoi abitanti, a partire dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrate ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli.

L’esperienza degli ecomusei nasce in Francia all’inizio degli anni 70, grazie all’intuizione del museologo

L’esperienza degli ecomusei nasce in Francia all’inizio degli anni 70, grazie all’intuizione del museologo Georges Henri Riviére, che così li descrive: L’ecomuseo è il museo del tempo e dello spazio in un territorio dato, è un’istituzione che si occupa di studiare, conservare, valorizzare e presentare la memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita, delineando linee coerenti per lo sviluppo futuro, è il frutto del rapporto costruttivo tra una popolazione, la sua amministrazione e un equipe pluridisciplinare di esperti, è un organismo che, pur rivolgendosi anche ad un pubblico esterno, ha come interlocutori principali gli abitanti della comunità i quali, anziché visitatori passivi, vogliono diventare fruitori attivi, è un museo del tempo, dove le conoscenze si estendono e diramano attraverso il passato vissuto dalla comunità per giungere nel presente, con un’apertura sul futuro, è un museo dello spazio: spazi significativi dove sostare e camminare. Privilegia il linguaggio visivo diretto degli oggetti fisici e delle immagini, nel loro contesto originario e nella loro esposizione al pubblico Diffusi dapprima in Francia (ove esiste una federazione degli ecomusei) e in altri paesi francofoni come il Canada, sperimentati poi in molti altri paesi europei e in situazioni territoriali diverse, quali zone limitrofe o comprendenti parchi naturali, aree paleoindustriali dismesse, valli rimaste emarginate dallo sviluppo turistico di massa, a partire dagli anni ’ 90 si stanno affacciando sulla scena italiana come una delle forme più innovative nella difficile coniugazione di conservazione e sviluppo, cultura e ambiente, identità locale e turismo.

Gli Ecomusei in Italia Regioni Piemonte Ecomusei Fonte: www. ecomusei. net Fonte: www. osservatorioecomusei.

Gli Ecomusei in Italia Regioni Piemonte Ecomusei Fonte: www. ecomusei. net Fonte: www. osservatorioecomusei. net 25 21 + 5 in progress + 11 in cantiere Valle d’Aosta 1 2 + 2 in progress Lombardia 5 4 + 4 in progress + 1 in cantiere Provincia di Trento 6 Provincia di Bolzano 2 Veneto 4 3 + 2 in progress Friuli Venezia Giulia 2 1 + 1 in progress + 1 in cantiere Liguria 1 2 + 1 in progress Emilia Romagna 7 3 + 1 in progress + 1 in cantiere Toscana 9 4 + 1 in cantiere Umbria 2 1 + 3 in progress Lazio 3 3 + 1 in progress Abruzzo 3 3 Campania 1 1 Puglia 2 1 + 1 in progress Calabria 1 1 in cantiere Sicilia 2 1 Sardegna 3 2 + 1 in progress + 1 in cantiere TOTALE 79 6 + 2 in progress 58 + 24 in progress + 17 in cantiere

Esempio più innovativo di ecomuseo Skansen: “ampio sito che ospita la ricostruzione di complesse

Esempio più innovativo di ecomuseo Skansen: “ampio sito che ospita la ricostruzione di complesse scene di vita e di lavoro rurale della Scandinavia”

SKANSEN

SKANSEN

SKANSEN

SKANSEN

Sistemi e reti museali della regione Sardegna schede dei casi di organizzazione e integrazione

Sistemi e reti museali della regione Sardegna schede dei casi di organizzazione e integrazione concreta sul territorio di musei e altri enti culturali. Sono state prese in considerazione le iniziative che sono state ufficialmente denominate 'sistema museale' o 'rete museale’. Attualmente questa ricognizione è stata realizzata solo per quattro Regioni: Marche, Toscana, Veneto e Sardegna. Rete Museale dei Fenici 2008 Sa Corona Arrùbia - Consorzio Turistico della Marmilla 1982 Percorso Museale Monumentale Sehuiense 2000 Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna 2001 Sistema Museale Comunale Sa domu de is Ainas 2002 Sistema Museale Cittadino di Carbonia 2002 Sistema Museale Celeberrimi Populi Anglona - Goceano - Monte Acuto Sistema Museale Arborense 2006 Fondazione Barumini Sistema Cultura 2006 MUSTER - Sa Corona Arrùbia 2007 Itinerari del Territorio Museo Alghero 2007 Progetto Karalis Card Camù Centri d’Arte e Musei – Sist. museale di Cagliari 2006 2008

Sa Corona Arrùbia - Consorzio Turistico della Marmilla Sardegna, Provincia del Medio Campidano attivo

Sa Corona Arrùbia - Consorzio Turistico della Marmilla Sardegna, Provincia del Medio Campidano attivo dal 24 -12 -1982 consorzio intercomunale http: //sistemimuseali. sns. it/content. php? id. SC=103&el=9&c=106&ids=3&o=sistemi. Cul turali_data. Inizio. Interna

Sistema museale arborense È nato il Sistema museale arborense, una rete di musei, raccolte

Sistema museale arborense È nato il Sistema museale arborense, una rete di musei, raccolte museali, siti culturali ed ecomusei del territorio provinciale di Oristano e di altri territori connessi a quello oristanese, negli ambiti di paesaggio previsti dal Piano Paesaggistico regionale. Questo progetto culturale è parte integrante di un progetto più ampio della Giunta regionale per la costituzione del Sistema regionale museale. A Oristano è stato sottoscritto il protocollo d'intesa che istituisce il Sistema museale arborense, promosso dall'assessorato regionale dei Beni Culturali, dalla Provincia di Oristano e da 25 Comuni. Da segnalare l'importanza del rapporto di collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano e l'Università. Il Sistema museale arborense ha tra i suoi obiettivi primari la qualificazione e il potenziamento del patrimonio di beni culturali, ambientali e paesaggistici presenti sul territorio per una migliore integrazione dell'offerta culturale. Si punta alla qualità, prima di tutto: chi aderisce al sistema museale dovrà avere i requisiti e rispettare gli standard minimi che sono stati individuati per ottenere il riconoscimento da parte della Regione. Dovrà essere garantita una migliore fruizione e far crescere il numero di visitatori delle strutture museali e dei siti, favorendo la promozione di attività comuni, in particolare tra le amministrazioni di dimensioni più piccole, e creando il confronto e lo scambio di esperienze. Si punterà poi a valorizzare il rapporto tra i musei e il territorio, con lo scopo di far diventare primi fruitori dei beni culturali i residenti e dare nuovi stimoli e idee per lo sviluppo locale. Si vuole inoltre favorire un raccordo stabile e organizzato con il mondo della scuola e dell'Università, con gli insegnanti e gli studenti.

Ecomuseo delle Acque di Sadali http: //sustangu. it/ecomuseo/ http: //www. sardegnanatura. com/esplora-la-sardegna/musei-sardegna/1510 ecomuseo-delle-acque-di-barbagia-sadali. html

Ecomuseo delle Acque di Sadali http: //sustangu. it/ecomuseo/ http: //www. sardegnanatura. com/esplora-la-sardegna/musei-sardegna/1510 ecomuseo-delle-acque-di-barbagia-sadali. html Ecomuseo Comunale L'Ecomuseo delle acque della Barbagia di Sadali è il primo ecomuseo della Sardegna posizionato nell'area geografica della Barbagia meridionale. È un sistema di gestione integrato delle risorse culturali naturalistiche e ambientali il cui funzionamento è garantito oltre che da entrate proprie, da risorse della Regione Autonoma della Sardegna. L'ecomuseo delle acque della Barbagia si articola in due aree geografiche diverse, una legata al contesto urbano e una legata al contesto extraurbano; nell'ambito urbano sono stati individuati tre itinerari legati al mondo dell'acqua e a quella che era l'economia primordiale di questo centro: "Le vie d'acqua", "Panorami e scorci del centro storico", "Gore". Gli itinerari extra-urbani sono invece concentrati nella foresta denominata di "Margiani Ghiani": "Il sentiero dei carbonai", "Il sentiero delle fate", "Cerasia".