OPERAZIONE ALBA PONTINA Direzione Distrettuale Antimafia Roma Squadra
«OPERAZIONE ALBA PONTINA» Direzione Distrettuale Antimafia Roma Squadra Mobile Latina Squadra Mobile Roma Servizio Centrale Operativo
LE INDAGINI L’Attività investigativa ha permesso di acclarare, anche grazie alle dichiarazioni rese dal primo collaboratore di giustizia del capoluogo pontino, l’esistenza di un sodalizio criminale Rom, nel quale i sodali sono dediti alla commissione di estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, violenza privata, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reati elettorali, tutti aggravati dalle modalità mafiose. Le indagini, svolte dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili di Latina e Roma, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno consentito di individuare per la prima volta sul territorio di Latina l’esistenza di una vera e propria Associazione per delinquere di stampo mafioso (art. c. p. 416 bis). La struttura dell’organizzazione tipica delle «mafie» , si presenta in forma piramidale, il cui vertice indiscusso si identifica in DI SILVIO Armando.
L’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO Destinatari di Ordine di Custodia Cautelare in Carcere • • DI SILVIO RICCARDO DI SILVIO DE ROSA ARCIERI Armando Agostino Ferdinando Pupetto Gianluca Samuele Sabina Federico nato a Roma il 29/07/1966 nato a Latina il 01/03/1983 nato a Latina il 15/07/1989 nato a Latina il 28/06/1996 nato a Latina il 12/12/1990 nata a Roma il 13/10/1967 nato a Latina il 20/02/1997. Tutti responsabili delitto di cui all’art. 416 bis c. p. comma 1 aggravato dalla disponibilità di armi di cui al comma 4, per essersi associati stabilmente tra loro, in qualità di promotori DI SILVIO Armando e RICCARDO Agostino, e di partecipi gli altri, ognuno con proprie funzioni, in modo da assicurare la strumentalità e coordinamento delle varie attività volte all’illecito, al fine di costituire, promuovere, dirigere e organizzare un’associazione finalizzata ad una pluralità di delitti tipici delle organizzazioni mafiose, avvalendosi dell’opera e degli strumenti necessari alla compiuta predisposizione ed esecuzione delle operazioni criminose.
GLI INDAGATI ED I CAPI D’IMPUTAZIONE A supportare l’assetto piramidale «dell’Associazione» e la sua «forza intimidatoria» sono le condotte tenute da tutti gli altri componenti che ruotano intorno alla famiglia DI SILVIO, e che, in esecuzione del programma criminoso del gruppo e in concorso tra di loro in più azioni temporali, si sono resi responsabili di estorsione, traffico, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rapine, reati elettorali favoreggiamento, reati iscritti nell’ambito Procedimento penale nr. 27187/16 mod. 21 pendente presso la D. D. A. di Roma. • Destinatari di Ordinanza di Custodia Cautelare • • • • • ALFONSI Daniele – Monterotondo (RM) ALFONSI Daniele – Monterotondo (RM ZEOLI Francesca COPPI Daniele DE ROSA Francesca DI SILVIO Angela Latina DI SILVIO Genoveffa Sara DI SILVIO Giulia EL GAYESH Ismail JANDOUBI Mohamed MASTRACCI Gianfranco OUNISSI Hacene SICIGNANO Daniele TRAVALI Valentina CESARI Tiziano – D’AMICO Gianluca – Terracina LOMBARDI Matteo - Terracina FUSCO Antonio • Indagati : • • • SICIGNANO Emanuele BERGAMO Roberto MORELLI Angelo
ESTORSIONI 416 bis c. p. STUPEFACENTI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO REATI ELETTORALI FAVOREGGIAMENTO
STRUTTURA PIRAMIDALE DELL’ ASSOCIAZIONE DI STAMPO MAFIOSO Capo Clan Armando DI SILVIO detto «Lalla» DI SILVIO Gianluca figlio DI SILVIO Ferdinando Pupetto figlio AGOSTINO Riccardo ri DI SILVIO Samuele figlio ARCIERI Federico Genero DE ROSA Sabina Moglie
«Le Operaie della Droga» DI SILVIO Angela DI SILVIO Giulia DE ROSA Sabina, compagna convivente di Armando, padrona di casa, gestisce le donne del clan, attendendo alla preparazione, al confezionamento e allo spaccio degli stupefacenti da immettere sul mercato. DE ROSA Francesca DI SILVIO Genoveffa Sara
«I soldati dello spaccio» OUNISSI Hacene SICIGNANO Daniele TRAVALI Valentina JANDOUBI Mohammed EL GHAYESH Ismail MASTRACCI Gianfranco CESARI Tiziano
L’indagine ha dimostrato che gli indagati non svolgono alcuna attività lavorativa eppure hanno accumulato un consistentissimo patrimonio, frutto esclusivo delle attività illecite.
Il Riciclaggio e l’Intestazione Fittizia di Beni «ZEOLI Francesca nata il 04. 01. 1985 a Benevento E’ la convivente di RICCARDO Agostino; è a conoscenza delle attività illecite dell’uomo; in nome e per conto del RICCARDO, si adopera concretamente per il recupero dei crediti vantati nei confronti delle vittime delle estorsioni. Teneva occultate rilevanti somme di denaro proventi estorsivi interrate nel giardino dell’abitazione. ARCIERI Federico nato a Latina il 20. 02. 1997 COPPI Daniele nato a Aprilia (LT) il 13. 05. 1986 Ad ARCIERI e COPPI viene intestato, in momenti diversi, il terreno ubicato a Borgo Isonzo acquistato da Armando DI SILVIO con la collaborazione del figlio Gianluca, con il chiaro intento di eludere le norme sulle misure di prevenzione. Secondo le risultanze dell’attività tecnica, infatti, la famiglia DI SILVIO, a partire dal mese di ottobre 2016, iniziava la ricerca di un terreno agricolo tra Sabaudia e Latina sul quale investire una parte dei capitali illecitamente accumulati.
I REATI ELETTORALI Il modus operandi del CLAN DI SILVIO ha mostrato forti analogie con le MAFIE più note, anche in relazione alla commissione dei c. d. REATI ELETTORALI, finalizzati alla gestione della campagna elettorale di alcuni candidati alle elezioni amministrative del 2016 per i Comuni di Latina e Terracina (Art. 76 c. 8 del Codice Antimafia – D. Lgvo 159/2011) nonché costringendo, dietro minaccia, numerosi tossicodipendenti ad esprimere la propria preferenza a favore di candidati alle consultazioni Comunali di Latina, ricevendo dai committenti la somma di Euro 30, 00 per ciascun voto acquisito (Art. 97 D. P. R. 361/57 – Corruzione Elettorale) D’AMICO Gianluca nato a Terracina il 25. 7. 1995 LOMBARDI Matteo nato a Terracina il 05. 09. 1985 D’AMICO e LOMARDI si sono occupati sotto il controllo di RICCARDO Agostino dell’affissione dei manifesti elettorali per candidati alle comunali di Latina e Terracina utilizzando la propria caratura criminale per garantire la prevalenza dei manifesti dei candidati sponsorizzati.
I REATI ELETTORALI Addetti ordinariamente allo spaccio di stupefacenti per conto del clan, in occasione della campagna elettorale per le amministrative del comune di Latina hanno costretto decine di tossicodipendenti a votare i candidati sponsorizzati, ricevendo dai committenti o dai loro intermediari un compenso di 30 euro per ciascun voto. Subito dopo il voto, i giovani tossicodipendenti venivano privati delle tessere elettorali che servivano come prova dei voti raccolti. EL GHAYESH Ismail nato a Latina 29. 06. 1991 MASTRACCI Gianfranco nato a Latina il 21. 12. 1985
IL FAVOREGGIAMENTO FUSCO Antonio detto Marcello nato a Latina il 26. 01. 1963 FUSCO Antonio garantisce agli esponenti dell’associazione malavitosa supporto economico anche garantendo loro un impiego, come nel caso di PUGLIESE. Pur non essendo intraneo all’associazione, egli aiuta gli indagati ad eludere le investigazioni della P. G. , in relazione all’evolversi dell’estorsione ai danni di MALFETTA Davide.
«La Piazza di Spaccio» L’architettura accusatoria è stata costruita grazie all’utilizzo di presidi tecnici, quali sistemi di videosorveglianza, intercettazioni ambientali nell’abitazioni di via Muzio Scevola e sulle vetture in uso ai DI SILVIO, ma in ragione di indagini tradizionali che hanno permesso di certificare l’esistenza di una vera e propria organizzazione volta alla preparazione e alla vendita dello stupefacente ai tossicodipendenti che si recano presso l’abitazione degli indagati in via Muzio Scevola e nella zona dei Pub di Latina, via Neghelli.
Le Vittime dell’Associazione a delinquere IMPRENDITORI EDILI PROFESSIONISTI COMMERCIANTI
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