ONDE MECCANICHE Una perturbazione viene trasmessa lacqua non
ONDE MECCANICHE Una perturbazione viene trasmessa l’acqua non si sposta
ONDE: perturbazioni di tipo ondulatorio o oscillatorio che si propagano in un mezzo o nel vuoto trasportando energia. Le onde si dicono meccaniche se si propagano in un mezzo materiale. Le particelle del mezzo comunicano la perturbazione interagendo tra di loro. Perché la perturbazione si propaghi e’ necessaria una forza di richiamo gravitazionale o elastica. impulso
Onde trasversali: ogni punto sulla corda si muove perpendicolarmente alla velocità di propagazione dell’onda.
onde trasversali
Onde longitudinali: le particelle del mezzo oscillano attorno alla loro posizione di equilibrio parallelamente Alla velocità di propagazione dell’onda.
onde longitudinali acustiche
Onda superficiale nell’acqua
A meno di effetti di distorsione l’impulso si propaga parallelo a sè stesso: la forma resta invariata y = f (x) a t=0. Dopo t lo spostamento verticale del punto P è y = f (x – vt) f(x, t) funzione d’onda y(x, t)=f(x-vt) oppure y(x, t)=f(x+vt) (onda retrograda)
Tre “istantanee” di una perturbazione armonica: t = 0 s, t = 1 s, t = 2 s. Fissato il tempo la funzione d’onda descrive il comportamento (y) delle varie ascisse x (punti della fune in questo esempio).
Descrizione matematica di un’onda unidimensionale Se osserviamo la propagazione di una perturbazione unidimensionale in un mezzo elastico, in cui le perdite di energia per attrito sono trascurabili, si riscontrano due fatti sperimentali: • la perturbazione si propaga mantenendo inalterata la sua forma, • la velocità vo con cui essa si propaga è costante. Supponiamo di aver provocato a t 0 = 0 , intorno ad xi = 0 una perturbazione di forma y = f(x) che si sposta nella direzione di x positiva con velocità vo. Dopo un tempo Δt = t− t 0 = t − 0 = t, tutti i punti della perturbazione si saranno spostati di voΔt = vo t, la perturbazione si troverà nel punto x = xi + vo t e avrà la stessa forma ⇒ y = f(xi) = f(x- vot). Infatti: f(x- v 0 t)= f(xi + vo t − vo t)= f(xi ).
y = f(xi) = f(x- vot). In conclusione: un’onda unidimensionale y che si propaga con velocità vo nella direzione x positiva è matematicamente descritta da una funzione nelle variabili x e t nella combinazione x−vo t ⇒ y(x, t) = f(x− vo t) Le stesse considerazioni valgono per onde periodiche unidimensionali y(x, t) dove f sarà una funzione periodica di x− vo t.
Essendo un’onda un fenomeno di propagazione nel tempo e nello spazio, possiamo avere due visualizzazioni: a) tempo fissato: per t = cost ⇒ y(x, t) = g(x). Essa è l’andamento dei valori di y in ogni punto dello spazio x in cui si propaga l’onda ma ad un tempo fissato (foto del fenomeno ondulatorio)
b) posizione fissata: per x = cost ⇒ y(x, t) = h(t). Essa è l’andamento dei valori di y in funzione del tempo di un punto fissato dello spazio in cui si propaga l’onda (moto di un punto del mezzo disturbato dall’onda)
Limitiamo solo studio alle onde sinusoidali cioè alle funzioni del tipo y = sinx che scriviamo come: • λ = lunghezza d’onda dimensioni di una lunghezza (m) • A =ampiezza
Onde sinusoidali
cresta t fisso Onda sinusoidale: I singoli punti oscillano come oscillatori armonici semplici lunghezza d’onda l [m] periodo T [s] frequenza f = 1/ T [1/s] V = l / T [m/s] ampiezza A [m] numero d’onda k=2 p/l [rad/m] pulsazione ω= 2 p/T [rad/s] x fisso
Produzione di onda sinusoidale
onda verso destra y = A sin (k x – wt)
Fronte d’Onda Nello spazio investito da un’onda tridimensionale, l’insieme dei punti in cui l’onda ha la stessa fase costituisce il cosiddetto fronte d’onda. Se il mezzo è omogeneo ed isotropo, il fronte d’onda è sempre perpendicolare alla direzione di propagazione dell’onda che viene talvolta detta raggio. I fronti d’onda possono avere forme diverse: piani paralleli = onde piane, concentriche = onde sferiche. Le onde piane sono in effetti solo un’approssimazione delle onde sferiche che, a grandi distanze dalla sorgente, possono essere considerate piane per una limitata regione di spazio.
Fronte d’Onda q In un mezzo omogeneo e isotropo le onde si propagano in linea retta q Il fronte d'onda e' il luogo geometrico dei punti dello spazio a t = costante in cui la fase dell'onda ha lo stesso valore, cioè il luogo dei punti che ad un dato t hanno la stessa ampiezza q I fronti d'onda sono perpendicolari alla direzione di propagazione dell'onda Vista trasversale Fronte d’onda piano: la sorgente e' una sorgente a simmetria piana a sinistra Fronte d’onda circolare: la sorgente delle onde è una sorgente puntiforme al centro
Le onde trasmettono energia
• Conoscendo la velocità di ogni punto di un’onda sinusoidale, si può calcolare l’energia cinetica in una lunghezza d’onda: Kl = 1/4 mw 2 A 2 l e analogamente l’energia potenziale • Energia totale El = Kl + Ul = 1/2 mw 2 A 2 l
Energia di un’onda meccanica Ha la stessa struttura dell’energia potenziale della molla Un’espressione più consona che lega questa espressione alle grandezze che caratterizzano le onde
Potenza trasportata da un’onda (corda) è proporzionale al quadrato dell’ampiezza e al quadrato della pulsazione (cioè della frequenza).
Onde Meccaniche: velocità di propagazione dipende solo dalle proprietà del mezzo in cui l’onda si propaga. In una corda di densita’ lineare µ = massa/lunghezza (kg/m), soggetta alla tensione T, la velocità di propagazione dell’onda è:
Propagazione lungo una barra E = modulo elastico D = m/V ( densità volumica ) Propagazione di un’onda longitudinale in un fluido B = modulo di compressione D = m/V ( densità del fluido )
Propagazione delle onde Quando un treno di onde periodiche si propaga, una minima parte dell’energia trasportata è assorbita dal mezzo, la perturbazione si propaga finché non incontra un ostacolo. A seconda della natura dell’onda e dell’ostacolo si possono verificare diverse situazioni: • assorbimento dell’energia e quindi dell’onda da pare di un oggetto ( in questo caso non c’è più propagazione); • riflessione totale o parziale dell’onda incidente; • rifrazione (passaggio) dell’onda attraverso la superficie di separazione tra mezzi diversi; • diffrazione (passaggio) dell’onda attraverso fenditure o piccoli fori dell’ostacolo;
Riflessione: propagazione dell’onda in direzione opposta rispetto alla velocità dell’onda incidente contro un ostacolo che impedisce l’attraversamento della perturbazione
Se l’estremità della corda è libera l’impulso incidente viene riflesso senza essere invertito
Contemporanea riflessione e trasmissione delle onde Nella corda più spessa l’onda viaggia più lentamente (a) Un impulso in moto verso destra in una corda leggera legata ad una più pesante. (b) L’impulso incidente viene parzialmente riflesso (ed invertito), e parzialmente trasmesso alla corda più pesante.
Riflessione di un treno di onde piane rappresentate sia come superfici d’onda sia come raggi. Riflessione sopra una superficie pianadi un treno di onde circolari rappresentate mediante superfici d’onda. Riflessione di un’onda piana rappresentata con un solo raggio e una sola superficie d’onda Leggi della riflessione Ia legge: il raggio incidente, il raggio riflesso e la normale alla superficie di incidenza sono complanari. IIa legge: l’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione.
Rifrazione delle onde: passaggio di una perturbazione ondulatoria da un mezzo ad un altro caratterizzato da una diversa velocità di propagazione Rifrazione di onde piane dirette verso l’alto. Le onde passano da una zona di acqua più profonda ad una meno profonda. Rifrazione di onde piane
AB superficie di separazione. Il fascio di onde piane viene in parte riflesso e in parte rifratto Leggi della rifrazione Ia legge: il raggio incidente, il raggio rifratto e la normale alla superficie di separazione tra i due mezzi sono complanari. IIa legge: il rapporto tra il seno dell’angolo di incidenza e il seno dell’angolo di rifrazione è costante. (seni)/senr) = n 1, 2 N 1, 2 dipende dalla particolare coppia di mezzi considerati.
Diffrazione: propagazione delle onde dopo che queste incontrano un ostacolo munito di un foro o di una piccola fenditura. Un treno di onde piane, dopo aver incontrato una sbarrette disposta parallelamente al fronte d’onda, muta la sua configurazione: raggira l’ostacolo invadendo lo spazio retrostante alla sbarretta. Figure di diffrazione prodotte da un treno di onde piane contro un ostacolo munito di un’apertura di diverse dimensioni (dimensione dello stesso ordine di grandezza di l). Figura di diffrazione prodotta da un treno di onde piane contro un ostacolo munito di un foro (dimensione molto minore l).
Esperimento con una vaschetta ondoscopica. Onde con fronte d’onda piano vengono generate e spinte verso un ostacolo, che ha un foro attraverso cui il liquido passa. Al di là dell’ostacolo si osservano onde sferiche propagarsi in tutte le direzioni. Si tratta del fronte d’onda secondario generato nel punto che corrisponde al foro nella barriera. Questo vale anche per la luce. Basti pensare al fatto che la luce si propaga in tutte le direzioni quando entra attraverso un foro in una stanza buia.
Una sorgente di luce emette radiazione nello spazio circostante, che si propaga sottoforma di onde sferiche. I punti del singolo guscio sferico formano il cosiddetto fronte d’onda e la direzione di propagazione dell’onda è sempre ortogonale al fronte d’onda. Principio di Huygens Ogni punto del fronte d’onda è sorgente di un fronte d’onda secondario che ha una forma sferica. Il nuovo fronte d’onda è l’inviluppo di tutti i fronti d’onda secondari.
Inviluppo: L'inviluppo può essere pensato come un modo di derivare (ottenere) una nuova curva basata su una famiglia di curve dipendenti da un parametro. L'inviluppo di una famiglia di curve è una curva C tale che C è tangente a ciascun elemento della famiglia. (Ricorda che due curva sono tangenti l'una con l'altra in un punto se in quel punto hanno una tangente comune). Nella figura a lato la parabola y=4/3 x² è ottenuta come inviluppo del fascio di parabole di equazione: y=x²+ax+a²
Ellisse come inviluppo delle sue tangenti
Bolle di Sapone … e Macchie d’Olio Cosa produce questi bellissimi colori ? 4 - Onde, Interferenza e Diffrazione E. Sassi, L. A. Smaldone 41
Altri Esempi di Bellissimi Colori … 4 - Onde, Interferenza e Diffrazione E. Sassi, L. A. Smaldone 42
Sono solo Configurazioni di Differenze di Fase! Interferenza da Film Sottile Interferenza construttiva e distruttiva di onde luminose su lamine sottili di spessore variabile, come le bolle di sapone, forma coloriti e cangianti disegni. Sono la prova della natura ondulatoria della luce 4 - Onde, Interferenza e Diffrazione E. Sassi, L. A. Smaldone 43 43
Sovrapposizione di onde o interferenza Principio di sovrapposizione Se due o più onde che si propagano in un mezzo e si combinano in un punto, lo spostamento risultante è la somma degli spostamenti delle singole onde.
interferenza costruttiva Sovrapposizione di due onde sinusoidali uguali ma con interferenza una differenza distruttiva di fase interferenza normale
Quando due (o più) onde si incontrano si assiste ad un fenomeno detto interferenza. Nella figura a sinistra è rappresentato un altro esperimento con una vaschetta ondoscopica in cui sono presenti due “generatori” di onde sferiche. Si riconoscono regioni in cui i fronti d’onda si sommano e altre in cui si annullano. Si ha interferenza costruttiva quando si sommano due onde in fase, cioè due onde che hanno massimi (e quindi minimi) coincidenti. Si ha interferenza distruttiva quando un’onda cancella l’altra, e questo avviene quando le onde sono in opposizione di fase, cioè quando i massimi dell’una coincidono con i minimi dell’altra.
Il fenomeno dell’interferenza si verifica anche per le onde luminose, in questo caso si parla di frange di interferenza costruttiva o distruttiva Interferenza a due fenditure: Esperimento che mostra la posizione dei massimi e dei minimi (frange di interferenza costruttiva e distruttiva) in funzione della distanza tra le fenditure.
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