Nutri Genomica Gusto e Funzione Gastrointestinale Divertissement con

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Nutri. . Genomica ? Gusto e Funzione Gastrointestinale Divertissement con luigi greco, pediatra in

Nutri. . Genomica ? Gusto e Funzione Gastrointestinale Divertissement con luigi greco, pediatra in Napoli nell’anno del Signore 2012

Ma perché piace ? Perché Disgusta ? Edonismo per. . . Essere felici ?

Ma perché piace ? Perché Disgusta ? Edonismo per. . . Essere felici ? ? ?

Bravissima o… capricciosetta ? ? ?

Bravissima o… capricciosetta ? ? ?

Una nuova Scienza : Nutrigenomica ? The European Nutrigenomics Organisation linking genomics, nutrition and

Una nuova Scienza : Nutrigenomica ? The European Nutrigenomics Organisation linking genomics, nutrition and health research che ha permesso lo svolgimento di diverse linee di ricerca è NUGO e per saperne di piu’ ecco il sito

NUTRIGENOMICA SENSIBILITA’ INNATA SENSIBILITA’ ACQUISITA GUSTO FATTORI PSICOSOCIALI SCELTE ABITUDINI ALIMENTARI STATO DI SALUTE

NUTRIGENOMICA SENSIBILITA’ INNATA SENSIBILITA’ ACQUISITA GUSTO FATTORI PSICOSOCIALI SCELTE ABITUDINI ALIMENTARI STATO DI SALUTE

Noi modifichiamo il cibo, ma il cibo ci modifica !

Noi modifichiamo il cibo, ma il cibo ci modifica !

Infiniti gusti ? Ma no !! Solo 5 gusti ! SALATO – DOLCE –

Infiniti gusti ? Ma no !! Solo 5 gusti ! SALATO – DOLCE – ACIDO - AMARO – UMAMI (Saporito)

I recettori del gusto si trovano all’apice di cellule gustative strutturate a dare i

I recettori del gusto si trovano all’apice di cellule gustative strutturate a dare i bottoni gustativi, distribuiti nelle diverse papille della lingua e del palato molle. bottone gustativo ELFID -UNINA Federico II

La via del gusto

La via del gusto

AD OGNI GUSTO I SUOI RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G PER DOLCE, AMARO e

AD OGNI GUSTO I SUOI RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G PER DOLCE, AMARO e UMAMI CANALI IONICI PER L’ACIDO ED IL SALATO

TAS 2 R: 25 geni che mappano in cluster su 3 cromosomi 9 geni

TAS 2 R: 25 geni che mappano in cluster su 3 cromosomi 9 geni (TAS 2 R 38, 16, 3, 4, 5) 18 geni (TAS 2 R 19, 43, 44) TAS 2 R 1 12 TAS 2 R espressi a livelli elevati nel 10% delle cellule recettoriali 6 espressi a livelli moderati nel <5% 7 espressi solo nell’ 1%

Scelte alimentari che ci hanno fatto sopravvivere nella caverna… Cibi dolci, salati e ad

Scelte alimentari che ci hanno fatto sopravvivere nella caverna… Cibi dolci, salati e ad alta densità energetica Piacere Avversione amaro e acido (veleni, tossine) …fenoli, alcaloidi, glicosidi, terpeni, steroidi, peptidi, aminoacidi, amine, acidi grassi, composti eterociclici, tiouree, carbamidi, esteri, lattoni, composti carbonilici…………. Il 10% delle specie vegetali sintetizza metaboliti secondari tossici

GENE POLIMORFISMO PROTEINA LIGANDO VARIANZA TAS 2 R 19 rs 10772420 A>G Cys 299

GENE POLIMORFISMO PROTEINA LIGANDO VARIANZA TAS 2 R 19 rs 10772420 A>G Cys 299 Arg Chinino 5, 9% TAS 2 R 38 rs 713598 G>C rs 1726866 A>G Rs 10246939 C>T Ala 49 Pro Val 262 Ala Ile 296 Val Feniltiocarbamide e Propiltiuracile 65 -80% TAS 2 R 43 TAS 2 R 44 no db. SNP W 35 S W 35 R Saccarina 34% TAS 2 R 3 rs 765007 C>T 5’UTR Caffeina 16% TAS 2 R 4 rs 2234001 C>G Val 96 Leu Caffeina TAS 2 R 5 rs 2234012 G>A 5’UTR Caffeina TAS 2 R 5 rs 2227264 T>G Ser 26 Ile Caffeina TAS 2 R 16 rs 846664 G>T Lys 172 Asp Salicina 10%

Il recettore dell’amaro TAS 2 R 38 esibisce polimorfismi genetici che distinguono Percettori, da

Il recettore dell’amaro TAS 2 R 38 esibisce polimorfismi genetici che distinguono Percettori, da non Percettori e da Super-percettori ATTIVAZIONE DEL RECETTORE A 262 V V 296 I P 49 A INTERAZIONE CON LA PROTEINA G PVI PAI PERCETTORE PAV 41% AAV AAI 12% 42% AVI NON PERCETTORE

Il differente gradimento di alcuni alimenti è associato alla sensibilità al PROP Non Percettore

Il differente gradimento di alcuni alimenti è associato alla sensibilità al PROP Non Percettore Super Percettore

I percettori hanno maggiore sensibilità per i grassi 10% 40% e li gradiscono di

I percettori hanno maggiore sensibilità per i grassi 10% 40% e li gradiscono di meno! Tepper BJ et al. Ann N Y Acad Sci. (1998)

I superpercettori sono più sensibili al grasso, al piccante e al dolce e le

I superpercettori sono più sensibili al grasso, al piccante e al dolce e le scelte alimentari ne sono influenzate NON percettori SUPERpercettori

I Super. Percettori hanno una maggiore densità di papille e più gemme gustative rispetto

I Super. Percettori hanno una maggiore densità di papille e più gemme gustative rispetto ai Non Percettori NON percettore SUPER percettore …le gemme gustative sono riccamente innervate dal trigemino che conduce sensazioni chemoestetiche responsabili della percezione della consistenza e della densità calorica dei cibi

loci genetici che contribuiscono al fenotipo Responsività al PROP Percezione chemosensoriale Scelte alimentari STATO

loci genetici che contribuiscono al fenotipo Responsività al PROP Percezione chemosensoriale Scelte alimentari STATO NUTRIZIONALE

Geni modificatori: la GUSTINA Ser 90 Gly Allele A (Ser): proteina funzionale Allele G

Geni modificatori: la GUSTINA Ser 90 Gly Allele A (Ser): proteina funzionale Allele G (Gly): proteina non funzionale La GUSTINA è un fattore trofico per le papille gustative

LA RIDOTTA FUNZIONALITÀ DELLA GUSTINA SI ASSOCIA AD UNA DENSITÀ INFERIORE DI PAPILLE GUSTATIVE

LA RIDOTTA FUNZIONALITÀ DELLA GUSTINA SI ASSOCIA AD UNA DENSITÀ INFERIORE DI PAPILLE GUSTATIVE ED UNA MINORE ABILITÀ CHEMOSENSORIALE GG o GA AA I SUPERpercettori sono più frequentemente omozigoti per l’allele funzionale della GUSTINA, mentre i NON percettori sono generalmente omozigoti o eterozigoti per l’allele non funzionale

Ma il GUT non è solo un sistema di riciclo di energia !

Ma il GUT non è solo un sistema di riciclo di energia !

Un complesso sistema Sensitivo nel GUT umano

Un complesso sistema Sensitivo nel GUT umano

Gli Ormoni del sistema gastro intestinale

Gli Ormoni del sistema gastro intestinale

Le cellule Enteroendocrine di villi e cripte hanno recettori per il dolce e l’amaro.

Le cellule Enteroendocrine di villi e cripte hanno recettori per il dolce e l’amaro. Gli zuccheri inducono la produzione di glucagon-like peptide-1 (GLP-1) e glucose-dependent insulinotropic peptide (GIP), che rilasciati nello spazio interstiziale agiscono da ormoni paracrini ed a distanza.

Stomach’s Sweet Tooth Turns out taste is not just for the tongue

Stomach’s Sweet Tooth Turns out taste is not just for the tongue

Taste stimulus TR Gαgust Ca++ EC EC Peptide release BIOLOGICAL EFFECTS on targets cells

Taste stimulus TR Gαgust Ca++ EC EC Peptide release BIOLOGICAL EFFECTS on targets cells PHYSIOLOGICAL RESPONSES GI motility Food intake Secretory processes Glucose homeostasis

Il “gusto” nell’intestino… Recettori T 2 R e T 1 R sono espressi nelle

Il “gusto” nell’intestino… Recettori T 2 R e T 1 R sono espressi nelle cellule enteroendocrine del tratto gastrointestinale, le stesse cellule che rilasciano peptidi che regolano una varietà di funzioni gastrointestinali PNAS, 2002 Am. J. Physiol. , 2006

Possiamo ipotizzare fenotipi di suscettibilità? Fattori predisponenti genetici e ambientali Polimorfismi dei recettori del

Possiamo ipotizzare fenotipi di suscettibilità? Fattori predisponenti genetici e ambientali Polimorfismi dei recettori del gusto Risposte al contenuto luminale Scelte alimentari Disturbi funzionali del tratto GI Disordini metabolici

TRP channels: new targets for chemosensation and visceral pain

TRP channels: new targets for chemosensation and visceral pain

Il lattante non è una ‘tabula rasa’ sul gusto • ha già attivi i

Il lattante non è una ‘tabula rasa’ sul gusto • ha già attivi i recettori dei gusti, geneticamente determinati nei loro specifici polimorfismi (ricombinati tra padre e madre). • Ha l’esperienza della alimentazione prenatale e post natale della madre nutrice. • Preferisce dolce e salato, evita amaro ed acido, diverso dall’adulto • Gradisce l’Umami ELFID -UNINA Federico II

Lo sviluppo del gusto nel neonato v Preferisce il Dolce : - Carboidrati e

Lo sviluppo del gusto nel neonato v Preferisce il Dolce : - Carboidrati e calorie v. Non piace l’Amaro e l’Acido - si protegge da tossine , veleni e batteri v. Dal 4° mese sviluppa il gusto per il Salato (anche se allattato al seno) v. Dal 4° mese sviluppa il gusto UMAMI v Nel contesto di altri gusti Salato ed Umami sono ‘insaporenti’ di cibi : dunque dal 4° mese sviluppa il ‘SAPORE’ !

Il latte che riceve da lattante condizionerà lo sviluppo del gusto a 5 anni

Il latte che riceve da lattante condizionerà lo sviluppo del gusto a 5 anni ! • Al seno riceve i sapori scelti dalla madre e ‘se li scrive’ • Se beve idrolisati continua a preferire il sapore del latte e l’acido’ • Se beve la soia preferisce l’amaro ed i broccoli • Mennella J, Early Hum Develop, 2002 , 68 : 71 -82

SVEZZARE : NON SOLO NUTRIMENTO • Il graduale passaggio dall’alimentazione mono componente (latte) alla

SVEZZARE : NON SOLO NUTRIMENTO • Il graduale passaggio dall’alimentazione mono componente (latte) alla molteplicità degli alimenti utilizzati dai mammiferi non corrisponde solo: • allo sviluppo di capacità digestive, già presenti ed efficaci ben prima dello svezzamento, • bensì all’incontro con la varietà dei sapori che indirizzano la scelta degli alimenti. ELFID -UNINA Federico II

Il gusto e le scelte alimentari durante lo svezzamento sono dovute a : •

Il gusto e le scelte alimentari durante lo svezzamento sono dovute a : • Patrimonio genetico (profilo funzionale dei recettori dei gusti fondamentali) • Esperienze alimentari della madre durante la gravidanza • Percezione di sapori generati dall’alimentazione materna durante l’allattamento: i bambini allattati al seno hanno infatti esperienze gustative ‘umane’, mentre quelli allattati con latte artificiale avranno esperienze gustative ‘bovine’ meno compatibili col patrimonio genico del neonato • L’esperienza gustativa degli alimenti offerti durante lo svezzamento. ELFID -UNINA Federico II

Piace la Densità Calorica dei Cibi • Avverte l’esperienza di ‘sazietà’ dei cibi ad

Piace la Densità Calorica dei Cibi • Avverte l’esperienza di ‘sazietà’ dei cibi ad alta densità calorica dopo l’ingestione • Apprende così a preferire , per lo stesso gusto, il cibo a maggiore densità (per es : zuppa con amido aggiunto, yogurth più grasso) • Sviluppa un ‘flavour-consequence learning’ vitale nelle scelte della foresta del passato, mortale nell’ambiente obesogenico attuale

Ereditarietà : Il gusto tra gemelli • Quanto è ereditario del gusto ? •

Ereditarietà : Il gusto tra gemelli • Quanto è ereditario del gusto ? • • Cibo proteico Frutta Vegetali Dolciumi = 78% = 51% = 37%

Ma non tutti percepiscono i gusti nello stesso modo La variabilità tra individui (polimorfismo)

Ma non tutti percepiscono i gusti nello stesso modo La variabilità tra individui (polimorfismo) è stata messa in relazione con una serie di polimorfismi genetici (SNPs) , tra i quali la sensibilità all’amaro per certe sostanze quali la feniltiocarbamide (PTC) e il 6 -n -propiltiouracile (PROP) ed è dovuta alla presenza e funzionalità di un particolare recettore dell’amaro, il TAS 2 R 38 (Duffy et Al. , Physiology & Behavior, 2004, 82, 435– 445).

il recettore dell’amaro TAS 2 R 38 ha un polimorfismo genetico che distingue percettori,

il recettore dell’amaro TAS 2 R 38 ha un polimorfismo genetico che distingue percettori, da non percettori e da super-percettori dell’amaro. ELFID -UNINA Federico II

Il gusto Amaro = Propiltiouracile • • • Poco sensibili all’amaro = 30% Sensibili

Il gusto Amaro = Propiltiouracile • • • Poco sensibili all’amaro = 30% Sensibili all’amaro = 60% Iper sensibili all’amaro = 10% Ipersensibili = pochi vegetali, cavoli e frutta I poco sensibili preferiscono lo zucchero , la frutta (fruttosio)

Bambini ed adulti hanno anche diverse sensibilità in relazione al genotipo. • Il 64%

Bambini ed adulti hanno anche diverse sensibilità in relazione al genotipo. • Il 64% dei bambini eterozigoti per questo gene hanno chiara relazione tra genotipo e sensibilità all’amaro (questo accade solo nel 43% delle madri eterozigoti). • Bambini con maggiore sensibilità all’amaro preferiscono anche lo zucchero, perché hanno una maggiore densità di papille fungiformi (Prutkin et Al. , Physiology & Behavior, 2000, n. 69, 161 -173). • Il genotipo del bambino, quando era diverso da quello della madre (bambino forte percettore di amaro, mamma no) induceva in questa la percezione di avere un bambino troppo emotivo (o. . piccioso !). ELFID -UNINA Federico II

Ma perché mangiamo tanti ‘non nutrienti ? ? Che ci danno Basilico ed Origano

Ma perché mangiamo tanti ‘non nutrienti ? ? Che ci danno Basilico ed Origano ?

Nat Neurosci. 2006 May; 9(5): 628 -35. Epub 2006 Apr 16. Links Oregano, thyme

Nat Neurosci. 2006 May; 9(5): 628 -35. Epub 2006 Apr 16. Links Oregano, thyme and clove-derived flavors and skin sensitizers activate specific TRP channels. Xu H, Delling M, Jun JC, Clapham DE. • Carvacrolo, eugenolo e timolo sono contenuti in origano, salvia, chiodi di garofano e timo. Applicati sulla lingua elicitano una sensazione di calore e ‘piacere’ (? ) • Il Canale TRPV 3 è fortemente attivato da carvacrolo, timolo ed eugenolo. • Le cellule della lingua e della cute rispondono a carvacrolo ed eugenolo aumentando il livello intracellulare di Ca 2+. • Il carvacrolo attiva ed immediatamente desensibilizza TRPA 1, la cui attivazione spiega la sensazione di ‘pungente’ dell’origano.

Il TRPV 1 è un recettore canale che appartiene alla superfamiglia dei Transient Receptor

Il TRPV 1 è un recettore canale che appartiene alla superfamiglia dei Transient Receptor Potential ion channel sono attivati da : • capsaicina, in quanto molecola idrofoba, il suo sito di legame può trovarsi sia nella porzione intracellulare che extracellulare del recettore. • Calore: 43° C • p. H< 6

I Transient Receptor Potential (TRP) sono una superfamiglia di proteine transmembrana che agiscono da

I Transient Receptor Potential (TRP) sono una superfamiglia di proteine transmembrana che agiscono da sensori molecolari per una serie di funzioni fisiologiche e patologiche. Controllano la vasodilazione, la sensazione termica, meccanica, chimica (chemoesthesi), dolorosa, gustativa

Br J Pharmacol. 2008 Apr; 153(8): 1739 -49. Epub 2008 Mar 10. Links Thymol

Br J Pharmacol. 2008 Apr; 153(8): 1739 -49. Epub 2008 Mar 10. Links Thymol and related alkyl phenols activate the h. TRPA 1 channel. Lee SP, Buber MT, Yang Q, Cerne R, Cortés RY, Sprous DG, Bryant RW. • Il Timolo attiva energicamente una risposta di potenziale di membrana con aumento del Ca intracellulare nel canale h. TRPA 1 • Ma la attivazione da timolo subito dopo desensibilizza il h. TRPA 1 verso ulteriori esposizioni al timolo o al suo ligando allyl isothiocyanate • Questi risultati suggeriscono che il h. TRPA 1 è il sensore della proprietà pungente o aversiva di questi importanti fenoli

Parasitol Res. 2007 Jul; 101(2): 443 -52. Epub 2007 Mar 7. Links Antigiardial activity

Parasitol Res. 2007 Jul; 101(2): 443 -52. Epub 2007 Mar 7. Links Antigiardial activity of Ocimum basilicum essential oil. de Almeida I, Alviano DS, Vieira DP, Alves PB, Blank AF, Lopes AH, Alviano CS, Rosa Mdo S. • Nahrung. 2003 Apr; 47(2): 117 -21. Links • Antifungal activity of peppermint and sweet basil essential oils and their major aroma constituents on some plant pathogenic fungi from the vapor phase. Edris AE, Farrag ES. • Microbiol Res. 1999 Dec; 154(3): 267 -73. Links • Bactericidal activities of essential oils of basil and sage against a range of bacteria and the effect of these essential oils on Vibrio parahaemolyticus. Koga T, Hirota N, Takumi K. • Insalata di pomodori con ANTIBIOTICI ? ? ELFID -UNINA Federico II

Erbe, sapori e … farmaci ! • il basilico inibisce l'aggregazione piastrinica indotta da

Erbe, sapori e … farmaci ! • il basilico inibisce l'aggregazione piastrinica indotta da ADP e da trombina, con effetto antitrombotico in vivo: è superiore all’ aspirinetta, utilizzata attualmente • gli oli del basilico e della menta hanno una attività antifungina contro i principali funghi responsabili di deterioramento della frutta durante le fasi di trasporto e immagazzinamento • basilico, origano, salvia, timo e menta hanno un’efficace attività antiossidante come additivi alimentari, per ridurre il deterioramento ossidativo degli alimenti e migliorarne, quindi, la qualità

Nat Neurosci. 2008 Mar; 11(3): 255 -61. Epub 2008 Feb 24. Links A single

Nat Neurosci. 2008 Mar; 11(3): 255 -61. Epub 2008 Feb 24. Links A single N-terminal cysteine in TRPV 1 determines activation by pungent compounds from onion and garlic. Salazar H, Llorente I, Jara-Oseguera A, García-Villegas R, Munari M, Gordon SE, Islas LD, Rosenbaum • I canali TRPA 1 sono attivati da composti piccanti dell’aglio, cipolle, mostarda e cannella. • Il TRPV 1 è anche attivato dall’allicina , la molecola attiva dell’aglio , e partecipa insieme con il TRPA 1 nella sensazione di dolore/malessere associati a questi composti. • Nel TRPV 1 queste molecole agiscono mediante modifiche covalenti di residui di cisteina. • Questi dati documentano che esiste un meccanismo ben conservato che fornisce nuovi approcci alla identificazione delle basi molecolari di stimoli piacevoli o nocivi.

Scelte alimentari che ci hanno fatto sopravvivere nella caverna ora, nel supermercato, ci accoppano

Scelte alimentari che ci hanno fatto sopravvivere nella caverna ora, nel supermercato, ci accoppano ! • I geni del bambino ancora preferiscono cibi dolci, salati ed alta densità energetica, • Respingono l’amaro e l’acido per evitare i pericoli fuori la caverna Oggi il rifiuto del vegetale e della frutta alza spropositatamente la densità calorica. Il cibo confezionato ha triplicato la densità calorica media : ma i geni sono ancora quelli, destinati all’accumulo per un ambiente di consumo energetico che non esiste più !

Chi lo protegge fuori dalla caverna ? ELFID -UNINA Federico II

Chi lo protegge fuori dalla caverna ? ELFID -UNINA Federico II

NEOFOBIA : Il bambino rifiuta il nuovo ! • il bambino che non ha

NEOFOBIA : Il bambino rifiuta il nuovo ! • il bambino che non ha conosciuto vegetali dallo svezzamento tenderà a respingerli con forza nel secondo anno di vita. • Per ottenere che un bimbo si adatti ad un alimento è necessario un lungo e paziente training : sono necessarie almeno 7 -8 esposizioni prima che il bambino lo accetti in modo stabile (Maier 2007). ELFID -UNINA Federico II

Neofobia : rifiutare cibi nuovi 20 -30% dei bambini sono neofobici (78% familiarità) La

Neofobia : rifiutare cibi nuovi 20 -30% dei bambini sono neofobici (78% familiarità) La neofobia a 3 anni correla con neofobia ad 8 Neofobia = meno frutta, vegetali e proteine Non c’è neofobia per amidi, farine, zuccheri e grassi • La Neofobia è sinergica con il disgusto per cibi meno ‘facili’ • I neofobici hanno una dieta più ristretta • •

Attenti al loro gradimento ! ELFID -UNINA Federico II

Attenti al loro gradimento ! ELFID -UNINA Federico II

E’ possibile indirizzare le scelte alimentari ? • ESPOSIZIONE : iniziare dallo svezzamento ,

E’ possibile indirizzare le scelte alimentari ? • ESPOSIZIONE : iniziare dallo svezzamento , saggiare il cibo della mamma, ‘nu’ pucurillo. . !’ • ESEMPIO : Il fattore più correlato al consumo di frutta e vegetali è il consumo dei genitori • GRATIFICAZIONE : ha effetti negativi sulle scelte , se si gratifica l’accettazione di un cibo con una cosa ‘più buona’ (effetto paradosso) meglio tentare 9 volte gratificando gradualmente

C’è da divertirsi, non solo ‘lavorare’ • La componente genetica del gusto nell’uomo non

C’è da divertirsi, non solo ‘lavorare’ • La componente genetica del gusto nell’uomo non è molto rilevante: l’apprendimento, la tradizione e la cultura possono modificare fortemente le preferenze che sarebbero indotte geneticamente. • Bisogna impegnarsi per ridare allo svezzamento la straordinaria funzione di educazione al gusto. • Non certo aprendo un barattolo…. ELFID -UNINA Federico II

Ed ora ? … sta a voi la scelta !!!!

Ed ora ? … sta a voi la scelta !!!!

Quattro tipologie di cellule Enteroendocrine cells

Quattro tipologie di cellule Enteroendocrine cells

Intestinal Stem cells Top panels: Cells of the intestinal lining of mice lacking the

Intestinal Stem cells Top panels: Cells of the intestinal lining of mice lacking the embryonic pluripotency regulator Oct 4 stop dividing and die after radioactive exposure. Middle panels: Intestinal stem cells then become activated and begin dividing rapidly. Bottom panels: The intestinal lining is completely regenerated, with stem cells relocating to the bottom.

Matrigel + Noggin + R-Spondin 1 Noggin belongs to a group of diffusible proteins

Matrigel + Noggin + R-Spondin 1 Noggin belongs to a group of diffusible proteins which bind to ligands of the TGF-? family and regulate their activity by inhibiting their access to signaling receptors. R-Spondin 1 (RSPO 1, Roof plate-specific Spondin 1), also known as Cristin 3, is a 27 k. Da secreted protein that belongs to the R-Spondin family. R-Spondins regulate Wnt/beta-catenin signaling, most likely by competing with the Wnt antagonist Dkk-1. R-Spondin 1 is thought to contribute to dorsal neural tube development

Dal 1° al 5° giorno di cultura. In basso schema a 14 gg

Dal 1° al 5° giorno di cultura. In basso schema a 14 gg

Fourteen days after sorting, single GFPhi cells form crypt organoids, with Lgr 5–GFP 1

Fourteen days after sorting, single GFPhi cells form crypt organoids, with Lgr 5–GFP 1 cells and Paneth cells (white arrows) located at crypt bottoms. Scale bar, 50 mm. f, Higher magnification of e. Organoids cultured with the thymidine analogue Ed. U (red) for 1 h. Note that only crypt domains incorporate Ed. U