Noi e gli altri Roma e il mondo
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Noi e gli altri [Roma e il mondo] appunti di storia medievale (IV-XV secolo) Lez. 3 a I regni romanobarbarici Prof. Marco Bartoli
Prove di convivenza n Le diverse formazioni statuali che si installarono sul territorio dell’Impero romano d’Occidente, erano realtà multietniche – – – Visigoti (Spagna) Burgundi (Francia) Vandali (Africa) Franchi (Francia) Ostrogoti (Italia)
Contrapposizione I Vandali giunsero in Africa nel 428 e nel 430 conquistarono Cartagine e Ippona n Applicarono una politica di netta contrapposizione alle élites dirigenti latine: ne espropriarono tutti i beni e li esclusero dalla gestione della cosa pubblica n
Separazione consensuale I Burgundi, guidati da re Gundobrado, si stanziarono lungo la valle del Rodano. n Furono forse i primi popoli germanici a mettere per scritto le loro consuetudini giuridiche (lex Burgundiorum) n I popoli latini conservavano il diritto romano n
I Visigoti Dopo essersi stanziati nella Francia meridionale, vennero di qui cacciati dai Franchi (battaglia di Voullié 507 d. C. ) n In Spagna, con capitale a Toledo, diedero vita ad uno dei più importanti regni romano-barbarici. n
Assimilazione interessata n n I Franchi non erano diventati Ariani; la leggenda vuole che nel 496, dopo una decisiva battaglia a Tolbiacum, in Alsazia, contro gli Alamanni, il re Clodoveo si sarebbe fatto battezzare dal cattolico S. Remigio, a Reims. In realtà con questa scelta il re si ingraziava le classi dirigenti gallo romane (di fede cattolica) nel momento in cui si apprestava a conquistarne il Paese.
Equilibrio precario n In Italia gli Ostrogoti, con il re Teoderico, riuscirono per un certo tempo a conservare un certo equilibrio pur nella divisione tra i due popoli: – I goti ricevettero la terza parte (hospitalitas) delle terre; portavano le armi; erano giudicati secondo il diritto consuetudinario; erano ariani – I latini restarono responsabili dell’amministrazione pubblica; non potevano avere armi; erano giudicati secondo il diritto romano; erano cattolici
Teoderico n n n Il re dei Goti era cresciuto a Costantinopoli, dove era vissuto come ostaggio. Fu inviato in Italia dall’imperatore Zenone (488), allarmato dalla politica autonomistica e forse espansionistica di Odoacre Impiantò un governo di collaborazione con il senato di Roma (493), in particolare: – – n Liberio, presiedette alla distribuzione delle terre Boezio Simmaco Cassiodoro occupò tutte le maggiori cariche ammi-nistrative Stabilì alleanze matrimoniali con tutti i regni romano barbarici (soprattutto con i visigoti, scegliendo un principe visigoto come marito della figlia, Amalasunta)
L’importanza di Roma Teoderico risedette tra Ravenna, Verona e Pavia, ma ebbe speciale attenzione verso Roma n Nell’anno 500 giunse nella città e si comportò da vero princeps. n Quando dovette chiedere la cittadinanza romana per il genero, si rivolse all’imperatore Giustino. n
Gli ultimi anni di regno n n n A Costantinopoli cambia la politica (cioè la teologia): Giustiniano comincia a perseguitare gli ariani Teoderico invia il papa Giovanni I come ambasciatore a Costantinopoli Al suo ritorno, lo imprigiona (pochi giorni dopo muore); negli stessi anni vegono messi a morte: – Simmaco – Boezio
bibliografia n V. A. Sirago, Amalasunta. La regina, Milano 1999.
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