NET NEUTRALITY E DISCRIMINAZIONI ARBITRARIE ALESSIA FACHECHI Universit
NET NEUTRALITY E DISCRIMINAZIONI ARBITRARIE ALESSIA FACHECHI Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
1. TELCO e ISP 2. EDGE PROVIDER 3. UTENTI FINALI
Possibili MECCANISMI DISCRIMINATORI Potere di intervento degli ISP… 1. …rispetto alla linea di accesso dell’utente 2. …nei confronti del tipo di traffico generato dall’utente 3. …nei confronti di specifici fornitori di servizi o contenuti
Principale preoccupazione: se il flusso delle informazioni viene - bloccato - reso prioritario - degradato, il rischio è quello di creare una discriminazione tra edge provider con disponibilità economiche diverse
Timori rispetto alla possibile creazione di un INTERNET DISTINTO PER FASCE DI QUALITÀ Google, Youtube, Facebook
NET NEUTRALITY
L’espressione dovrebbe sintetizzare tutte quelle “condizioni tecniche, giuridiche e commerciali in virtù delle quali si garantisce parità di trattamento dei dati veicolati in rete e la facoltà degli utenti di accedere liberamente a contenuti, servizi e applicazioni di propria scelta” (AGCom) OBIETTIVO dei sostenitori della net neutrality: impedire che siano realizzare differenziazioni nella velocità di distribuzione dei pacchetti di informazioni
PROPOSITI D’INDAGINE: 1. LA MINACCIA È REALE? 1. SE SÌ, QUALI I RIMEDI A DISPOSIZIONE?
1. LA MINACCIA È REALE? STATO DELL’ARTE: a. Pacifica utilità di alcune pratiche di traffic shaping reputate di pubblico interesse ed etero-regolamentate b. Comune riprovazione per le pratiche di gestione espressione della strategia d’impresa dei singoli provider *** *** PROSPETTIVA D’INDAGINE: abbandono delle categorie e valutazione caso per caso
a. GESTIONE DEL TRAFFICO ED ETERO-REGOLAMENTAZIONE • La manipolazione del traffico mirata a realizzare efficienza e correttezza del mercato può finire per compromettere interessi di altra natura o comunque meritevoli di tutela Esempio:
• Restrizioni dirette a tutelare interessi di carattere esistenziale possono riguardare anche interessi di tipo collettivo e patrimoniale Esempio:
Necessario GIUDIZIO DI LEGITTIMITA’ DELLA PRATICA anche in relazione al contesto economico, politico e culturale nel quale il bilanciamento degli interessi sottesi alla stessa è operato.
b. GESTIONE DEL TRAFFICO E AUTONOMIA D’IMPRESA • Favoritismi a vantaggio dei CP più forti • Marginalizzazione dei CP più poveri • Mortificazione di spirito di iniziativa e creatività • Battuta d’arresto per l’innovazione
Però: IN ASTRATTO possibili effetti positivi della differenziazione: a. alleggerimento dei costi sopportati dagli utenti (per allargarne la fascia) a. adeguamento dei modelli di business degli ISP ai livelli di investimento necessari a. diversificazione dell’offerta
IN CONCRETO bisogna fare i conti con le MODALITÀ DI ESERCIZIO del potere di mercato da parte dei gestori (specie di quelli verticalmente integrati) ABUSO: quando la condotta del professionista comporta un ingiustificato sacrificio di altre istanze che meritano protezione.
LA PRATICA DI CONTROLLO DELLA RETE NON RAPPRESENTA DI PER SÉ UN FALLIMENTO DEL MERCATO O UNA RIDUZIONE DELLE OPPORTUNITÀ A DISPOSIZIONE DELL’UTENTE FINALE. LA MINACCIA È INSITA, PIUTTOSTO, NELLE FINALITÀ IN FATTO PERSEGUITE DAI SINGOLI ISP: L’ATTIVITÀ DI GESTIONE POTREBBE - ASSUMERE PROFILI DI ANTICOMPETITIVITÀ - INTEGRARE LA PREVARICAZIONE DI DIRITTI FONDAMENTALI.
IN DEFINITIVA, per verificare il carattere abusivo della pratica di network management, è necessario valorizzare l’UNICITA’ DI OGNI SINGOLO CASO Inutilità di categorie preconfezionate di pratiche da riprovare sempre e in ogni caso
2. QUALI I RIMEDI A DISPOSIZIONE? Difetto di REGOLAZIONE ORGANICA - USA, Giappone, Canada… tutela della concorrenza e obblighi di informazione - Europa regolamento 2015/2021/UE sull’accesso a internet - AGCom TRASPARENZA obbligo di rendere al consumatore informazioni chiare e facilmente confrontabili su - caratteristiche dei servizi, - condizioni tariffarie e di accesso ai servizi, - livelli di qualità per piano tariffario.
Per un verso, è vero che la trasparenza serve per sollecitare scelte consapevoli MA, per l’altro, è MISURA INSUFFICIENTE
GIUSTIZIA DEL CASO CONCRETO vuol dire parametrare la scelta del rimedio utile alle peculiarità della fattispecie - selezione e bilanciamento degli interessi meritevoli di protezione - studio della declinazione della condotta abusiva - natura del soggetto raggiunto dall’approfittamento (utente, cp, isp concorrente)
TUTELA DELL’UTENTE Possibili alternative: - conservazione della struttura del rapporto e perequazione degli effetti economici RISARCIMENTO DEL DANNO - perequazione del rapporto e recupero delle utilità POTERI CONFORMATIVI DEL GIUDICE - MISURE INIBITORIE E SANZIONI AMMINISTRATIVE
In realtà scollamento tra ESISTENZA DEL DIRITTO e EFFETTIVITA’ DELLA TUTELA
Rimedi più adeguati: DIRITTO SINE DI RIMUOVERE IL VINCOLO OBBLIGATORIO + MECCANISMI PER IL CAMBIO DEL FORNITORE
TUTELA DEL CONTENT PROVIDER - Rimedi intesi a favorire la consapevolezza nella scelta dell’utente + - Poteri sanzionatori dell’AGCM
Occorre attingere dal complesso apparato normativo, sforzandosi di cogliere nel sistema, unitariamente inteso, le forme di composizione più rispondenti a istanze che, da un lato, si legano all’esigenza di reprimere gli abusi in danno di soggetti economicamente più deboli, e, dall’altro, orientano la politica del diritto verso la regolamentazione dell’attività d’impresa in chiave di realizzazione di condizioni di mercato eque, trasparenti e concorrenziali.
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