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MODULO 3 : Metodologie didattiche utilizzate nella formazione a distanza e integrazione con le

MODULO 3 : Metodologie didattiche utilizzate nella formazione a distanza e integrazione con le metodologie tradizionali Unità Didattica 2 Modelli di E-Learning PER UN’ETICA DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING E-learning, cosa vuol dire? É il termine stesso che

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING E-learning, cosa vuol dire? É il termine stesso che lo dice, la ‘e’ sta per elettronico e ‘learning’ per apprendimento un’attività di formazione ripensata all’interno di un ambiente di rete. La rete unisce e collega, l’insegnamento realizzato nell’ambito della rete prevede tempi e spazi dell’apprendimento dell’allievo paradossalmente più ristretti. Nella didattica tradizionale l’insegnamento è separato dall’apprendimento come luogo e come tempo, nell’e-learning avviene spesso invece che le due funzioni si integrino e sono orientate a mettere in evidenza i tempi e i modi di chi apprende e non di chi insegna. Il centro sta nell’apprendimento, intendiamo sempre un apprendimento di gruppo, nella logica della rete di soggetti che si collegano fra loro e fanno gruppo, comunità. Si esce dalla logica di una didattica tutta centrata sull’individuo e si mettono in evidenza le caratteristiche di una comunità che apprende. In un processo di elearning l’attenzione è incentrata sull’utente.

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING L’elemento più interessante dell’e-learning è quello della flessibilità di

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING L’elemento più interessante dell’e-learning è quello della flessibilità di ruoli, contenuti e attività. Mentre nella didattica tradizionale prevale la pianificazione, nell’e-learning la progettazione è solo ai livelli macro. Di fatto molto è legato a ciò che di volta in volta è capace di far muovere il gruppo. Si torna a una logica artigianale dell’apprendere costruendo insieme, dell’apprendere in situazione. È un andare avanti recuperando personalizzazione e socializzazione, tutto ciò che la didattica tradizionale, troppo legata ai tempi e ai modi dell’insegnamento, aveva dimenticato.

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Fine ultimo di ogni sistema di e-learning è favorire

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Fine ultimo di ogni sistema di e-learning è favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze, attraverso sia l’erogazione elettronica di contenuti da fruirsi in modo autonomo, sia partecipando ad attività online funzionali al consolidamento e/o all’esercizio/applicazione delle conoscenze in via di acquisizione, sotto la supervisione e il supporto dei docenti/tutor e/o l’interazione collaborativa con i propri pari. L’approccio metodologico adottato da un corso in modalità e-learning dovrebbe essere capace di sfruttare tutte le specificità della rete, in particolare l’interattività e la multimedialità. Il corsista dovrebbe essere stimolato a giocare un ruolo attivo disponendo di materiali interattivi come strutture ipertestuali navigabili, laboratori virtuali e materiali strutturati in un percorso formativo che sia contestualizzato rispetto all’esperienza personale dei corsisti (life-centered), rispetto ai compiti operativi (task - centered) e basato sulla risoluzione di problemi (problem-centered).

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Per la realizzazione di un sistema di e-learning è

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Per la realizzazione di un sistema di e-learning è necessario innanzitutto definire il modello di e-learning utile a soddisfare le esigenze (formative e di partecipazione) dell’utenza a cui ci si rivolge. Definire il modello di e-learning diventa essenziale, perché ha poi dirette ripercussioni sugli elementi chiave dell’intero sistema. Ogni modello di e-learning oltre a suggerire come condurre le fasi di progettazione, realizzazione, conduzione e valutazione delle attività online, introduce specifiche indicazioni sul tipo di conoscenze e competenze che devono possedere le figure professionali in grado di renderlo operativo.

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Gli approcci e-learning nella realizzazione di un corso possono

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Gli approcci e-learning nella realizzazione di un corso possono combinarsi per dar vita a una strategia didattica funzionale al raggiungimento degli obiettivi formativi dichiarati per il corso. Ad esempio, due approcci apparentemente opposti come quello erogativo e quello collaborativo, possono efficacemente miscelarsi in questo senso il primo, quasi sempre centrato sullo studio autonomo supportato da materiali didattici mono e/o multimediali funzionali, all’acquisizione delle necessarie conoscenze per lo sviluppo delle attività previste dal successivo; il secondo basato per esempio sulla ricerca collaborativa della soluzione a un problema tipico del dominio disciplinare in quel momento oggetto di studio.

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Caratteristiche dei diversi approcci da leggere sulla base del

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING Caratteristiche dei diversi approcci da leggere sulla base del processo di apprendimento a distanza in rete che si intende favorire: 1. Apprendimento autonomo. Approccio erogativo: l’individuo acquisisce i contenuti da materiali in rete senza interagire con altre persone. Fruizione autonoma da parte del corsista, del materiale didattico di supporto all’apprendimento individuale: manuali, video-lezioni, documentazione integrativa e/o di approfondimento, altre risorse digitali per l’apprendimento reperibili liberamente in rete come le Open Educational Resources – OER. L’approccio erogativo identifica l’attività didattica principalmente come trasmissiva, giocando prevalentemente sulla realizzazione di e-content esaustivi, auto-consistenti, a cui si affida il compito di mediazione didattica, limitando al minimo l’intervento di attori umani. Si presta bene nei contesti caratterizzati da un’utenza numerosa (formazione estensiva).

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING 2. Apprendimento attivo e/o interattivo Approccio wrap-around: l’individuo acquisisce

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING 2. Apprendimento attivo e/o interattivo Approccio wrap-around: l’individuo acquisisce i contenuti da materiali in rete con l’assistenza di un docente/tutor che gli fornisce consigli, risposte, correzioni). L’attenzione si sposta dai contenuti erogati agli aspetti “circostanti” a essi (da qui l’accezione wrap-around), come l’applicazione in contesti specifici, in presenza di situazioni problematiche, attraverso strategie problem centered, di simulazione esperienziale, di apprendimento situato, ecc… Si basa sul concetto di “costruzione attiva della conoscenza”, questo presuppone un processo di apprendimento con caratteristiche di flessibilità e apertura, lasciando spazi anche per autodefinirsi in itinere. L’approccio wrap-around cerca di realizzare, attraverso le tecnologie di rete, un ponte fra studente e docente: può basarsi su precise consegne di lavoro assegnate agli studenti con indicazioni sui materiali da utilizzare, nonché sulle metodologie, i problemi da risolvere, ecc. . . L’approccio si basa sull’interazione studente-docente/tutor e quest’ultimo gestisce un’interazione fatta di proposte (attività da sviluppare, seminari online, ecc. ), stimoli e di quanto in genere è funzionale a rendere vivo uno spazio virtuale.

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING 3. Apprendimento collaborativo Un gruppo di studenti partecipa alle

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING 3. Apprendimento collaborativo Un gruppo di studenti partecipa alle attività con uno o più docenti/tutor, le attività proposte prevedono discussioni o l’invio in ambienti pubblici dei risultati di esercitazioni individuali, il docente interviene correggendo, consigliando, fornendo ulteriori spiegazioni ed esercizi. L’approccio collaborativo è in linea con il principio il wrap-around, ma è proiettato in una dimensione di gruppo. Mentre il wrap-around è centrato sull’interazione studente-docente/tutor dove il docente gestisce e indirizza il percorso del primo, l’approccio collaborativo gioca sull’interazione tra pari studente-studente. In questo approccio, l’azione del docente/tutor può essere sia quella di intervenire su esplicita richiesta del gruppo sia quella di stimolare, incoraggiare, motivare ma anche, reindirizzare il lavoro del gruppo qualora non sia coerente con il compito assegnato.

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING L’approccio collaborativo si presta particolarmente nell’apprendimento per progetti, anche

MODULO 3 MODELLI DI E-LEARNING L’approccio collaborativo si presta particolarmente nell’apprendimento per progetti, anche se vanno tenuti in considerazione almeno due vincoli forti per la sua applicazione: la possibilità di organizzare gruppi di apprendimento numericamente contenuti; giocando infatti sul dialogo, la negoziazione e la co-costruzione di artefatti. Maggiore è il numero di componenti del gruppo, maggiore è la complessità organizzativa delle interazioni e minore la loro efficacia. La garanzia di presenza dei membri del gruppo in una determinata finestra temporale; anche se il collaborative learning può essere sviluppato utilizzando interazioni asincrone fra i componenti del gruppo, non può prescindere dal rispetto di tempistiche scandiscono il lavoro. Non c’è un modello unico e corretto da utilizzare, la scelta è legata agli obiettivi che si hanno e alle risorse a disposizione; nello stesso corso, si possono utilizzare anche più modelli.

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo Nella didattica erogativa ricadono tutte

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo Nella didattica erogativa ricadono tutte quelle azioni didattiche paragonabili alla didattica frontale, quali: registrazioni audio o video; lezioni in web-conference (sincrone); courseware prestrutturati (qualsiasi materiale strutturato ai fini didattici e offerto in ambienti web di vario tipo).

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. La didattica erogativa non è

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. La didattica erogativa non è difficile da organizzare, ma deve essere posta molta attenzione al modo di sviluppare gli e-content (cioè i contenuti trattati per essere veicolati in modo elettronico, come ad esempio un testo pdf, una video-lezione, ecc. . . ) e ai criteri con cui si scelgono e si utilizzano i contenuti reperibili liberamente in rete come: articoli, video, risorse educative libere (OER).

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. Suggerimenti didattici su cui basare

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. Suggerimenti didattici su cui basare una lezione frontale, sia essa asincrona (videolezione) o sincrona (web-conference): descrivere i punti chiave della lezione, enfatizzandone gli aspetti distintivi usando tecniche diversificate (foto, schemi, video, ecc. ); variare i formati con cui si presenta il contenuto per mantenere l’attenzione e aumentare la comprensione; dare valore aggiunto a quanto riportato sui manuali e, in generale, su tutto il materiale messo a disposizione degli studenti; stimolare l’attenzione dei discenti usando analogie, aneddoti, paradossi, immagini, video, studi di casi reali.

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. Suggerimenti didattici su cui basare

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. Suggerimenti didattici su cui basare una lezione frontale, sia essa asincrona (video-lezione) o sincrona (web-conference): stimolare il recupero delle conoscenze pregresse collegando la nuova lezione a situazioni e conoscenze già familiari ai partecipanti, favorendo il recupero e l’attivazione della loro memoria a breve termine (per esempio ciò che si è detto nella precedente lezione); alternare alle lezioni momenti di auto-valutazione formativa basata, ad esempio, su test a scelta multipla da utilizzare come elemento funzionale a un’efficace fruizione della lezione successiva.

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. Ruolo del docente/tutor Il docente

MODULO 3 APPROCCIO E-LEARNING E PROPOSTE METODOLOGICHEDIDATTICHE Approccio Erogativo. Ruolo del docente/tutor Il docente può assumere la funzione di tutoring, quando ad esempio è interessato a un’interazione diretta con gli studenti durante attività di complemento alle video-lezioni, sarà suo compito allora: progettare e realizzare delle video-lezioni; realizzare o fare una selezione dei materiali di studio e di approfondimento; supportare all’apprendimento, rispondendo direttamente a domande di chiarimento su contenuti e attività.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Tecnologie da impiegare. Ruolo del docente/tutor In questo caso si

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Tecnologie da impiegare. Ruolo del docente/tutor In questo caso si utilizzeranno: strumenti di authoring, cioè software di sviluppo che permettono, anche a operatori senza specifiche competenze nella programmazione, di creare lezioni, esercizi o prove di verifica personalizzabili, per lo sviluppo degli e-content. Gli strumenti di authoring di solito consentono di creare un documento multimediale, un libro elettronico, una presentazione, un giornale multimediale, un tutorial, un test di verifica ecc. , semplicemente collegando insieme gli oggetti (testo, immagini, audio, animazioni, ecc. ), creando relazioni tra loro e definendo la successione sequenziale o casuale degli oggetti stessi.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo:

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Exelearning è un software che permette ai docenti di pubblicare contenuti online professionalmente costruiti per finalità didattiche. Questi potranno essere poi inseriti all'interno di Learning Management System (LMS) come ad esempio la piattaforma Moodle, in modo da inserirsi all'interno di un'offerta formativa più ampia. Si tratta di un ambiente autore open source e multipiattaforma (Windows, Linux e Mac) che permette di creare materiali multimediali da inserire in pagine web o in piattaforme di apprendimento, senza essere esperti di linguaggio HTML o XML. Exelearning permette grazie ai suoi materiali didattici di incorporare risorse riutilizzabili sotto vari formati (testo, immagine JPEG, file MP 3, video). Il download del programma è semplice, esistono versioni per i diversi sistemi operativi, ma non per i tablet.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO In sintesi, le sue caratteristiche principali, oltre a essere un

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO In sintesi, le sue caratteristiche principali, oltre a essere un software libero e open source, sono: un editing multimedia, che supporta tutti i formati digitali; la navigabilità perché si può creare un menu laterale dinamico che permette all’utente di muoversi tra le pagine in modo intuitivo; l’organizzazione dei contenuti nella colonna di sinistra è ad albero e consente diversi livelli di nidificazione; la modularità; l’esportazione in diversi formati, come ad esempio un sito Web navigabile online e offline; vari fogli di stile, per cui anche l’aspetto grafico può cambiare; multipiattaforma, ci sono versioni del software per i diversi sistemi operativi (Windows, Mac e Linux).

 APPROCCIO EROGATIVO MODULO 3 Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice

APPROCCIO EROGATIVO MODULO 3 Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Prezi è uno strumento di authoring online più generico, ma efficace per la creazione di contenuti didattici strutturati o semi-strutturati. Uno strumento di presentazione online che crea oggetti molto diversi da quelli del Power. Point, perché testo, immagini e video possono essere organizzati su una superficie molto vasta, che viene "navigata" e "zoomata" in base all'organizzazione data ai contenuti. È possibile collaborare online con un gruppo di persone in remoto, invitandole a lavorare sulla propria presentazione. Prezi. com è anche una community dove gli utenti possono commentare sulle presentazioni pubblicate o trovare presentazioni (o parti di esse) da riutilizzare. Per usare Prezi è necessario registrarsi e creare un account. È possibile utilizzare anche il proprio account Facebook, e studenti e docenti possono accedere con un account gratuito. Uno dei benefici di questo account è che puoi tenere private le tue presentazioni o condividerle solo con alcune le persone.

 APPROCCIO EROGATIVO MODULO 3 Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice

APPROCCIO EROGATIVO MODULO 3 Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Molte sono le caratteristiche di Prezi che sembrano progettate a uso didattico: numerosi schemi, di diversa natura e tipologia, si prestano alla presentazione di argomenti e concetti soddisfacendo esigenze diverse. Inoltre all’interno delle presentazioni è possibile incorporare numerosi oggetti: immagini, simboli, forme, diagrammi, video da You. Tube, musiche di sottofondo e propri commenti vocali. Trattandosi di un “presentation tool”, l’uso più immediato che un insegnante può ipotizzare per Prezi è quello di creare delle presentazioni d’accompagnamento alle proprie lezioni frontali. Prezi permette di creare presentazioni complete anche di commento audio-vocale registrato. Si presta quindi anche ad un uso di tipo “flipped -classroom”. La possibilità di collaborare a più mani sulla stessa presentazione, apre ad una didattica laboratoriale, che può rendere più attive le lezioni. La versione web funziona online con tutti i browser. Ne esiste anche una versione per i. Pad e per i. Phone. La versione desktop va invece scaricata e installata localmente (se non si acquista la licenza scade dopo 30 giorni), la licenza educational è gratuita.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo:

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Software house Articulate, una suite di applicazioni basata su Microsoft Powerpoint, si compone di 4 prodotti: Presenter - Crea contenuti multimediali a partire da Powerpoint; Quizmaker - Aggiunge quiz e sondaggi ai corsi; Engage - Crea interazioni multimediali attraverso un modulo (incluso nella versione PRO); Replay - Crea video direttamente dalla tua webcam. N. B. La versione Professional è a pagamento.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo:

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Articulate Storyline è un software di authoring in grado di costruire corsi interattivi anche su dispositivi mobili esportando in HTML 5, Flash e i. OS. È in grado di creare elementi interattivi e i cosiddetti trigger che sono procedure automatizzate che vengono eseguite a condizione che si verifichi un evento. Ad esempio: se trascino correttamente una forma geometrica nella posizione giusta il sistema potrà effettuare un'azione come eseguire un video o una traccia audio.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo:

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: i. Spring Free è un convertitore avanzato freeware (una categoria di software proprietario il cui utilizzo è concesso a titolo gratuito) di slide da Powerpoint a Flash. Il vantaggio di questo software è che si basa su Office Powerpoint per la creazione delle slide, integrandosi con un menu che consente poi l’esportazione in flash e la conseguente creazione del formato SCORM con un semplice clic di pubblicazione. Vengono rispettate le formattazioni e gli effetti di transizione che sono stati eventualmente aggiunti alla presentazione come pure le tracce audio e i link ipertestuali. Permette inoltre l’inserimento di quiz di verifica all’interno della presentazione e di video, aumentando il grado di interattività dell’oggetto. Gli svantaggi della versione gratuita sono nell’impossibilità di esportare in modalità HTML 5 e quindi visualizzare i contenuti su dispositivi Apple. NOTE: l’acronimo SCORM (Shareable Content Obect Reference Model) indica specifiche tecniche per lo scambio di informazioni tra gli oggetti didattici e le piattaforme e-learning o LMS. In alcuni ambiti l'utilizzo di questo protocollo è necessario per certificare la formazione. Per creare un oggetto SCORM si ha bisogno di uno strumento di authoring che possa esportare in questo formato, come quando creiamo un filmato e lo salviamo nel formato opportuno per la visualizzazione da un qualsiasi supporto.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo:

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Camtasia Studio di Techsmith Corparation, un software di authoring ed editing video. Storicamente è stato sempre visto come un ottimo screen capture (il termine indica ciò che viene visualizzato in un determinato istante sullo schermo) per la creazione di tutorial in formato video. Anche per questo ha affiancato a questo core di funzionalità, anche la possibilità di inserire test e sondaggi e l’esportazione in formato SCORM con video codificati in HTML 5, quindi visibili da tutti i dispositivi mobili. La versione gratuita è disponibile solo per 30 giorni, ma il suo costo di circa 300 Euro è abbastanza contenuto per le funzionalità che presenta.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo:

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Xerte è un programma gratuito open source, sviluppato dall’Università di Nottingham (Gran Bretagna), utile alla progettazione e sviluppo di Learning Object (un elemento didattico modulare in formato digitale, fruibile via web e utilizzato in contesti di apprendimento) interattivi, conformi allo standard SCORM. Con la suite di strumenti è possibile realizzare risorse educative complete di suoni, video, immagini, interazioni, oggetti di verifica. Veri e propri Learning Object autoconsistenti quindi, tali da rendersi (in pieno spirito e-learning) porzioni esaustive di sapere che concorrono alla costruzione di unità specifiche di apprendimento.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo:

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Vediamo alcuni esempi di strumenti intuitivi e di semplice utilizzo: Hot Potatoes, un insieme di sei programmi-autore creati dal gruppo del Laboratorio di Ricerca e Sviluppo CALL della University of Victoria, che permettono di creare esercizi interattivi di tipi diversi su pagine Web: item a completamento, item a scelta multipla, vero falso, item centrati sulle parole crociate e il riordino. Quiz. Faber permette di realizzare facilmente e velocemente quiz (questionari, sondaggi, test) multimediali (con immagini, suoni, video. . ) in formato ipertestuale (ovvero pagine HTML).

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Quale software scegliere? Il docente che vuole utilizzare le nuove

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Quale software scegliere? Il docente che vuole utilizzare le nuove tecnologie deve conoscere i software didattici per poter interpretare le informazioni che troverà disponibili in rete e orientarsi nella scelta del software più adatto al proprio scopo. NOTE: per un approfondimento su come valutare e scegliere il software didattico più utile all’interno del processo formativo, si rimanda al materiale di studio ‘Il software didattico’ di Antonella Sagazio disponibile a questo indirizzo: http: //repository. indire. it/repository/working/export/6110/index. html Il materiale è all’interno del repository ‘Scuola Valore - Risorse per docenti dai progetti nazionali’ una raccolta di percorsi, attività e materiali didattici per la formazione continua degli insegnanti.

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Learning e Content Management System (LMS e CMS) per la

MODULO 3 APPROCCIO EROGATIVO Learning e Content Management System (LMS e CMS) per la gestione dei contenuti; Ambienti per il supporto didattico agli studenti (forum, chat, email); Ambienti di video-registrazione e di post-produzione delle video-lezioni; Ambienti per la riproduzione online delle video-lezioni; Ambienti di web-conferening per eventuali lezioni frontali sincrone.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Ricadono nell’approccio attivo tutte le azioni didattiche in cui è

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Ricadono nell’approccio attivo tutte le azioni didattiche in cui è prevista una forma di interazione-attiva, stimolata e/o guidata da docenti e tutor. Interazione interpersonale degli studenti con il docente/tutor L’interazione può assumere in questo caso forma di chiarimenti, dimostrazioni, spiegazioni aggiuntive attraverso l’uso di forum, di social media per adeguamento anche alle più usuali forme di interazioni mobili e FAQ. Un esempio per la gestione dell’interazione, è l’uso del webinar, vediamo come si organizza… NOTE: Un software free per realizzare webinar è Google+ Hangouts, uno strumento di videochiamata e chat della piattaforma di Google+. Un singolo evento sincrono può ospitare fino a 10 partecipanti e si mantiene il tracciamento delle loro attività. E’ molto utilizzato anche Skype, Suna delle app più popolari per fare chiamate e videochiamate, utilizzabile per meeting di gruppo, tutoraggio online, workshop… In rete ci sono molti software di facile download e gratis.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Organizzare un Webinar, fasi: 1. Fase preparatoria: nella settimana che

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Organizzare un Webinar, fasi: 1. Fase preparatoria: nella settimana che precede il webinar, agli studenti che intendono partecipare, si chiarisce l’obiettivo, si forniscono i materiali attraverso cui condurre una sorta di warm-up sui temi oggetto del webinar, si chiede loro la formulazione di 1 -2 domande da porre al docente/tutor. 2. Fase di conduzione: il docente introduce, risponde subito alle domande ricevute nella fase 1, approfondisce la tematica, modera la discussione con/fra gli studenti. 3. Fase di sintesi: a chiusura dell’evento online, agli studenti vengono richieste attività individuali funzionali a facilitare la sintesi di quanto discusso e approfondito. Può essere proposto loro di sviluppare un elaborato nella forma di un documento testuale, un wiki o una mappa concettuale. 4. Fase di riscontro: solo nel caso si proponga la terza fase, bisogna decidere se prevedere o meno un feedback per gli studenti (questo va in ogni caso dichiarato a inizio attività). Il feedback è didatticamente sempre consigliabile, tuttavia, la richiesta di sviluppo di un elaborato può essere anche un metodo di studio utile a riflettere e consolidare, in modo autonomo, le conoscenze in via di acquisizione.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Ruolo del docente/tutor Il docente/tutor risponde a domande di chiarimento

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Ruolo del docente/tutor Il docente/tutor risponde a domande di chiarimento sui contenuti o sulle attività proposte agli studenti; propone e gestisce attività complementari facoltative quali forum di confronto o webinar, avendo cura di definire le regole di partecipazione e forme di accreditamento relative al coinvolgimento in attività complementari non obbligatorie.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Tecnologie da impiegare In questo caso si utilizzeranno: ambienti per

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Tecnologie da impiegare In questo caso si utilizzeranno: ambienti per il supporto all’interazione con gli studenti quali forum e strumenti del cloud (uno spazio di archiviazione personale, che risulta essere accessibile in qualsiasi momento e in ogni luogo utilizzando semplicemente una qualunque connessione a Internet; sicnronizza tutti i propri file in un unico posto, con il conseguente vantaggio di riscaricarli, modificarli, senza avere quindi più il bisogno di portare con sé hard disk esterni, pen drive USB o altro); ambienti di web-conferencing per seminari e workshop online; nel caso di webinar con restituzione individuale o collaborativa di elaborati, vanno previste risorse per la produttività personale e/o di gruppo quali ad esempio pagine condivise su Moodle, Wiki, strumenti Google Drive, risorse per la restituzione degli elaborati. NOTE: MOODLE (Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment) una piattaforma di e-learning che supporta la tradizionale didattica d'aula e permette al docente di pubblicare e rendere accessibile agli studenti il materiale didattico delle lezioni, informazioni sul corso e sulle lezioni, di somministrare compiti/esercitazioni, test ed altro.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Interazione interpersonale alla pari fra studenti In questo caso la

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Interazione interpersonale alla pari fra studenti In questo caso la comunicazione è gestita dagli studenti e il docente/tutor ha il ruolo di supporto e/o di facilitazione del processo. La comunicazione può essere spontanea, come mutuo-aiuto fra studenti e svolgersi attraverso forum, blog, wiki ed eventualmente altri strumenti social; oppure può essere organizzata in funzione di un preciso compito assegnato dal docente all’intera classe, in questo caso può svolgersi tramite i forum di discussione con interventi individuali brevi.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Ruolo del docente/tutor Il docente/tutor può svolgere la funzione di

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Ruolo del docente/tutor Il docente/tutor può svolgere la funzione di supporto all’apprendimento, rispondendo a domande di chiarimento su contenuti e attività; può svolgere azioni di facilitazione, moderazione e/o stimolazione di interazioni nei forum; definisce le regole di partecipazione e le forme di accreditamento relative al coinvolgimento in attività complementari non obbligatorie. Tecnologie da impiegare In questo caso si utilizzano gli ambienti per il supporto all’interazione con/fra gli studenti, quali ad esempio i forum dell’ambiente online.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Interazione con/attraverso risorse web funzionali allo sviluppo (individuale o collaborativo)

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Interazione con/attraverso risorse web funzionali allo sviluppo (individuale o collaborativo) di un elaborato Si tratta delle interazioni funzionali allo sviluppo di elaborati, individuali o di gruppo, e che prevedono un feedback automatico o fornito dal docente/tutor. L’elaborato è legato alla strategia didattica adottata dal docente e funzionale al raggiungimento dell’obiettivo che si vuol far raggiungere allo studente.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Esempi di strategie didattiche il docente può adottare ai fini

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Esempi di strategie didattiche il docente può adottare ai fini della restituzione di un elaborato da parte degli studenti: Webquest: un’attività di ricerca strutturata, pre-organizzata dal docente/tutor, nel corso della quale gli studenti, in modo individuale oppure organizzati in gruppo, raccolgono informazioni sul Web per realizzare prodotti che dimostrino la loro capacità di rielaborare autonomamente le informazioni recuperate. L’obiettivo è quello di sviluppare nell’allievo capacità di analisi, sintesi e valutazione in un ambiente di lavoro di tipo costruttivista. Il prodotto finale può essere un testo, una presentazione, una mappa concettuale, ecc… Problem solving: strategia utilizzata per attivare le conoscenze acquisite al fine di risolvere una situazione problematica con soluzione “non univoca”. La richiesta finale dell’attività deve essere molto chiara, bisogna indicare l’obiettivo che si vuole raggiungere e il tipo di prodotto atteso.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Studio di caso: una strategia simile al problem solving, ma

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Studio di caso: una strategia simile al problem solving, ma in questo caso ciò che viene proposto è un’attività di apprendimento in situazione, dove la situazione si presta a essere gestita in modi diversi e ugualmente efficaci. In altre parole ciò che viene richiesto allo studente non è tanto una soluzione, quanto piuttosto il calarsi come attore in una situazione e decidere quali azioni compiere. Project work: un’attività centrata sulla realizzazione di un progetto e consiste nell’assegnare agli studenti un’attività che consenta loro di attivare, mettendole in pratica, le conoscenze acquisite attraverso l’utilizzo di video-lezioni, materiali di studio multimediali, la partecipazione a webinar ecc. Può essere collocato sia nelle fasi finali di un corso, sia viaggiare parallelamente all’erogazione di una serie di moduli che via offrono la possibilità agli studenti di applicare ciò che progressivamente viene acquisito nel corso della loro fruizione.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Le tipologie di elaborati finali che possono essere richiesti agli

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Le tipologie di elaborati finali che possono essere richiesti agli studenti possono essere molte relativamente alla disciplina affrontata. Fra le tante pensiamo ad esempio alla possibilità di utilizzare le mappe concettuali, che sono molto efficaci anche per attività che aiutino lo studente nella sintesi concettuale di un argomento. Online si trovano molti software per la creazione di mappe concettuali. Vediamo alcuni esempi: EDRAW, un utile programma per creare mappe concettuali colorate e divertenti. VUE – VISUAL UNDERSTANDING ENVIRONMENT, un software open source per la creazione di mappe concettuali, realizzato da un gruppo di accademici della Tufts University di Boston. La particolarità di VUE è la possibilità di utilizzare, nella rappresentazione di una mappa mentale, un numero molto elevato e vario di oggetti. Può essere inoltre utilizzato insieme a un utile plugin per Firefox, Zotero, per tracciare e visualizzare documenti online e ritagli web.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO XMind, un editor per creare mappe concettuali di ogni tipo.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO XMind, un editor per creare mappe concettuali di ogni tipo. Gli strumenti disponibili sono intuitivi da usare ed è possibile personalizzare ogni mappa in svariati modi, aggiungendo immagini, allegati e layout grafici diversi. Un vantaggio di XMind rispetto ad altri tools, è la possibilità di condividere le proprie mappe online, semplicemente registrandosi gratuitamente sul sito. Mind Maple, un software che consente di trasformare velocemente un testo in mappa concettuale. Molto utile per gli educatori e gli insegnanti che vogliono ricorrere alla pianificazione di attività o organizzare sessioni di brainstorming, il software è facile da usare grazie all’interfaccia intuitiva e accattivante: la grafica, infatti, è ispirata a quella di Windows e di Office in modo che qualsiasi utente si trovi subito a proprio agio. Il programma è scaricabile gratuitamente in versione Lite. ESSAY MAP, un’utile applicazione online che permette di creare in pochi click, e con l’aiuto di una semplice guida, uno schema riassuntivo per spiegare o ricapitolare concetti e idee chiave riguardo un qualunque argomento.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Blumind, un programma per fare mappe concettuali in grado di

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Blumind, un programma per fare mappe concettuali in grado di supportare tutti i principali formati di immagini ed è facile da usare grazie alla vasta gamma di strumenti disponibili molto intuitivi. WMAP (freeware di Roberto Trinchero), un programma gratuito per disegnare mappe concettuali e pagine basate su grafica vettoriale. Si può lavorare online selezionando “apri” nella finestra di dialogo che si apre al momento del download oppure, selezionando “salva”, si può salvare il software sul proprio computer per utilizzarlo offline. DROP MIND, strumento multipiattaforma per creare mappe concettuali collaborative.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Anche l’utilizzo del wiki di piattaforma, può essere funzionale alla

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO Anche l’utilizzo del wiki di piattaforma, può essere funzionale alla restituzione di un elaborato finale, ad esempio pre-strutturato dal docente, con la richiesta di aggiungere parti di testo, commenti alle pagine degli altri studenti, collegamenti (link) a pagine esterne e/o interne già sviluppate. Il wiki infatti è costituito da un insieme di pagine, sulle quali è sempre possibile aggiungere informazioni o fare modifiche, grazie all’utilizzo di un collaborative software, o groupware, che permette di integrare in un unico progetto il lavoro svolto da più utenti in sessioni diverse.

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO I wiki hanno due diversi modi di scrittura o di

MODULO 3 APPROCCIO ATTIVO I wiki hanno due diversi modi di scrittura o di utilizzo: il primo è il document mode nel quale tutti coloro che scrivono creano documenti e lasciano le modifiche apportano in modo anonimo; con il tempo altri autori aggiungono altre modifiche e il documento diventa gradualmente il frutto delle conoscenze condivise di tutti. Il secondo è il thread mode, dove coloro che contribuiscono portano avanti una discussione, composta da messaggi firmati, sul wiki stesso nel quale ogni messaggio che si aggiunge lascia il precedente invariato e il risultato è quello che si può desumere dalla lettura di tutti. I wiki sono un mezzo completamente ipertestuale, con una struttura di navigazione non lineare: di solito all’interno del contenuto di una pagina è presente un numero notevole di link ad altre pagine. Il wiki permette di utilizzare metodologie di educazione e apprendimento quali il Collaborative Learning e il Cooperative Learning.

MODULO 3 MODI PER UTILIZZARE UN WIKI NELLA DIDATTICA Il wiki è uno strumento

MODULO 3 MODI PER UTILIZZARE UN WIKI NELLA DIDATTICA Il wiki è uno strumento prevalentemente testuale, la tendenza generale in rete è quella di privilegiare il contenuto sulla forma cercando di raggiungere una maggiore rapidità comunicativa tramite il testo e un numero più alto di link. Vediamo qualche esempio di uso nella didattica: come sito che raccoglie bibliografie e linee guida per lo studio di svariate materie (vedi ad esempio wikiscuola. it, realizzato dalla casa editrice Garamond); come strumento per l’apprendimento a distanza: un wiki, infatti, è aggiornabile in momenti e luoghi diversi da tutti i componenti di un gruppo o di una classe virtuali; come spazio virtuale in cui gli studenti possono scrivere collaborando a piccoli saggi o collaborare alla redazione di brani, alla ricerca di informazioni e fatti, all’interpretazione di testi.

MODULO 3 APPROCCIO COLLABORATIVO Si tratta della riproposizione in modalità di gruppo di molte

MODULO 3 APPROCCIO COLLABORATIVO Si tratta della riproposizione in modalità di gruppo di molte delle strategie già descritte per l’apprendimento attivo. In questo caso è necessario che il docente/tutor organizzi gruppi di apprendimento medio-piccoli avendo cura di definire accuratamente uno script, da consegnare agli studenti, contenente: l’obiettivo del lavoro, il prodotto da realizzare, le risorse online da usare (forum, wiki, mappe concettuali, web-quest, Google Drive) per l’attività e i materiali consigliati per lo sviluppo dell’attività, il tempo a disposizione per la consegna. Tecnologie da impiegare ambienti di comunicazione di gruppo sincroni e/o asincroni, quali ad esempio: forum e chat; ambienti per la condivisione e la produzione collaborativa fra studenti, ad esempio: wiki e strumenti Google Drive. NOTE: per apprendimento collaborativo in rete ci si riferisce a quello che in letteratura va sotto il termine di Networked Collaborative Learning (NCL), ossia un processo collaborativo basato su un preciso script (sceneggiatura) progettata dal docente e data in esecuzione al gruppo di apprendimento.

MODULO 3 APPROCCIO COLLABORATIVO I principi di fondo che ispirano la progettazione della formazione

MODULO 3 APPROCCIO COLLABORATIVO I principi di fondo che ispirano la progettazione della formazione in rete implicano la presenza di più caratteristiche appartenenti alle diverse tipologie di approccio descritte: l’interattività, la modularità, la flessibilità, il ricorso a più figure professionali e, in particolare, a più figure tutoriali. L’interattività, ovvero la presenza di una forte componente comunicativa, si realizza con la possibilità di relazionarsi in ogni momento con i docenti/tutor e all’interno del gruppo dei pari per scambiare informazioni, esperienze e materiali: l’esperienza formativa è basata sulla condivisione delle conoscenze e sul confronto. Le soluzioni tecniche per consentire l’interscambio sono plurime: ambienti di comunicazione asincrona come forum, mailing list, e-mail, o sincrona come chat e videoconferenze, ciascuna delle quali presenta punti di forza e aspetti di criticità. L’interattività si realizza anche attraverso un’organizzazione e articolazione dei contenuti che preveda la libera esplorazione ipertestuale dei materiali offerti e, infine attraverso la possibilità di verificare il proprio personale percorso attraverso una gamma articolata di operazioni di feed-back.

MODULO 3 APPROCCIO COLLABORATIVO La modularità, ovvero la suddivisione dei contenuti dell’apprendimento in “moduli

MODULO 3 APPROCCIO COLLABORATIVO La modularità, ovvero la suddivisione dei contenuti dell’apprendimento in “moduli didattici”. Per modulo didattico si intende un segmento significativo e unitario di un più esteso percorso disciplinare o interdisciplinare in grado di far perseguire, in un arco di tempo definito, obiettivi individuati verificabili ed eventualmente certificabili. Il modulo è a sua volta articolato in ulteriori segmenti unitari (unità didattiche) di numero variabile. Requisito fondamentale del “modulo” è la sua componibilità, ovvero la sua capacità di interagire con altri moduli e di essere suscettibile di progressivi approfondimenti.

MODULO 3 CARATTERISTICHE DI UNA FORMAZIONE IN GRADO DI MOTIVARE LO STUDENTE Vediamo di

MODULO 3 CARATTERISTICHE DI UNA FORMAZIONE IN GRADO DI MOTIVARE LO STUDENTE Vediamo di seguito quali caratteristiche una formazione dovrebbe avere per motivare lo studente e facilitare/stimolare l’uso delle risorse messe a disposizione del corso. Stimolare l’attenzione: usando analogie, aneddoti, paradossi, immagini, articoli, ecc. Fornire agli studenti il piano formativo servirà come riferimento per organizzare i contenuti che via verranno trattati. Chiarire gli obiettivi: descrivere che cosa si intende perseguire con la formazione, che cosa verrà chiesto di fare ai partecipanti e con quali risorse. Stimolare il recupero delle conoscenze pregresse: collegare la nuova lezione a situazioni e conoscenze già familiari ai partecipanti, favorendo il recupero e l’attivazione della loro memoria a breve termine (per esempio ciò che si è detto nella precedente lezione). Presentare il contenuto: descrivere i punti chiave della lezione enfatizzandone gli aspetti distintivi e usando tecniche diversificate (foto, schemi, video ecc. ), variare i formati con cui si presenta il contenuto per mantenere l’attenzione e aumentare la comprensione.

MODULO 3 CARATTERISTICHE DI UNA FORMAZIONE IN GRADO DI MOTIVARE LO STUDENTE Fornire una

MODULO 3 CARATTERISTICHE DI UNA FORMAZIONE IN GRADO DI MOTIVARE LO STUDENTE Fornire una guida per l’apprendimento: suddividere il percorso in passaggi successivi a complessità crescente, evidenziando quali conosceze (subordinate) sono necessarie all’acquisizine di quelle più complesse (preordinate), questo favorirà la memorizzazione a lungo termine. Promuovere la pratica: coinvolgere gli studenti nell’applicazione pratica di quanto è oggetto di apprendimento. Mettere in pratica, offre l’opportunità di verificare la correttezza di ciò che si sta apprendendo aumentandone comprensione e livello di ritenzione. Fornire feedback: feedback veloci e puntuali, con indicazioni su come eventualmente rimediare agli errori, e i suggerimenti. Favorire il recupero e la generalizzazione delle abilità/conoscenze acquisite: attraverso la loro applicazione in situazioni di volta in volta sempre nuove e diverse. Stabilire un patto formativo: in cui spiegare agli studenti perché svolgere gli elaborati via richiesti durante il percorso formativo e spiegare come verranno utilizzati gli esiti delle prove di valutazione disseminate lungo questo percorso.