Modulo 2 B Docente Nome Corso di formazione
Modulo 2 (B) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 1
Sezione 1 Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 2
CENNI DI ANATOMIA DELLO SCHELETRO û Lo scheletro è una struttura rigida che û sostiene e protegge il corpo umano û gli conferisce la forma caratteristica û consente alle sue varie componenti, connettendosi ai muscoli, di concorrere funzionalmente al movimento Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 3
COMPONENTI DELLO SCHELETRO Lo scheletro è composto da û ossa, elementi duri e resistenti û articolazioni, specifici sistemi di raccordo e di snodo, che mettono fra loro in reciproco contatto le ossa Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 4
DISTORSIONI, LUSSAZIONI E FRATTURE • Lesioni determinate da una forza particolarmente intensa sulle componenti ossee o/e articolari dello scheletro • A seconda della componente interessata, sono distinti in: üdistorsioni ülussazioni üfratture Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 5
Tipo di lesione Distorsione Lussazione Definizione Lesione di un’articolazione in cui un capo articolare, per un movimento forzato, esce temporaneamente dalla propria sede, danneggiando la capsula ed/o i legamenti. Lesione di un’articolazione in cui un capo articolare, per un movimento forzato, esce dalla sede naturale senza poterci rientrare, rientrare compromettendo non solo capsula e legamenti, ma, a volte, anche vasi e nervi. Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 6
Segni comuni e distinti di distorsione e lussazione Segni Distorsione Lussazione Dolore al movimento costante, accentuato dal movimento Tumefazione limitata, prodotta da lesioni di capsula e legamenti e da eventuali versamenti intrarticolari accentuata per l’azione del capo articolare che accentua le lesioni di capsula e legamenti ed i versamenti intrarticolari Deformazione da rigonfiamento articolare e da perdita degli usuali rapporti articolari Mancata funzionalità ---- (assente) ---- perdita del movimento e blocco articolare Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 7
DISTORSIONI E LUSSAZIONI Primo soccorso û considerare ogni caso dubbio come una frattura û immobilizzare l’articolazione nella posizione assunta subito dopo il trauma û assecondando la posizione antalgica dell’infortunato û evitando manovre di riduzione dell’osso û steccando e fasciando l’arto, per controllare il dolore e limitare la formazione di ematomi û applicando del freddo (ghiaccio pronto uso) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 8
FRATTURA Definizione: rottura di un osso che determina una interruzione parziale o toltale della sua continuità. Frattura scomposta della regione distale di tibia e perone Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 9
Classificazione per tipo di lesione Denominazione Tipo di lesione Frattura (F) incompleta parziale interruzione della continuità ossea F. completa interruzione dell’osso a tutto spessore in cui i monconi • composta Ørestano in sede fra loro incastrati • scomposta Øsi spostano dalla loro sede chiusa F in cui la pelle sopra la lesione non è lesa, non consente all’osso, quindi, una comunicazione con l’esterno in cui i frammenti ossei, per una lesione del esposta rivestimento cutaneo, sono in comunicazione con l’esterno F comminuta frantumazione dell’osso in più frammenti Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 10
SEGNI E SINTOMI Nella regione traumatizzata compaiono: ü dolore vivo, incrementato da ogni tentativo di movimento ü gonfiore ü deformazione rispetto all'altra parte del corpo ü mancata funzionalità della parte traumatizzata ü scrosci, mobilità anomala Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 11
FRATTURE Primo soccorso ûValutare Øla scena del soccorso e la dinamica del trauma Øle condizioni generali del traumatizzato û scoprire la parte lesa, tagliando i vestiti con le forbici come nella medicazione delle ferite û immobilizzare nella posizione in cui si trova la parte lesa utilizzando – se disponibili - strumenti di contenimento (steccaggio) valutazione primaria valutazione secondaria controllo del dolore û non tentare manovre di riduzione per evitare il rischio di Ølesioni vascolari e neurologiche Øesposizione della ferita Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 12
ALCUNE REGOLE NELLO STECCAGGIO Per dare stabilità allo steccaggio û mettere imbottiture (ovatta) nello spazio fra stecche e pelle Per tener fermi due monconi rotti • bloccare le articolazioni a monte e a valle dei capi dell’osso con steccaggio Immobilizzare il tratto traumatizzato nella posizione in cui si trova e bloccare le stecche con legature poste mai sull’area traumatizzata e sempre sopra e sotto ad essa Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 13
IMMOBILIZZAZIONI SENZA STECCHE Nelle immobilizzazioni provvisorie degli arti, si può bloccare la parte traumatizzata con un’altra parte del corpo: • una gamba può essere bloccata steccandola con l’altra sana • un braccio può essere bloccato addossandolo al torace con una fasciatura adesiva Øcontenendolo nel triangolo di tela ancorato sulla spalla opposta, passante sotto il braccio opposto e pendente sul torace (bloccaggio ad armacollo) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 14
FRATTURA ESPOSTA Definizione: lesione traumatica in Definizione: cui i frammenti ossei sono in comunicazione con l’esterno. Attenzione! Le fratture esposte possono complicarsi con emorragie incontrollabili, lesioni di nervi e vasi, contagio della ferita… Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 15
FRATTURE ESPOSTE Primo Soccorso Cosa non • tamponare l’emorragia con una fare compressione diretta • medicare la ferita e l’osso sporgente • affondare sottocute i monconi ossei • steccare la frattura esposta Cosa fare • chiamare il 118 • controllare l’emorragia con una compressione a distanza • coprire la ferita ed il moncone sporgente con medicazione sterile Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 16
TRAUMI E LESIONI CRANIO-ENCEFALICI E DELLA COLONNA VERTEBRALE • Sono “traumi maggiori” • Il primo soccorritore deve intervenire sui danni specifici soltanto se la vittima è stabile (cioè se non presenta alterazioni dei parametri vitali) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 17
FASE DI VALUTAZIONE û della scena del soccorso û della dinamica del trauma û delle condizioni generali del traumatizzato valutazione primaria 118 û dei danni specifici valutazione secondaria Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 18
L’ABCDE del traumatizzato Valutazione primaria (ABC) Valutazione A. coscienza (Airway) B. respiro (Breathing) Azione - valutazione della coscienza (eventuale) apertura delle vie aeree - (eventuale) sostegno del circolo e del respiro C. circolazione - se respira, contrasto delle (Circulation) emorragie, dello shock Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 19
L’ABCDE del traumatizzato Valutazione secondaria (D) Valutazione Azione Impiego schema AVPU D. Disfunzionalità cerebrale/ Disability Ricerca deficit delle estremità Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 20
Fase D (Disability) dell’ABCDE Valutazione dei deficit neurologici encefalici e midollari Azione • uso del sistema AVPU • ricerca dei segni di danno spinale probabile assenza di danno midollare inferiore Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" danno midollare cervicale 21
• Arti superiori – sente, stringe, muove • Arti inferiori – sente, spinge, muove probabile assenza di danno midollare • Arti superiori – sente, stringe, muove • Arti inferiori – non sente, non spinge, non muove danno midollare inferiore • Arti superiori – non sente, non stringe, non muove • Arti inferiori – non sente, non spinge, non muove danno midollare cervicale Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 22
L’ABCDE del traumatizzato Valutazione secondaria (E) nel trauma cranico Valutazione Azione • scoprire la regione traumatizzata E. Esposizione per una più efficace dell’area individuazione del danno colpita per • proteggere dallo shock termico la ricerca di il traumatizzato danni specifici – coprendolo con una metallina Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 23
L’ABCDE del traumatizzato Valutazione secondaria (E) nel trauma spinale Valutazione Azione E. Esposizione • all'opposto della usuale dell’area procedura, non scoprire colpita per la la regione traumatizzata ricerca per individuare il danno di danni – rischio di danno midollare specifici • proteggere dallo shock termico il traumatizzato – coprendolo con una metallina Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 24
In caso di sospetto trauma spinale, non far mai all’infortunato û NON flettere, estendere, ruotare la schiena Ø per farlo bere, vomitare, rialzare û NON spostarlo dalla scena dell’infortunio, trascinandolo per le ascelle o le gambe, sollevandolo in braccio o in spalla Ø se è cosciente, invitarlo a rimanere fermo Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 25
TRAUMI E LESIONI toracico-addominali TRAUMI DEL TORACE Una delle conseguenze più gravi dei traumi del torace è la lesione delle costole e la formazione di una comunicazione tra torace ed esterno (pneumotorace) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 26
TRAUMI DEL TORACE Segni d’allarme • aumento della frequenza respiratoria • segni di probabile frattura costale Ø asimmetrie toraciche Ø riduzione delle escursioni Ø movimenti paradossi della parete (rientramento di una parte del costato in ispirazione (“volet costale”) • perforazione toracica con Ø fuoriuscita di schiuma, liquido rossastro, accompagnato da un gorgoglio (“ferita soffiante”) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 27
TRAUMI DEL TORACE: altri segni • Dolore toracico Øspontaneo nell’area traumatizzata del torace, accentuato dai movimenti respiratori Øalla palpazione dell’area traumatizzata • lesioni della parete toracica (ferita cutanea con aree circostanti di ecchimosi) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 28
TRAUMI DEL TORACE Primo Soccorso Se si rilevano segni d’allarme da trauma grave, avvisare prioritariamente il 118, e poi • coprire l’eventuale foro nella parete di una “ferita soffiante” con una compressa sterile e fissarla con un cerotto, lasciando aperto un lato • sostenere con la propria mano il lato traumatizzato • aiutare il pz. a trovare una posizione confortevole Ø la posizione semiseduta di solito è la migliore • portare il braccio del lato colpito sulla parete toracica fasciandolo con un triangolo (“fasciatura ad armacollo”) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 29
FERITE GRAVI DELL’ADDOME Un trauma a livello addominale produce lesioni di 2 tipi: Ferite chiuse Ferite aperte Dovute a traumi contusivi, che provocano lacerazioni o rotture di organi o vasi contenuti in cavità Dovute ad oggetti penetranti in parete o perforanti da parte l’addome, che provocano lesioni più gravi dei traumi contusivi Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 30
SEGNI E SINTOMI DI TRAUMA ADDOMINALE I segni e i sintomi principali sono: • il dolore addominale, accompagnato da Ø nausea, vomito, tosse con emissione di sangue Ø segni iniziali di shock emorragico (sete, senso di spossatezza) • segni di lesione specifici dell’agente traumatico Ø ecchimosi e lividi da contusione Ø lacerazioni, ferite penetranti, fori d’entrata e d’uscita Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 31
FERITE ADDOMINALI CHIUSE Primo Soccorso In sequenza … • allertare il 118 per trasferire rapidamente l’infortunato in ospedale • ridurre il dolore, rilassando la parete addominale Øsdraiare il traumatizzato e piegargli le gambe sulle cosce a ginocchia flesse • non dargli da bere, anche se ha sete • garantirgli l’apertura delle vie aeree in caso di vomito • trattare lo shock, se insorge Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 32
FERITE ADDOMINALI APERTE Primo Soccorso In sequenza, come per le ferite chiuse, chiamare il 118 • sdraiare il traumatizzato, piegandogli le gambe sulle cosce • non dargli da bere, anche se ha sete • se vomita, garantire pervietà vie aeree • E poi: • coprire la breccia della parete con medicazione occlusiva • tenere caldo l’addome, coprendolo Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 33
Sezione 2 Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 34
COLPO DI SOLE E DI CALORE COLPO DI SOLE Causa: esposizione diretta al sole, con vaso dilatazione dei vasi cerebrali • Sintomi iniziali: mal di testa violento, fotofobia, nausea, vomito, crampi, possibile svenimento • Altri sintomi: rigidità nucale, allucinazioni e coma Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 35
COLPO DI SOLE Primo Soccorso Condotta la vittima in ambiente fresco, ventilato e poco illuminato o, almeno, al riparo dal sole • sdraiarla e raffreddare la fronte con impacchi freddi (borsa del ghiaccio) • se è cosciente, dargli da bere acqua Ø non dare da bere alcolici • se perde coscienza Ø chiamare il 118 Ø controllare le funzioni vitali e, se è necessario, sostenere respirazione e circolazione Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 36
COLPO DI CALORE Per la permanenza in ambienti particolarmente caldi si produce un’eccessiva sudorazione che può dare un collasso ipotensivo • Sintomi e segni: malessere con pelle fredda, pallida ed umida, ipotensione, nausea, vomito, svenimento Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 37
COLPO DI CALORE Primo Soccorso • NON dare da bere alcolici • NON applicare il ghiaccio NO Condotta la vittima in un ambiente fresco, ventilato o, al riparo dal caldo • sdraiarlo e coprirlo • se è cosciente, dargli da bere acqua • se perde coscienza ‒ chiamare il 118 ‒ controllare le funzioni vitali ‒ valutare e, se necessario, sostenere le funzioni vitali SI Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 38
CONGELAMENTO E ASSIDERAMENTO CONGELAMENTO Lesione simile alle ustioni, localizzata alle estremità del corpo, per esposizione diretta al freddo • Segni e sintomi di congelamento: • iniziali: dolore della parte colpita (cute locale prima pallida e fredda, poi arrossata) • avanzati: vescicole prima, perdita locale della sensibilità dolorosa, poi vere e proprie aree necrotiche Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 39
SI CONGELAMENTO Primo soccorso • chiamare i soccorsi • invitare il paziente a muovere l’arto colpito • sdraiarlo • rimuovere abiti e calzature strette • coprire la parte con coperte NO • non applicare sulla parte fonti di calore • non somministrare alcolici • non rompere le bolle non • non frizionare la parte non congelata con la neve • tenere la vittima al caldo Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 40
ASSIDERAMENTO Condizione in cui l’esposizione dell’organismo a basse temperature determina un crollo della temperatura corporea sotto i 35 °C. • Segni e sintomi di assideramento: Ipotermia lieve brividi, intorpidimento o sonnolenza Ipotermia grave: Ipotermia grave rallentamento della respirazione e del battito cardiaco, con deficit visivo, incoordinazione motoria, sonnolenza Ipotermia molto grave: Ipotermia molto grave perdita di coscienza, possibile arresto cardiaco e respiratorio Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 41
ASSIDERAMENTO Primo Soccorso • chiamare il 118 • porre la vittima al riparo dal freddo • metterla in posizione sdraiata • rimuovere gli indumenti bagnati • coprirla con coperte e/o abiti asciutti • non dare da bere alcolici • valutare e sostenere le funzioni vitali • trattare la vittima con cautela, evitando movimenti bruschi Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 42
USTIONI û Definizione: lesione della pelle indotta da agenti di varia natura con energia lesiva superiore alle sue capacità difensive û Cause: Le ustioni possono esser causate da 4 diversi tipi di agenti (termico, chimico, elettrico, nucleare) che sono attivati da differenti fonti e provocano distinte categorie di danno Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 43
Agenti termici • frequenti cause di ustione; distinti in: • solidi arroventabili (utensili, manufatti. . . ) • liquidi (olio, acqua bollenti) • gassosi (fiamma viva, vapore…) Agenti chimici • acidi e basi forti, solventi organici, ecc. a contatto con la cute – causano danni sulle superfici di contatto dei tessuti, chiamati causticazioni Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 44
Corrente elettrica La corrente elettrica û cede calore ai corpi che attraversa (effetto Joule) û lascia nei punti di entrata e di uscita il cosiddetto marchio elettrico Radiazioni • componente ultravioletta della luce solare • radiazioni non ionizzanti • radiazionizzanti Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 45
GRAVITÀ DELL’USTIONE Criteri di valutazione I parametri di valutazione della gravità di un’ustione sono: • la profondità • l’estensione • altri fattori Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 46
Ustioni di 1° grado • eritema e edema cutanei Ustioni di 2° grado • oltre a eritema e edema, presenza di flittene (bolle) Ustioni di 3° grado • colorito bianco avorio o brunastro delle lesioni, consistenza molliccia o dura dello spessore sottostante, perdita locale della sensibilità dolorosa Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 47
VALUTAZIONE DELL’ESTENSIONE Per valutare l’estensione di un’ustione si usa la regola del 9 (nell’adulto si divide il corpo in aree corrispondenti a multipli di 9) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 48
VALUTAZIONE DI ALTRI FATTORI CRITICI Altri fattori critici che condizionano l’evoluzione di un’ustione sono: • fonte diversa da quella termica • localizzazione del danno in aree critiche • età del paziente • preesistenza d’eventuali malattie Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 49
USTIONE LIEVE Valutazione della gravità 1° grado < 50% 2° grado < 15%, se adulti 3° grado < 2% (escluso le aree critiche) Grado Estensione Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 50
USTIONE MODERATA Valutazione della gravità In assenza di malattie preesistenti e senza l’interessamento di aree critiche Grado 1° grado tra il 50 ed il 75% 2° grado 15 -25%, se adulti 3° grado <10% Estensione Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 51
USTIONE GRAVE Grado 1° grado >75% (per il rischio di malattia dell’ustionato) 2° grado >25%, se adulti 3° grado >10% Estensione Sono gravi, indipendentemente dalla profondità: • le ustioni di 2° grado in aree critiche • qualsiasi ustione complicata da malattie preesistenti, traumi, inalazione di fumi o gas tossici • le ustioni da agenti chimici e da elettricità Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 52
USTIONI TERMICHE GRAVI: Primo Soccorso Obiettivi del primo soccorso: û minimizzare la perdita di liquidi (prevenzione dello shock) û prevenire la contaminazione batterica della cute (causa poi di setticemia) Cose da NON fare ! • non rimuovere gli abiti, se sono “appiccicati” alla pelle • non bucare le flittene • non utilizzare polveri né pomate • non utilizzare acqua troppo fredda né ghiaccio nelle ustioni estese Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 53
USTIONI TERMICHE GRAVI Primo Soccorso SI Cose da fare û verificare la sicurezza della scena û allontanare al più presto dalla fonte di calore soccorritore ed ustionato û chiamare i soccorsi û soffocare eventuali focolai accesi sul corpo con una coperta û medicare le ferite (detergerle con soluzione fisiologica e coprirle con garze sterili) û monitorare le funzioni vitali Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 54
USTIONI TERMICHE LOCALIZZATE Primo Soccorso SI Cose da fare: û chiamare i soccorsi û allontanare al più presto la fonte di calore û raffreddare con acqua fredda û medicare la cute ustionata Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 55
CAUSTICAZIONI Primo Soccorso û verificare la sicurezza della scena e chiamare i soccorsi specializzati û allontanare immediatamente l’agente chimico û coprire le zone di cute scoperta con garze sterili o teli puliti û monitorare ed eventualmente sostenere le funzioni vitali della vittima Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 56
Pupilla Iride Sclera e congiuntiva CAUSTICAZIONI DI CORNEA E CONGIUNTIVA Palpebra inferiore Segni e sintomi • dolore intenso, gonfiore e rossore dell’occhio Primo soccorso û sciacquare immediatamente l’occhio û irrorare a lungo l’occhio con getti a bassa pressione (utilizzando la soluzione fisiologica) û tenere bene aperte le palpebre con le dita û chiamare il 118 Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 57
LESIONI DA ELETTRICITÀ û eventi relativamente rari, ma conseguenze spesso gravi û colpiscono tutte le età, specialmente i soggetti in età lavorativa Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 58
EFFETTI DELLA CORRENTE û Effetto termico: riscaldamento del corpo û Effetto chimico: dissociazione chimica delle soluzioni elettrolitiche û Effetto magnetico: creazione di un campo magnetico intorno al corpo attraversato • Gli effetti sull’organismo vivente sono in relazione a: a) resistenza del corpo umano b) fattori fisici della corrente c) altri fattori Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 59
RESISTENZA DEL CORPO û una volta venuta a contatto col corpo umano, la corrente percorre tutte le vie con minore resistenza e così in un baleno attraversa i tessuti û il sangue è un ottimo conduttore, seguito dal tessuto muscolare e dagli altri organi û il grasso e le ossa offrono una notevole resistenza al passaggio della corrente Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 60
Fattori fisici û Tipo û corrente alternata più pericolosa di quella continua; û basse frequenze sono più pericolose rispetto alle alte û Intensità û Tensione (correnti ad altissima tensione causano carbonizzazione) Altri fattori • modalità del contatto • durata del passaggio • via seguita attraverso il corpo Il passaggio della corrente da un braccio all’altro è uno dei percorsi più pericolosi Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 61
MORTE DA FOLGORAZIONE Fibrillazione ventricolare Tetania muscoli resp. Inibizione centri bulb. Arresto respiratorio Arresto cardiaco Arresto resp. + card. MORTE Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 62
EFFETTI SUGLI ORGANI DELLA CORRENTE Sul cuore: • fibrillazione ventricolare • arresto cardiaco Sull’apparato respiratorio: • paralisi dei muscoli intercostali e del diaframma • ostruzione delle vie respiratorie per coma del folgorato Sulla pelle: • ustioni Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 63
PRIMO SOCCORSO Tensioni < 1. 000 V Tensioni > 1. 000 V û togliere la corrente û se ciò non fosse possibile, staccare la vittima dall’elemento in tensione, isolandosi adeguatamente e senza toccarla direttamente û valutare le funzioni vitali e se è il caso, sostenerle û coprire le ferite da ustione con garze sterili e fasciarle • non avvicinarsi all’elemento in tensione prima di avere interrotto la corrente (arco voltaico!!!) • soccorrere il folgorato, valutare le funzioni vitali e, se è il caso, sostenerle • medicare le ustioni con garze sterili e coprirle con fasce Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 64
INTOSSICAZIONI û Vie di penetrazione dei tossici nell’organismo: û ingestione (raro in azienda) û inalazione û contato con la cute e le mucose û I segni di intossicazione variano in base al tipo di sostanza e alla via di penetrazione û I quadri clinici peggiorano in un tempo molto breve dall’avvelenamento Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 65
SEGNI E SINTOMI PIÙ COMUNI Iniziali Altri segni • mancanza di forza e malessere • mal di testa • nausea e vomito • crampi addominali • • capogiro e vertigine sonnolenza confusione mentale convulsioni Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 66
INTOSSICAZIONI Primo Soccorso In caso d’intossicazione • consultare sempre le SCHEDE TECNICHE E DI SICUREZZA dei TECNICHE E DI SICUREZZA prodotti utilizzati Il primo soccorso varia primo soccorso • da sostanza • in base alla via di penetrazione Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 67
INTOSSICAZIONI Primo Soccorso Principi generali • controllare le funzioni vitali e, se sono alterate, sostenerle • individuare l’agente intossicante • mettersi in contatto con Centro antiveleni • rimuovere le sostanze tossiche / gli abiti contaminati Per procedere ad un’eventuale RCP, pulire la cute contaminata ed utilizzare una pocket mask. Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 68
Incidente da ingestione: Primo Soccorso • Oltre a quanto già indicato: • porre l’infortunato in posizione favorente l’emissione del tossico con il vomito • se il paziente ha ingerito un caustico, non favorire il vomito Incidente da inalazione: Primo Soccorso • Oltre a quanto già indicato: • allontanare il paziente dal pericolo portandolo in luogo aerato Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 69
INCIDENTE DA CONTATTO Primo Soccorso • allontanare il paziente dal pericolo Ø portandolo in luogo aerato • chiamare immediatamente il Centro Antiveleni • rimuovere gli abiti contaminati • lavare abbondantemente con acqua la zona di cute contaminata Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 70
INCIDENTE DA CONTATTO CON AGENTI BIOLOGICI – Primo soccorso Contaminazione di pelle e mucose • rimuovere gli abiti contaminati • lavare abbondantemente con acqua e sapone • in caso di contaminazione delle mucose, sciacquare con acqua corrente e recarsi al pronto soccorso Puntura con ago potenzialmente infetto • far sanguinare la parte • lavare abbondantemente con acqua • disinfettare con un blando antisettico e recarsi al pronto soccorso Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 71
MORSO DI VIPERA Il morso di vipera è raramente un evento mortale in quanto il veleno della vipera ha una azione piuttosto lenta e, molto spesso, è inoculato solo superficialmente Cosa non fare • praticare incisioni • succhiare il sangue • muovere il paziente • dare da bere • somministrare il siero antivipera Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 72
MORSO DI VIPERA Primo soccorso Cosa fare • chiamare il 118 • tranquillizzare e tenere ferma la vittima, cercando di evitare ogni movimento, specialmente della zona interessata • attendere i soccorsi con vittima in posizione sdraiata • fasciare con un bendaggio debolmente compressivo la zona interessata Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 73
CENTRI ANTIVELENI IN ITALIA û Sono servizi di informazione tossicologica funzionanti 24 ore su 24 û Nel nostro Paese non sono istituzionalizzati • Informazioni da fornire al C. Antiveleni: • natura dell’esposizione (inalazione, contatto cutaneo, ingestione) • durata dell’esposizione • nome della sostanza tossica Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 74
FERITE (cutanee e mucose) Lesioni prodotte da traumi, che determinano la perdita dell’integrità di cute o mucose ed eventualmente dei tessuti sottostanti Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 75
TIPI DI FERITE in base alla profondità del danno q si parla di • ferite superficiali • ferite profonde Ø quando il danno * si limita a cute e mucose * investe i tessuti sottostanti Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 76
FERITA SUPERFICIALE Primo soccorso Il trattamento di una ferita superficiale si basa sulle seguenti fasi: • • esposizione pulizia disinfezione medicazione indossando sempre i guanti! Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 77
ESPOSIZIONE E PULIZIA Indossati guanti, in sequenza sulla ferita si procede con: • esposizione: scoprire subito la ferita • pulizia: pulizia lavarla con acqua corrente (usare il sapone per rimuovere impurità) Eventuali schegge non devono essere asportate per il pericolo di emorragie Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 78
DISINFEZIONE • disinfettare soltanto con soluzione antisettica Ønon usare - per gli inconvenienti che determinano ovatta, alcol, polvere antibiotica Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 79
MEDICAZIONE coprire la ferita con garze o altro materiale sterile Ø per prevenire l’infezione Ø per arrestare l’emorragia û fasciarla con bende non necessariamente sterili - per tenere a posto la medicazione û Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 80
FASCIATURA DELLA FERITA (Medicazione continua) Oltre a proteggere la medicazione, favorendo la difesa contro le infezioni della ferita, la fasciatura potenzia l’emostasi della medicazione. Se continua il sanguinamento: Ø non rimuovere la fasciatura già applicata, ma Ø aggiungere un’altra fasciatura Ø sollevare l’arto Ø comprimere la ferita Ø applicare su di questa ghiaccio secco Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 81
MEDICAZIONE CON GARZE STERILI 1 2 4 3 Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 82
1 2 FASCIATURA DI UNA FERITA SANGUINANTE 3 4 Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 83
FERITE PROFONDE DELLE ESTREMITÀ Primo soccorso Una ferita profonda delle estremità richiede lo stesso trattamento di una ferita superficiale. Se, però, si determina una lesione arteriosa (getto abbondante intermittente) ü occorre prioritariamente avviare il trattamento dell’emorragia! Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 84
FERITE PROFONDE DELLE ESTREMITÀ Primo soccorso • chiamare il 118, comunicando che è in atto un’emorragia arteriosa • proteggersi con mezzi barriera • sdraiare l’infortunato: posizione antishock • esporre la ferita scoprendola • tamponare l’emorragia (compressione diretta) • utilizzare il laccio emostatico solo in caso di emorragia irrefrenabile Solo con l’emorragia sotto controllo, pulire, disinfettare, medicare la ferita Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 85
FERITE DA CORPO ESTRANEO DELL’OCCHIO Primo soccorso Corpo estraneo conficcato nell’occhio 1. indossare i guanti e far sedere la vittima, invitandola a non stropicciarsi l’occhio 2. non tentare di aprire le palpebre se il soggetto oppone resistenza 3. non tentare di rimuovere il corpo estraneo con manovre manuali 4. coprire l’occhio con una garza sterile 5. trasportare il ferito dallo specialista Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 86
FERITE DA CORPO ESTRANEO DELL’OCCHIO Primo soccorso Corpo estraneo libero nell’occhio 1. indossare i guanti e far sedere la vittima, invitandola a non stropicciarsi l’occhio 2. sollevare verso l’alto la palpebra superiore e verso il basso la palpebra inferiore, afferrandole per le ciglia, senza insistere 3. tentare di rimuovere il corpo estraneo con l’angolo di una garza 4. lavare l’occhio con acqua per 15’ (pz sdraiato sul lato dell’occhio malato) versando acqua da 15 cm, a partenza dall’angolo interno dell’occhio 5. trasportare il ferito dallo specialista Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 87
AMPUTAZIONE Il distacco di parti del corpo in seguito ad un evento traumatico può essere distinto. . . …in base a Nella figura: esiti amputazione subtotale falange prossimale del secondo dito mano sinistra in amputazione… Tipo di distacco totale parziale Sede del danno degli arti delle dita Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 88
AMPUTAZIONE DI UN ARTO Primo soccorso • chiamare il 118 • arrestare l’emorragia Ø con il laccio emostatico, proteggendosi con guanti monouso e visiera paraschizzi • tenere il ferito in posizione antishock, avvolto dalla coperta isotermica, fino all’arrivo del 118 • recuperare la parte amputata, rimuovere lo sporco con sciacqui d’acqua o di soluzione fisiologica, medicandola con garze sterili inumidite e fasciandola • portarla in ospedale in contenitore contenente ghiaccio, evitando che il pezzo sia a contatto diretto con il ghiaccio Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 89
AMPUTAZIONE DELLE DITA Primo soccorso • chiama il 118 • indossa i guanti, ed esegui la compressione diretta del moncone sanguinante • ridotto il sanguinamento, medica e fascia la ferita con un tamponamento compressivo • recupera il segmento amputato, Ø sciacquarlo con acqua o soluzione fisiologica senza disinfettarlo per rimuovere lo sporco Ø medicarlo con garze sterili inumidite e conservarlo in un contenitore refrigerato • trasporta infermo e frammento in ospedale Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 90
EMORRAGIE Classificazione Sede di Affluenza Provenienza • emorragie esterne • e. interne • e. esteriorizzare • emorragie arteriose • emorragie venose • emorragie capillari Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 91
Emorragie esterne • perdita di sangue all’esterno dell’organismo Emorragie interne Emorragie esteriorizzate • versamenti di • emorragie che avvengono sangue all’interno confinati di cavità all’interno del collegate con corpo l’esterno (tubo digerente, vie respiratorie, vie urinarie, orecchio, naso) Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 92
EMORRAGIE ARTERIOSE û fuoriuscita di sangue dalle arterie û il sangue zampilla û fuoriesce a fiotti intermittenti in maniera sincrona con i battiti del cuore û sprizza lontano della lesione û bordi della ferita puliti û sanguinamento imponente con rapido dissanguamento Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 93
EMORRAGIE VENOSE Fuoriuscita di sangue dalle vene û il sangue scorre (sgorga lentamente con flusso costante) û bordi della ferita sporchi Emorragie Capillari Fuoriuscita di sangue dai capillari • il sangue fuoriesce in piccole quantità, lentamente • non sono mai gravi Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 94
Pressione diretta sul punto di lesione EMORRAGIE ESTERNE Primo Soccorso Sollevamento (di un arto) applicazione laccio emostatico Compressione arteria a monte Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 95
EMORRAGIE INTERNE Primo Soccorso Nel sospetto di emorragia interna, chiamare il 118 e in attesa - trattare lo shock emorragico • distendendo il paziente in posizione antishock • coprendolo con la coperta isotermica • impedendogli di bere, anche se ha sete EMORRAGIE ESTERIORIZZATE Primo Soccorso Il tema verrà illustrato nel modulo C Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 96
ANNEGAMENTO Primo soccorso û dopo avere chiamato aiuto, rimuovi la vittima dall’acqua utilizzando ogni mezzo û condotta la vittima a riva (o su una barca), controlla coscienza e respiro û avvia, se del caso le manovre di rianimazione, dopo avere chiamato il 118 û non tentare manovre di soccorso in acqua se non si ha a disposizione un materassino, una barca ecc. Docente <Nome> - Corso di formazione "Primo soccorso" 97
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