MINISTERO DELLINTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL

  • Slides: 31
Download presentation
MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE IL NUOVO TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Decreto legislativo 9 aprile 2008, n° 81 Siracusa, lì 20. 10. 2008

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMPITI ISTITUZIONALI … è chiamato a tutelare la

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMPITI ISTITUZIONALI … è chiamato a tutelare la incolumità delle persone e la salvezza delle cose, mediante la prevenzione e l’estinzione degli incendi e l’apporto di soccorsi tecnici in genere, … (legge 27/12/41 n. 1570)

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMPITI ISTITUZIONALI Rischi Rischi e catastrofi naturali industriali

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMPITI ISTITUZIONALI Rischi Rischi e catastrofi naturali industriali da uso pacifico dell’energia nucleare biologici chimici nucleari

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMPITI ISTITUZIONALI Tutela dell’ambiente Prevenzione Formazione Protezione civile

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMPITI ISTITUZIONALI Tutela dell’ambiente Prevenzione Formazione Protezione civile Polizia giudiziaria

ALCUNI COMPITI CONNESSI ALLA PREVENZIONE INCENDI Consulenza a cittadini e professionisti Esame di progetti

ALCUNI COMPITI CONNESSI ALLA PREVENZIONE INCENDI Consulenza a cittadini e professionisti Esame di progetti per attività soggette a controlli Visite tecniche presso attività soggette a controlli Visite tecniche a seguito di incendi e segnalazioni Istruttorie tecniche per attività a r. i. r. Ispezioni SGS Istruttorie tecniche per stabilimenti e depositi costieri Partecipazioni a gruppi di lavoro e gruppi di studio Partecipazioni a commissioni Attività di polizia giudiziaria

D. Lgs. 81/08 - art. 13 Vigilanza La vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia

D. Lgs. 81/08 - art. 13 Vigilanza La vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dalla Azienda Sanitaria Locale competente per territorio e, per quanto di specifica competenza, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, …………

D. Lgs. 81/08 – art. 46 Prevenzione Incendi 1. La prevenzione incendi è la

D. Lgs. 81/08 – art. 46 Prevenzione Incendi 1. La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statale, nel rispetto delle competenze previste dall’articolo 117 della Costituzione … … in materia di salute e sicurezza del lavoro, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente. 2. Nei luoghi di lavoro soggetti al presente decreto legislativo devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumità dei lavoratori.

Significato dei termini (punto 1. 2 D. M. 10. 03. 98) • Pericolo di

Significato dei termini (punto 1. 2 D. M. 10. 03. 98) • Pericolo di incendio: proprietà o qualità intrinseca di determinati materiali o attrezzature, oppure di metodologie e pratiche di lavoro o di utilizzo di un ambiente di lavoro, che potrebbero essere fonte di incendio. • Rischio di incendio: probabilità che venga raggiunto il livello potenziale di accadimento di un incendio, nonché le conseguenze dell’incendio sulle persone e sulle cose presenti. • Valutazione dei rischi di incendio: procedimento di valutazione dei rischi in un luogo di lavoro, derivanti dalle circostanze del verificarsi di un incendio o di una situazione di pericolo di incendio.

SIGNIFICATO DI RISCHIO Rischio è genericamente stimato come il prodotto fra la Probabilità (

SIGNIFICATO DI RISCHIO Rischio è genericamente stimato come il prodotto fra la Probabilità ( f ) che si verifichi un determinato evento e il Danno ( D ) che Nel caso di eventi accidentali il tale evento potrebbe causare ● R=f D

DEFINIZIONE DI RISCHIO In altri termini il concetto di Rischio ha due componenti :

DEFINIZIONE DI RISCHIO In altri termini il concetto di Rischio ha due componenti : ● R=f D La probabilità che si verifichi il danno Ovvero Con quale frequenza può verificarsi il danno La conseguenza di tale danno Ovvero quale gravità può assumere il danno

RISCHIO ● R=f D La probabilità è diversa Il danno è diverso da zero

RISCHIO ● R=f D La probabilità è diversa Il danno è diverso da zero per ipotesi, altrimenti l’evento non sarebbe considerato sfavorevole da zero perché la sicurezza non è mai assoluta Non esiste una sicurezza assoluta La permanenza di un rischio residuo > 0 è inevitabile.

RISCHIO ● R=f D

RISCHIO ● R=f D

Valutazione del rischio (D. Lgs. 81/08 art. 2 lett. q) Valutazione globale e documentata

Valutazione del rischio (D. Lgs. 81/08 art. 2 lett. q) Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza;

Valutazione del rischio (D. Lgs. 81/08 - art. 2 lett. q), art. 28 c.

Valutazione del rischio (D. Lgs. 81/08 - art. 2 lett. q), art. 28 c. 1 -) l l l Classificazione dell’attività; Individuazione dei rischi ragionevolmente prevedibili; Dimensionamento delle protezioni relative; Individuazione delle norme comportamentali e gestionali complementari; Valutazione sintetica sulla tollerabilità del rischio;

STIMA DEL LIVELLO DI RISCHIO INIZIALE mediante valutazione analitica RIDUZIONE con misure di prevenzione

STIMA DEL LIVELLO DI RISCHIO INIZIALE mediante valutazione analitica RIDUZIONE con misure di prevenzione e protezione RISCHIO RESIDUO IN DIPENDENZA DEL RISCHIO RESIDUO SARA’ PREDISPOSTO UN PROGRAMMA ORGANIZZATIVO GESTIONALE PER IL CONTROLLO DELLA SICUREZZA

Identificazione dei pericoli di incendio Individuazione persone esposte ai pericoli di incendio Eliminazione/riduzione dei

Identificazione dei pericoli di incendio Individuazione persone esposte ai pericoli di incendio Eliminazione/riduzione dei pericoli Classificazione del livello di rischio di incendio Adeguatezza delle misure di sicurezza Rischio residuo accettabile SI Redazione/revisione del documento NO

I pericoli di incendio Sostanze Carenze strutturali e impiantistiche ! Sorgenti di innesco Carenze

I pericoli di incendio Sostanze Carenze strutturali e impiantistiche ! Sorgenti di innesco Carenze organizzative

Identificazione dei pericoli di incendio Individuazione persone esposte ai pericoli di incendio Eliminazione/riduzione dei

Identificazione dei pericoli di incendio Individuazione persone esposte ai pericoli di incendio Eliminazione/riduzione dei pericoli Classificazione del livello di rischio di incendio Adeguatezza delle misure di sicurezza Rischio residuo accettabile SI Redazione/revisione del documento NO

Le persone a rischio • Presenza di un gran numero di persone, costituite in

Le persone a rischio • Presenza di un gran numero di persone, costituite in particolare da pubblico occasionale; • Presenza di persone con handicap fisici; • Presenza di dipendenti esposti a rischi specifici e particolari; • Presenza di persone che non hanno familiarità con i luoghi e le relative vie di esodo; • Presenza di persone incapaci di reagire prontamente ad un allarme incendio; • Presenza di bambini; • Presenza di anziani; • Presenza di malati o pazienti;

Identificazione dei pericoli di incendio Individuazione persone esposte ai pericoli di incendio Eliminazione/riduzione dei

Identificazione dei pericoli di incendio Individuazione persone esposte ai pericoli di incendio Eliminazione/riduzione dei pericoli Classificazione del livello di rischio di incendio Adeguatezza delle misure di sicurezza Rischio residuo accettabile SI Redazione/revisione del documento NO

Misure di Prevenzione Incendi MISURE DI SICUREZZA ANTINCENDIO Misure per la riduzione dei pericoli

Misure di Prevenzione Incendi MISURE DI SICUREZZA ANTINCENDIO Misure per la riduzione dei pericoli di incendio PREVENZIONE da innesco e sviluppo 1) Misure precauzionali di esercizio (piano procedure ordinarie) 2) Misure di prevenzione sugli impianti e sui processi produttivi Misure per la protezione antincendio PROTEZIONE dagli effetti dell’incendio 3) Protezione attiva 4) Protezione passiva GESTIONE del margine residuo di rischio 5) Organizzazione delle squadre antincendio 6) Piano di emergenza 7) Piano di evacuazione

PRINCIPALI OBBLIGHI A CARICO DEL DATORE DI LAVORO

PRINCIPALI OBBLIGHI A CARICO DEL DATORE DI LAVORO

Obblighi del Datore di lavoro non delegabili (art. 17 D. Lgs. 81/08) Il datore

Obblighi del Datore di lavoro non delegabili (art. 17 D. Lgs. 81/08) Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività a) La valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28; b) La designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi

Principali obblighi del Datore di lavoro (art. 18 D. Lgs. 81/08) l l l

Principali obblighi del Datore di lavoro (art. 18 D. Lgs. 81/08) l l l … … b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio … … l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento … … q) prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio;

Principali obblighi del Datore di lavoro (art. 18 D. Lgs. 81/08) … … l

Principali obblighi del Datore di lavoro (art. 18 D. Lgs. 81/08) … … l t) adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all’articolo 43. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti; l

Informazione e formazione dei lavoratori (D. Lgs. 81/08 art. 37) … … l 9.

Informazione e formazione dei lavoratori (D. Lgs. 81/08 art. 37) … … l 9. I lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza devono ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico; in attesa dell’emanazione delle disposizioni di cui al comma 3 dell’articolo 46, continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui al DM 10 marzo 1998 attuativo dell’articolo 13 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626. l … …_ l

Registro dei controlli periodici Annotazione di interventi su: – – – Impianti elettrici Illuminazione

Registro dei controlli periodici Annotazione di interventi su: – – – Impianti elettrici Illuminazione di sicurezza Presidi antincendio Aree a rischio specifico Dispositivi di sicurezza e controllo Altri elementi critici per la sicurezza

PRINCIPALI SANZIONI

PRINCIPALI SANZIONI

Art. 55. Sanzioni per il datore di lavoro 4. Il datore di lavoro e

Art. 55. Sanzioni per il datore di lavoro 4. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti: … … b) con l'arresto da tre a sei mesi o con l'ammenda da 2. 000 a 5. 000 euro per la violazione degli articoli … 46, comma 2; … … _ Art. 46, c. 2 “Nei luoghi di lavoro soggetti al presente decreto legislativo devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumita’ dei lavoratori. ”

Art. 55. Sanzioni per il datore di lavoro Nei casi previsti dal comma 2,

Art. 55. Sanzioni per il datore di lavoro Nei casi previsti dal comma 2, si applica la pena dell'arresto da quattro a otto mesi; • aziende industriali soggette a Direttiva Seveso ex artt. 6 e 8 decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e successive modifiche ed integrazioni; • centrali termoelettriche ; • impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 19 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni; • aziende per fabbricazione e deposito di esplosivi, polveri e munizioni; • industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;

MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE IL NUOVO TESTO UNICO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Decreto legislativo 9 aprile 2008, n° 81