Migrazioni Biblioteca Barnabitica del Liceo J STELLINI La
Migrazioni Biblioteca Barnabitica del Liceo «J. STELLINI»
La Barnabitica è la sezione più prestigiosa e raccoglie i volumi ereditati dalla biblioteca dei padri Barnabiti, rettori del Gymnasium civitatis Utini, esistente prima della fondazione del liceo. Possiede due manoscritti del XV secolo, dodici incunaboli, novantadue cinquecentine, centotrentatré secentine e novecentosettantotto settecentine, oltre ad alcuni manoscritti autentici di Jacopo Stellini e a altri ventun opuscoli miscellanei pubblicati fino al 1940.
La Barnabitica Uno scaffale della Biblioteca Barnabitica
Il ritorno alla vita di un libro antico Theatrum orbis terrarum / Abrami Orteli Antuerp. Geographi regii, Antuerpiae: extat in officina Plantiniana, 1612. Il teatro del mondo, di Abramo Ortelio di Anversa, geografo regio, pubblicato ad Anversa, nella stamperia Plantiniana, nel 1612. È un libro appartenente al fondo antico della “Barnabitica”, contiene numerose carte di tavole, prevalentemente calcografie di mappe geografiche delle regioni europee ed extraeuropee.
Il ritorno alla vita di un libro antico Sul verso della copertina, presenta un ex libris con le iniziali F. M. , lo stesso contenuto in altre decine di volumi della “Barnabitica”: si tratta di un sigillo di proprietà forse riconducibile a un padre barnabita.
Abraham Ortelius 1528 - 1598
Cartina della zona egizia-arabica Desertum ubi quadraginta annis erraverunt filii Israelis ducente Moysé Deserto dove per 40 anni vagarono i figli di Israele sotto la guida di Mosé.
Abraham Ortelius, cartografo e libraio fiammingo, fu attivo ad Anversa, dove pubblicò nel 1564 una carta del mondo in 8 fogli. Il suo sapere derivava dagli studi del greco, del latino, della matematica e dai viaggi che gli procurarono incontri con studiosi e geografi come il Mercatore, e incisori come Franz Hogenberg; proprio da quest’ultimo fece incidere in una medesima scala le calcografie delle sue carte geografiche, che formarono il primo atlante moderno, uscito con il titolo di Theatrum Orbis Terrarum nel 1570, ben 25 anni prima di quello del Mercatore.
Abraham Ortelius L’opera fu ristampata quattro volte nei primi dieci anni, e successivamente tradotta in sette lingue e riedita trentasei volte. Oltre alle mappe delle regioni del mondo contemporaneo, Ortelius pubblicò numerose carte storiche, e una riproduzione della Tabula Peutingeriana.
Biblia Hebraica Edizione del 1609
Biblia Hebraica Copertina della “Biblia Hebraica”
Biblia Hebraica Questo grande volume è la riedizione del 1609 della prima edizione stampata ad Anversa nel 1598, la prima che comprendesse in un volume unico l’intera Bibbia nelle lingue originali: l’Antico Testamento in ebraico, il Nuovo Testamento in greco e gli Apocripha in greco.
Biblia Hebraica - Nuovo Testamento Il volume inizia con il Nuovo Testamento scritto in greco antico: la traduzione interlineare in latino è di un erudito e umanista di Siviglia, Benito Arias Montano (1527 -1598) così come la prefazione.
Biblia Hebraica - Libri Apocrifi Seguono alcuni testi di origine giudaica, non accolti nel canone ebraico e scritti in greco, chiamati libri Apocrifi: il termine 'apocrifo' assume il significato di testo non incluso nell'elenco dei libri sacri della Bibbia, ritenuti ispirati, e pertanto non usato a livello dottrinale e liturgico. Il riferimento ai libri Apocrifi, nel titolo di ciascuno dei due frontespizi, lascia supporre che potessero fungere da appendice per ciascuna delle due parti, se pubblicate separatamente.
Biblia Hebraica - Parte Ebraica Aprendo il volume dalla fine, secondo l’uso ebraico, si trova l’Antico Testamento, scritto in ebraico a cura del già citato biblista Benito Arias Montano. La traduzione interlineare in latino è di un ebraista e biblista italiano Pagnini di Lucca (1470 -1536). La sua versione completa dall’ebraico, è divisa per la prima volta in versetti ed è ancora oggi accettata per il Vecchio Testamento. Sia il testo ebraico che quello latino vanno letti da destra a sinistra.
Biblia Hebraica - Parte Ebraica Differisce in modo evidente dalla Vulgata di San Gerolamo. Interessante è stato poter prendere coscienza dell’immenso lavoro dei filologi che cercano di ricostruire il testo originario, collazionando i testimoni della tradizione e restaurando, dove necessario, la veste linguistica.
Biblia Hebraica - Liber Exodus Riconoscibile è il noto episodio biblico dell’Esodo.
Biblia Hebraica - Liber Exodus L’Esodo, il secondo libro della Bibbia, riflette l’avvenimento centrale narrato: “esodo” significa “uscita” dall’Egitto degli Israeliti guidati da Mosé.
Biblia Hebraica - Un’edizione critica. . . Questa non è un’edizione qualunque: è un’edizione critica come lo testimoniano le varie lezioni a lato. L’edizione critica è un’edizione che cerca di ricostruire il testo originario sia, dove è possibile, per quanto concerne la veste linguistica (o forma), sia per quanto concerne il contenuto (o sostanza). L’edizione è approntata dal filologo.
recenseo ripercorrere, esaminare emendatio correzione di un testo per un'edizione critica, nei luoghi ritenuti errati Recensione ed emendazione sono i momenti fondamentali della critica testuale
Biblia Hebraica - L’archetipo Il filologo, per ricostruire l’archetipo, cerca la maggioranza stemmatica (scelta meccanica) ovvero, guardando lo stemma e confrontando le lezioni dei vari subarchetipi, individua la lezione più attendibile. Quando non è possibile la scelta meccanica, ricorre a scelte non meccaniche : Usus scribendi Tra due lezioni sarà da preferire quella che meglio rispecchia lo stile dell’autore Lectio difficilior La lezione «più difficile» ha maggiori probabilità di essere autentica: l’amanuense è portato a banalizzare, ad aggiustare ciò che gli sembra scorretto.
Biblia Hebraica Esodo 15 -25 A sinistra: immagine fedele ai colori e alle proporzioni del libro A destra: immagine per una migliore comprensione dei caratteri
Biblia Hebraica Esodo 26 -31 A sinistra: immagine fedele ai colori e alle proporzioni del libro A destra: immagine per una migliore comprensione dei caratteri
Biblia Hebraica - Segni Diacritici [] = parentesi quadre usate per le espunzioni o anche per completamenti *** = asterischi usati per indicare le lacune. = si usa quando una lezione è illeggibile o quando l’editore, pur riconoscendo la natura erronea di una lezione, non riesce ad emendare.
Biblia Hebraica - Segni Diacritici Esempio di utilizzo dei segni diacritici nel testo
L’evoluzione della lingua Dal Latino all’Italiano. . .
L’evoluzione della lingua Studiare la cultura e le lingue antiche per capire l’OGGI I nostri posteri studieranno i cambiamenti linguistici anche attraverso gli slang scritti sui murales o nei linguaggi mutuati dal mondo dell’Information and Communication Technology: «Mi whatsappi la foto che hai twittato così la posto su Facebook? »
Notte nazionale del Liceo classico 13 Gennaio 2017 Liceo Classico Prof. sse: Roberta Costantini, Francesca Noacco | Jacopo Stellini autori: Federica Valtorta e Francesco Limpias | © copyrights all rights reserved
THE END
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