Metro UBahn e Treni di superficie SBahn di
Metro (U-Bahn) e Treni di superficie (S-Bahn) di BERLINO Gli autobus 100 e 200 passano lungo diverse attrazioni: un giro su queste due linee equivale già a un giro della città.
Buslinie 100: l’Hop on Hop Off di Berlino
Berlinpass: Berlin Bus Tour Route Regent
I mezzi pubblici dall’aeroporto di Tegel
Regent Berlin
Regent
o 2 RISTORANTI r 5 a 7 o 4 a 8 o 1 o 3 r 3 a 4 P 2 Regent r 4 r 7 r 9 r 8 P 3 P 1 a 2 Philarmonie a 5 a 1 r 2 a 6 r 1 a 3
RISTORANTI • r 1 Sphere Restaurant at the Berlin TV Tower (Tedesca e internazionale): Panoramastr. 1 A • r 2 Steakhouse Asador (Steakhouse argentina): Wilhelmstr. 22 (n. 67) • r 3 Block House Friedrichstrasse (Steakhouse USA): Friedrichstr. 100 (n. 84) • r 4 Aiger Gendarmenmarkt (Tedesca e austriaca): Franzoesiche Str. 25 (n. 119) • r 6 Dolores (Messicana e USA del Sud): Rosa-Luxemburg-Str. 7 (n. 99) • r 7 Brasserie Desbrosses (europea): Potsdamer Platz 3 (n. 198) VICINO AL REGENT HOTEL • r 8 Maredo (Steakhouse): Charlottenstr. 57 Ci. Siamo. Stati (ottimo) • r 9 Augustiner am Gendarmenmarkt: Charlottenstr. 55 (n. 165): Ci. Siamo. Stati (ottimo) ASIATICA • a 1 Mabuhay (Indonesiana): Koethener Str. 28 (n. 3) • a 2 Amrit Potsdamer Platz (Indiana e asiatica): Eberstrasse 14 (n. 184) Ci. Siamo. Stati (medio: buono il pollo al curry e le insalate; strano il pollo Tandoori e il Samosa) • a 3 Madami - Mom's Vietnamese Kitchen (Vietnamita e asiatica): Rosa-Luxemburg-Str. 3 (n. 25) • a 4 Restaurant Jolly (Cinese, asiatica e Thai): Am Kupfergraben 4 (n. 48) • a 5 Restaurant Tim Raue (Asia fusion): Rudi-Dutschke-Str. 26 (n. 15) • a 6 The Sushi Club (Giapponese): Mohrenstr. 42 (n. 171) • a 7 Hashi Izakaya (Giapponese): Rosenthaler Str. 63 (n. 584) Ci. Siamo. Stati (ottimo e giovanile) • a 8 King (Giapponese): Rosa-Luxemburg-Str. 17 (n. 214) Ci. Siamo. Stati () MEDIORIENTALE • o 1 Dada Falafel (Libanese e mediorientale): Linienstr. 132 (n. 62) • o 2 Yarok Fine Syrian Food from Damascus (mediorientale): Torstr. 195 (n. 7) • o 3 Hasir - Mitte (Turca e mediterranea): Oranienburger Str. 4 (n. 829) • o 4 Luxa (Libanese e mediterranea): Torstrasse 56 (n. 1. 383) CAFFE' E PASTICCERIE • P 1 Rausch Schokoladenhaus (Café & Restaurant. . . pasticceria): Charlottenstr. 60 (n. 11) • P 2 Cafe Einstein (Cafè e pasticceria): Unter Den Linden 42(n. 6 di 155) • P 3 Starbucks: Friedrichstraße 61
RISTORANTI – LISTA DI RITA • Maredo (Steakhouse), Charlottenstrasse 57, ottima carne e prezzi nella media • Lutter und Wegner (cucina tradizionale tedesca): Charlottenstrasse 56 • Tadim (cucina turca): Adalbertstraße 98 • Imren Grill (Cucina turca): Boppstr 10 • Vöner (cucina turca): Boxhagener Str. 56 • Hakiki (cucina turca) Tromsöer Straße 13359 • Konnopke's - Schönhauser Allee (uno dei più antichi ristoratori di strada di Berlino): Prenzlauerberg sotto al ponte della metropolitana U 2 (fermata U 2 Eberswalderstrasse) • Henne (in uno degli angoli più suggestivi di Kreuzberg è rimasto intatto un pezzo della vecchia Berlino. Il piatto forte è il pollo, da mangiare con le mani!): Leuschnerdamm 25 Kreuzberg (fermata U 8 Moritzplatz, M 29 Oranienplatz) • Kartoffel Haus (solo patate): Poststrasse 4 -5 Nikolaiviertel (fermata U 2 Klosterstrasse) • Tulum (Tex-Mex, frequentato da 20 -30 enni): Wilmersdorf (Am Volkspark 85) • Schwiliko (cucina georgiana): Schlesischestrasse 29 , 10997 Kreuzberg (fermata U 1 Schlesiches Tor) • Pasternak (cucina russa - uno dei migliori brunch della citta'): Knaackstrasse 22 -24 Prenzlauerberg (fermata U 2 Senefelderplatz)
MERCATINI DOMENICALI Mauerpark: Nel parco del muro, Prenzlauerberg U 2 Eberswalderstrasse, U 8 Bernauerstrasse, M 10 Friedrich-Ludwig-Jahn Sportplatz Ogni domenica dalle 8 alle 18 (www. flohmarktimmauerpark. de/) Strasse des 17. Juni: La strada che attraversa tutto il Tiergarten, all’altezza della S-bahn Tiergarten Ogni sabato e domenica dalle 10 alle 17. Il mercatino più “serio” e antico di Berlino: qui troverete gli stand dei commercianti di mobili e oggetti d’antiquariato, cimeli di guerra, abiti e cappelli di sartoria. (www. berlinertroedelmarkt. com/start. html)
Ed arrivo a Fiumicino alle 19, 40 Shopping a Kurfürstendamm ? 30 Aprile domenica Partenza alle 17, 30 da Tegel Messa in italiano ? 29 Aprile sabato Charlottenburg ? 11, 00 Berlin TV Tower e Alexanderplatz Berlin pass Checkpoint charlie Percorso del muro E east side gallery 28 Aprile venerdì 14, 45 Brandenburg gate e Reichstag dome tour Berlin pass Jüdisches Museum Berlin e Monumento alla memoria delle vittime dell’olocausto e Bebelplatz ? 27 Aprile giovedì Giro panoramico in battello ? Berlin pass Isola dei Musei Pergamon ? Partenza alle 9, 00 da Fiumicino ed arrivo alle 11, 10 a Tegel 26 Aprile mercoledì 20, 00 Berliner Philharmoniker Giro in bici o in segway ? 25 Aprile martedì 1 Maggio lunedì
LINK GALLERIE D’ARTE http: //www. berlinandout. eu/guida-berlino-online/gallerie-darte/ MUSEI http: //berlinocacioepepemagazine. com/i-63 -musei-di-berlino-da-visitare-almeno-una-volta-343434/ Libeskind Museo Ebraico Eisenman Monumento alla memoria delle vittime dell’olocausto LUOGHI DI INTERESSE https: //www. google. it/search? q=cosa+fare+a+berlino&ie=utf-8&oe=utf-8&client=firefox-b&gfe_rd=cr&ei=UW-TWK_JKq_CXr 3 Ur. LAF http: //blog. zingarate. com/berlino/10 -cose-da-fare-a-kreuzberg. html Berliner https: //www. berliner-philharmoniker. de/en/concerts/calendar/details/23505/
25 aprile martedì Arrivo a Berlino all’aeroporto Tegel alle 11, 10. Al Gate 1 c’è un organizzatissimo ufficio informazioni dove si può prenotare tutto. Albergo Regent Berlin in Charlottenstraße 49, 10117 Berlin, +49 30 20338. Siamo a 13 minuti a piedi dalla porta di Brandeburgo e ad 11 minuti dall’Isola dei Musei. Siamo in mezzo al Museo ebraico e a quello dedicato alle vittime dell’olocausto, 20 minuti a piedi e 10 in bicicletta. 13 minuti a piedi da Check point Charlie. 20 minuti da Alexanderplatz e 22 minuti da Postdammerplatz. 25 minuti a piedi dalla Philarmonie, 15 minuti con il bus Giro in bici, capire come si affittano le bici anche per i giorni a seguire MESSA IN ITALIANO A BERLINO
26 Aprile mercoledì Isola dei musei, in tedesco Museumsinsel, è il nome della parte settentrionale di un’isola sul fiume Sprea, nel quartiere centrale Mitte di Berlino, facente parte della vecchia città di Cölln. È così chiamata perché ospita nel raggio di poche decine di metri ben cinque musei importanti a livello internazionale, facenti tutti parte dei Musei Statali di Berlino. Essi sono: l’Altes Museum, il Neues Museum, l’Alte Nationalgalerie, il Bode Museum, il Pergamonmuseum. L’Isola dei Musei comprende inoltre il parco Lustgarten e il Duomo di Berlino. Nel 1999, il complesso museale è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Una prima sala espositiva venne aperta nel 1797 su suggerimento dell’archeologo Aloys Hirt. L’isola, in origine zona residenziale, fu dedicata all’arte e alla scienza dal re Federico Guglielmo IV di Prussia nel 1841. Ulteriormente estese sotto i re prussiani, le collezioni del museo d’arte e d’archeologia vennero trasformate in una fondazione pubblica dopo il 1918. Le collezioni prussiane furono spartite negli anni della guerra fredda fra Est e Ovest, ma sono state poi riunificate dopo la Caduta del Muro, ad eccezione di alcune opere che sono state sottratte dagli alleati durante la seconda guerra mondiale. Nel 1999 venne approvato un piano di ripristino e di ammodernamento dei vari complessi museali, secondo il quale l’Isola dei Musei sarebbe dovuta diventare il fulcro dell’arte berlinese e non solo. Il piano ha previsto anche una suddivisione ben precisa delle collezioni all’interno dei musei, di modo che ogni complesso venisse dedicato ad una specifica arte. In particolare: Il Pergamonmuseum è stato definito come un museo di architettura antica. Il Neues Museum ospita esposizioni di reperti archeologici nonché sculture egizie ed etrusche, tra cui il famoso busto della regina Nefertiti. L’Altes Museum, il più antico dell’isola, è dedicato agli oggetti d’arte greca e romana. I dipinti del Bodemuseum risalgono dal periodo tardo bizantino al 1800. La Alte Nationalgalerie copre la pittura del 19° secolo. Il Masterplan Museumsinsel include la costruzione di un edificio principale dedicato a Henri James Simon, filantropo berlinese, che fungerà da ingresso per tutti i musei, e un percorso che collegherà quattro di essi, la cosiddetta Passeggiata Archeologica. La passeggiata avrà inizio presso l’Altes Museum, per poi passare attraverso il Neues Museum e il Museo Pergamon e finire presso il Museo Bode, che si trova sulla punta settentrionale dell’isola. Questa passeggiata dovrà rappresentare un cammino temporale e culturale attraverso le varie esposizioni presenti nei musei, così da collegare fra loro migliaia di anni di arte. - http: //www. berlino. com/museumsinsel-isola-musei/
L’Altes Museum è il più antico museo della città (1830) e si trova, nei pressi del Lustgarten (giardino del piacere). Costruito da Karl Friedrich Schinkel – il più autorevole architetto tedesco – ospita collezioni dell’antichità classica, tra cui molti reperti Greci e Romani. La collezione di papiri e di altri reperti risalenti all’antico Egitto si trovano al piano superiore, dove è esposto il famoso busto di Nefertiti, un nome che significa “la bella è giunta”. Il busto risale al 1340 a. C. ed è uno degli oggetti più preziosi tra quelli custoditi nei musei berlinesi. La collezione egizia, appartenuta a Federico Guglielmo III di Prussia, fu presentata al pubblico proprio con l’apertura di questo museo, patrocinato dall’umanista Alexander von Humboldt. Nel 2009 la collezione tornerà nella sua sede precedente, nel Neues Museum.
27 Aprile giovedì Juedisches museum in Lindenstraße 9 -14 tel. 030 25 99 33 00 lunedì ore 10 -22, da martedì a domenica ore 10 -20 Monumento alla storia sociale, politica e culturale degli ebrei in Germania, lo spettacolare Berlin Jüdisches Museum di Daniel Libeskind è considerato, per i suoi contenuti e la sua architettura, un’eccellenza mondiale. Dal 9 settembre 2001, data della sua apertura, il museo ha già accolto oltre 4 milioni di visitatori. Il Museo, sintesi architettonica dell’identità culturale di un popolo, si pone anche come tangibile espressione della presenza e del ruolo degli ebrei in Germania, ma oltre tutto questo è un invito alla riconciliazione – fisica e spirituale – della città di Berlino con l’Olocausto. Nato a pochi chilometri dalla capitale tedesca (a Lodz, in Polonia) e appartenente a una famiglia decimata nello sterminio, Libeskind presentò il suo progetto al Senato di Berlino nel 1988, un anno prima della caduta del muro. Alla base della sua proposta era il desiderio di affrontare, in un’unica struttura, temi ampi e complessi come la storia degli ebrei tedeschi e il vuoto lasciato dalla loro assenza a Berlino, per arrivare infine a offrire un simbolo di speranza per un nuovo corso storico, per Berlino e per l’Europa. Il Museo, ha spiegato Libeskind, “descrive e integra, per la prima volta nella Germania del dopoguerra, la storia degli ebrei del Paese, le ripercussioni dell’Olocausto e il senso di disorientamento spirituale connesso a tutto ciò. Ed è anche semplicemente un museo, con la documentazione esposta alle pareti”. Holocaust-mahnmal in Ebertstraße 10 Tel. 030 26 39 43 36 Orario di apertura: Stelenfeld: sempre accessibile Centro Informazioni: da aprile a settembre: martedì a domenica ore 10 -20; È accaduto, dunque può riaccadere di nuovo Non dimenticate di visitare il Memoriale dell’Olocausto. Prima o poi bisogna recarsi in questo luogo particolare, con i suoi blocchi di cemento che si estendono per un intero isolato. Il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa: questo è il nome completo del Monumento dell’Olocausto, che è il più importante per la Germania e anche un monumento alle vittime nei paese degli autori. Il Memoriale dell’Olocausto è stato progettato dall’architetto nordamericano Peter Eisenman e occupa una superficie di 19. 00 metri quadrati con i suoi 2. 711 blocchi di cemento di dimensioni differenti. Il Memoriale dell’Olocausto è un monumento che bisogna percorrere e concepire, nel senso più autentico. Tra i blocchi di cemento su una base ondulata, si incrociano percorsi simmetrici. I blocchi aumentano sempre di più verso l’interno lasciando penetrare pochissima luce, creando percorsi simili a quelli di un labirinto. Questo “perdersi” tra i blocchi, la monotonia del grigio e la mancanza di luce all’interno del monumento trasmettono una sensazione inquietante.
Bebelplatz è una delle piazze più belle della capitale tedesca. Ciò è dovuto sia agli edifici circostanti, sia al fatto che si trova direttamente sul sontuoso boulevard "Unter den Linden". La piazza di forma rettangolare, completamente lastricata, che nel 1947 ha preso il suo nome da August Bebel, cofondatore della SPD (Partito Socialdemocratico tedesco), è sorta nel 1740 in seguito alla demolizione della vecchia fortezza cittadina di Berlino. La nuova piazza doveva divenire il centro del Forum Fridericianium progettato da Knobelsdorff, con teatro dell'opera, edificio dell'accademia e palazzo reale della città. Non è stato possibile, tuttavia, portare a termine la progettazione originale. Fino a questo momento è stato costruito solo l'edificio dell'opera (1741 -43), e per tale motivo è stata denominata Opernplatz (Piazza dell'opera). Dietro l'opera, fino ad ora là collocata, a partire dal tardo XVIII secolo si trova la cattedrale cattolica di St. Hedwig (1747 -73), sul lato occidentale è sorta la biblioteca reale denominata "Kommode" (comò) (1775 -1780), che fa parte oggi dell'università Humboldt, e l'Alte Palais (Vecchio Palazzo) che viene altrettanto utilizzato dall'Università. Il 10 maggio 1933, tuttavia, Babelplatz è passata alla storia anche in modo inglorioso: qui ha avuto luogo il rogo dei libri dei nazionalsocialisti a causa del quale significative opere della letteratura mondiale, tra cui opere di autori come Heinrich e Thomas Mann, Erich Kästner, Stefan Zweig, Heinrich Heine, Karl Max o Kurt Tucholsky sono state gettate tra le fiamme. Un monumento sotterraneo di Micha Ullmann ricorda dal 1995 questo avvenimento. Si può vedere una biblioteca incastrata nel terreno con scaffali vuoi che è possibile ammirare nel centro di Bebelplatz mediante un'apertura in plastica.
Herbert-von-Karajan-Str. 1 10785 Berlin Tiergarten Tel. : 030 – 25488999 La Philharmonie è una sala da concerto di Berlino, sita nel Kulturforum e sede dei Berliner Philharmoniker. Architettura L'edificio venne costruito tra il 1960 e il 1963 su progetto di Hans Scharoun. La struttura ha una forma pentagonale che viene mantenuta anche all'interno. Il podio dell'orchestra occupa la sezione centrale della sala pentagonale. Attorno si sviluppano le gallerie per il pubblico, progettate in modo tale da confondersi con la prospettiva dei cinque angoli della sala, primo esempio dello stile vigneto. La doratura dell'esterno dell'edificio venne aggiunta tra il 1978 e il 1981. Tra il 1984 e il 1987 venne costruita la Kammermusiksaal (Sala per musica da camera), progettata da Edgar Wisniewski, su disegni dello stesso Scharoun. Un edificio organico come nuova dimora della Berliner Philharmoniker (Orchestra filarmonica di Berlino); negli anni '50 ciò suscitò accesi dibattiti, ma oggi la Philarmonie Berlin (Sala concerti dell'orchestra filarmonica di Berlino) è indubbiamente un emblema della città. La vecchia Philarmonie venne distrutta nella Seconda Guerra Mondiale e la rinomata orchestra, negli anni successivi, venne sistemata in sedi non stabili e temporanee. Con l'edificio della nuova Philarmonie terminato nel 1963, l'architetto Hans Scharoun ideò un nuovo tipo di sala concerti. Al posto della classica visione frontale del gruppo musicale, Scharoun mette l'orchestra al centro della sala. La disposizione democratica dei posti a sedere sistemati in modo sfalsato consente una visione ottimale e grazie al palco disposto al centro sono anche possibili prospettive insolite sui musicisti. Le pareti piegate e inclinate e il tetto simile ad un tendone garantiscono un'acustica unica, esattamente come le casse acustiche piramidali sul tetto della sala. Il cosiddetto sistema costruttivo organico, dall'interno verso l'esterno, determina la forma dell'edificio simile ad un tendono. Nel linguaggio popolare berlinese, come d'abitudine, anche per la sala concerti inconsueta è stato trovato un soprannome, ovverosia "Circo Karajani", in riferimento alla forma dell'edificio e al nome dell'allora direttore Herbert von Karajan. La Berliner Philharmoniker, fondata nel 1882, è una delle orchestre più richieste a livello mondiale. Oltre a Herbert von Karajan, anche i direttori Hans von Bülow, Arthur Nikisch, Wilhelm Furtwüngler, Sergiu Celibidache e Claudio Abbado hanno contribuito attivamente allo sviluppo dell'orchestra composta da 128 membri. Al momento è il direttore britannico Sir Simon Rattle ad avere la guida artistica. Grazie ai Lunchkonzerte (concerti di pranzo) gratuiti e al progetto educativo "Zukunft@BPhil", l'insieme musicale ricco di tradizione si apre in svariati modi ad un vasto pubblico.
28 Aprile giovedì Il Checkpoint Charlie era un importante posto di blocco situato a Berlino tra il settore sovietico e quello statunitense. Situato sulla Friedrichstraße, all'altezza dell'incrocio con Zimmerstraße, collegava il quartiere sovietico di Mitte con quello statunitense di Kreuzberg. Venne istituito nell'agosto del 1961 in seguito alla costruzione del muro di Berlino permettere il transito del personale militare delle forze alleate, del personale militare sovietico di collegamento, del personale diplomatico e dei visitatori stranieri. Il 27 e 28 ottobre 1961, nel momento culminante della crisi di Berlino del 1961, carri armati sovietici e statunitensi si fronteggiarono in modo ostile al Checkpoint Charlie e si temette per alcune ore uno scontro frontale tra le due superpotenze. Dopo la riunificazione il punto di controllo venne abbattuto mentre la baracca di guardia originale oggi si trova nell'Alliertenmuseum. In data 13 agosto 2000 ne venne inaugurata una ricostruzione fedele, divenuta in breve tempo un punto di grande richiamo turistico. Il Museo del Muro fin dallo stesso inverno 1961/1962 si trova a pochi metri dal Checkpoint. Presso il Checkpoint Charlie ebbero luogo alcune fughe molto spettacolari dalla DDR. Nei pressi, il 17 agosto 1962, fu colpito e lasciato morire dissanguato il diciottenne Peter Fechter, nel suo tentativo di fuga da Berlino Est mentre direttamente al Checkpoint venne ucciso nel 1974 il giovane poliziotto Burkhard Niering. La definizione di Checkpoint Charlie deriva dall'alfabeto fonetico NATO. Checkpoint Alpha era il valico autostradale di Helmstedt (fra le due Germanie), Checkpoint Bravo il valico di Dreilinden (fra Berlino Ovest e la Germania Est). La East Side Gallery è un lungo tratto (1, 3 km) del Muro di Berlino che si trova in Mühlenstrasse, nella ex Berlino est. È la più lunga galleria d’arte all’aperto al mondo e ospita oltre cento dipinti murali originali. Galvanizzati dagli straordinari eventi che stavano cambiando il mondo, artisti provenienti da ogni parte del globo accorsero a Berlino nel 1990 per celebrare la caduta del Muro, la libertà e lo spirito di riconciliazione attraverso la realizzazione di questa grande opera che sarebbe diventata una durevole testimonianza della gioia e del desiderio di libertà di quei giorni. Prima d’allora esistevano già dei dipinti murali - ma solo sul lato di Berlino ovest - che erano considerati un’attrazione per i berlinesi e per i turisti. Alcune tra le opere più famose sono diventate popolari soggetti da cartolina. È il caso, per esempio, di The Mortal Kiss di Dimitrji Vrubel, che raffigura Erich Honecker e Leonid Breznev che si baciano sulla bocca, e Test the Best, di Birgit Kinder, che mostra una Trabant (l’auto-simbolo dell’ex Germania est) che sfonda il muro. Altri dipinti – con immagini surreali, graffiti e slogan politici riflettono l’atmosfera eclettica, multiforme e un po’ bohémienne della Berlino di oggi: se ne trovano da Oberbaum Brücke fino alla Ostbanhof. Oggi i dipinti murali sono sotto tutela e per una parte di essi, danneggiati dal tempo e dall’inquinamento, sono in corso opere di restauro.
Da Potsdamer Platz a Warschauer Straße Sette chilometri da Potsdamer Platz attraverso l’ex percorso all'ombra del Muro di Kreuzberg fino alla East-Side-Gallery Sebbene molti resti del Muro, due tavole del miglio storico Muro di Berlino e una guardiola delle milizie di confine della RDT (anche se nascosta dietro alle nuove costruzioni) ricordino i tempi della divisione, è difficile in Potsdamer Platz pensare oggi a quella situazione di confine. La si può però ricostruire meglio nelle vie Niederkirchner e Zimmerstraße, nelle quali sono rimasti circa 200 metri di Muro originale sull’area della topografia del terrore. Davanti al passaggio del confine degli stranieri Friedrichstraße / Checkpoint Charlie con il museo privato del Muro, il percorso lungo in tutto sette chilometri arriva fino al luogo della memoria Peter Fechter. Il 17 agosto 1962 il 18 enne apprendista muratore stava tentando di scappare con un collega a Berlino Ovest. Mentre al compagno la fuga riuscì, Peter Fechter rimase colpito a morte nella striscia di confine. Oggi una stele dell’artista Karl Biedermann ricorda la tragica morte di Fechter. Passando davanti alla casa editrice Axel Springer si giunge all’ex passaggio di confine in Heinrich-Heine-Straße. Qui veniva sbrigato il traffico postale e commerciale tra Berlino Est e Ovest. Attraverso le vie Sebastian e Waldemarstraße si raggiunge da qui l’Engelbecken e l’ex canale Luisenstädtischen Kanal. Il pergolato eretto illegalmente da Osman Kalin su un pezzo triangolare di Berlino Est a Berlino Ovest, che per motivi di costi non fu circondato dal Muro, racconta dell’assurda vita quotidiana di Berlino Ovest all’ombra del Muro. Attraverso il ponte Schilling si giunge nelle vie Holzmarkt e Mühlenstraße. Qui si trova il tratto più lungo di Muro conservato nel centro città. Nel 1990 artisti da tutto il mondo hanno decorato i resti lunghi 1, 3 chilometri del Muro di confine con immagini impressionanti. Da Warschauer Straße fino a Schöneweide Meglio percorrere con la bicicletta i 13 chilometri del ritorno dalla East-Side-Gallery attraverso la Sonnenallee fino a Schöneweide Questo tratto lungo 13 chilometri è particolarmente adatto ad essere esplorato in bicicletta. Dalla stazione della metropolitana Warschauer Straße il percorso porta in direzione Sud attraverso il ponte Oberbaumbrücke, da cui si gode una bella vista sulla "East. Side-Gallery", il tratto di Muro più lungo ancora conservato nel centro città. Di grande effetto i "Molecule Men" di Jonathan Borofsky al porto Est. Se seguendo la ferrovia sopraelevata si gira nella Schlesische Straße, si raggiunge presto l’ex torretta di controllo allo Schlesischen Busch. Oggi viene utilizzata come spazio espositivo, mentre quella che un tempo fu la striscia di confine ora è un parcheggio. Tra Treptow e Neukölln l’ex confine, contrassegnato con una doppia fila di lastricato sul pavimento, si contorce attraverso un quartiere residenziale densamente costruito. Un’impressione della situazione storica viene data dalla tavola del miglio storico Muro di Berlino sulla Harzerstraβe, angolo Bouchéstraße. Al civico Elsenstraße 40 si trova inoltre una tavola con la quale viene ricordata una spettacolare fuga in galleria. Attraverso la Kiefholzstraße e il tratto Heidekampgraben, costruito sulla ex striscia del Muro, ci si avvicina all’ex passaggio di confine Sonnenallee, divenuta famosa per l’omonimo libro di Thomas Brussig e per il film. Proseguendo lungo Heidekampgraben si arriva al Britzer Zweigkanal. Attraverso un ponte, ricostruito solo dopo l’Unità Tedesca, si raggiunge il luogo della memoria a Chris Gueffroy. La stele dell’artista Karl Biedermann ricorda il ventenne che nel febbraio del 1989, avendo sentito che sul Muro non si veniva più fucilati, cercò di passare e venne poi ucciso come ultima vittima del Muro. Dal luogo della memoria la via del Muro segue prima il Britzer Zweigkanal, poi il Teltowkanal, che rappresenta il tratto più grande dei 13 chilometri complessivi di confine con la RDT nel quartiere di Treptow. Al porto Rudower Hafen West si lascia il confine e il percorso
I berlinesi sono degli amanti della natura e Berlino è una città che offre molti spazi verdi dove poter passeggiare, rilassarsi o svagarsi, correre o andare in bici. Grosser Tiergarten Il parco di Tiergarten è il polmone di Berlino e si trova proprio al centro della città. Fino alla metà del XIX secolo era la residenza di caccia dell’elettore, oggi è il luogo preferito da chi ama passeggiare, dagli appassionati della corsa, della bici e dei pattini a rotelle. Schlosspark Charlottenburg Dietro il castello di Charlottenburg ci sono un piccolo giardino barocco e un grande parco in stile inglese. Questa meravigliosa area verde è un luogo ideale per trascorrere il proprio tempo libero e rilassarsi: si può passeggiare tra i laghetti artificiali e i piccoli fiumi oppure prendere il sole sdraiato su un bel prati. Grunewald e Teufelsberg I boschi della Grunewald a sud di Berlino sono delle grandi aree verdi molto tranquille e incontaminate. La foresta verde è l’ideale per l’equitazione e per gli amanti delle escursioni. Pfaueninsel Al centro del lago Wannsee si trova l’isola dei Pavoni, che vivono intorno al castello di Federico Guglielmo II. L’isola è raggiungibile solamente in traghetto ed è uno dei luoghi più romantici di Berlino. Giardino botanico Uno dei più importanti giardini botanici del mondo si trova nel quartiere Charlottenburg. Annesso al Botanischer Garten c’è anche un museo botanico. Viktoriapark e Kreuzberg Il vecchio parco municipale e le aree verdi nei pressi di Kreuzberg sono un ottimo luogo di svago e relax. Sulla montagna si trova il monumento della guerra prussiana di liberazione. Volkspark Friedrichshain Volkspark si trova nel cuore di Friedrichshain ed è il più antico parco di Berlino. Passeggiando tra i bei prati verdi si incontrano numerosi laghetti artificiali, il famoso gruppo di macerie chiamato Mount Klamott, il monte delle macerie, e la Marchenbrunnen, la fontana delle fiabe, raffigurante i personaggi più amati dai bambini. Tierpark Friedrichsfelde All’interno del parco del palazzo di Friedrichsfelde si trova questo piccolo zoo che ospita circa mille specie di animali, tra queste le tigri siberiane e i leoni. Treptower Park Sulle rive dello Spree si trova il Treptower Park, il giardino famoso per il Sowjetisches Ehrenmal, il memoriale sovietico, e per il vicino cimitero dei sodati dell’Armata Rossa. Britzer Schloss e Park Intorno al castello di Britz si trova il bel Britzer Garten. Il palazzo risale all’inzio del XVIII secolo e vanta un prezioso arredamento Grunderzeit. - http: //www. berlino. com/parchi-giardini-berlino/
Museo storico di medicina Charité di Berlino Charitéplatz 1 Eingang: Virchowweg 17 Dall’albergo 10 minuti con il bus 147 Orario d'apertura Lunedì Chiuso Martedì 10: 00 - 17: 00 Mercoledì 10: 00 - 19: 00 Giovedì – venerdì 10: 00 - 17: 00 Sabato 10: 00 - 19: 00 Domenica 10: 00 - 17: 00 Il Museo storico di medicina (Berliner Medizinhistorisches Museum der Charité) è un'istituzione dell'ospedale universitario Charité di Berlino ed è collocato all'interno dell'area stessa dell'istituto ospedaliero, in un edificio fatto costruire da Rudolf Virchow nel 1899 per il suo museo di patologia anatomica. L'esposizione permanente, inaugurata nel 2007, conduce il visitatore attraverso i diversi ambienti creati e utilizzati dalla medicina occidentale negli ultimi tre secoli: il teatro anatomico, la sala autoptica del patologo, il laboratorio, la clinica e l'ambulatorio. In una storica sala di degenza storica sono rappresentate dieci storie di malattie che hanno caratterizzato questi trecento anni. All'interno della mostra trovano posto anche i preparati anatomici della famosa collezione Virchow. Le mostre temporanee riprendono singoli temi legati alla medicina e alla storia della medicina, oltre a presentare occasionalmente progetti di arte contemporanea in cui l'arte si mette in dialogo con la medicina. Inoltre fa parte del museo una suggestiva rovina in cui si trovava l'auditorium, oggi recuperata e utilizzata per convegni, tavole rotonde e lezioni tematiche con diversi docenti.
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