METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE DSA volano della didattica laboratoriale
METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE: DSA volano della didattica laboratoriale Dott. ssa Carol Faitella Dott. Riccardo Paduano
DSA e pratica educativa Riconoscere le caratteristiche Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) Disturbi aspecifici dell’apprendimento o difficoltà dell’apprendimento
DSA e pratica educativa Difficoltà ≠ Disturbo Per difficoltà di apprendimento, si intendono diverse tipologie di problematiche scolastiche non associabili a patologie, che potrebbero ostacolare o semplicemente rallentare il normale processo di apprendimento Riguardano sia caratteristiche proprie dello studente (caratteristiche della personalità, stile di vita, motivazione) che del contesto in cui vive (caratteristiche socioculturali dell’ambiente, aspetti familiari, qualità dell’istituzione scolastica)
DSA e pratica educativa Disturbo aspecifico di apprendimento I disturbi aspecifici di apprendimento si riferiscono a difficoltà estese a più settori delle competenze scolastiche secondarie a categorie o entità diagnostiche primarie Ritardo Mentale Livello cognitivo Borderline ADHD Autismo ad alto funzionamento Disturbi d'ansia e altre psicopatologie significative
DSA e pratica educativa Specificità: elementi differenziali del disturbo Istruzione Adeguata Assenza di Deficit Sensoriali Assenza di problematiche psicopatologiche Quoziente intellettivo nella norma
DSA e pratica educativa Difficoltà ≠ Disturbo DISTURBO DSA DIFFICOLTÀ CRITERIO BASE Prestazione alle prove <5° Percentile (-2 ds) <15° Percentile ASPETTI TIPICI Resistenza al trattamento Maggiore Minore Svantaggio socio-culturale Può essere escluso Spesso presente Implicazioni adattive Gravi Lievi Disagio emotivo Frequente Possibile Bisogno di strumenti compensativi Necessari Valutabili
DSA e pratica educativa La relazione psicodiagnostica Leggere in modo attento e analitico Comprendere le informazioni, il linguaggio tecnico, il profilo e le caratteristiche del bambino/studente Comprendere i suggerimenti proposti con interesse e attenzione al bambino/studente Leggere per fare: trarre indicazioni per il lavoro in classe ed eventuale stesura/implementazione del PDP
DSA e pratica educativa Una buona diagnosi Senza un quadro ben definito delle competenze nelle varie abilita accademiche non e possibile: Impostare un piano di intervento efficace che preveda il potenziamento delle abilita carenti La scelta degli opportuni strumenti da utilizzare a scuola La progettazione di un adeguato piano di trattamento
DSA e pratica educativa Struttura della relazione 1. Il problema presentato 2. L’anamnesi in breve 3. Funzionamento cognitivo 4. Valutazione degli apprendimenti 5. Aspetti attentivi, emotivo/comportamentali 6. Profilo di personalità, emotivo-comportamentale 7. Conclusioni (diagnostiche) 8. Suggerimenti per la scuola e la famiglia 9. Scheda riassuntiva con prove e dati
DSA e pratica educativa Caratteristiche della relazione Diagnosi nosografica Diagnosi funzionale
DSA e pratica educativa La certificazione Per “certificazione” si intende un documento, con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise disposizioni di legge – nei casi che qui interessano: dalla Legge 104/92 o dalla Legge 170/2010 - le cui procedure di rilascio ed i conseguenti diritti che ne derivano sono disciplinati dalle suddette leggi e dalla normativa di riferimento nota 2563 del 22 novembre 2013, MIUR
DSA e pratica educativa E le diagnosi private?
DSA e pratica educativa Codici nosografici
DSA e pratica educativa Codici nosografici Disturbo specifico della lettura – F 81. 0 Disturbo specifico della compitazione – F 81. 1 • SPECIFICA E SIGNIFICATIVA COMPROMISSIONE NELLO SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DI LETTURA • SPECIFICA E RILEVANTE COMPROMISSIONE NELLO SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DI COMPITAZIONE Disturbo specifico delle • SPECIFICA COMPROMISSIONE DELLE ABILITA’ ARITMETICHE abilità aritmetiche – F 81. 2 NON SOLAMENTE SPIEGATA DA UNA RIDOTTA ETA’ MENTALE, DA PROBLEMI DI ACUTEZZA VISIVA O A INADEGUATA ISTRUZIONE SCOLASTICA»
DSA e pratica educativa Individuazione elementi differenziali Anamnesi medico -psicologica Intervista Psicodiagnostica o colloquio strutturato Test di sviluppo intellettivo globale
DSA e pratica educativa Caratteristiche trasversali Fasce di età Fasce di prestazioni Taratura per età
Strumenti testologici Funzionamento cognitivo WISCIV
Strumenti testologici Funzionamento cognitivo WISCIV
Strumenti testologici Funzionamento cognitivo WISCIV
Strumenti testologici Disturbo specifico della lettura F 81. 0 Prove di lettura MT - Cornoldi Analisi della rapidità Analisi della correttezza Analisi della comprensione
Strumenti testologici Disturbo specifico della lettura F 81. 0 Prove di lettura DDE-2 Job-Tressoldi Prove di lettura liste di parole e non parole • Analisi della rapidità • Analisi della correttezza
Strumenti testologici Disturbo specifico della compitazione F 81. 1 Prove di scrittura DDE-2 Job-Tressoldi Analisi quantitativa degli errori Analisi qualitativa degli errori
Strumenti testologici Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche F 81. 8 Prove di copia di brano BHK Cattiva qualità del segno grafico Analisi Morfologica Disfluenza Velocità nella produzione di grafemi
Strumenti testologici Disturbo specifico delle abilità aritmetiche F 81. 2 Batteria per la Discalculia Evolutiva - BDE Quoziente Numerico Quoziente di Calcolo • Conteggio • Lettura di numeri • Scrittura di numeri • Ripetizione di numeri • Triplette ed Inserzioni • Tabelline • Moltiplicazioni a mente • Addizioni e sottrazioni entro la decina • Addizioni e sottrazioni oltre la decina • Calcolo scritto
Strumenti testologici Disturbo specifico delle abilità aritmetiche F 81. 2 Test di valutazione delle abilità di calcolo AC-MT Operazioni scritte in classe Conoscenza Numerica Accuratezza Tempo totale
Strumenti testologici Correlati psicopatologici: Sfera emotiva Questionario self report per la rilevazione di problemi d’ansia Questionario self report per rilevare la presenza e la gravità della depressione
Strumenti testologici Correlati psicopatologici: Sfera emotiva Etero-valutazione Emotivo. Comportamentale: Questionario compilato dal genitore Versione self report della CBCL
Strumenti testologici Sfera emotiva: Test grafici Disegno della Figura Umana (DFU) Disegno della Famiglia Immaginaria (DFI) Disegno della Famiglia Reale (DFR) Disegno della Famiglia Cinetica (DFC)
Indagine della sfera emotiva Il disegno della figura umana DFU Ø Ø Claparède (1907) / Ivanoff (1909): relazione tra attitudine al disegno e capacità intellettiva globale Rouma (1912): evoluzione grafica infantile in generale e in relazione alla rappresentazione della figura umana Luquet (1913): comparsa di elementi formali, acquisizione e ripetizione Burt (1921): differenze tra disegni di bambini normali e subnormali, o con problemi neurologici
Il disegno della figura umana Evoluzione del disegno in rapporto all’età v I primi 2 anni -- Saglione, Quaglia (1976) distinguono gli scarabocchi in: ü ü Buoni (linee delicate, rotondeggianti o a spirale) per esprimere stati emotivi come dolcezza, bontà, soddisfazione Cattivi (tratto molto marcato, linee spezzate) per esprimere rabbia, dolore, paura v Dai 3 ai 4 anni -- Abraham (1979): ü ü 25% dei soggetti comincia a fare disegni più o meno riconoscibili come una persona (têtard) 75% stadio dello scarabocchio differenziato, anche se spesso denominato come “un/a bambino/a”
Il disegno della figura umana Evoluzione del disegno in rapporto all’età v A 5 anni -- Abraham (1979): ü Aumenta l’omogeneità stilistica ü Schemi grafici più maturi ü Realismo visivo ü ü Inizia ad emergere una differenziazione sessuale v A 6 e 7 anni -- Abraham (1979) / Dell’Agata (1980): ü ü ü Evoluzione accellerata dall’ingresso a scuola Figura più organica Maggior numero di dettagli e decorazioni (in particolarele bambine) 50% corpo di forma rettangolare v Dagli 8 anni all’adolescenza: ü ü 8/9 espressione del rapporto affettivo con l’oggetto disegnato 10/11 più equilibrata distribuzione dello spazio tra gli elementi secondari
Il disegno della figura umana DFU e intelligenza Florence Goodenough Il disegno è uno dei mezzi principali con cui il bambino esprime un concetto Un bambino che disegna non rappresenta semplicemente le cose come le percepisce ma ne raffigura le caratteristiche ritiene importanti, secondo una sua elaborazione personale Quanto più evoluto e completo è il concetto che il b. ha elaborato, tanto più ricca e completa sarà la sua rappresentazione grafica Età dei soggetti Dai 3 ai 15 anni (alcuni studi evidenziano che dopo gli 11 -12 anni lo sviluppo mentale non è rilevato adeguatamente) Fedeltà e validità Valido test d’intelligenza abbastanza ben correlato con altri strumenti di rilevazione (Stanford-Binet, Wechsler) Riserve Rilevazione dei soli elementi di una conoscenza intellettuale
Il disegno della figura umana DFU come tecnica proiettiva Karen Machover I bambini che hanno la stessa età mentale producono disegni differiscono in modo sorprendente e comunicano situazioni molto diverse Strumento di valutazione dell’intelligenza, ma anche dell’area emotiva del soggetto
Il disegno della figura umana DFU come tecnica proiettiva Karen Machover L’individuo proietta la propria immagine corporea entro l’ambiente, simboleggiato dal foglio bianco e, di riflesso, proietta l’immagine di sé, rivelando la sua autostima (Machover, 1949) L’immagine corporea, processo psicofisiologico connesso a variabili sia interne che esterne: Ø Ø Ø il contatto con se stessi il contatto con gli altri l’organizzazione spaziale le sensazioni provenienti dagli organi periferici la risoluzione/frustrazione dei bisogni l’approvazione/disapprovazione dell’ambiente familiare e
Il disegno della figura umana DFU - Linguaggio di consegna “Disegna una figura umana” Dopo che il soggetto ha terminato, gli si chiede di eseguire una figura di sesso opposto
Il disegno della figura umana Osservazione • Le verbalizzazioni • Il tono della voce • L’espressione del volto • I movimenti del corpo • La spontaneità o l’inibizione • Il segno iniziale • le esitazioni, le cancellature, gli arresti improvvisi nel disegno di un determinato personaggio o parte del corpo
Il disegno della figura umana Interpretazione Nel disegno della figura umana il soggetto rappresenta inconsciamente se stesso Nella seconda infanzia, il disegno di una figura ben proporzionata e strutturata ci rivela un bambino con una buona percezione del proprio schema corporeo Sono utili 3 Livelli di interpretazione: - Livello Grafico - Livello Formale - Livello Analitico (di contenuto)
Il disegno della figura umana Interpretazione grafica Si considerano : Pressione sul foglio (costante, discontinua, forte, leggera) Tratto e linee (definite, ripetute, puntini, dentellate, circolari) Ombreggiature (ansia) Cancellature (moderate, eccessive)
Il disegno della figura umana Interpretazione formale Si considerano : Tempo di esecuzione Collocazione nel foglio Dimensione delle figure disegnate Omissioni, esagerazioni, distorsioni Staticità e movimento
Il disegno della figura umana Interpretazione formale Collocazione Centrale: equilibrio e sicurezza Collocazione lato destro Comportamento Stabile e controllato Estroversione Orientamento al futuro Collocazione lato sinistro Introversione Egocentrismo Orientamento al passato
Il disegno della figura umana Interpretazione formale Collocazione in alto: Tendenza all’idealizzazione Alto livello di aspirazioni Alto livello di fantasia e ottimismo Collocazione in basso: Insicurezza e inadeguatezza Depressione Scoraggiamento
Il disegno della figura umana Interpretazione formale Figura insolitamente grande Tendenza aggressive Sentimenti di compensazione Iperattività Figura insolitamente piccola Insicurezza e inadeguatezza Depressione Bassa Autostima Tendenze regressive e/o dipendenza
Il disegno della figura umana Interpretazione analitica Testa insolitamente grande Tendenza aggressive Narcisismo Soddisfazioni ricercate nella fantasia Testa insolitamente piccola Inadeguatezza Problemi di adattamento Bassa Autostima
Il disegno della figura umana Interpretazione analitica Occhi piccoli - Negativismo, tendenza a vedere il meno possibile - Difficoltà di relazione - Tendenza all’introversione Occhi grandi - Sospettosità - Ipersensibilità alle opinioni altrui - Tendenza all’estroversione
Il disegno della figura umana Interpretazione analitica Bocca enfatizzata - Oralità, regressione, dipendenza - Tendenze depressive - Difficoltà alimentari Denti - Tendenze aggressive - Acting-out
Il disegno della figura umana Interpretazione analitica Braccia Lunghe Braccia Corte - Bisogno di contatto - Mancanza di ambizione - Bisogno di autonomia e di affermazione - Inadeguatezza - Dipendenza, scarso adattamento
Il disegno della figura umana Interpretazione analitica Gambe Lunghe Gambe Corte - Socialità - Sentimenti di immobilità - Bisogno di autonomia e di affermazione - Inadeguatezza - Costrizione e passività
Il disegno della famiglia Indagine del mondo familiare Il primo ambiente sociale e affettivo con cui viene in contatto un bambino è la sua famiglia Il modo in cui vive i suoi rapporti affettivi con i familiari ha un’importanza fondamentale sulla formazione della sua personalità Mentre disegna, il bambino, preso dal piacere di rappresentare, si controlla assai meno che nel colloquio e proietta, senza rendersene conto, sentimenti, desideri, conflitti, atteggiamenti
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