Metodologia di misurazione e riduzione degli oneri e
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Metodologia di misurazione e riduzione degli oneri e dei tempi amministrativi Progetto Formez “Pianificazione e strumenti per le politiche di semplificazione e misurazione e riduzione degli oneri e dei tempi” per le Regioni Obiettivo Convergenza (PON Governance e Azioni di Sistema – Asse E) Roma, 14 gennaio 2010 Francesco Sarpi 1
Criteri di base Ø Ø Ø coerenza metodologica: nella MOA dobbiamo per quanto possibile ricorrere allo SCM partecipazione: non solo delle amm. ni, ma soprattutto delle associazioni di categoria sostenibilità: oggetto di misurazione sono solo i procedimenti considerati particolarmente rilevanti per i destinatari ruolo delle associazioni nell’individuazione delle aree di regolazione. proporzionalità: le tecniche di rilevazione e stima devono essere proporzionate rispetto all’impatto atteso. flessibilità: gli strumenti di misurazione non sono rigidamente selezionati e definiti a priori. 2
I confini delle due misurazioni Procedimento amministrativo X MOA t-2 Impresa: Attività propedeutich e alla presentazion e dell’istanza t-1 Impresa: Trasmissione della domanda Misurazione tempi t 0 P. A. : Ricezione della domanda t 1 P. A. : Analisi della documentazi one presentata ufficio X t 2 P. A. : Analisi della documentazione presentata ufficio Y: richiesta info integrative all’impresa MOA t 3 Impresa: Attività svolte per fornire info integrative Misurazione tempi t 4 P. A. : Analisi della documentazi one integrativa presentata dall’impresa t 5 P. A. : conclusione del procediment o (espressa o tacita) 3
Misurazione degli Oneri Amministrativi
Costi di adeguamento alla regolazione Costi di adeguamento Fiscali/Monetari Adeguamento “sostanziale” Trasferimenti monetari alla P. A. (es. diritti, bolli, ecc. ) Adeguamenti al processo produttivo, al prodotto, all’attività Amministrativi -Attività amministrative che le imprese comunque sosterrebbero - Attività derivanti solo da obblighi informativi imposti dalla regolazione 5
Lo Standard Cost Model • Metodologia introdotta in Olanda nel 2003. Obiettivo: ridurre di un quarto gli oneri amministrativi entro il 2007. • Estensione a tutti i paesi UE e alla CE: -25% entro il 2012 Costi sostenuti dai destinatari a seguito dell’obbligo di fornire informazioni sulla loro attività alla pubblica amministrazione o a terzi (es. consumatori). Il concetto di obbligo informativo va inteso in senso ampio: non solo obblighi relativi all’invio di informazioni, ma anche quelli consistenti nel produrre e/o conservare informazioni presso l’impresa, nonché tutte le attività connesse In sintesi, lo SCM consiste in uno “spacchettamento” della normativa in esame in una serie di parti misurabili 6
Risultati Italia Area OI 0 -4 5 -249 0 -249 Privacy 11 Ambiente 6 € 1. 540. 382. 270, 0 € 518. 807. 203, 0 € 2. 059. 189. 473, 00 Prev. incendi 7 € 995. 211. 578, 0 € 414. 302. 989, 0 € 1. 409. 514. 567, 0 Paesaggio/BBCC 4 € 550. 817. 407, 0 € 70. 582. 619, 0 € 621. 400. 026, 0 Lavoro 9 € 5. 858. 047. 885, 0 € 1. 052. 596. 190, 0 € 6. 910. 644. 075, 0 Previdenza 9 € 1. 832. 709. 507, 0 € 1. 196. 832. 562, 0 € 3. 029. 542. 069, 0 Totale 46 € 10. 777. 168. 647, 0 € 3. 253. 121. 563, 0 € 16. 112. 969. 400, 0 € 2. 082. 679. 190, 0 7
Chiarimenti preliminari sul modello Ø Non dice nulla riguardo all’efficacia della regolazione o al benessere sociale che deriva da un intervento pubblico Ø Valuta i costi derivanti da obblighi informativi imposti dalla regolazione (principalmente sulle imprese) Ø Non assicura misurazioni statisticamente rappresentative, ma è un metodo pragmatico per fornire stime approssimative sugli oneri amministrativi Ø Principale vantaggio: elevato grado di dettaglio nella misurazione Ø Obiettivi: 1) Aumentare la consapevolezza circa gli oneri amministrativi (specie occulti) che la regolazione può generare; 2) fornire base informativa per interventi di riduzione (semplificaz. ) 8
La regolazione degli altri. . . Ø Problema: altri livelli di governo Ø Come tener conto delle regole prodotte da UE, Stato, Regioni ed EELL: categorie per classificare gli OI 9
La scelta di due ipotesi di base 1. 2. Compliance Oneri volontariamente sostenuti (es. richieste di aiuti) 10
Le fasi dello SCM 11
Attori Amm. regional ie locali; Ass. categori a Amm. regional ie SUAP Amm. , esperti e stakehold ers Schema di sintesi della misurazione degli oneri regionale Fasi Mapp atura degli OI Classif icazion e OI Calcol o freque nza Quanti ficazio ne target impres e Param etri costo Amm. reg. Amm. , esperti e stakehold ers Amm. regional ie SUAP Strum enti per la Raccol rilevaz ta ione info: focus groups e intervi Elabor ste azione info Rapporto Misurazione Strumenti/Output Studio normativa di settore (per livello di governo) ed analisi procedimento Stima della popolazione Stima impatto atteso per OI Questionari e griglie intervista Database info raccolte Stima degli oneri per OI e totali 12
Disposizione regolativa Obbligo informativo A Obbligo informativo B Richiesta informazioni 1 Attività 2 Oneri amministrativi Richiesta informazioni 2 13
Un possibile elenco di obblighi info. . . (di prossima revisione) Ø Redazione ed invio di rapporti e documenti Ø Richieste di autorizzazioni, permessi, esenzioni Ø Notificazioni di attività svolte Ø Domande di sussidi Ø Aggiornamento di piani di emergenza e sicurezza Ø Cooperazione in caso di ispezioni Ø Informazioni a terzi 14
. . . e relative attività § Acquisire dimestichezza con gli obblighi informativi § Recuperare informazioni § Modificare informazioni esistenti § Produrre informazioni ex novo § Sostenere costi monetari per rispettare gli obblighi info § Effettuare riunioni interne § Svolgere attività di sostegno agli ispettori § Correggere le informazioni a seguito delle ispezioni § Garantire formazione interna § Copiare, distribuire, conservare le informazioni § Inviare le informazioni 15
Mappatura nelle Regioni (vale per oneri e tempi) Ø L’esperienza mostra che è impossibile, date le risorse, replicare il modello statale Ø Il problema della varietà territoriale Ø Serve individuare (assieme alle ass. categoria) un “procedimento standard” Ø La mappatura – e, dunque, la misurazione – riguarderanno questo procedimento 16
Nelle Regioni: individuazione del target di imprese Ø Ø La segmentazione delle imprese è determinante perchè il peso della regolazione può variare in base a: § Dimensione se possibile, riportare le stime per piccole, medie, grandi § Settore alcune regolazioni (dunque, oneri) incidono in modo maggiore su certi settori Fonti da usare: Registro imprese, archivi dei servizi regionali, dati Suap 17
Consultazioni 1. Quando svolgerle e con chi 2. Quali aspetti trattare nel corso della consultazione preliminare (prima della rilevazione) 3. Consultazione ai fini della misurazione 4. Consultazione per elaborazione e valutazione opzioni di semplificazione 18
Coinvolgimento associazioni Indiviuazione aree di regolazione/norme da misurare • Individuazione dei procedimenti ad “alto impatto” Mappatura • Verifica correttezza e completezza Focus group preliminare • Classificazione degli OI ed assegnazione al più appropriato “percorso di valutazione” (v. dopo) Definizione questionari di rilevazione • Questionari e griglie di interviste per la rilevazione degli oneri presso esperti o imprese Individuazione esperti partecipanti agli expert assessments Ipotesi di riduzione degli oneri e stima dei risparmi 19
Parametri di costo Per misurare gli oneri amministrativi è necessario raccogliere una serie di parametri di costo. Prezzo: E’ il costo del lavoro effettivamente sostenuto dall’impresa nel caso di lavori svolti da personale interno; in caso contrario tariffa professionale. Tempo: l’ammontare di tempo (h, gg, ecc. ) necessario per svolgere l’attività amministrativa. Quantità: dimensione della popolazione e della frequenza con cui l’attività è svolta annualmente. 20
La raccolta e standardizzazione dei dati Ø Scelta dello strumento (dati esistenti, esperti, interviste) Ø Svolgimento delle interviste: possibili modalità Ø Raccolta dei dati Ø Elaborazione dei dati e selezione, per ogni attività prevista, della “impresa normalmente efficiente” 21
Una metodologia praticabile Modalità di rilevazione centrate su: n Consultazione associazioni n Consultazione esperti ed intermediari n Rilevazioni dirette (di regola telefoniche) con imprese concentrate solo su alcuni aspetti esperienza nazionale sull’apporto effettivo che le imprese possono fornire 22
Consultazione con associazioni per selezionare OI più rilevanti e valutare grado e tipo di esternalizzazione L’OI è stato giudicato rilevante tenuto conto della popolazione di imprese e dell’onerosità? SI NO 1) Individuare le attività amministrative ridondanti e con oneri attesi marginali; Le attività amm. ve richieste sono omogenee sul territorio? SI 2) Stimare gli oneri sub 1) NO Consultazione con gli EELL e le associazioni per stabilire una lista delle attività amm. ve più comuni 3) Svolgere un expert assessment per validare le stime sub 2) e valutare i restanti oneri Si ritiene che il grado di esternalizzione sia pressoché pari al 100%? SI, le imprese si affidano prevalentemente ad ass. ni Il costo atteso per impresa è > € X? SI 2 exp. ass. con ass. ni. Eventuale focus con imprese NO 1 exp. ass. con ass. ni SI, si affidano prevalentemente a consulenti SI, si affidano in ugual misura a consulenti ed ass. ni Il costo atteso per impresa è > € X? SI 2 exp. ass. consul. Eventuale focus con imprese NO 1 exp. ass. consul. SI 1 exp. ass. cons. + 1 con ass. ni. Eventuale focus con imprese NO 1 exp. ass. cons. + 1 con ass. ni NO, usano principalmente risorse interne Il tempo di lavoro atteso è molto rilevante? SI 1 exp ass. con ass. ni + interviste con X imprese NO 1 exp ass. con ass. ni + 1 focus con imprese 23
SCM formula Combinando Prezzo, Tempo e Quantità in base alla seguente formula: Σ (P*Q) (P: Prezzo = tariffa * tempo; Q: Quantità = N. imprese * Frequenza) è possibile calcolare i costi totali per azione, obbligo informativo ed origine della regolazione 24
Lezioni dall’applicazione del modello 25
Misurazione dei tempi 26
Attori Amm. regionali e locali, SUAP, Ass. ni categoia Amm. , esperti e stakehold ers Schema di sintesi della misurazione dei tempi regionale Fasi Analisi normat iva Individ uazion e fasi del proced Input, imento output e attori di ogni fase Rileva Strumenti/Output 1) Rappresentazione grafica tramite SAD; 2) Questionari e griglie di intervista zione tempi medi attuali Stima popola zione Stima tempi attuali Amm. regionali e SUAP Propos te di semplif icazion e Elabor azione dei dati Database info raccolte Stima dei risparmi di tempo Rapporto Misurazione 27
Fasi Ø Ø Ø Analisi normativa del procedimento Rappresentazione grafica tramite SAD: fasi del procedimento e loro legame input-output, attori, termini e tempi Rilevazione dei dati e stima dei tempi medi; Stima della popolazione Stima dei tempi spesi prima dell’intervento di semplificazione stima dei tempi risparmiati grazie alla semplificazione 28
Variabili di misurare Ø Quattro accezioni di tempo: 1. durata totale 2. tempi di lavoro 3. tempi di giacenza 4. tempi di trasporto 29
Rilevazione dati Ø interviste o focus group con responsabili dei procedimenti e/o delle varie unità organizzative Ø interviste e/o focus group con associazioni di categoria ed esperti Ø interviste e/o focus group con gruppi di imprese 30
Stima pop Ø Ø Ø Banche dati regionali sul tot procedimenti/anno Ammin. Locali (Suap) Infocamere Indagini sul campo (rilevazione a sportello presso alcune amm. ni del n. di procedimenti in un arco temporale) Estrapolazioni 31
- Strumenti per misurare il tempo
- Misurazione
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- Come calcolare gli oneri per la sicurezza?
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- Oneri pluriennali
- Metodo di riduzione
- Scala di riduzione carta geografica
- Elettrolisi acqua
- Sistema determinato indeterminato impossibile
- Cicloesanammina
- Reazione di riduzione
- Schema metabolismo cellulare
- Formule di riduzione
- In una reazione di ossidoriduzione
- Tecniche elettrochimiche
- Soluzioni chimica zanichelli capitolo 19
- Soluzioni chimica capitolo 12
- Scale proporzioni
- Riduzione aldeidi e chetoni meccanismo
- Potenziali di riduzione standard
- Reazione spontanea
- Rappresentare lo spazio
- Esterificazione di fischer
- Pila di daniell zanichelli
- Classificazione delle carte geografiche
- Ossidazione e riduzione
- Riduzione testo
- Eq di nernst
- Carte geografiche scala
- Reazioni ossido riduzione
- Riduzione assimilativa azoto