Memoria La memoria la capacit di accumulare informazioni
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Memoria La memoria è la capacità di accumulare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo
La mente e l’elaborazione delle informazioni Registro sensoriale Una prima forma di memoria è stata scoperta in relazione agli stimoli che sono stati elaborati tramite la trasduzione sensoriale.
Memoria La memoria è estremamente complessa, e caratterizzabile in almeno tre funzioni: • Codifica • Immagazzinamento • Recupero
Memoria - Codifica La memoria non è registrazione ma un’attività che ricombina conoscenze possedute con informazioni nuove Si può parlare di diverse modalità di codifica Elaborativa Visiva Organizzativa
Memoria - Codifica La codifica elaborativa si basa sul concetto di profondità dell’elaborazione
La parola fa rima con “gente” MENTE La parola è scritta in minuscolo sedia La parola fa rima con “casco” FRUTTO La parola può essere messa al posto dei puntini nella frase: “Il … era in ritardo e riuscì a prenderlo” colibrì La parola indica un vegetale GERANIO La parola indica un quadrupede pinguino La parola è scritta in minuscolo ZOLFO La parola può essere messa al posto dei puntini nella frase: “ Dalla cucina fuoriusciva il …. ” gas La parola fa rima con “lontano” LIBRO La parola fa rima con “bracciale” guanciale La parola è scritta in maiuscolo SCARPA La parola indica un uccello lepre La parola può essere messa al posto dei puntini nella frase: “Quando il … si aprì, trovò il tesoro” BULLONE La parola fa rima con “camino” giardino La parola è scritta in minuscolo CHITARRA La parola può essere messa al posto dei puntini nella frase: “lavava con uno … perché sbiancava” stecchino La parola indica un utensile MARTELLO La parola indica un felino vipera La parola fa rima con “sasso” ARCO La parola può essere messa al posto dei puntini nella frase: “Dopo aver sciolto la … si dissetò” neve La parola indica un imbarcazione GONDOLA La parola è scritta in maiuscolo straccio La parola è scritta in maiuscolo PONTE La parola può essere messa al posto dei puntini nella frase: “Aprì la valigia e prese il …. . ” pigiama
1 Fon 2 Gra 3 Fon 4 Fra 5 Sem 6 Sem 7 Gra 8 Fra 9 Fon 10 Fon 11 Gra 12 Sem 13 Fra 14 Fon 15 Gra 16 Fra 17 Sem 18 Sem 19 Fon 20 Fra 21 Sem 22 Gra 23 Gra 24 Fra Livelli di elaborazione Gra = 2 + 7 + 11 + 15 + 22 + 23 / 6 Fon = 1 + 3 + 9 + 10 + 14 + 19 / 6 Sem = 5 + 6 + 12 + 17+ 18 + 21 / 6 Fra = 4 + 8 + 13 + 16 + 20 + 24 / 6 Primacy e recency PRI = 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 / 6 CON = 10 + 11 + 12 + 13 + 14 + 15 / 6 REC = 19 + 20 + 21 + 22 + 23 + 24 / 6
La reiterazione, processo fondamentale di alcuni approcci strutturali, viene qui ampliata come concetto e considerata in una doppia funzione a) di mantenimento b) integrativa Profondità di elaborazione superficiale ---------------------- profonda caratteristiche fisiche -------------- significato Proprietà
Memoria - Codifica La codifica visiva implica l’associazione tra eventi e immagini
Memoria - Codifica Le mnemotecniche come il metodo dei loci fanno riferimento proprio a queste caratteristiche degli stimoli per facilitare il ricordo di dati in grande quantità. Le immagini bizzarre, in virtù della loro distintività, non portano a ricordi immediati migliori, ma risentono meno dell’interferenza e quindi non decadono rapidamente nella memoria a lungo termine.
L’approccio proposto da Paivio è detto della “doppia codifica” stimoli verbali stimoli non verbali sistemi sensoriali logogens risposte verbali connessioni referenziali imagens risposte non verbali
Memoria - Codifica La codifica organizzativa si basa sulla formulazione di categorie classificatorie elaborate sull’esistenza di relazioni
Nell’esperimento di Paivio (‘ 65) si dovevano apprendere coppie di parole. Quattro gruppi con termini 1) concreto 2) concreto astratto 3) astratto concreto 4) astratto Ricordo facilitato nei casi in cui A) il primo termine è concreto B) entrambi i termini sono concreti
La mente e l’elaborazione delle informazioni I modelli relativi al funzionamento della mente maggiormente accettati e condivisi prevedono dei percorsi che dalla presenza di segnali fisici portano all’elaborazione di entità mentali (immagini, concetti…) Segnali fisici Trasduzione sensoriale reiterazione Registro sensoriale Riconoscimento di pattern MBT MLT Versione modificata di un modello generale proposto per illustrare il funzionamento della mente intesa come elaboratore di informazioni (Atkinson e Shiffrin, 1971)
La mente e l’elaborazione delle informazioni I segnali fisici Segnali fisici Trasduzione sensoriale reiterazione Registro sensoriale Riconoscimento di pattern MBT MLT
La mente e l’elaborazione delle informazioni Registro sensoriale Una prima forma di memoria è stata scoperta in relazione agli stimoli che sono stati elaborati tramite la trasduzione sensoriale. Questa prima memoria, chiamata “registro sensoriale” è stata studiata sia in relazione alle sue capacità, e cioè quanti stimoli è in grado di elaborare in un dato momento, sia in relazione alla durata, cioè quanto tempo riusciamo a ricordare quegli stessi stimoli.
La mente e l’elaborazione delle informazioni Registro sensoriale Nei diversi esperimenti condotti da Sperling (1960), i soggetti dovevano riferire le lettere presentate su di una matrice dopo che queste erano scomparse alla vista. T D R H U D P Q M Una delle matrici di lettere usate nell’esperimento di Sperling (1960)
La mente e l’elaborazione delle informazioni Registro sensoriale Nei diversi esperimenti condotti da Sperling (1960), i soggetti dovevano riferire le lettere presentate su di una matrice. Le lettere erano presentate solo per pochi msc, poi lo schermo veniva oscurato. T D R H U D In questi casi i soggetti che partecipavano all’esperimento P Q M mediamente erano in grado di riferire 3 -4 lettere Una delle matrici di lettere usate nell’esperimento di Sperling (1960)
La mente e l’elaborazione delle informazioni Registro sensoriale In una variazione dell’esperimento, subito dopo la presentazione della matrice di lettere i soggetti ascoltavano un tono sonoro alto, medio o basso. Il loro compito, in questo caso, era di ripetere solo le lettere corrispondenti al tono. In questa condizione sperimentale i soggetti potevano ripetere tutte e tre le lettere che corrispondevano alla riga del tono sonoro. T D R TONO ALTO H U D TONO MEDIO P Q M TONO BASSO Esemplificazione della corrispondenza tra toni sonori e righe di lettere
La mente e l’elaborazione delle informazioni Registro sensoriale Questi risultati indicano che il registro sensoriale può essere considerato illimitato nella sua capacità, vale a dire che possiamo percepire tutti gli elementi in una scena e ricordarli per qualche istante. Questi ricordi, però, non sono di lunga durata. E infatti nel primo compito bastava il tempo necessario a ripetere le prime lettere a cancellare dalla memoria gli altri stimoli. Cosa che invece non si verifica nella seconda condizione sperimentale.
La mente e l’elaborazione delle informazioni Il riconoscimento di pattern Segnali fisici Trasduzione sensoriale reiterazione Registro sensoriale Riconoscimento di pattern MBT MLT
La mente e l’elaborazione delle informazioni Riconoscimento di pattern Le relazioni tra percezione e memoria sono invece analizzate dagli studi relativi al riconoscimento di pattern. Due le ipotesi: • confronto tra sagome - il pattern è confrontato con la sagoma prototipica; • Analisi delle caratteristiche - i tratti distintivi sono rilevati e integrati (v. il pandemonium di Selfridge, 1995) E
La mente e l’elaborazione delle informazioni
La mente e l’elaborazione delle informazioni Riconoscimento di pattern Si può ritenere che gli elementi stimolo che si configurano come unità percettive siano riconosciuti grazie a confronti con “sagome” Contenute in un deposito di memoria dove teniamo le conoscenze consolidate, quelle che costituiscono la nostra enciclopedia mentale.
La mente e l’elaborazione delle informazioni
La mente e l’elaborazione delle informazioni Riconoscimento di pattern “L'idea di Pandemonium era che nel riconoscimento di qualcosa, …. . noi disponiamo di un piccolo demonio per ogni caratteristica, per ogni parte dell'immagine. I demoni, quando vedono un'immagine, gridano: "Quello sono io!" Un demonio superiore ascolta questi altri demoni e decide chi grida più forte. Se si sta leggendo un carattere in una parola e il demonio superiore sente il demonio della lettera A gridare più forte, allora dice: "Ecco, questa è una lettera A". L'idea è di disporre di diverse reti neurali che rappresentano i demoni; ciò che essi gridano, cioè il loro output, corrisponde alla quantità di se stessi che essi riconoscono”. (da un’intervista a Selfridge, 1995)
La mente e l’elaborazione delle informazioni Riconoscimento di pattern
La mente e l’elaborazione delle informazioni Nell’esperimento di Navon (1977) si ascolta una lettera e bisogna dire se è quella presentata il più velocemente possibile
La mente e l’elaborazione delle informazioni Analisi delle caratteristiche Riconoscimento di pattern S S S SSSSS S S S (Navon, 1977)
La mente e l’elaborazione delle informazioni Risposte più veloci per 1) le lettere grandi (la configurazione globale) (indipendente dalle lettere che le compongono) 2) piccole (se uguali alle grandi)
La mente e l’elaborazione delle informazioni Probabilmente i volti umani sono un pattern speciale • Li riconosciamo in età precocissima (2 -3 settimane di vita imitazione delle espressioni facciali) • Ma si evidenzia un effetto negativo per il riconoscimento di volti di razze diverse – effetto cross -race (con l’avanzare dell’età)
La mente e l’elaborazione delle informazioni
La mente e l’elaborazione delle informazioni
La mente e l’elaborazione delle informazioni
La mente e l’elaborazione delle informazioni Riconoscimento di pattern Dal sistema per il riconoscimento di pattern le informazioni, una volta riconosciute sono passate ad una memoria temporanea (MBT) che le sottoporrà ad elaborazioni ulteriori. Le relazioni con la MLT sono tali per cui: • o da questa sono recuperate le informazioni necessarie per interpretare il presente; • oppure in essa sono immesse direttamente le informazioni, come nei casi di evidente sorpresa o forte motivazione.
La mente e l’elaborazione delle informazioni La memoria a breve termine Segnali fisici Trasduzione sensoriale reiterazione Registro sensoriale Riconoscimento di pattern MBT MLT
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT La memoria a breve termine riceve informazioni sia dal sistema per il riconoscimento dei pattern sia dal sistema di memoria a lungo termine. La capacità di questo sistema è alquanto limitata. Può contenere poche informazioni alla volta e per piccole frazioni ti tempo. Uno di primi studiosi a occuparsi della determinazione dei limiti della MBT fu H. Ebbinghaus (1885) che condusse lunghi studi sulla memorizzazione di sillabe.
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT Quasi tutte le ipotesi teoriche sul funzionamento Della MBT prevedono che questa sia anche un centro di controllo dei processi della mente: Attenzione – interpretabile come il controllo del flusso di informazioni dal deposito sensoriale al deposito a breve termine; Codificazione – controllo del passaggio delle informazioni dalla MBT alla MLT; Recupero – controllo del passaggio delle informazioni dalle MLT alla MBT E
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT Per rendere conto della capacità della MBT si fa riferimento al numero magico di MILLER 7+/-2
7 6 5 4 3 2 1 scimpanzè uomo 1 24 48 72 96 120 144 mesi
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT La capacità della MBT aumenta se il materiale è raggruppato Chunking 2 0 1 7 7 1 2 8 8 2 5 2 4
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT Alcuni degli effetti maggiormente riscontrati negli studi sulla MBT si riferiscono ad un miglioramento dei ricordi per stimoli che, presentati sotto forma di lista, si trovano in posizione iniziale (effetto primacy), o in posizione finale (effetto recency)
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT Il primo di questi effetti sarebbe dovuto al fatto che nelle fasi iniziali del compito di memorizzazione, tutte le risorse della MBT sono dedicate ai primi stimoli, e quindi questi possono facilmente accedere alla MLT. Gli ultimi stimoli, invece, quelli presentati in fase finale, al momento del recupero sarebbero ancora contenuti nella MBT, e quindi facilmente recuperabili.
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT Il meccanismo principale che porta al decadimento delle informazioni in memoria è quello dell’interferenza L’interferenza può essere: Retroattiva Proattiva
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione Il meccanismo principale per il ricordo si basa invece sulla ripetizione che può essere MBT Di mantenimento Elaborativa
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT Nelle formalizzazioni più recenti la MBT è considerata come una memoria di lavoro, vale a dire un sistema dove vengono essenzialmente svolte delle elaborazioni finalizzate alla manipolazione degli stimoli.
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT Questa si compone di quattro sottosistemi: L’esecutivo centrale – che ha il compito di gestire le risorse attenzionali e le modalità operative del sistema nel suo complesso; • il loop articolario – deputato all’elaborazione di stimoli verbali; • la lavagna visuo-spaziale – deputata all’elaborazione delle immagini. • il buffer episodico
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT
La mente e l’elaborazione delle informazioni reiterazione MBT In uno studio di Robbins et al (1996), giocatori di scacchi, più o meno esperti, dovevano eseguire in contemporanea uno dei seguenti compiti Tamburellare con le dita (controllo) Produrre dei numeri casuali (esecutivo centrale) Premere i tasti di una tastiera in senso antiorario (taccuino V-S) Ripetere rapidamente le parole see/saw (loop articolatorio)
La mente e l’elaborazione delle informazioni MBT Qualità della mossa reiterazione Controllo Loop art. Non esperti Esperti Taccuino V-S esecutivo c.
La mente e l’elaborazione delle informazioni La memoria a lungo termine Segnali fisici Trasduzione sensoriale reiterazione Registro sensoriale Riconoscimento di pattern MBT MLT
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT Sebbene la reiterazione del materiale informativo possa portare con più probabilità a registrare delle informazioni all’interno della MLT, si possono verificare dei fenomeni che negano questa concezione. Oggi, infatti, come già detto, gli studiosi tendono a considerare due tipi di ripetizioni diverse: • la ripetizione di mantenimento; • la ripetizione integrativa. La seconda è maggiormente funzionale al consolidamento delle informazioni all’interno della MLT.
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT Si può riferire di due diverse ipotesi in relazione al formato delle informazioni in memoria Memorie come tracce Memorie come schemi
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT La teoria degli schemi di memoria è stata elaborata a a partire dagli studi di Bartlett negli anni ’ 30 Lo schema è una struttura organizzata e dinamica, capace di modificarsi a seconda delle esperienze correnti e pregresse
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT Bartlett ha utilizzato il metodo delle riproduzioni in serie Con storie Con disegni
Per discriminare tra le diverse impostazioni sui formati delle informazioni nella memoria a lungo termine si può fare riferimento agli studi sui flash di memoria. MLT Questi potrebbero sostenere l’ipotesi delle tracce di memoria in quanto darebbero prova del fatto che alcuni eventi possono essere registrati così come sono avvenuti. I flash di memoria sono, infatti, ricordi particolarmente vividi relativi a eventi di pubblica rilevanza.
I primi e più importanti studi sono stati condotti da Brown e Kulik (1977) in relazione alla morte del presidente Kennedy. MLT Lo studio è retrospettivo è ha messo in evidenza che i soggetti in relazione alla notizia dell’evento riescono a ricordare anche dopo anni: · · • il luogo cosa facevano chi l’ha riportata il proprio stato d’animo cosa è accaduto dopo
La teoria elaborata al riguardo è quella del “NOW PRINT” Gli stadi sono quelli relativi MLT 1 - alla sorpresa 2 - all’importanza 3 - alla produzione del flash di memoria (“now print”) 4 - alla reiterazione 5 - al resoconto del flash
Altri studi però non sembrano confermare l’esistenza dei flash di memoria. MLT Lo studio di Mc. Closkey et al (’ 88) è stato condotto con questionari follow up (1 - tre giorni e 2 - nove mesi dopo l’evento, l’esplosione del Challenger). I risultati sono relativi a resoconti più generali e con errori di ricostruzione.
MLT Per Bohannon è l’impatto emotivo a determinare la vividezza dei ricordi. Sono i ricordi con maggiore impatto emotivo e reiterati più frequentemente quelli che risultano più vividi. Ad ogni modo le caratteristiche dei flash di memoria sono continue e non tutto o nulla. Altri studi – che implicano una doppia procedura relativa a ricordi riferibili a compagni di studi e ad eventi pubblicamente rilevanti come l’inizio della guerra in Iraq (Weaver, 1993) - indicano che è il grado di fiducia dei soggetti in relazione al proprio ricordo ciò che varia tra ricordinari e flash di memoria.
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT Diverse ricerche hanno dimostrato che i ricordi si consolidano con più facilità quando gli stimoli sono presentati all’interno di circostanze logicamente coerenti. A sostegno di questi risultati anche quelli che evidenziano come “l’organizzazione del materiale” sia una strategia di memorizzazione intimamente legata alla ripetizione elaborativa. Questa, da un punto di vista strutturale può esplicitarsi nella ricerca di • raggruppamenti; • ordinamenti; • gerarchie.
mela bisturi volontà sabbia circo rumore fiocco videogioco attenzione prugna roccia lente angelo piuma
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT Gli studi di Loftus e Palmer (‘ 74) hanno inquadrato le testimonianze oculari nell’ambito degli studi sugli schemi mentali Scontrare Urtare Entrare in contatto 40, 8 34, 0 31, 8
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT Il concetto di Script si riferisce alla memoria di eventi, e pertanto si riferisce a schemi che hanno anche una dimensione temporale Script di eventi (la lezione di oggi) di eventi generalizzati (le lezioni di cognitiva) situazionali (le lezioni universitarie) intenzionali (le lezioni)
La mente e l’elaborazione delle informazioni MLT Infine, per quanto riguarda il formato delle rappresentazioni all’interno della MLT occorre distinguere quanto meno tra memoria dichiarativa e memoria procedurale. La prima è relativa a quelle conoscenze che siamo in grado di riferire, che hanno carattere enciclopedico, e possono essere abbastanza facilmente soggette a oblio. La seconda, invece, si riferisce al saper fare le cose, non è facilmente riferibile ed è molto più resistente.
La teoria dell’elaborazione dell’informazione La linearità di tale modello è rigettata in quello proposto da Broadbent (1984) Memoria di Lavoro astratta Registro sensoriale Sistema di elaborazione centrale Magazzino associativo a lungo termine Magazzino delle risposte motorie
La teoria dell’elaborazione dell’informazione L’approcccio di Gibson, detto approccio ecologico, invece, ha spostato l’accento sulle capacità informative dell’ambiente: Le informazioni non sono solo ciò che viene elaborato dall’individuo, ma sono disponibili nell’ambiente, e tutto ciò che occorre è solo che l’individuo vi presti attenzione. Le invarianti strutturali sono la parte stabile dei percetti, sono queste che costituiscono l’infomazione.
La teoria dell’elaborazione dell’informazione
La teoria dell’elaborazione dell’informazione L’impostazione data da Gibson ha permesso di considerare l’individuo come un organismo attivamente impegnato nel compito di rilevazione delle informazioni. Rilevante al riguardo il concetto di affordance.
14 dicembre Happy mind Giudizio sospeso 18 dicembre Gruppo blu (T)Unisi Senza giacca Tobi I pensionati Work vibes Los cinco 20 dicembre Cantucci e vin santo Unicorni Noname Hateful eight Oga magoga
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