Marco Simoncini Sintesi Additiva Corso di Campionamento Sintesi

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Marco Simoncini Sintesi Additiva Corso di Campionamento, Sintesi ed Elaborazione Digitale del Suono Materiale

Marco Simoncini Sintesi Additiva Corso di Campionamento, Sintesi ed Elaborazione Digitale del Suono Materiale rilasciato sotto licenza Creative Commons – Attribuzione/Non Commerciale/Condividi allo stesso modo Si autorizza, in deroga al secondo punto, l’utilizzo per l’insegnamento 1

Il suono ▪ Il suono è una variazione di pressione che si trasmette da

Il suono ▪ Il suono è una variazione di pressione che si trasmette da un generatore, ad esempio uno strumento musicale o la voce, alla membrana del timpano in un orecchio ▪ Per «acquisire» un suono, ad esempio per registrarlo o per elaborarlo con un computer, si usa, al posto del timpano, la membrana di un microfono ▪ Il microfono è un trasduttore che converte l’energia meccanica della variazione di pressione in energia elettrica ▪ Il flusso di energia elettrica è maggiore o minore a seconda che il suono sia più o meno «forte» ▪ Il flusso di energia elettrica generato dalla conversione di un suono, diviene un segnale 2

La rappresentazione grafica del segnale ▪ Per rappresentare graficamente un segnale, si può usare

La rappresentazione grafica del segnale ▪ Per rappresentare graficamente un segnale, si può usare ad esempio un grafico cartesiano, ovvero un grafico in cui in orizzontale si «conta» il tempo, e in verticale si misura l’ampiezza del suono in un dato istante. ▪ Un grafico cartesiano può essere utilizzato per mettere in relazione due grandezze di qualsiasi tipo. Ad esempio, giorno del mese e temperatura media 3

La rappresentazione grafica del segnale ▪ Per rappresentare graficamente un segnale, si può usare

La rappresentazione grafica del segnale ▪ Per rappresentare graficamente un segnale, si può usare ad esempio un grafico cartesiano in cui in orizzontale si «conta» il tempo, e in verticale si misura l’intensità del suono in un dato istante. ▪ Dato che il suono è convertito in un segnale elettrico, possiamo misurarlo ad esempio in m. V (millivolt, millesimi di Volt) ▪ Se misuriamo il suono su tempi molto lunghi (es. ogni secondo), avremo un’indicazione di come si evolve l’intensità del suono stesso ▪ Se misuriamo il suono molte volte il secondo (es. 10000 volte ogni secondo) avremo un’indicazione della natura del suono stesso, quella che si dice la forma d’onda del suono 4

Segnali periodici e aperiodici ▪ Un segnale periodico è quello che si ripete uguale

Segnali periodici e aperiodici ▪ Un segnale periodico è quello che si ripete uguale a ogni ciclo ▪ Consideriamo «ciclo» il passaggio da un determinato valore alla successiva istanza del valore stesso ▪ Il più semplice segnale periodico è la sinusoide ▪ Un segnale aperiodico ha andamento variabile e non uguale a ogni ciclo, sino a rendere fuori luogo il concetto di «ciclo» 5

Segnali periodici e aperiodici ▪ Un noto esempio di «suono» sinusoidale è il ronzio

Segnali periodici e aperiodici ▪ Un noto esempio di «suono» sinusoidale è il ronzio della corrente alternata a 220 V che a volte disturba un impianto audio ▪ Un segnale sinusoidale può partire ad esempio da zero (silenzio) e oscillare tra un valore massimo e un valore minimo sempre tenendo conto che il valore sull’asse verticale deve essere pari al «seno» del valore sull’asse orizzontale. ▪ Questa relazione si esprime con la formula Y = sin(X) 6

Segnali periodici e aperiodici ▪ I segnali periodici si possono dire anche deterministici, perché

Segnali periodici e aperiodici ▪ I segnali periodici si possono dire anche deterministici, perché siamo in grado di prevedere il loro andamento ▪ I segnali possono essere anche non periodici: ad esempio se sono impulsivi o hanno andamento esponenziale ▪ I segnali non periodici di cui non è possibile prevedere l’andamento, o è possibile farlo solo in termini statistici, si dicono stocastici o aleatori 7

Segnali periodici e aperiodici Segnale periodico (sinusoide): è anche un segnale deterministico, perché sappiamo

Segnali periodici e aperiodici Segnale periodico (sinusoide): è anche un segnale deterministico, perché sappiamo come prosegue nel tempo Segnale aperiodico aleatorio: non deterministico (parabola): sappiamo come prosegue e i valori sappiamo come prosegue nel non si ripetono periodicamente tempo ma i valori non si ripetono, quindi è deterministico ma non periodico 8

Sommare i segnali ▪ I segnali possono essere sommati tra loro, con varie modalità

Sommare i segnali ▪ I segnali possono essere sommati tra loro, con varie modalità ▪ Si ottiene così un segnale risultante che può essere anche molto diverso dai singoli segnali che lo compongono ▪ Sommando segnali periodici si ottengono segnali periodici ▪ La creazione di suoni mediante somma di segnali viene detta sintesi additiva 9

Sommare i segnali ▪ Nella musica elettronica, i segnali che vengono sommati tra di

Sommare i segnali ▪ Nella musica elettronica, i segnali che vengono sommati tra di loro vengono detti parziali ▪ La parziale di frequenza più bassa si può dire fondamentale, ma non sempre suona all’orecchio come tale ▪ Se le altre parziali che si sommano hanno frequenze che sono multipli interi della «fondamentale» , il suono risultante è armonico ▪ In caso contrario, il suono viene detto inarmonico 10

La generazione del segnale: l’oscillatore ▪ La generazione dei segnali avviene mediante dispositivi in

La generazione del segnale: l’oscillatore ▪ La generazione dei segnali avviene mediante dispositivi in grado di far variare la tensione (e la corrente) nel tempo ▪ Nel mondo analogico tali dispositivi vengono detti oscillatori e tale nome è restato anche nel mondo digitale ▪ Nei primi sintetizzatori, per generare un segnale periodico si utilizzava il VCO (Voltage Controlled Oscillator) ▪ Un altro oscillatore, a frequenze normalmente troppo basse per essere udite e utilizzato per scopi che vedremo più oltre, era l’LFO (Low Frequency Oscillator) 11

Max/MSP ▪ Il programma Max/MSP è un «laboratorio» che consente praticamente qualsiasi creazione nel

Max/MSP ▪ Il programma Max/MSP è un «laboratorio» che consente praticamente qualsiasi creazione nel campo del suono e dell’immagine ▪ Nei suoi «patcher» (finestre di costruzione) è possibile assemblare tra di loro vari oggetti che, collegati da «cavi» virtuali, generano o modificano i segnali come desiderato ▪ L’oggetto principale che utilizzeremo per la sintesi additiva si chiama «cycle~» e genera un onda sinusoidale 12

Max/MSP L'oggetto che genera il suono è cycle~. La tilde ~ dopo il nome

Max/MSP L'oggetto che genera il suono è cycle~. La tilde ~ dopo il nome di un oggetto indica che l'oggetto lavora sul segnale (e non sui numeri o sui comandi come gli oggetti senza tilde) Questo oggetto si chiama gain~ ed è uno slider per la regolazione del volume Questo oggetto rappresenta l’uscita audio del computer (o della scheda audio, se presente). Si chiama ezdac~, cioè «Easy DAC» Questo oggetto si chiama number e invia un numero a cycle~. Questo interpreta il numero come la frequenza a cui deve oscillare Questi oggetti non sono necessari per la generazione del suono, ma consentono di «vedere» la forma d’onda. 13

Max/MSP ▪ A questo punto, proseguiamo con la patch «Sintesi Additiva 01» di Max/MSP.

Max/MSP ▪ A questo punto, proseguiamo con la patch «Sintesi Additiva 01» di Max/MSP. ▪ Grazie per l’attenzione! 14