Malattie sessualmente trasmesse e sessualita promiscua Carlo Federico

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“Malattie sessualmente trasmesse e sessualita’ promiscua” Carlo Federico Perno

“Malattie sessualmente trasmesse e sessualita’ promiscua” Carlo Federico Perno

Malattie trasmissibili sessualmente • In medicina, una malattia venerea (o malattia sessualmente trasmissibile -

Malattie trasmissibili sessualmente • In medicina, una malattia venerea (o malattia sessualmente trasmissibile - nota anche con l'acronimo MST) è una malattia infettiva che si trasmette o diffonde principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali.

Sommer, Giorgio (1834 -1914) Venere callipigia

Sommer, Giorgio (1834 -1914) Venere callipigia

Malattie trasmissibili sessualmente • In medicina, una malattia venerea (o malattia sessualmente trasmissibile -

Malattie trasmissibili sessualmente • In medicina, una malattia venerea (o malattia sessualmente trasmissibile - nota anche con l'acronimo MST) è una malattia infettiva che si trasmette o diffonde principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali. • Sono patologie strettamente legate ai comportamenti

LE MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE L’attività sessuale comporta il rischio di diffusione di malattie

LE MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE L’attività sessuale comporta il rischio di diffusione di malattie a trasmissione sessuale. Di maggiore o minore gravità, tutte possono essere pericolose per la salute. Pertanto è fondamentale conoscerle e porre una diagnosi tempestiva.

MST • Sebbene la via di contagio sia eminentemente sessuale, talvolta vengono colpiti anche

MST • Sebbene la via di contagio sia eminentemente sessuale, talvolta vengono colpiti anche altri organi oltre a quelli genitali e si può arrivare alla morte dell'individuo colpito, o a lesioni permanenti. Inoltre, purtroppo, si possono trasmettere anche dalla madre al feto, durante la gravidanza, o dalla madre al neonato con l’allattamento. • La trasmissione puo’ avvenire anche in caso di mancanza di segni clinici di patologia – Una persona apparentemente sana non e’ scevra dal rischio di essere infetta e/o quindi di trasmettere patologie sessuali

Principali patologie trasmesse per via sessuale • Eziologia batterica • Gonorrea(o anche blenorragia) (Neisseria

Principali patologie trasmesse per via sessuale • Eziologia batterica • Gonorrea(o anche blenorragia) (Neisseria gonorrhoeae) • Sifilide (Treponema pallidum) • Clamidia tracomatis • Ureaplasma Urealiticum • Micoplasma genitalis e micoplasma hominis • Cancroide (Hemophilus ducreyi) • Granuloma inguinalis (Klebsiella granulomatis) • Eziologia fungina • Tinea cruris • Candidiasi • Eziologia da protozoi • Tricomonas vaginalis • Eziologia virale • Virus del papilloma umano, o HPV, che può dare, a seconda del sierotipo, condilomi o essere cause dirette del carcinoma della cervice uterina, come lo sono gli HPV 16 e 18 • HSV 1 e 2 (virus erpetici) • AIDS, dovuta a infezione da retrovirus HIV • Epatite C • Epatite B • Mollusco contagioso (Molluscum contagiosus)

Fattori di rischio Elevato numero di partners sessuali Partners sessuali occasionali Coinfezione da HIV

Fattori di rischio Elevato numero di partners sessuali Partners sessuali occasionali Coinfezione da HIV Precedente storia di MST Scarsa istruzione Mancato utilizzo di metodi protettivi di barriera

Internet e droga commercializzazione anche di sostanze stupefacenti e accessori per il consumo Fenomeno

Internet e droga commercializzazione anche di sostanze stupefacenti e accessori per il consumo Fenomeno in aumento, di grande pericolosita’, perché l’apertura e la chiusura di questi siti è rapida, e i percorsi di vendita difficilmente tracciabili Si moltiplicano i RAVE PARTY, occasioni di smodato consumo di alcol e droghe, “full immersion” di abusi che espongono a rischi collettivi

Alcol, droga e Viagra: generazione Sexstasy Hanno tra i 20 e i 30 anni,

Alcol, droga e Viagra: generazione Sexstasy Hanno tra i 20 e i 30 anni, non hanno alcuna disfunzione ma comprano farmaci sul web. Per dimenticare l'ansia da prestazione. E li mischiano con bevande e stupefacenti, rischiando.

Allarme moda chemsex, sesso e droga insieme: rischio dipendenza e malattie 4 novembre 2015

Allarme moda chemsex, sesso e droga insieme: rischio dipendenza e malattie 4 novembre 2015 Si chiama chemsex la nuova pericolosa moda molto più diffusa in Europa, Italia compresa, di quanto si possa immaginare. Si tratta di mescolare sesso e droghe per aumentare le performance sessuali e rischia di aumentare la diffusione di malattie a trasmissione sessuale con l‘HIV. A segnalare il fenomeno sono alcuni medici dell'Nhs Foundation Trust sul “British Medical Journal”. In sostanza, si prendono amfetamine per poter fare sesso per ore. Ma, rilevano gli esperti, in questo modo non solo aumenta il rischio di trasmissione di malattie, ma anche di danni mentali dovuti alla dipendenza da sostanze. Chi prende queste droghe segnala di avere prestazioni sessuali migliori, con meno inibizioni e maggiore piacere. Tuttavia molti cercano aiuto per temi legati alla salute. Gli effetti e i danni alla psiche possono essere infatti gravi e anche permanenti. Altri riportano di perdere giornate intere, di non dormire o non mangiare anche per 72 ore, senza contare il rischio di contrarre infezioni e malattie come l‘HIV.

IST- Modalità di contagio v contatto eterosessuale/omosessuale v contagio durante la gravidanza Madre figlio

IST- Modalità di contagio v contatto eterosessuale/omosessuale v contagio durante la gravidanza Madre figlio Trasmissione verticale

Sintomi principali perdite vaginali bruciore, dolore Nella donna ulcere genitali dolori addominali nell’uomo dolore

Sintomi principali perdite vaginali bruciore, dolore Nella donna ulcere genitali dolori addominali nell’uomo dolore bruciore perdite uretrali ulcere genitali

IST: complicanze e sequele • • Malattia infiammatoria pelvica Gravidanze extrauterine Infertilità (maschile, femminile)

IST: complicanze e sequele • • Malattia infiammatoria pelvica Gravidanze extrauterine Infertilità (maschile, femminile) Infezioni connatali e perinatali Tumori ano-genitali AIDS Morte

Nuovi casi di IST* curabili in adulti (15 -49 anni) Più del 70% degli

Nuovi casi di IST* curabili in adulti (15 -49 anni) Più del 70% degli adulti sessualmente viene infettato Europa attivi Orientale e Europa Occidentale Asia Centrale dal Papillomavirus umano (HPV) nel Nuovi casi. Nord di HSV-2 in adulti 22 milioni America 17 milioni (15 -49 anni), nel mondo corso della. Asia propria dell’Estvita milioni 18 milioni (ricerca 14 Ab anti HSV-2): Africa Centrale e del Nord Sud e Sud-Est Asiatico 10 milioni 151 milioni 24 milioni America Latina Donne: 13 milioni 38 milioni Africa Sub-Sahariana 69 milioni Uomini: 11 milioni Soggetti 15 -19 anni: 7 milioni Australia e Nuova Zelanda 1 milione Totale: 340 milioni * 174 milioni Trichomonas vaginalis, 92 milioni Chlamydia trachomatis, 62 milioni Neisseria gonorrhoeae, 12 milioni Treponema pallidum

INFEZIONE DA HPV • Nel 57% dei casi si risolve spontaneamente. • Nel 32%

INFEZIONE DA HPV • Nel 57% dei casi si risolve spontaneamente. • Nel 32% dei casi persiste. • Nell’ 11% dei casi determina carcinoma in situ. L’uso della PCR insieme a studi epidemiologici prospettici hanno definitivamene dimostrato che l’HPV è responsabile del >99% dei carcinomi della cervice uterina.

Stime annuali di malattie associate ad HPV in Italia

Stime annuali di malattie associate ad HPV in Italia

Incidenza di Sifilide per 100. 000 abitanti, Europa occidentale Primary and secondary stages: Italy,

Incidenza di Sifilide per 100. 000 abitanti, Europa occidentale Primary and secondary stages: Italy, UK Primary, secondary, early latent stages: Denmark, Germany, Portugal Primary, secondary, latent stages: Norway, Spain, Sweden A cura del Centro Operativo AIDS, Istituto Superiore di Sanità ESSTI, Report 2008

Condilomi genitali — Prime visite 1966– 2013 NOTE: The relative standard errors for genital

Condilomi genitali — Prime visite 1966– 2013 NOTE: The relative standard errors for genital warts estimates of more than 100, 000 range from 18% to 23%. SOURCE: IMS Health, Integrated Promotional Services™. IMS Health Report, 1966– 2013. CDC - Sexually Transmitted Diseases Surveillance

HSV-2— Prime visite 1966– 2013 NOTE: The relative standard errors for genital herpes estimates

HSV-2— Prime visite 1966– 2013 NOTE: The relative standard errors for genital herpes estimates of more than 100, 000 range from 19% to 23%. SOURCE: National Disease and Therapeutic Index, IMS Health, Integrated Promotional Services™. IMS Health Report, 1966– 2013. CDC - Sexually Transmitted Diseases Surveillance

Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP) — Percent of urethral Neisseria gonorrhoeae isolates obtained from

Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP) — Percent of urethral Neisseria gonorrhoeae isolates obtained from men who have sex with men attending STD clinics, 1990– 2010 Gonococcal Isolate Surveillance Project (GISP)—Percentage of Urethral Neisseria gonorrhoeae Isolates Obtained from MSM* Attending STD Clinics, 1990– 2010. CDC - Sexually Transmitted Diseases Surveillance

CDC Analysis Provides New Look at Disproportionate Impact of HIV and Syphilis Among U.

CDC Analysis Provides New Look at Disproportionate Impact of HIV and Syphilis Among U. S. Gay and Bisexual Men CDC has estimated the rates of these diseases for the first time based on new estimates of the size of the U. S. population of MSM. - MSM comprise 2. 0 percent (range: 1. 4 -2. 7 percent) of the overall U. S. population aged 13 and older, or 4 percent of the U. S. male population (range: 2. 8 -5. 3 percent). There is a disproportionate impact of HIV and syphilis among gay and bisexual men in the United States. - The rate of new HIV diagnoses among men who have sex with men (MSM) is more than 44 times that of other men and more than 40 times that of women (range : 522 -989 cases of new HIV diagnoses per 100, 000 MSM vs. 12 per 100, 000 other men and 13 per 100, 000 women). - The rate of primary and secondary syphilis among MSM is more than 46 times that of other men and more than 71 times that of women (range: 91 -173 cases per 100, 000 MSM vs. 2 per 100, 000 other men and 1 per 100, 000 women). Gay and bisexual men make up the majority of new HIV and new syphilis infections CDC's 2010 National STD Prevention Conference

 • Promiscuity is the factor most responsible for the extreme rates of these

• Promiscuity is the factor most responsible for the extreme rates of these and other Sexually Transmitted Diseases cited below, many of which result in a shortened life span for men who have sex with men Catherine Hutchinson, et al. , "Characteristics of Patients with Syphilis Attending Baltimore STD Clinics, " Archives of Internal Medicine, 151: 511516, p. 513 (1991).

Diffusione di uno stesso virus a partire da un progenitore comune Questo è il

Diffusione di uno stesso virus a partire da un progenitore comune Questo è il caso di virus a trasmissione sessuale come HIV

Fabeni L, Alteri C, Orchi N, Gori C, Bertoli A, Forbici F, Montella F,

Fabeni L, Alteri C, Orchi N, Gori C, Bertoli A, Forbici F, Montella F, Pennica A, De Carli G, Giuliani M, Continenza F, Pinnetti C, Nicastri E, Ceccherini-Silberstein F, Mastroianni CM, Girardi E, Andreoni M, Antinori A, Santoro MM, Perno CF PLo. S One. 2015 Aug 13 Background Increased evidence of relevant HIV-1 epidemic transmission in European countries is being reported, with an increased circulation of non-B-subtypes. Here, we present two recent HIV-1 non-B transmission clusters characterized by NNRTI-related amino-acidic mutations among newly diagnosed HIV-1 infected men, living in Rome (Central-Italy). Methods Pol and V 3 sequences were available at the time of diagnosis for all individuals. Maximum-Likelihood and Bayesian phylogenetic-trees with bootstrap and Bayesian-probability supports defined transmission-clusters. HIV 1 drug-resistance and V 3 -tropism were also evaluated. Results Among 534 new HIV-1 non-B cases, diagnosed from 2011 to 2014, in Central-Italy, 35 carried virus gathering in two distinct clusters, including 27 HIV-1 C and 8 CRF 17_BF subtypes, respectively. Both clusters were centralized in Rome, and their origin was estimated to have been after 2007. All individuals within both clusters were males and 37. 1% of them had been recently-infected. While C-cluster was entirely composed by Italian menwho-have-sex-with-men, with a median-age of 34 years (IQR: 30– 39), individuals in CRF 17_BF-cluster were older, with a median-age of 51 years (IQR: 48– 59) and almost all reported sexual-contacts with men and women. All carried R 5 -tropic viruses, with evidence of atypical or resistance amino-acidic mutations related to NNRTIdrugs (K 103 Q in C-cluster, and K 101 E+E 138 K in CRF 17_BF-cluster). Conclusions These two epidemiological clusters provided evidence of a strong and recent circulation of C and CRF 17_BF strains in central Italy, characterized by NNRTI-related mutations among men engaging in high-risk behaviours. These findings underline the role of molecular epidemiology in identifying groups at increased risk of HIV-1 transmission, and in enhancing additional prevention efforts.

Datazione del cluster C • Tramite l’analisi Bayesiana è stato possibile stimare il tempo

Datazione del cluster C • Tramite l’analisi Bayesiana è stato possibile stimare il tempo di comparsa sia del sottotipo C in Italia (t. MRCA), sia del virus oggetto del cluster: - Intorno agli anni ‘ 70 per il sottotipo C - Intorno al 2007 per il cluster C 1

Datazione del cluster CRF 17_BF • Tramite l’analisi Bayesiana è stato possibile stimare il

Datazione del cluster CRF 17_BF • Tramite l’analisi Bayesiana è stato possibile stimare il tempo di comparsa sia del sottotipo CRF 17_BF in Italia (t. MRCA), sia del virus oggetto del cluster: - Intorno agli anni ‘ 90 per il sottotipo CRF 17_BF - Intorno al 2010 per il cluster CRF 17_BF 1

Clin Microbiol Infect. 2015 Aug 7. pii: S 1198 -743 X(15)00783 -1. doi: 10.

Clin Microbiol Infect. 2015 Aug 7. pii: S 1198 -743 X(15)00783 -1. doi: 10. 1016/j. cmi. 2015. 07. 022. [Epub ahead of print] A recent epidemiological cluster of acute hepatitis B genotype F 1 b infection in a restricted geographical area of Italy. Pollicita M 1, Alteri C 1, Bellocchi MC 1, Armenia D 1, Carioti L 1, Salpini R 1, Colagrossi L 1, Battisti A 1, Aragri M 1, Fabeni L 2, Mariani R 3, Dalessandro M 3, Ranelli A 3, Paoloni M 3, Parruti G 4, Perno CF 1, Svicher V 5. Abstract In this study, by phylogenetic analysis, we identified an epidemiological cluster involving eight individuals diagnosed with acute hepatitis B virus (HBV) infection related to unprotected sexual intercourse in a restricted area of central Italy (time period: 2011 -2014). Notably, these patients (six of eight Italians) were infected by subgenotype F 1 b, which is not commonly found in western countries. Ultra-deep pyrosequencing confirmed a superimposable composition of HBV quasispecies in these patients. Despite the availability of effective vaccination, this study highlights the importance of not underestimating the risk of HBV infection, of continuing to set up surveillance programmes for HBV infection, and of investigating the pathogenetic potential of these atypical genotypes.

 • Ogni anno vengono registrati negli U. S. A. circa 19 milioni di

• Ogni anno vengono registrati negli U. S. A. circa 19 milioni di casi di malattie sessualmente trasmissibili. • Il profilattico è il contraccettivo maggiormente usato per prevenire le MST (malattie sessualmente trasmissibili). • L’uso del condom riduce il rischio HIV in una fascia percentuale che va dall’ 80% al 94% (meno per altre MST (come gonorrea e clamidia).

Condoms • Condoms only provide protection when used properly as a barrier, and only

Condoms • Condoms only provide protection when used properly as a barrier, and only to and from the area that it covers. Uncovered areas are still susceptible to many STDs.

Ruolo del comportamento nella trasmissione delle malattie trasmissibili sessualmente • L’approccio comportamentale all’epidemia è

Ruolo del comportamento nella trasmissione delle malattie trasmissibili sessualmente • L’approccio comportamentale all’epidemia è stato sostenuto sin dall’inizio dal presidente Ugandese Yoveri Museveni che nel 1992 al congresso Mondiale sull’ AIDS a Firenze affermò: «In paesi come i nostri, dove una madre spesso deve camminare per 40 km per ottenere un’aspirina per il figlio malato o 10 km per raggiungere l’acqua, la questione pratica di garantire una costante disponibilità di preservativi o il loro uso corretto non potrà mai essere risolta. Io credo che la miglior risposta alla minaccia dell’AIDS consista nel riaffermare pubblicamente e chiaramente il rispetto che ogni persona deve al suo prossimo. Dobbiamo educare i giovani alle virtù dell’ astinenza, dell’ autocontrollo e del sacrificio che richiede innanzitutto il rispetto per gli altri» .

 • «Dopo 20 anni di pandemia, non c’è alcuna evidenza che più preservativi

• «Dopo 20 anni di pandemia, non c’è alcuna evidenza che più preservativi portino a meno AIDS» – Edward Green - Harvard's' Center for Population and Development Studies”- • «Le più recenti metanalisi parlano di un’efficacia del preservativo attorno all’ 80%, ma si stanno educando generazioni di giovani in Africa che credono che sia sufficiente. Quello che conta è il numero dei partner. » – Norman Hearst - University of California San Francisco

 • Lo stesso Lancet nel gennaio 2000 aveva paragonato il preservativo alle cinture

• Lo stesso Lancet nel gennaio 2000 aveva paragonato il preservativo alle cinture di sicurezza che offrono una falsa percezione di protezione: infatti negli anni ’ 70 dopo averne introdotto l’obbligo aumentarono gli incidenti per l’aumento dei comportamenti a rischio. Concludeva l’articolo: «ci dovremmo chiedere perché la promozione del preservativo non ha effetto nei paesi del terzo mondo e se abbiamo il giusto equilibrio tra questi messaggi e quelli sull’invito alla riduzione dei partner» .

Conclusioni • Lo studio delle malattie sessualmente trasmesse da un punto di vista sanitario

Conclusioni • Lo studio delle malattie sessualmente trasmesse da un punto di vista sanitario non rappresenta mai un giudizio etico, quanto un’analisi dei dati e degli strumenti disponibili • Le malattie sessualmente trasmesse sono, oggi piu’ che mai, un indicatore dei costumi e dei comportamenti

Conclusioni • La conoscenza e l’educazione sanitaria rappresentano un pilastro fondamentale nella prevenzione delle

Conclusioni • La conoscenza e l’educazione sanitaria rappresentano un pilastro fondamentale nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, tuttavia…. • …. . Difficilmente esse possono portare ad un controllo reale e sostenuto nel tempo della loro diffusione se non sostenute dall’implementazione di altri strumenti educativi • L’educazione comportamentale rappresenta uno strumento di prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse la cui efficacia e’ di gran lunga superiore agli strumenti tecnici di barriera