MA QUANTO FA BENE Aspetti biomedici nellattivit giovanile
MA QUANTO FA BENE? (Aspetti biomedici nell’attività giovanile) Dott. Angelo, Paolo Amico
L’attività motoria presenta, come è noto, molteplici vantaggi per tutte le fasce di popolazione, ma ha sicuramente un ruolo determinante nel corretto e sano sviluppo del bambino.
• L’attività motoria agisce sulla totalità dei sistemi e degli apparati del corpo, determinando alcune significative modificazioni. • Modificazioni cardiovascolari · Dimensioni del cuore: incremento del volume cardiaco. · Diminuzione della frequenza cardiaca: in condizioni di riposo e sotto sforzo (bradicardia); lavoro del cuore “in economia”. · Aumento del volume di eieione sistolica: cioè della quantità di sangue che il cuore è in grado di pompare ad ogni contrazione (migliore e più efficace contrazione). · Aumento del volume di sangue e dell’emoglobina totale: aumento del contenuto di ossigeno nei globuli rossi e, di conseguenza, nei tessuti. · Aumento della densità capillare nelle fibre muscolari: aumenta cioè il numero di vasi sanguigni che trasportano il sangue alle fibre muscolari, con una migliore ossigenazione e rimozione dei prodotti di scarto del metabolismo. · Ipertrofia dei muscoli scheletrici: aumento della massa muscolare. · Diminuzione della pressione sanguigna a riposo e durante esercizio.
Modificazioni respiratorie · Migliore efficienza respiratoria: aumenta la quantità di aria immessa nei polmoni ad ogni atto respiratorio (volume corrente) e diminuisce il numero degli atti respiratori al minuto (frequenza respiratoria) · Aumentano i volumi polmonari. · Aumenta la capacità di diffusione polmonare (la quantità di gas che nell’unità di tempo attraversa la parete degli alveoli polmonari per passare nel sangue).
• • Modificazioni muscolari Ipertrofia e forza: aumento della massa muscolare e della forza. Aumento di tono, contrattilità e resistenza. Perdita di acqua e grasso sottocutaneo. Capillarizzazione muscolare (maggiore ossigeno e sostanze nutritive ai muscoli, migliore rimozione delle scorie metaboliche).
Modificazione dei tessuti connettivi • Ossa: effetti positivi sull’accrescimento; aumento del carico di rottura • Legamenti e tendini: aumento del carico di rottura • Articolazioni: mantenimento/miglioramento della mobilità; irrobustimento delle strutture articolari.
• Esistono pertanto benefici concreti sia sul piano della prevenzione (bambini sani) che del miglioramento clinico di molteplici condizioni patologiche (bambini affetti da obesità, diabete mellito di I tipo, asma allergico e intrinseco, patologie psichiche e disturbi dell’adattamento sociale)
• Uno studio effettuato dall’Istituto di Medicina dello Sport FMSI-CONI di Torino in collaborazione con la Regione Piemonte ha dimostrato sperimentalmente come un’attività fisica programmata sia in grado di influenzare positivamente numerosi parametri fisiologici del bambino tra i 6 e i 10 anni, come la forza muscolare, la destrezza, la mobilità articolare, ma soprattutto i parametri cardiovascolari e la potenza aerobica (ovvero il massimo consumo di ossigeno), dimostrandone l’utilità nella prevenzione dell’obesità e di tutti i più comuni disturbi di natura metabolica e cardiorespiratoria.
Modificazioni biochimiche Aumento del contenuto di mioglobina, una proteina presente nei muscoli che ha il compito di legare l’ossigeno trasportato dal sangue e renderlo disponibile per il tessuto muscolare. Aumentata ossidazione di carboidrati e grassi, cioè maggior consumo energetico, che si mantiene tale fino ad alcune ore dopo la fine dell’attività fisica (il che contribuisce al dimagrimento per aumento della spesa energetica).
Modificazioni metaboliche Riduzione dei tempi di transito gastrico e intestinale. Migliore funzionalità dell’apparato digerente, del fegato, dei reni. Riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Sviluppo cerebrale Già durante il primo anno di vita, i neuroni del Sistema Nervoso Centrale sono soggetti a un processo di collegamenti a rete, importante per la loro successiva funzionalità. Tale processo può essere intensificato attraverso un esercizio adeguato. È importante fornire al bambino stimoli sufficienti allo sviluppo e all’ampliamento delle strutture a rete dei suoi neuroni e quindi allo sviluppo delle sue aree cerebrali. A tale scopo si prestano molto bene le attività di tipo coordinativo, che stimolano proprio il processo appena descritto, nelle aree cerebrali del bambino.
Schema corporeo L’attività motoria riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo dello schema corporeo. Lo schema corporeo può essere definito come la “rappresentazione mentale del proprio corpo”. Ogni individuo sviluppa questa rappresentazione già dai primi anni di vita, riuscendo mano a discriminare la differenza tra sé e il mondo circostante, a percepirsi come entità distinta, nella sua totalità e nelle varie parti che costituiscono il corpo.
Benefici dell'attività fisica nei bambini Muoversi nella vita quotidiana fa bene a tutti e ancora di più ai nostri bambini per crescere bene. Il movimento infatti è fondamentale sia per lo sviluppo fisico che psicologico: favorisce l'agilità, migliora la coordinazione, riduce il rischio di obesità, previene le malattie dell'adulto. Educa anche ad un buon controllo emotivo, migliora l'autostima, aumenta le capacità di socializzazione e di autonomia, fa divertire: favorisce cioè un benessere completo. Ecco che muoversi in bicicletta, giocare, camminare, correre può diventare un'attività quotidiana per tutti i bambini, per divertirsi, conoscere il proprio corpo ed entrare in relazione con l'ambiente.
In realtà il movimento, indipendentemente dallo stato di salute, è una necessità fisiologica per qualsiasi bambino, è parte integrante del suo processo di sviluppo, inteso nel senso più ampio del termine. Il movimento favorisce una crescita corporea armonica, fisica e psicologica, aumenta l'agilità e la forza e di conseguenza migliora l'autostima e il senso di benessere, favorisce l'apprendimento e riduce l'ansia per la prestazione scolastica, favorisce la socializzazione, abitua al rispetto delle regole e previene molte malattie dell'età adulta (ipertensione, Iper – colesterolemia, malattie cardiache, obesità, diabete, alcuni tumori), oltre a permettere di sperimentare appieno i vari stimoli sensoriali e di acquisire autonomia, orientamento e identificazione con l'ambiente in cui il bambino vive. Un bambino attivo diventerà quasi sicuramente un adulto attivo e sano.
L’attività motoria, in questo senso, è lo strumento per il rapporto tra il bambino e il mondo, in termini di conoscenza della realtà circostante, attraverso l’azione. Strettamente collegato al concetto dell’organizzazione spazio-temporale è lo sviluppo della lateralità. Come è noto, ogni individuo possiede una dominanza emisferica, cioè una differente localizzazione delle funzioni nei due emisferi cerebrali, dei quali uno dei due viene definito “dominante” (l’emisfero sinistro per i destri e l’emisfero destro per i mancini).
La distinzione delle membra del corpo serve come punto di partenza per tutte le altre distinzioni, ad esempio per la costruzione mentale dei concetti di spazio e tempo e le relative applicazioni alla realtà (concetto di interno-esterno, avanti-dietro, sopra-sotto, sinistra-destra, prima-dopo, ecc. )
La lateralizzazione è lo sviluppo del processo di dominanza emisferica, per cui alcune gestualità verranno eseguite preferibilmente con uno dei due lati del corpo, a seconda che il soggetto sia destro o mancino. La lateralizzazione influenza numerose capacità motorie, l’orientamento, il linguaggio e le abilità scolastiche strumentali, quali la lettura, la scrittura, il disegno.
Valenze pedagogiche In senso più specifico, riferendosi alla pratica dell’attività motoria soprattutto come gioco di squadra, non si può evitare di considerarne gli aspetti educativi. Appare chiaro come uno scarso sviluppo di tali processi possa condizionare, tra l’altro, gli apprendimenti scolastici del bambino, con difficoltà di lettura, scrittura, disegno e calcolo. La personalità, la conoscenza, la motricità sono dunque collegate allo sviluppo dello schema corporeo. Uno schema corporeo mal strutturato comporta un deficit nella relazione soggetto-mondo negli aspetti intellettivi, affettivi e motori, è evidente perciò come l’attività motoria possa apportare benefici, oltre che dal punto di vista fisico, anche allo sviluppo psicologico del bambino.
La pratica di una disciplina sportiva, infatti, contribuisce a consolidare il carattere, ad acquisire regole etico-sociali, ad esercitare la volontà e la disciplina, a sviluppare l’autocontrollo e il coraggio.
CONCLUSIONI • L'attività motoria, quindi, ed in particolare le attività sportive (dal francese • “desport” = divertimento) garantiscono al fanciullo un adeguato sviluppo psicofisico e consentono di evitare tutte quelle complicanze della sindrome ipocinetica tipiche dell'età evolutiva e delle età successive.
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